A Gorizia si “parla d’amore”

Gorizia. Grigia domenica di febbraio, il carnevale infreddolito appena lo si nota: ma attorno alla statua di Michelstaedter, in via Rastello, c’è un brulicare di gente attenta e sorridente. Ascoltano: c’è chi parla d’amore, in versi. Usciti dalla propria penna e dalla propria storia.
E’ la quarta edizione dell’iniziativa lanciata con immediato successo dall’Associazione Nuovo Lavoro, dedicata al “Parlar d’Amore”. Nulla di più personale e insieme universale se non il metter in versi il sentimento, nelle sue infinite varianti, soprattutto con l’autenticità di chi poeta è per diletto e per irresistibile vocazione: siamo o non siamo un paese di poeti? La manifestazione, tra volti noti, incluso quello del sindaco Romoli, e meno noti della vita cittadina, esprime –vien da credere – un’esigenza alla comunicazione e alla condivisione che è persino sorprendente nella schiva e riservata Gorizia.
Insomma, bella questa cosa del leggere le proprie poesie d’amore in pubblico, con un risvolto che dalla lirica scende nel mondo del marketing e delle tentazioni materiali: infatti, grazie alla collaborazione con il gruppo dei commercianti di “Nuove Vie”, accanto all’effige di Michelstaedter già da qualche giorno era posto uno scrigno in cui deporre poesie e lettere d’amore  (poi proposte al pubblico) ma anche i coupon ricevuti nei negozi delle “Nuove Vie” goriziane e predisposti per osare i palpiti del cuore e sentimenti di pace. Tra questi coupon, uno consentirà ad un fortunato vincitore un weekend romantico (che come tale presumiamo sia per due persone) in una stazione termale in Slovenia. Una promozione aggraziata e gentile, che testimonia di una nuova verve degli operatori commerciali del centro storico goriziano.

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