L’on. Ivano Strizzolo, deputato del PD del FVG, è intervenuto ieri pomeriggio nell’aula di Montecitorio, al termine della discussione sulle relazioni dei Ministri Passera e Cancellieri sulla emergenza neve dei giorni scorsi, per richiamare il significato del giorno del ricordo del 10 febbraio, data in cui, in particolare in Friuli Venezia Giulia, si commemorano le vittime della tragedia delle foibe.
Strizzolo ha evidenziato il valore stoico-morale delle parole pronunciate in mattinata dal Presidente Napolitano nel corso della cerimonia svoltasi al Quirinale alla presenza dei familiari delle vittime e delle rappresentanze degli esuli istriano-dalmati.
“Queste tragedie non si devono più ripetere – ha affermato nell’aula di Montecitorio il deputato friulano – e le tragedie subite dalle popolazioni del Friuli Venezia Giulia, come quella dell’eccidio di Porzùs, le cui vittime saranno omaggiate dalla imminente visita di Napolitano, devono farci comprendere che la prospettiva della costruzione della nuova Europa dei Popoli, degli Stati Uniti d’Europa si basa proprio sul ricordo delle sofferenze vissute in un’area geografica – quella del Friuli, della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia – in cui si sono consumati efferati fatti di sangue che non devono accadere più. Anche la drammatica vicenda del campo fascista di internamento di Visco, in provincia di Udine, la cui area è stata teatro di una tragedia con la detenzione di migliaia di donne, uomini e bambini provenienti dalla ex Jugoslavia e che deve essere luogo di rispetto e di tutela del ricordo di tante sofferenze e lutti tra il 1942 e il 1943”. A tal riguardo, l’on. Strizzolo ha sollecitato la risposta da parte del nuovo Governo ad una Interrogazione presentata ancora il 18 settembre del 2008, a cui il Governo Berlusconi non ha mai dato risposta.
Ultimi commenti
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San Nicolò e el pesseto gialo
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Napolitano vada a Visco!
Più che giusto!Napolitano vada a Visco, Rosy!
oltre cha a visco visto che è di strada potrebbe fermarsi pure a Gonars e andare in quel di Sagrado per un momento di raccoglimento e dire due paroline.
ci passerà andando a porzus…
finalmente qualcuno che va a rendere omaggio a “giacca”
In effetti avrebbero potuto impiccarlo lì, se non fosse scappato dai compagni sloveni. Poi anche da lì fuggì, perché stava per Stalin e non per Tito, ma alla fine è ritornato all’ovile: in Slovenia fino alla fine dei suoi giorni.
L.
quasi quasi domani vado a skofije e gli metto un fiore sulla tomba. vieni con me luigi? dai ci facciamo un giretto. Tranquillo. tranquillo. ti offro pure il pranzo. se efffebi è libero poso portrare pure lui a porgere omaggio al combattente.
Domani non posso. Ma non credo sia ad Albaro Vescovà: penso si trovi a Sesana.
Scommetto che tu nemmeno sapevi che l’uomo era stato pluricondannato anche per altre inezie tipo furto o percosse o omicidio: roba che non c’entra nemmeno con Porzus. Un personaggino che alla fine della fiera è stato onorato dai suoi pari compagni. Non italiani, però.
Mi pare ovvio che quelli come te lo onorino. C’è gente che va a mettere i fiori anche sulla tomba di Dracula, per non dire di Rudolf Hess…
L.
proporrei ai solerti ricordatori e bravi ricordanti italiani di ricordare anche la prima pulizia etnica del ’19 secolo su questi territori, compiuta proprio dai fascisti italiani. si stima che circa 100.000 sloveni furono costretti a lasciare la propria terra natale a causa della pulizia etnica fascista. attraverso strumenti istituzionalmente ineccepibili- finanziari ed economici ecc.- le autorita’ fasciste riuscirono a espropriare(il termine istituzionalmente corretto era pignorare) le proprieta’ di coloro che infastidivano il disegno razziale fascista, riducendo intere popolazioni alla fame costringendoli ad emigrare. molti oggi si trovano a maribor.
una storia poco conosciuta anche in slovenia, figuriamoci tra gli italiani brava gente ricordante.
Gropajco: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Come si prodiga per attizzare i fuochi questo,non c’è nessuno!
Se “la storia è poco conosciuta in Slovenia” suggerirei (e sempre senza imporre,io! né il lutto, a ognuno i propri né tantomeno il rancore,) suggerirei dico, di partire da lì con … gli stoppini. tanto la benzina sul posto conviene di più!
è a skofije. usa la terminologioa corretta e non italianizzata per cortesia. per fortuna non tutto il mondo è italia luigi.
a fiora suggerisco di comprare la nuova panda.
bellissima raccolta di mappe fasciste del 1818
http://www.catasti.archiviodistatotrieste.it/Divenire/document.htm;jsessionid=62ADCACBC3CEDF2F0C193237106B52AB?idUa=10652096&idDoc=10654920&first=3&last=3
http://www.catasti.archiviodistatotrieste.it/Divenire/ua.htm?idUa=10652096&numPage=1
scoffie villa decani lazzaretto antignano
comune di albaro vescova
il pulitore etnico di marburg (1919)
http://de.wikipedia.org/wiki/Rudolf_Maister
http://it.wikipedia.org/wiki/Domenica_di_sangue_di_Marburgo
@12 reclam per reclam, sto GropBravehearth dela minoranza autoeletosi testimonial, no me apari particolarmente acativante.
quanto ai “consigli” per gli acquisti, gratissima, ma libera de pensier come l’aria podessi orientar le mie scelte anca su una TRABANT VINTAGE
ç Gropajco, io ti eleggo a mio personal trainer..del tutto involontario e riottoso, ma tant’è! à la guerre comme à la guerre..
e nella misura in cui insolentirai banalizzando o banalizzerai insolentendo (ad libitum, fa tu…)io mi allenerò a risponderti e con sempre maggior educazione…ci mancherebbe!
varda che le ga copiade dai striaci le mape catastali, effebi
151617
guarda che non ho bisogno dell’aprovazione di una desperate housewife grafomane. non mi pare di essermi mai rivolto a te. o sbaglio?
basta che non leggi i miei post e potrai sfoggiare i tuoi paralogismi cattolici sui morti secondo l’ultima enciclica revisionista di moda senza che ti salga la pressione….
19 Sbagli piccola miope vedetta Slovena a dire che non ti sei mai rivolto a me
E sì che il tuo stesso post 12 è ancora vicino!
E con la tua goffa incursione nel mio privato hai toppato vieppiù e non sai quanto!
Da brava “‘Taliana dice cosa fa altra” (rif. P. Villaggio ” primo tragico Fantozzi” . benedetta la nostra italica autoironia!) ti licenzio da sparring partner per inadeguatezza e d’ora in poi dialogherò con utenti più civili e stimolanti!
lasciamo perdere va che ti si rovina la messa in piega….
la volè finir de far barufa voi due, che ne sera anca sto thread che dopo dovaremo solo aprlar dei bixi de milic?
@19 Escluso il “licenziato” 😀 ad una stralaica come me…per amordidio, chi glielo spiega cosa sono i ” paralogismi cattolici” che in queste sede informale fanno un pò l’effetto di un palloncino gonfiato?
Discolo se “i sera” sarìa per insostenibile legereza…miga per i “soliti” motivi e comunque se te se riporti in argomento, in sto grazioso minueto italosloveno, mi fazo subito un rispetoso passo indrio!
19 dimaco ? chi gaveria copiado da chi ? no te capisso. te le ga verte ?
quele carte no le xe copiade dai austriaci…. le XE proprio dei austriaci, solo che le xe scrite con nomi “bastanza” italiani.
anche un mona (generico) pol cussì constatar che “albaro vescovà” no xe nome cambiado dai fascisti italiani.
Intervengo prima che i Carabinieri su segnalazione di gropajco mi portino dentro per presunta apologia.
Detto questo caro nuovamente gropajco non so neppure se convenga a Flora controbatterti perchè la convinzione che tu altro non sia che un Troll che si diverte ad attizzare gli animi è in me sempre più forte.
Non ho mai letto un commento/pensiero tuo che portasse ad uno spunto, un’idea un’opinone o riflessione ma solo “cazzade” infiammarie buttate li per creare bagarre tra gli utenti. Bene detto questo sbizzarrisciti con gli insulti nei miei confronti..anzi speta parto mi: fascista de mer..a (la go gia dita mi)
ah dimenticavo..nulla potrà distuerbarmi quest’oggi nemmeno il peggior insulto gongolo e godo ancora adesso per l’emerita figura di..letame fatta dalla signora Kersevan ieri a Porta a Porta…che goduria immensaaaa…Dio esiste!
alpino te me deludi in una maniera veramente grande. te guardi porta a porta? veramente dio esiste e no xe sta generoso con ti.
pensavo che uno come te non si lasciasse accalappiare da programmi di tale bassa levatura. prima che tu risponda ti dico che non guardo la tv per cui non mi rispondere con : tu guardi santoro. io credevo che persone con il nostro backround (seppur opposto) fossero capaci di pensare con la propria testa.
2627
vedo che lo scappellotto t’e’ servito e ci vai coi piedi di piombo stavolta. e fai bene. non era la prima volta che hai fatto apologia su queste pagine. e troppe volte ci si e’ passati sopra come nulla fosse. ringrazia la redazione che ha cancellato quella parte del tuo messaggio.
per il resto, non ho mai insultato nessuno. se mi ricordo bene, una volta ho messo in dubbio la tua istruzione…beh basta leggerti e si capisce che non sei ingrado di formulare feedback di nessun rilievo…e questa e’ l’unica convinzione che deve rafforzarsi in te, fidati.
@29″non sei in grado di formulare feedback di nessun rilievo” la casalinga disperata si sta strappando la terza parrucca per quant’è colta la sua nemesi!
Ma dico io e parlare come si mangia?…almeno metà degli astanti comprenderà e non scoppierà a ridere dello Slovenian Bravehearth.
E non mi si venga dire “salta di leggermi”…sarei tentata di rispondere si salti di scrivere…visto che si produce pubblicamente e quindi con evidente aspettativa di consenso e/o dissenso di pubblico e di critica!
E poi c’è sempre da imparare, non fosse che per antitesi!
Nota per il divinatore delle vite altrui.
Mai sentito parlare di portatili?
mai saputo che esiste gente sul libro paga di se stessa?!
Concordo con Alpino sulla totale assenza di post a firma di questo utente a carattere men che polemico e per motivi affatto costruttivi e lusinghieri.
boooooooooooooooone le casalinghe disperate.
@31 beate lore..le casalinghe! ma el tutologo nel parlando de “desperate housewives” con tuto el disprezo ch’el suo animo…naif ghe ispirava nel
catalogar, ga capelà!
..nel catalogar la sotoscrita come una casalinga disperada ga capelà e xè la sola capela veniale delle sue recenti.
Coi piedi di piombo? per quale motivo, dovrei forse senza motivo ora e qui indossare la camicia nera solo per farti felice o dimostrarti qualcosa? forse non hai colto il tono ironico del mio precedente post, ma sorvoliamo, sei semplicemente un hooligan da blog, una testa calda telematica.
Scusa ora vado, devo andare a prendere il diploma a Grandi Scuole.
@Dimaco si ieri ho guardato Porta a Porta perchè sono stato allievo del prof. Pupo (ieri è stato invitato alla trasmissione)ed avendo sviluppato una tesi proprio con lui su questi argomenti ero interessato ad ascoltare il dibattito.
x redazione
ho scritto un commento in tema dell’articolo, e poi sono stato attaccato ot sul personale.
ora rispondo per l’ultima volta poi stop.
34
tu sei quello che su queste pagine ha dichiarato di essersi laureato con una tesi sulla minoranza italiana a kobarid(!!) con addirittura pupo(o simili) relatore.
dopodiche’ hai detto di avere un’impresa di ortofrutta(o simili)a pd.
ora, tentennando fra il ruolo del fascistello d’accatto laureato in storia e l’imprenditore economicamente analfabeta(l’hai dimostrato nel thread sull’indipendenza slo), invece di frignare dovresti esser grato a iddio che nessuno ti prenda a pernacchie qua dentro. altro che avventurarsi in termini per te mistici quali “troll”.
303233
attenta che sbavi il rimmel….
Alpino, non dovrai mica giustificarti del fatto che guardi porta a Porta ora? quello snobismo da quattro soldi di “io non guardo mai la televisione…” fa il paio con “resourcing solutions” 😀 “paralogismi cattolici” 😀 “feedback di nessun rilievo…” 😀
sono tornata dalla pizzeria in tempo per darci uno sguardo…ho preferito cambiare canale. MI HA FATTO MALE! Da laica e con buona pace del duro e puro della minoranza.
Tutte comparse ovviamente i sopravvissuti e i parenti, NO?!
@35 quello indelebile non è ancora arrivato lì da voi?
Tappeto per cammello.
Jugoslavi dare infoibatori, italiani dare ufficiali regio esercito. Perchè italiani sapere dove stanno, vero?
Fiora
Tempo fa ti diedi della razzista. Qui, con i tuoi commenti, mi stai dando ragione… Vedi, settimane e mesi di commenti “neutri” non servonona a nulla, quando poi abbassi la guardia e ti lasci andare a commenti che sono al di sotto di qualsiasi critica…
sto leggendo i commenti sulla trasmission e mi pare chiaro che è stata impostata su quello che io sempre avverso: che la storia comincia italiana e cominciata l’8 settembre 1943. la dlla gente, vespa incluso, non sa il perchè ma il tutto è stato impostato in chiave: solo perchè italiani.
invece voglio sottolineare l’estrema villania di stampo maschilista di uno che probabilmente dietro ad una tastiera predicherà di parità ,quando ripetutamente attacca una donna di cui non sa nulla e come detto e ridetto a chiare lettere è nel suo piccolo un’imprenditrice nell’abbigliamento, a colpi di ” casalinga disperata grafomane”post 19 “ti si rovina la messa in piega” post21 attenta che sbavi il rimmel post 35.
invito altresì la Redazione a verificare che i miei epiteti all’immeritevole utente sono stati semmai lusinghieri e sempre accuratamente limitati alla sua presenza di Forum, mai xenofobi, mai sessisti e mai attinenti al suo privato.
Chiedo cortesemente che detti commenti lesivi della mia persona vengano tolti. GRAZIE!
Chi non sa scherzare si astenga.
Ortofrutta a Padova?? spettacolo l’ultimo impiego attribuitomi fu il giornalaio sempre a Padova…mamma son così poliedrico da non rendermene conto! Gropado varda che il titolo dela tesi lo gave già riportada a lettere cubitali proprio qua: Gorizia 1945 – 1947 “La sottile linea bianca” rel. Chiarissimo prof. Pupo…
Ti senti offeso e toccato nel personale trollino mio ti mando tanti bacini sulla bua, scusa se sono sgrammaticato ma scrivo da cellulare nascoso sotto il banco di Grandi Scuole..oggi facciamo le equazioni di 1° grado wowowo!!
PS economicamente analfabeta?? tzzz prova ti ad aprir un impresa e dopo parlemo ciacolon!
chiedo altresì che il commento 49 di Srecko con un termine inaccettabile riferito alla mia persona sia tolto!
Fiora non chiedere di cancellare lascia che sia visibile anche il tenore dei loro epiteti, che la prova rimanga visibile, come vedi basta solo nominare la parola “foibe” e l’armata rossa di bora.la che per mesi è parsa l’armata delle tenebre risorge dall’oscurità
fiora varda ce no semo rivadi al 49. mi so che te ga parechie “doti” 😛 (qua ghe scapa alemo 20 ani de colegio dale suore per redimerme da pensieri lascivi)ma no savevo che te prevedevi el futuro 🙂
ihihihi casalinga disperata a fiora 😀
44/45/46 Grassie muli!
quando ripetutamente attacca una donna di cui non sa nulla
————-
ma per favore…io per quel che ne so, stavo attaccando un nick che pare saltato fuori direttamente dagli anni ’80…
39 !!!! ci sono degli infoibatori !!???
notiziooooooooooooooona !!!!!
Whitney Houston?
Mi hai fregato il commento 49!
whitney huston era un’infoibatrice?
italiani dare ufficiali regio esercito. Perchè italiani sapere dove stanno, vero?
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certo che lo sanno: nelle foibe. per questo i vari porta&porta iniziano dal 43.
39 ah si…capitano… si informi ..zzzo !!!
jugoslavi no esistere più… da moldo tembo…
eredi fare oregghie da mergande…
@48 Non serve sminuire. deciderà la Redazione se l’attacco era al nick o alla persona.
Quanto al nick, “Fiora ” è come mi ha sempre chiamata mia madre…e prima degli anni ottanta.
Ne consegue che non ho piacere che si faccia dell’ironia, traendo deduzioni cervellotiche da quello, come non ne faccio io su quello di alcuno.
qualcuno ha parlato ? ho sentito del rumore…
non attaccerei mai una donna in rete. solitamente lo faccio dal vero.
No, il nick uscito dagli anni 80.
Abbigliamento? A me il nick suggeriva una cvetličarna
…ancora disturbi…
Brutta bestia la misoginia.
Idalia mai ghiesdi. Nazioni perdendi no ghiedere rigergadi a vingidori.
Meregani gonsegnado uffigiali aviazione per Dresda? O per Hiroshima? Di risulda fradelo?
61… un attimo che cerca sul vocabolario…
a me gene simmons ….
62… mai deddo che italia avere chiesdo … tu prende lucciole per passeggiadrici…
gropajaco viene bannato per insulti ad altri utenti e per i continui toni volutamente provocatori, non limitati a questa discussione.
Ora si torni in topic. Altrimenti la discussione verrà chiusa.
——————
forse il tema della discussione richiederebbe maggiore rispetto, me ne scuso per primo.
——————
@59 Troppo onore davvero,spiritosone di un Capitano! una che si chiami Fiorenza all’anagrafe, poteva scegliersi come nick il diminutivo “Fiora” che le aveva dato sua madre, senza trovarsi scritte tutte queste scempiaggini nickcorrelate?
Fareste meglio a riprendere i vostri discorsi abituali, sempreché abbiate ancora qualcosa da dire!
seconda a effebi,non avendo letto il post della Redazione,che ringrazio.
Sempre soliti commenti
Save cosa xe che dele foibe e dei fascisti dei comunisti ecc no ghe frega a nisun, mi compreso
@ redazione:
chiedo umilmente la riammission de gropajaco (magari dopo opportuno cospargimento di cenere): se lo banné dovessi bannar anche altri personaggi che gira in sto sito (penso sopratuto a gente che no sta a trieste…)
e che magari sta a Padova coste disi SFSN te pol far nomi ah pardon nickname.
Detto questo me piasi el commento Dany68 roba de fin..del tipo “de solito le cagade le scrivo sui muri con la bomboleta oggi me limito a scriverle qua..”
D’accordo con sfsn.
Qua dentro ghe xe gente ben piu’ maleducada, arogante e provocatoria che ga fato serar un fraco de topic e che entra solo per trollar su un unico binario propagandistico.
Se no xe stadi bannadi certi, no vedo perche’ Gropajaco devi becarse el piadon per direttissima (e no stago giustificando i sui comportamenti ne me interessa meterghe naso nel sue polemiche con Fiora).
Mi no parleria de Padovani.
Forsi de qualche loro corregional.
Richiesta respinta.
I toni degli ultimi due giorni sono inaccettabili.
Per quanto riguarda gli altri utenti, i provvedimenti del caso saranno i medesimi.
Ovvio ban anche per Dany68.
pecà.
@74 ..e invece Tergestin ” el naso sulle polemiche con Fiora” te faria ben a meterghelo ecome …altrimenti el ritrato del personaggio appariria incompleto e le lamentele non del tuto ingiustificade.
Mi no uso ciamarme “ipocritamente”fora nele situazioni.Né me unisso ipocritamente ale preci. Aldilà delle solite verso chiunque, (perché altra forma de dialogo, de lui no go mai leto), trovo le ultime sortite del personaggio in oggetto sia in questa che nell’altra discussion improntade ad un’arroganza “mirata” e sessista che esulava dal contesto. Né trovo giusta la pretesa de no leger “saltandole” per quieto viver delle esternazioni scritte per esser lette da tutti.
Quindi “meterghe naso” pol fornir utile elemento de sereno giudizio.
Tergestin
desso parlo seriamente, posso capire che Luigi non abbia uno spirito “facile” quando entro a gamba tesa con i suoi post, ma da li a chiederne il ban ce ne corre…l’ho sempre visto entro i limiti si trasecola un po’ tutti però el Venezian me par una brava persona.
bah,mi savevo che ndava finir cussi. ogi me sento bon e me limito a leger.
@ Alpino
No chiedo nissun ban. Anzi, me chiedo come mai Gropajaco per molto meno de altri sia stado bannado. Solevavo solo un dubio, tuto qua.
@ Fiora
Se te insisti, va ben.
Gropajaco me par che gabi fato interventi ‘bastanza evitabili e con toni oltra le righe in piu’ de un caso. Xe da dir anca che ti, nonostante una educazion superiore a quela de tanti, compresa la mia, te se impizi fazile e spesso te finissi in barufa con piu’ de qualche utente. Inoltre me ga fato restar mal la sotolineatura sul fato che sia sloven, che c’entrava zero nel vostro dialogo (dopo che piu’ volte te xe stado fato notar che certi ategiamenti pol sembrar un poco razistei).
Eco el riassunto. Me secava farlo pel semplice fatto che mi me son comportado qua dentro a volte in modi truci come el Gropajaco e incazzosi come i tui, quindi no doveria dir niente e anzi sia ti sia gropajaco dovessi dirme che la predica vien da un pulpito del klinz, ma dato che te me lo ga chiesto espressamente…..
@80Tergestin “finir in barufa con qualche utente” restando educati come che te ga l’onestà de riconosserme, xè semmai un merito.Semo persone (educate!) no nick.
Quanto al sottolinear el fatto che Gropajco xè della minoranza Slovena ,no xè sta altro che dar a Gropajco quel che lui stesso el ga sempre volù che fossi de Gropajco e preteso con ogni suo scritto, che fossi ben ciaro a tutti. Cito a caso el suo recente”se voi Italiani siete contenti così..” quindi atto dovuto. non certo per far la “razista”. Né poco ne GNENTE!
e davvero ‘desso saria bel che magari se cambiassi argomento. No risponder appariria da parte mia vile. risponder ancora,petulante.
@ Fiora – e perdona l’OT
Solo adesso – pensa un po’ te – mi è venuto in mente ch’io scrissi questa voce per Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Flora_Zuzzeri
Unico caso a me noto di poetessa molto nota, senza che nemmeno un suo verso sia a noi pervenuto.
L.
PS Sono stato a Gonars e a Visco. Praticamente impossibile capire il dove e il cosa. Al cimitero di Gonars c’è il memoriale. Una prece. Peccato che in tutta la Slovenia e in tutta la Croazia non esista un memoriale simile, a bandiere rovesciate.
@ alpino 28,
grazie a te mi sono guardato la puntata di porta a porta della quale non ero al corrente. Secondo me la Kersovan non ha fatto brutta figura: ha evidenziato che nel film sulle violenze degli iugoslavi verso gli italiani era stata introdotta erroneamente una foto che riguardava al contrario la fucilazione di civili jugoslavi da parte di soldati iteliani. Alla fine le è stata data ragione.
@82 il tuo O.T. Luigi, equivale ad un mazzo di fiori. Te ne sono grata.
http://www.gonarsmemorial.eu/
Slovenia e Croazia alla cerimonia commemorativa del 1° novembre 2006
martedì 21 ottobre 2008
Si è tenuta il 1° novembre nel cimitero di Gonars la commemorazione delle vittime del campo di concentramento che sorgeva in questo nostro territorio. La cerimonia, organizzata dal Consolato Generale di Trieste della Repubblica di Slovenia, si è svolta alla presenza di Marko Pavliha, Vice Presidente del Parlamento Sloveno, Bozidar Humar, Console Generale della Repubblica di Slovenia, dei Consoli Mirijana Matanic e Davorka Saric della Croazia, di Alessandro Tesini, Presidente del Consiglio della Regione Friuli Venezia-
Giulia, di Paride Cargnelutti, Vice Presidente della Provincia di Udine, di Luciano Rapotez, Segretario Regionale dell’Associazione ANPI, di delegazioni di Cabar, Fiume, Nova Gorica, Tolmin e Rjeka, sindaci, amministratori ed associazioni combattentistiche locali.
——————————
dopo il 2006 qualcuno dalla slovenia o dalla croazia è ritornato a questo memoriale ?
Nel Sacrario Memoriale sono raccolti i resti degli internati morti nel campo di concentramento fascista di Gonars. Il monumento è stato costruito nel 1973, per iniziativa della Repubblica Federativa di Jugoslavia, su progetto dello scultore Miodrag Zivkovic di Belgrado. Le cripte ospitano le spoglie di 471 persone.
Luigi tutte le baracche furono smontate dai locali per recuperare i pezzi e riutilizzarli. nemmeno dl campo di sagrado è rimasto moloto. solo il ricordo. a visco sta cadendo a pezzi e non c’è nessuna volontà di preservare la cosa.
http://corsiademergenza.wordpress.com/tag/campo-dinternamento-gonars/
si può imputare all’italia di voler nascondere qualcosa ?
Doveroso è far presente che a rendere ancora più importante la cerimonia era quest’anno la presenza della first lady slovena Barbara Mikilic, del deputato sloveno Marijan Krizman e del rappresentante del parlamento croato Damir Kajin, nonché delle autorità locali come il presidente della regione Renzo Tondo, il presidente del consiglio provinciale Marco Quai e naturalmente il nostro sindaco Marino Del Frate
succede altrettanto a qualche foiba in slovenia o croazia ?
già, ma si sa, le foibe non esistono e se esistono (una o due…vuote) c’è una ragione…
i numeri di gonars (fonte kersevan)
Il numero degli internati fu in continua oscillazione, raggiungendo un picco di 5238 del 15 agosto 1942 (secondo altre fonti attendibili, però, nello stesso periodo i prigionieri sarebbero stati 6074).
fonte kersevan
Primo periodo (marzo ’42 – autunno ‘42): si trattava di un campo di internamento provvisorio. I prigionieri erano soprattutto adulti, ex militari o potenziali oppositori. I primi detenuti erano circa 900 ufficiali e sottufficiali dell’ormai sciolto esercito jugoslavo, in seguito all’invasione operata dall’Asse a partire dal 6 aprile ’41 che non incontrò praticamente resistenza. Si registrò un’intensa vita comunitaria tra i reclusi. Si contarono i primi casi di decesso a causa della dissenteria.
(effebi: non sono segnalate condanne a morte o soppressioni di massa ma decessi per malattia)
fonte kersevan
Secondo periodo (autunno ’42 – primavera ’43): gli ex militari e i politici furono trasferiti in altri campi di concentramento e sostituiti con prigionieri provenienti da Arbe, in particolare donne, vecchi, bambini e intere famiglie. Arrivarono da Parma 73 prigionieri di guerra. Fu il periodo più disastroso, soprattutto a causa dell’inverno; morirono centinaia di persone a causa del freddo, della fame e delle malattie.
fonte kersevan
Terzo periodo (primavera ’43 – 8 settembre ’43): a Lubiana madri e donne manifestarono per la liberazione degli internati (….) Ne vennero rilasciati 90, scelti tra gli ammalati gravi. In aprile vengono scarcerati donne e bambini, e ritornarono gli uomini. Nonostante le difficili condizioni sanitarie e alimentari si registrarono meno decessi per via del clima mite.
fonte kersevan
Quarto periodo (dopo l’8 settembre ’43 fine dell’Italia Fascista): in seguito alla fuga di gran parte del contingente di sorveglianza, quasi tutti gli internati riuscirono a scappare, cercando di raggiungere il Collio per unirsi alla Resistenza. La gente di Gonars e dei paesi limitrofi si dimostrò solidale. A metà ottobre le presenze erano circa 754, ed a causa del periodo di penuria, la popolazione civile ricavò dal campo materiali per la vita quotidiana.
fonte antifascismoeresistenza
Più volte la Chiesa cattolica interviene a favore degli internati sloveni nel campo di Gonars, che alla fine del 1942 sono oltre 6.000.
fonte antifascismoeresistenza
Il segretario dell’arcivescovo di Zagabria Stepinac, don Lackovic, nel ’43 denuncia alla Croce Rossa italiana che a “Gonars si trovano oltre 4.000 croati
(totale 10.000 tra sloveni e croati)
slovenia e croazia hanno mai dichiarato-denunciato un numero di propri cittadini internati in questo campo ?
esiste un numero stimato totale di prigionieri transitati per questo campo ? (non lo trovo)
smalattie indotte dalla scarse condizioni igeniche, alimentari ecc. il capo delcampo di arbe disse testualmente: un prigioniero malao è un prigioniero tranquillo.
beh c’è poca differenza tra il piantare una pallottola nel craniio e far morire d’inedia le persone in maniera volontaria. quest’ultima maniera denota sadismo.
@ dimaco
La caserma Sbaiz (Visco) è stata vincolata ancora nel 2004. La struttura ospitò fra il 1915 e il 1917 un ospedale della Croce Rossa per i feriti della grande guerra, un campo profughi fra il 1917 e il 1923 e infine il campo d’internamento per gli jugoslavi (3.500/4.000 internati) fra febbraio e settembre del 1943 (non è vero che fu aperto nel 1942, come scrive Strizzolo).
Le strutture di Gonars non esistono più, ma hanno costruito il memoriale nel cimitero cittadino, assai suggestivo. Lì si trovano i corpi dei 471 morti nel campo, e ogni anno vi si svolgono le dovute cerimonie, con la partecipazione delle autorità locali. In vari casi sono stati presenti anche delle autorità nazionali, come per esempio l’allora presidente della Camera Casini. Se non ho capito male, anche Napolitano andrà a Gonars a breve.
Su ciò che viene fatto in Slo/Cro per ricordare eccidi ed esodo, meglio stendere un pietoso velo. Meglio stendere un velo anche sui vari danni che sono stati fatti ai tre memoriali PRIVATI che sono stati eretti dagli esuli (Montona, Parenzo e Fiume: quest’ultimo l’unico indenne).
C’è però un evento che secondo me è scandalosamente stato ignorato: la strage di Vergarolla. Tuttora è il più grosso evento luttuoso accaduto a Pola a seguito di un’esplosione in tempo di pace (sto attento nella ricerca delle parole esatte, ma l’allora sindaco di Pola Del Bianco – che a dispetto del nome è croato e non fa parte della minoranza italiana – all’inizio degli anni ’90 lo chiamò espressamente “vile attentato”) nella sua intera storia. Mai ricordato dalle autorità cittadine. Il cippo (piccolissimo in rapporto all’evento) è stato messo lì dagli esuli e dalle autorità cittadine, dopo una lunga discussione su cosa dovesse scriversi sopra: alla fine l’accordo è stato trovato su “Vergarola 18.08.1946 13 h.”, così se uno non sa nulla continua a non sapere nulla. Da qualche anno gli esuli polesani si trovano per gettare un fiore in quel tratto di mare, puntualmente attaccati da uno scalmanato giornalista di Glas Istre di nome Armando Cernjul che dà loro dei fascisti a tutto spiano e chiama questa manifestazione “revanscista”, “nazionalista” e “irredentista”.
Una cosa, francamente, vergognosa.
L.
fonte gonarsmemorial
Il campo di Gonars cominciò a funzionare nella primavera del 1942, e si svuota dopo l’8 settembre 1943…. In questi diciotto mesi vi morirono almeno 420
persone… L’internamento di decine e decine di migliaia di sloveni e croati, donne,
vecchi e bambini, oltre a uomini adulti, avvenne dopo rastrellamenti….
————————–
non 10.000 ma decine e decine di migliaia
99 dimaco :”il capo delcampo di arbe disse testualmente: un prigioniero malao è un prigioniero tranquillo”
mi citi la fonte per cortesia ?
scusa effebi fu il comandante dell’XI corpo d’armata che lo disse. il criminale di guerra Gambara:
http://www.bibliolab.it/landolfi_shoah/shoahitalia/deportazionecampi1a.html
ma non è la stessa pagina che ho letto alcuni giorni fa. appena la ritrovo posto pure quella
ecco era su wiki
Il 6 marzo 1942 venne richiamato in Italia e messo a disposizione del Ministero della guerra. Nel settembre assunse il comando dell’XI Corpo d’Armata di stanza nei Balcani dove rimane fino al 5 settembre 1943. L’XI Corpo d’Armata, il cui comando era a Lubiana, comprendeva le divisioni di fanteria “Cacciatori delle Alpi”, “Isonzo” e “Lombardia”. Il 15 dicembre 1942 Emilio Grazioli, Alto Commissario per la Provincia di Lubiana, trasmise al Comando dell’XI Corpo d’Armata, a cui da poco si era insediato Gambara il rapporto di un medico in visita al Campo di concentramento di Arbe dove gli internati «presentavano nell’assoluta totalità i segni più gravi dell’inanizione da fame” [8], rispose: «Logico ed opportuno che campo di concentramento non significhi campo d’ingrassamento. Individuo malato = individuo che sta tranquillo».[9]
dimaco grazie, dunque isola di arbe-rab e non gonars
la citazione è del Franz Potocnik (Il campo di sterminio fascista: l’isola di Rab, a cura dell’ANPI , Torino 1979 dall’originale sloveno della casa editrice “Lipa”, Capodistria)
in altre fonti non la trovo, duque dovremmo verificare che quanto riportato su quel libro sia documentato.
COMANDO DELLA 2 ARMATA
Ufficio Ordinamento
P.M. 10, lì 4 luglio 1943
n. 07/000 di prot.
AL COMANDO DEL V CORPO D’ARMATA POSTA M. 41
AL COMANDO DEL VI CORPO D’ARMATA POSTA M. 19
AL COMANDO DELL’XI CORPO D’ARMATA POSTA M. 46
AL COMANDO DEL XVIII CORPO D’ARMATA POSTA M. 118
e, per conoscenza:
ALL’ INTENDENZA DELLA 2 ARMATA POSTA M. 10
Uff. Prig. e Internati Guerra. –
OGGETTO: Liberazione internati civili.
In questi giorni è in corso la liberazione di una notevole aliquota di internati sloveni, sul conto dei quali il comando dell’XI Corpo d’armata ha eseguito accertamenti che hanno determinato l’opportunità di tale provvedimento.
Desidero che analoghi accertamenti siano eseguiti presso tutti i C.d.A. anche per gli internati non sloveni in modo di poter addivenire al rilascio di tutti quelli che non risultano pericolosi.
E’ da ritenere infatti, che parecchi individui, internati in un primo tempo con precedente sommario d’urgenza o per particolari contingenze, risulteranno, ad un riesame accurato obbiettivo della loro posizione, non pericolosi.
Esistono poi attualmente nei campi di concentramento donne, bimbi, vecchi e malati, che, per età e condizioni di salute non sono, per la massima parte, in grado di apportare personale, attivo contributo ad nostri danni.
La liberazione di tali internati determinerà, se non altro, uno sgravio per la stessa gente, il cui mantenimento da parte nostra rappresenta una pura passività, senza alcuna prospettiva di pratica utilità. Non solo, ma determinerà, in certi casi, la cessazione di quella che si potrebbe chiamare una “agevolazione” indiretta ai partigiani, i quali, sapendo benissimo che il sentimento e la civiltà italiana non ci consentiranno mai di fare rappresaglie su vecchi, donne e bambini (anche se i capi famiglia sono dei veri briganti, come sono) godrebbero dello strano favore di vedere i loro più deboli familiari custoditi, mantenuti e sottratti ai disagi, mentre essi continuano ad angariare il territorio ed a preparare gli agguati ai nostri soldati.-
Prego quindi i Comandi di C.A. di accelerare l’esame della posizione di tutti gli internati, nel senso sopra indicato, e di inoltrare al più presto proposte di liberazione per i meritevoli, con particolare riguardo, ripeto, per le donne, bambini, vecchi (oltre i 65 anni) ed ammalati, per le quali categorie desidero che la liberazione avvenga al più presto e con criteri di larghezza, sempre però con modalità ragionevoli in quanto a numero, vale a dire con blocchi successivi.
Le proposte di cui trattasi dovranno essere inviate all’Intendenza – ufficio prigionieri di guerra.-
IL GENERALE
Comandante designato d’Armata
-Mario Robotti-
era inteso per rab, visto che si parlava dei deportati trasferiti da arbe a gonars. visto he è il passaggio di una lettera ufficiale credo che sia riportato anche altrove.
“Dei vari comandanti del campo di Gonars solo l’ultimo, il capitano Macchi, noto per la sua ferocia, venne ucciso dai partigiani nel 1944”
esiste un documento del processo ? capi di imputazione ? condanna ?
107 nei siti non è MAI riportato il contesto
da quello che ho trovato su wiki, sembra che fosse in srispota a una lettera di emili grazioli che faceva notare le condizioni in cui versavano i prigionieri di arbe. almeno questo è quello che ho trovato sino ad adesso. continuerò le ricerche nel pomeriggio. vediamo che salta fuori.
si parla di vincnezo ciauli che fu processato e fucilato da ex priogionieri. ma la fontenon è confermata. si trova anche poco su di lui in rete.
meglio far sparire le robe compromettenti altrimenti non ci si può definire brava gente. concordi effebi?
110 dico che wiki è wiki… copia incolla di frasi, spezzoni anche fuoiri dai contesti.
dico che se uno è “noto per la sua ferocia” qualcosa si dovrebbe trovare sui siti (anpi e collegati” che riptetono come pappagalli la frase (108) si sa quando è stato ucciso almeno ? 1944 quando ? dove ?
esempio
fonte wiki:
“…li deportarono nel campo di concentramento di Gonars (allora diretto dal colonnello Eugenio Vicedomini): in tutto furono arrestati e deportati 1.120 uomini.”
fonte gonarsmemorial:
Il campo di Gonars L’internamento di decine e decine di migliaia di sloveni e croati, donne,
fonte antifascismoeresistenza:
Più volte la Chiesa cattolica interviene a favore degli internati sloveni nel campo di Gonars, che alla fine del 1942 sono oltre 6.000.
1000-6000…decine di migliaia ?
per quanto riguarda i morti tutti concordano (tra i 400 e i 500 quasi tutti a causa della denutrizione, malattie e freddo del rigido inverno del ’43)
situazione che probabilemte portò il comandante Robotti a scrivere quella lettera (106) dove non credo si evinca la volontà di sterminare qualche popolo in particolare o di infierire sugli internati che ricevevano posta, pacchi e per la cui causa a Lubiana si svolgevano manifestazioni di protesta (!)
Gorizia, 31 luglio 1942
“…La situazione è nota.
Dopo lo sfacelo della Jugoslavia ci siamo trovati sulle braccia la metà di una provincia (Lubiana) e, bisogna aggiungere, la metà più povera.
I germanici ci hanno comunicato un confine; noi non potevamo che prenderne atto – aprile 1941.
Inizialmente le cose parvero procedere nel modo migliore. La popolazione considerava il minore dei mali il fatto di essere sotto la bandiera italiana.
Fu data alla provincia uno Statuto, poichè non consideriamo territorio nazionale quanto è oltre il Crinale delle Alpi, salvo casi di carattere eccezionale.
Si credette che la zona fosse tranquilla; poi si vide, quando la crisi scoppiò, che i presidi non erano abbastanza consistenti e che non vi era modo di rinforzarli adeguatamente.
Il 21 giugno, con l’inizio delle ostilità tra la Germania e la Russia, questa popolazione, che si sente slava, si è sentita solidale con la Russia.
Da allora tutte le speranze ottimistiche tramontarono. Ci si domanda se la nostra politica fu saggia: Si può dire che fu ingenua.”
(Benito Mussolini)
…continua
Effebi cosa te vol dimostrar? Tanto non te me rispondi o te zoghi o te giri,come sempre
ma perchè ? siamo qui per dimostrare qualcosa ? e tu cosa vuoi dimostrare ? io porto elementi diversi dai soliti, possono essere utili per ragionarci sopra ? si ? bene
no ? pazienza.
tu la conoscevi la lettera (al 106) ?
tu hai un dato sul numero degli internati slo e cro , civili o militari nel campo di internamento di gonars ?
io voglio dimostrare che forse è meglio non dare tutto per scontato. e tu ?
Perche te go leto piu volte e te posti solo roba per portar acqua al mulin de destra. Si, se capisi da come se posta. No te porti sempre quei, che bisogna prenderli insieme ai altri. Si.
La letera 106 fa parte anche dele altre che el ga fato, no xe miga che con quela xe diventa santo.Con questo te dimentichi la circolare 3c e O queste varie http://www.criminidiguerra.it/DocumRob.shtml
Ma come te volun dato certo, miga te fa lista dei salami in salumeria, zenteveniva andava moriva, te trovi i dati che te vol in tuti i libri, ma bisogna capir che dati te zerchi, che libri te legi, perche per farte un idea del insieme bisogna lezer almeno 100 libri de autori diversi, dopo te ga capi apena l’1 perzento.
Ecco appunto, ma in politica questo poco importa, anche per le foibe eh e per l’esodo non tuto xe scontato, no che deso per salvar capra e cavoli se zerca el santo gral. Gnanche non te devi pensar che i taliani iera pacifici e brava zente. In guera nisun ze bravo, gnanca chi che vinzi.
porto l’acqua al mulin che giri… no che staghi fermo dove qualchidun volessi
el resto che te ga scrito, scusime, go el zervel limitado.. me ciogo tempo per capir…
….te vol che te posto “qui si ammazza troppo poco” inseme a quel che iera scritto prima sul dispaccio ? pochi lo fa… de solito te trovi solo la “famigerata frase” chissà perchè !? chissà a che mulin che i porta l’acqua…!?
effebi ha cambiato metodo, ma continua a fare quel che ha sempre fatto: una conta spregevole dei morti altrui.
sono proprio contenta che nessuno gli dia corda.
(però mi chiedo come mai nessun personaggio lagunare intervenga a corroborare o confutare i suoi dati.)
Maja dai… cito numeri che la kersevan, l’anpi i siti antifascisti… citano… di qua di la di su e di giù… non faccio io la conta… ho solo riepilogato mettendo in evidenza le incongruenze
prenditela con loro
abbi pazienza
e oltre ai numeri, pubblico DOCUMENTI… non opinioni
un ospite del grand hotel a rab-arbe:
http://muceniskapot.nuovaalabarda.org/foto-46-ita.php
(ok, redazione, tolgo l’ultima parte al commento che è stato tolto:)
ripeto che quanto sta facendo effebi è spregevole.
Go negado i morti ? le sofferenze ? i patimenti ?
…li ga negadi forsi el gen. Robotti ? (106): “Esistono poi attualmente nei campi di concentramento donne, bimbi, vecchi e malati…”
…li ga negadi el persidente Tondo a Gonars ? forsi no se capimo o no te vol capir.
posso capir che tuto quel che no te son stada abituada a sentir te risulti “spregevole”… xe un tuo problema…. rivolgite a chi no te la ga mai contada tutta…
https://bora.la/2012/02/12/basovizza-giorno-del-ricordo-2012-le-foto/comment-page-1/#comment-268676
https://bora.la/2012/02/12/basovizza-giorno-del-ricordo-2012-le-foto/comment-page-1/#comment-268667
https://bora.la/2012/02/12/basovizza-giorno-del-ricordo-2012-le-foto/comment-page-1/#comment-268719
bene, cerco de seguir quel che te me proponi
el 127 tuo me rimanda a:
Maja:”però fiora, varda che “de là” te ga capì mal, sa? nissun giudicava vergognosa la pietà pei morti. se giudicava vergognoso el parallelo con l’olocausto.
e se xe un che fa la conta dei morti nonché el pelo con tanto de contropelo alla memoria altrui xe propio effebi. solo che bisogna gaver frequentà sto posto per un tot de tempo,per saverlo.”
quindi ?
quindi?
quindi qua no svola una mosca. tuti ziti, ziti. che strano, no?
per quanto me riguarda, quel che gavevo de dirte te lo go za dito almeno 40 volte, per cui vado anche mi e te lasso ala tua attività onanistica.
ciao, grazie.
no cori che te me saludi e nianca che te me ringrazi. no so cossa farmene, dei ciao e dei grazie de un personaggio come ti.
si, anche mi te vojo ben…
http://www.youtube.com/watch?v=AU5f12EThvU&noredirect=1
http://video.repubblica.it/dossier/crisi-euro-merkozy/monti-riprende-l-eurodeputato-in-inglese-poi-l-acclamazione/88199/86592
giusto ogi pahor me ga fa l’autografo. chi se quel che ghe vol tanto ben a pahor?
🙂 me auguro che te ghe gabi anche domandà notizie su quel campo fascista per prigionieri jugoslavi dove el prestava servizio, in divisa italiana…
Notte !
Il LAGER della Grumellina
http://www.ecodibergamo.it/galleries/Foto/7016/1/#top_galleries
eco di bergamo:
“La struttura si chiamava «Campo di concentramento prigionieri di guerra di Grumello al Piano». Si ha notizia che al dicembre 1941 il campo accoglieva un ufficiale, 371 sottufficiali, 1.751 soldati di nazionalità greca e un numero imprecisato di truppa jugoslava. E quest’ultima voce è la più preoccupante: perché non c’è il numero di prigionieri jugoslavi?”
eco di B.P. :
Che cosa accadde l’8 settembre? «Fu il caos. Scapparono tutti: gene¬rali, colonnelli, soldati. Naturalmente, anche i prigionieri. Tra loro, alcuni sa¬cerdoti sloveni. Li avevo riconosciuti per¬ché li conoscevo fin dai tempi di Trieste, sapevo che erano entrati nell’esercito co¬me cappellani militari. È un altro capi¬tolo interessantissimo di una storia che, in Italia, non si conosce affatto».
già, quante cose non si conoscono…
ma vorrei rimanere nel tema della discussione partendo (spregevolmente per qualcuno) dalla contabilità altrui.
in rete, tra le prime voci che compaiono su visco, trovo questo:
campo di concentramento di Visco
VISCO (UD) il lager che si vuole dimenticare
Submitted by Anonymous on Sun, 18/09/2011 – 11:43 NotiziaAntifascismocampo di concentramento di ViscoUdine
a Visco (UD) c’è l’unico campo di concentramento fascista ancora intatto in Italia. Vi morirono 1500 internati civili sloveni. Tutti preferiscono dimenticare… l’amministrazione comunale sta facendo tutto il possibile per mandare in malora il sito e poterlo poi riutilizzare a fini speculativi
https://affinitalibertarie.noblogs.org/post/2011/09/08/italiani-brava-ge…
una relazione del prof. Tassin sulla storia (volutamente) dimenticata del campo
https://affinitalibertarie.noblogs.org/post/2011/09/15/visco-il-lager-ch…
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campo di concentramento fascista dove vi morirono 1500 internati civili sloveni.
http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/attivita/dettaglioInterrogazioniQuestionTime.asp?sectionId=307&subSectionId=309&id=20&tipo=&legislatureId=75931
gabrovez igor.
nella sua interrogazione non c’è traccia delle 1500 vittime civili slovene (su 3000 internati) di Visco
quale delle due fonti è “spregevole” ?
http://parlamento.openpolis.it/atto/documento/id/10525
on. strizzolo – interrogazione del 2008 con la sua “spregevole” contabilità del LAGER FASCISTA di VISCO
3000 internati, 25 morti, i sopravvissuti tutti rientrati dopo l’8 settembre
questa settimana mi trovo in germania, e non ho la possibilita´ di partecipare alla discussione. pero´, visto che sono giorni e giorni che si continua a tirare in ballo l´ olocausto, una cosa la voglio ancora dire.
ecco cosa scriveva primo levi nel 1987, a proposito dei tentativi di banalizzare la shoah mettendola sullo stesso piano di altre stragi e massacri perpetrati nello stesso periodo storico:
Buco nero di Auschwitz
di Primo Levi
La Stampa, 22 gennaio 1987.
La polemica in corso in Germania fra chi tende a banalizzare la strage nazista (Nolte, Hillgruber) e chi ne sostiene l’unicità (Habermas e molti altri) non può lasciare indifferenti. La tesi dei primi non è nuova: stragi ci sono state in tutti i secoli, in specie agli inizi del nostro, e soprattutto contro gli «avversari di classe» in Unione Sovietica, quindi presso i confini germanici. Noi tedeschi, nel corso della Seconda guerra mondiale, non abbiamo fatto che adeguarci ad una prassi orrenda, ma ormai invalsa: una prassi «asiatica» fatta di stragi, di deportazioni in massa, di relegazioni spietate in regioni ostili, di torture, di separazioni delle famiglie. La nostra unica innovazione è stata tecnologica: abbiamo inventato le camere a gas. Sia detto di passata: è proprio questa innovazione quella che è stata negata dalla scuola dei «revisionisti» seguaci di Faurisson, quindi le due tesi si completano a vicenda in un sistema di interpretazione della storia che non può non allarmare.
Ora, i sovietici non possono essere assolti. La strage dei kulaki prima, e poi gli immondi processi e le innumerevoli e crudeli azioni contro veri o presunti nemici del popolo sono fatti gravissimi, che hanno portato a quell’isolamento politico dell’Unione Sovietica che con varie sfumature (e con la forzata parentesi della guerra) dura tuttora. Ma nessun sistema giuridico assolve un assassino perché esistono altri assassini nella casa di fronte. Inoltre, è fuori discussione che si trattava di fatti interni all’Unione Sovietica, a cui nessuno, dal di fuori, avrebbe potuto opporre difese se non per mezzo di una guerra generalizzata.
I nuovi revisionisti tedeschi tendono insomma a presentare le stragi hitleriane come una difesa preventiva contro una invasione «asiatica». La tesi mi sembra estremamente fragile. E’ ampiamente da dimostrare che i russi intendessero invadere la Germania; anzi la temevano, come ha dimostrato l’affrettato accordo Ribbentrop-Molotov; e la temevano giustamente, come ha dimostrato la successiva, improvvisa aggressione tedesca del 1941. Inoltre, non si vede come le stragi «politiche» operate da Stalin potessero trovare la loro immagine speculare nella strage hitleriana del popolo ebreo, quando è ben noto che, prima della salita di Hitler al potere, gli ebrei tedeschi erano profondamente tedeschi, intimamente integrati nel Paese, considerati come nemici solo da Hitler stesso e dai pochi fanatici che inizialmente lo seguirono. L’identificazione dell’ebraismo col bolscevismo, idea fissa di Hitler, non aveva alcuna base obiettiva, specialmente in Germania, dove notoriamente l’enorme maggioranza degli ebrei apparteneva alla classe borghese.
Che «il Gulag fu prima di Auschwitz» è vero; ma non si può dimenticare che gli scopi dei due inferni non erano gli stessi. Il primo era un massacro fra uguali; non si basava su un primato razziale, non divideva l’umanità in superuomini e sottouomini; il secondo si fondava su un’ideologia impregnata di razzismo. Se avesse prevalso, ci troveremrno oggi in un mondo spaccato in due, «noi» i signori da una parte, tutti gli altri al loro servizio o sterminati perché razzialmente inferiori. Questo disprezzo della fondamentale uguaglianza di diritti fra tutti gli esseri umani trapelava da una folla di particolari simbolici, a partire dal tatuaggio di Auschwitz fino all’uso, appunto nelle camere a gas, del veleno originariamente prodotto per disinfestare le stive invase dai topi. L’empio sfruttamento dei cadaveri, e delle loro ceneri, resta appannaggio unico della Germania hitleriana, e a tutt’oggi, a dispetto di chi vuole sfumarne i contorni, ne costituisce l’emblema.
E’ bensí vero che nei Gulag la mortalità era paurosamente alta, ma era per cosí dire un sottoprodotto, tollerato con cinica indifferenza: lo scopo primario, barbarico quanto si vuole, aveva una sua razionalità, consisteva nella reinvenzione di un’economia schiavistica destinata alla «edificazione socialista». Neppure dalle pagine di Soljenicyn, frementi di ben giustificato furore, trapela niente di simile a Treblinka ed a Chelmno, che non fornivano lavoro, non erano campi di concentramento, ma «buchi neri» destinati a uomini, donne e bambini colpevoli solo di essere ebrei, in cui si scendeva dai treni solo per entrare nelle camere a gas, e da cui nessuno è uscito vivo. I sovietici invasori in Germania dopo il martirio del loro Paese (ricordate, fra i cento dettagli, l’assedio spietato di Leningrado ?) erano assetati di vendetta, e si macchiarono di colpe gravi, ma non c’erano fra loro gli Einsatzkommandos incaricati di mitragliare la popolazione civile e di seppellirla in sterminate fosse comuni scavate spesso dalle stesse vittime; né del resto avevano mai progettato l’annientamento del popolo tedesco, contro cui pure nutrivano allora un giustificato desiderio di rappresaglia.
Nessuno ha mai attestato che nei Gulag si svolgessero «selezioni» come quelle, piú volte descritte, dei Lager tedeschi, in cui con un’occhiata di fronte e di schiena i medici (medici !) SS decidevano chi potesse ancora lavorare e chi dovesse andare alla camera a gas. E non vedo come questa’«innovazione» possa essere considerata marginale e attenuata da un «soltanto». Non erano una imitazione «asiatica», erano bene europee, il gas veniva prodotto da illustri fabbriche chimiche tedesche; e a fabbriche tedesche andavano i capelli delle donne massacrate; e alle banche tedesche l’oro dei denti estratti dai cadaveri. Tutto questo è specificamente tedesco, e nessun tedesco lo dovrebbe dimenticare; né dovrebbe dimenticare che nella Germania nazista, e solo in quella, sono stati condotti ad una morte atroce anche i bambini e i moribondi, in nome di un radicalismo astratto e feroce che non ha uguali nei tempi moderni.
Nell’ambigua polemica in corso non ha alcuna rilevanz’a che gli Alleati portino una grave porzione di colpa. E’ vero che nessuno Stato democratico ha offerto asilo agli ebrei minacciati o espulsi. E’ vero che gli americani rifiutarono di bombardare le linee ferroviarie che conducevano ad Auschwitz (mentre bombardarono abbondantemente la zona industriale contigua); ed è anche vero che probabilmente l’omissione di soccorso da parte alleata fu dovuta a ragioni sordide, e cioè al timore di dover ospitare o mantenere milioni di profughi o di sopravvissuti. Ma di una vera complicità non si può parlare, e resta abissale la differenza morale e giuridica fra chi fa e chi lascia fare.
Se la Germania d’oggi tiene al posto che le spetta fra le nazioni europee, non può e non deve sbiancare il suo passato.
SEMPRE SU VISCO
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:tnCC9F7kZ1sJ:www.balcanicaucaso.org/Dossier/Dossier/Il-lager-che-rischia-di-diventare-un-negozio-di-mobili+orien+visco+campo+battaglione&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it
ma che ci facevano a VISCO gli uomini del battaglione ORIEN ? l’Orien non era una formazione di volontari dalmati collaborazionisti ?
@138 no, no, me ga contà altro effebi. dopo acesa discusion gavemo constata che le rose le xe meio dele bionde e che comunque anche le more le sa eser sai birichine.
145 “se la Germania…non deve sbiancare il suo passato” penso che nessun’altra nazione debba farlo. E lo affermo a rischio linciaggio in un “posto” come questo dove si banalizza un termine grosso come “razzismo”, facendone abuso improprio a rischio di sdoganarlo come “cazzo”.
Della macabra contabilità che distrattamente vado qui leggendo, perché da chi scrive per essere letto, non accetterei mi si dicesse ” se non t’interessa,astieniti” posto che “l’interesse” può avere vari e sempre rispettabili presupposti, quando sia come il mio rispettoso,della macabra contabilità che vado qui leggendo penso e spero sia finalizzata dal “non volersi sbiancare” del proprio passato ognuno con le proprio carico.
Altrimenti sarebbe come medicarsi le ferite con lo …I-ODIO.
Interessante l’articolo di Levi.
Parafrasando:
E’ bensí vero che nelle fabbriche di amianto la mortalità era paurosamente alta, ma era per cosí dire un sottoprodotto, tollerato con cinica indifferenza: lo scopo primario, barbarico quanto si vuole, aveva una sua razionalità, consisteva nella reinvenzione di un’economia schiavistica destinata al «profitto».
147 – fiora
nessun desiderio di sbiancare nulla, nella mia evidenza c’è il desiderio di segnalare come piuttosto qualcuno (tanti) facciano qualchevolta (spesso) il gioco inverso… quello di tinteggiare a tinte PIU’ fosche quello che già di per se non ne avrebbe il bisogno…
a che scopo lo si fa ?
esempi ce ne sono tantissimi… uno a caso ? nel link del mio 145 si legge:
“…lì dove si consumò un po’ di quella pulizia etnica che a Gonars, Arbe, Monigo, Colfiorito uccise settemila slavi a lungo dimenticati dalla storiografia e dalla retorica del buon soldato italiano…”
dove può risultare che a Gonars, Arbe, Monigo, Colfiorito perirono (purtoppo di malattie e decessi naturali) meno di 2000 persone in totale
e di “strafalcioni” simili ne è piena la rete e ne sono pieni i libri e le pubblicazioni
credo si possa parlare di “spregevoli” strafalcioni.
la rete è piena di strafalcioni e libri riguardanti le foibe che danno numeri completamente sballati sparati a caso. (lakota docet)
150 – si, vero, non ho difficoltà ad ammettere che molti (troppi) strafalcionano ANCHE su quell’argomento e mi guardo bene dal condividere o citare certe fonti o certi personaggi. tu, dimaco, ce la fai ?
150, già che ci sei potresti citare i numeri sballati o sparati a caso da Lacota ?
lakota non si è inventato adirittura una foiba per poter far quadrare i conti sulle cifre che le varie associazioni legate agli esuli hanno propinato per decenni?
l’ho letto proprio su bora.la tempo fa. non mi ricordo chi lo scrisse.
Foibe: ”Promemoria” precisa (Il Piccolo 17 mar)
LETTERE
Visto che il signor Lacota, presidente dell’Unione degli istriani, ha tirato in ballo anche la nostra associazione in merito ai recenti fatti di Lokev, vogliamo puntualizzare alcune cose.
1. L’associazione Promemoria non è un’associzione della minoranza slovena in quanto tra i suoi associati conta antifascisti di tutte la nazionalità, di Trieste e di altri luoghi di Italia e Slovenia. Il fatto che Lacota e molti altri presentino l’associazione come espressione della minoranza slovena al fine di cercare di porre le questioni in termini di scontro nazionale non può cambiare questo semplice dato di fatto. Siamo d’altra parte convinti che, fortunatamente, Lacota e la sua organizzazione non rappresentano tutti gli istriani, nemmeno quelli esuli, né tantomeno che coloro che tanto si sono agitati in difesa di Lacota rappresentano tutti gli italiani.
2. Nel dibattito sulla vicenda si è dato per scontato che le affermazioni di Lacota e camerati sul fatto che nella grotta Golobivnica ci siano i cadaveri di alcuni italiani corrispondano a verità. E invece si tratta di un presupposto del tutto falso. Esso si basa infatti su una sola testimonianza (che si trova nel libro tanto sventolato da Lacota a Lokev) di uno sloveno collaboratore dei nazisti, che peraltro non ha né assistito alle presunte esecuzioni né ha visto gli eventuali cadaveri. Questo significa che a Lokev non è stato infranto alcun diritto di Lacota e dei suoi camerati a rendere omaggio a dei morti, che non ci sono, ma che si è trattato invece del tentativo di inventare nuove foibe a fondamento delle menzogne volte unicamente alla riabilitazione del fascismo e dei fascisti. Se Lacota e camerati hanno il diritto di fare questo, allora abbiamo anche noi il diritto di inventare, ad esempio, che nel cortile di casa di Lacota durante la guerra i nazifascisti hanno assassinato degli antifascisti e di organizzarvi delle cerimonie commemorative.
3. Siamo risolutamente a favore del fatto che si aprano ed esplorino tutte le grotte ed eventuali altre fosse comuni in cui potrebbero trovarsi i corpi di «italiani uccisi solo perché italiani», che si accerti chi erano, come e perché vennero uccisi, e che i corpi eventualmente ritrovati abbiano una degna sepoltura. Naturalmente iniziando dal monumento nazionale di Basovizza. Perché sia posto fine una volta per tutte a speculazioni e strumentalizzazioni.
Vogliamo infine esprimere la nostra solidarietà ed il nostro sostegno agli abitanti di Lokev e a tutti coloro che hanno voluto contrastare l’iniziativa all’insegna della memoria storica «creativa» di Lacota e camerati, nonché al prof. Samo Pahor, a Peter Mocnik, a Iztok Furlanic e a quanti altri, per le loro coraggiose posizioni, si sono trovati sotto il tiro degli ambienti neo-post-ex-quasi-(o quant’altro)-fascisti, ma anche, purtroppo, di ambienti pretesamente antifascisti.
Sandi Volk, presidente dell’associazione Promemoria
Un’ altra balla sparada dalle solite associazioni fascionazionaliste acetada anca da certe “sinistre” xe quela dei 350 mila esuli italiani. Basta legerse i censimenti tipo quel del 1936 fato in pien fassismo e quindi no de sicuro gonfiado a favor dei slavi, per capir.
155 – dimaco, la tua campana…
anzi quella del presidente di una associazione.
questa è l’altra, supportata.
http://agenziaaise.it/italiani-nel-mondo/94-generale/48314-commemorazione-alla-foiba-golobivnica-in-slovenia.html
…sono stati presenti per tutta la durata della commemorazione presso la Foiba Golobivnica il Console Generale d’Italia a Capodistria, Carlo Gambacurta, ed il viceconsole Antonio Silvi…
—————————-
156 tergestin: “fascionazionalisti e certe sinistre” poi aggiungemo i democraticicristiani e credo che no manchi nissun… o come al solito manca sempre quei… quei che ga la verità, la fratellanza e la liberazion in esclusiva.
——–
ben bon torno a ocuparme de visco
te me ga chiesto dove che gavevo leto dela uscida de lakota e mi tego risposto. poi se no te va ben de sentir certe robe ba benisio ma no sta girar la fortaja come che te fa comodo.
la risposta a lakota la xe stada publicada sul picolo per cui xe una diciarazion publica che lakota el se ga ben guiarda dal risponder.
le storie le ga de eser suportade dai fati. per dir meio: xe qualchidun dentro? bon demo veder. xe davero gente taliana dentro? bon xe giusto comemorarli. no xwe nisun? lakota finissila de dir monade e va piutosto a darghe una man a milic a far l’orto cussi te son più utile e te fa qualcossa de bon in vita tua.
dal 1 gennaio al 31 maggio 1943
tabella dei decessi in vari campi
dopo il dato terribile di gennaio, quando le autorità si trovarono evidentemente impreparate con strutture e organizzazione inadeguate, il numero dei decessi tende a calare quasi azzerandosi.
segno questo della volontà di conservare in vita le persone internate piuttosto che di sopprimerle in un disegno di sterminio etnico organizzato.
Gen Feb Mar Apr Mag
Visco – – 5 1 1
Arbe 190 20 11 11 6
Gonars 110 91 47 18 14
Monigo 20 12 34 25 13
Chiesanuova 19 5 4 3 –
Renicci 63 31 10 8 –
Fiume 21 6 4 – 2
—————————-
MINISTERO DELLA GUERRA
GABINETTO
Roma, 30 giugno 1943-XXI
n. 324327/320.8.1 di prot.
OGGETTO: Invio di viveri agli internati civili nel campo di concentramento di Visco.
ALL’ORDINARIATO MILITARE
Nello scorso maggio le autorità militari consentirono che il Vescovo di Gorizia inviasse alcuni fusti di crauti e del cioccolato al campo di concentramento di Visco perché fossero distribuiti ai civili ivi internati.
Poiché la situazione alimentare di tali internati è adeguata alla loro necessità, si aveva motivo di ritenere che l’invio di viveri non si sarebbe ripetuto. Invece, durante lo scorso mese, vennero effettuati ulteriori invii allo stesso campo.
Il continuo invio di viveri può dar luogo ad errate opinioni da parte degli elementi slavi della Venezia Giulia circa il trattamento alimentare che viene usato agli internati civili dalle autorità militari ed a conseguenti ripercussioni a noi sfavorevoli.
Per queste ragioni, pur apprezzando l’opera svolta dal Vescovo di Gorizia, si ravvisa l’opportunità che tale forma di assistenza venga sospesa e si sarà grati a codesto Ordinariato se vorrà informarne il Vescovo stesso.
Si gradiranno cortesi notizie in merito.
IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
f/to Sorice
efebi no sta girarla, te go za di. evita de presentar le robe in maniera che sembri che iera de buon cuori i taliani nei campi, che no xe vero. gonars iera forse el campo meno pezo de tuti, ma sta roba no vol dir che i ghe fazeva ovi friti col persuto de maniar.
dimaco.. te ga paura che rivo a condizionar con le mie fritajete “l’incauto lettore” !? dai… no farme cussì bravo…
e poi el campo de visco ga un grande testimonial
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:yOgVNQWAUakJ:www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-06-19/onore-umiliati-offesi-095413_PRN.shtml+boris+pahor+visco&cd=7&hl=it&ct=clnk&gl=it
e un’ allieva
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:yOgVNQWAUakJ:www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-06-19/onore-umiliati-offesi-095413_PRN.shtml+boris+pahor+visco&cd=7&hl=it&ct=clnk&gl=it
con tesi su Visco “culmine dell’intolleranza fascista”
…cossa te vol che sia ste mie due fritajete su quatro numeri (ufficiali) …
@154 dimaco, il Lacota pur di vedere il suo nome sui giornali pare che di foibe se ne sia inventate tre…
Certe cose, si sa, in Italia funzionano benissimo, per cui ber due anni è riuscito a far parlare di se e di Golobivnica, Rodik e Socerb. Poi ha smesso ed è caduto in un buco nero. Chissà perchè?
Potrebbe essere perchè nei paesi civili se qualcuno denuncia la presenza di resti umani in posti diversi dal camposanto è prassi pressochè universale che si apra un indagine, come infatti è avvenuto. Vi ricordate gli epiteti rivolti ai bifolchi del posto quando affermavano che in quei anfratti non c’era la minima traccia di infoibati? Beh, i villici avevano ragione. Il locale Ispettorato ambientale ha rilevato la presenza di ogni sorta possibile ed immaginabile di rifiuti, ma di resti umani neppure l’ombra. Il rapporto relativo è stato pubblicato dai media, ma ‘stranamente’ nessuno da questa parte del confine l’ha giudicato interessante per i propri lettori (a parte ovviamente il PD). Poi uno legge che il 66% degli italiani ‘saprebbe’ cosa sono le foibe, e con una stampa così è facile immaginarsi cosa possano credere di sapere – più o meno come quel tizio dal Canada la cui lettera il Piccolo ha ritenuto di pubblicare l’altro ieri. Si scandalizzava, l’italocanadese, che nel 2012 ci fosse ancora qualcuno che negava esserci cinquecento metri cubi di italiani nella foiba di Basovizza. Imbarazzante. Forse qualcuno si è dimenticato di spiegargli come gli archivi di Stato britannici abbiano già alcuni anni fa reso accessibili i documenti dell’epoca. I britannici, è noto, sono un popolo civile. Non c’è da stupirsi se nel 1945, dopo che i buoni patrioti tergestini gli avevano detto con aria seria e compunta che in quella miniera c’erano i corpi di duemila e cinquecento italiani, hanno avuto la stessa reazione degli sloveni nel 2009: pala, piccone, verricello e vedere con i propri occhi. Lo sapete, no, com’è andata a finire?
@effebi, penso che ti sia chiaro che il mio accenno al “non volersi sbiancare” non era assolutamente rivolto ad una parte ma tassativamente per il 50% ai “contabili” di entrambe le etnie.
Tu mi hai cortesemente risposto per quanto attiene alla nostra e nei tuoi intenti hai posto quello di evidenziare cifre sballate per difetto e per eccesso della “controparte”*
* per carità! uso questo termine tanto per chiarezza! stavolta non tollererei più mi si tirasse addosso idiozie cristallizzate nel parolone, “razzista”!
Sempre per il fatto che tu per il nostro 50% (inteso come etnia idem come sopra su “interpretazioni”) mi hai cortesemente risposto. Io mi chiedo e vi chiedo e al 100% se tutte le ricerche fossero sì finalizzate a ristabilire per quanto approssimativamente la verità, ma NON per tirarsela addosso in un interminabile gara a chi ne ha fatte di peggio, ma ognuno per la propria parte per domandare perdono all’altra degli errori dei padri?
L’han fatto pure i preti, se per astuto calcolo, se con convinzione, quando con Giovanni Paolo secondo hanno chiesto perdono per l’Inquisizione, e con Benedetto sedicesimo per la pedofilia della categoria.
Se mi si rispondesse che non ce nulla di cui domandare perdono, mi ritroverei a pensare che allora non ci sono neppure morti da contare.
@163 ” CE” imperdonabile error calami. 🙁
penitenza: C’è, C’è, C’è, C’è, C’è, C’è, C’è.
grazie per il contributo illuminante ufo. come al solito se dimostra che quel che raconta da 60 ani xe solo bale su bale.
la cosa che più da fastidio de certi interventi xe che se raconta quel che gavessi fado i slavi bisogna crederghe sula parola, invece sule porcherie degli italiani bisogna portar documentazion uficial posibilmente certificada da un notaio. I taliani ga copa migliaia de persone. rispota: portime le carte che dimostra sta roba. ma che sia uficiai però perchè se no xe solo propaganda comunista.
165 dimaco :”I taliani ga copa migliaia de persone. rispota: portime le carte che dimostra sta roba. ma che sia uficiai però perchè se no xe solo propaganda comunista.”
i numeri te li sto dando io, non scomodarti
io capisco che postare idiozie non “mirate” come le mie, fa in questo agone l’effetto di una scovazza da eliminare con un calcetto di noncurante ma evidente intolleranza.
Nella misura in cui un posto ed un gruppo virtuale seguono le regole valide per “fuori” chiedo cortesemente ai duellanti di rispondere al mio post 163, elaborato con partecipazione e sincera volontà di “capire”.
altrimenti mi confermerò nell’idea che sebbene virtuale, si tratti di sterile gioco al massacro che non porta ad unire, ma a ribadire divisioni.
fiora il discorso è come ho scritto che da una parte si pretende di essere creduti sulla farola, dall’altra si chiedono riscontri oggettivi ( che trall’altro ci sono e sono postati da effebi, a differenza di dati precisi e veritieri per quel che riguarda le foibe)
Il punto è che io ho scritto più di una volta che le foibe vanno aperteper vedere cosa c’è dentro. una volta che questo viene fatto si tirano le conclusioni e si chiude la storia una volta per tutte. perchè andare avanti con la favola : ga raconta che ga visto butar entro la foiba 3000 italiani. e quando vanno a veere non è vero nulla. per questo conviene piuttosto far polemica e propaganda che non andarle a esplorare tutte queste cavità carsiche dove presumibilmente ci sarebbero italiani dentro. ma credo che alla fine i riscontri saranno davvero pochissimi o nulli perchè le storie sono state inventate di sana pianta.
@168 grazie per l’attenzion Dimaco e quanto a mi, da perfeta donnetta “con la piega e el rimmel che sbava” in qualsiasi circostanza della mia vita go sempre anteposto el dove go sbaglià ? al te ga sbaglià ti!
….Tropi capi mas’ci nel passato.
Vederemo in futuro con sempre più babe Capi di Stato come che ‘ndarà sul fronte del odio..
E mi no son nè feminista e…gnanca razista, caro “QUEL”! 😉
dimaco… immagino che non ti sfugga il fatto che le foibe sono state a lungo in territorio controllato dalla federativa e sono tuttora in territorio amministrato dalla slovenia e dalla croazia…con quello che ne consegue.
solo per fare un esempio citerei:
Nella relazione dal titolo “I resti umani nelle grotte del Carso di Podgorje a sud-est di Trieste”, presentata dal geologo sloveno Franc Maleckar, dello Speleo Club “Dimnice” di Capodistria (Koper) Slovenia, al Convegno di Speleologia di Ronchi dei Legionari tenutosi il 4-5-6 giugno 1999, l’autore scrive: “Il Consiglio esecutivo del Comune di Koper-Capodistria, il 25 settembre 1999, ha formato la Commissione per la preparazione della lista delle grotte contenenti resti umani nel territorio comunale. Con gli scopi di pietà, con il compito di provvedere all’identificazione dei resti e di proporre il luogo ed il modo della loro sepoltura.” Il geologo fa una relazione dettagliata di quanto la Commissione ha rinvenuto all’interno di (sole) 11 delle 116 grotte dell’altipiano carsico di Podgorie. Così descrive l’operazione di recupero effettuata dal gruppo speleologico “Dimnice”, coadiuvato da due esperti dell’Istituto di medicina legale di Lubiana, scesi nelle profondità tra il 13 e il 17 luglio del 1992: “Con degli argani sono state recuperate solo le salme (si calcola 130 persone) che si trovavano sul fondo di quelle grotte e che erano in vista. I resti, messi nei sacchi e catalogati per sesso, altezza, età e segni particolari (circa 360 chili di ossa), si trovano ora nei depositi dell’Istituto di medicina legale di Lubiana perché il Comune di Capodistria non ha pagato le spese”. Nelle conclusioni il geologo-speleologo Franc Maleckar dice: “Quello che abbiamo trovato è solo la punta di un iceberg. Purtroppo lo scopo della Commissione non era quello dichiarato, ma quello di usare gli speleologi per nascondere ciò che non sono riusciti a nascondere, usando le mine e ricoprendo le vergogne con la ghiaia e con i rifiuti. Questo lo denunciamo”.
poi ci sono i molti “finiti in mare” e i molti “deportati chissà dove”…
ma mi sembra che qui si stava parlando di visco, che diomaco definisce “forsi el campo meno pezo de tuti” mentre c’è chi ci fa su una tesi da 110 e lode come “culmine dell’intolleranza fascista” con l’applauso di BP e l’auspicio di farne un monumento all’antifascismo, ovviamente, italiano.
VISCO (…contina)
Spero di aver risposto (magari indirettamete) anche a Fiora
iera taliani effebi? il punto xe che tale foibe i xe stadi butadi più sloveni, croati e tedeschi che taliani.
in huda jama xe solo ustascia dentro, per esempio. In altre ghe xe domobranci o cetnici.
Su quei 130, quanti iera taliani? tuti? No credo. Forse qualchidun, ma definir tuti quei tale foibe italiani xe falsar la storia.
mio nonno, che aveva una famiglia molto numerosa da sfamare, si era iscritto al partito fascista per poter continuare a lavorare. Quando sono arrivati i partigiani lo hanno prelevato e portato via per tre giorni.Dato che non si era macchiato di nessun crimine o altro ha potuto far ritorno a casa senza che gli fosse tolto un capello.
@ dimaco
Sicuramente non sono stati buttati italiani nelle fosse comuni in Slovenia. Certo: attorno a Capodistria ce n’è circa una dozzina, di questi allegri posti e gli italiani erano grandissima maggioranza nella zona, ma quando arrivavi sull’orlo ti chiedevano: “Italian o slavo?” Se ti rispondevi “Italian”, te domandava scusa e te rimandava a casa.
Lascia che Cernigoi, Kersevan e Volk si mettano al lavoro anche su queste foibe, e vedrai che in una decina d’anni nessuno sarà mai stato ucciso in quell’adorabile paese della fratellanza ed unità fra i popoli, stabilita per decreto di Tito (santo subito).
L.
Domanda seria: com’è che Cernigoi ha stabilito che le ditte che fecero le prospezioni su Basovizza arrivarono fino in fondo al pozzo?
Provate a leggere che dice la negazionista, e poi riferite qui dentro.
L.
173 NISSUN ga MAI sostenudo che quei xe TUTI italiani.
mi piacerebbe rimanere in argomento:
VISCO
Qualcuno può citare fonti o inserire notizie cul CAMPO DI CONCENTRAMENTO FASCISTA di VISCO “culmine dell’intolleranza fascista” ? (io ho altro materiale ma va a dimostrare tutt’altro e poi non vorrei monopolizzare…)
Una roba che qualchedun se dimentica xe che a Rab el primo morto de stenti iera una creatura de sei mesi. Ma no posso spetarme niente de minimamente serio da chi publica come garanzia del risparmio su donne vecchi e bambini i boletini scriti dai stessi fassisti.
tergestin, no no me dimentico, di arbe se ci sarà l’occasione ne parleremo in una discussion a parte, c’erano anche tanti ebrei in quel campo, ne potremo parlare.
resto a Visco con una testimonianza di un internato sloveno”
“Penso che la sera andassimo a dormire nella baracca di nostra madre. A Visco avevamo anche una certa vita sociale. Di sera ci riunivamo in gruppi e cantavamo canti partigiani. I nostri canti preferiti erano “Nabrusimo kose že klas dozoreva” e l’italiano “Avanti popolo”. Qualcuno compose una canzone beffarda sulla “belagarda”, il cui ritornello faceva “vzel te bo hudič” (che il diavolo ti porti), che noi cantavamo volentieri con la sensazione di vendicarci di coloro che erano stati la causa del nostro internamento.”
(non commento, per non innervosire dimaco)
(solo questo) fu liberato, se non sbaglio con il resto della famiglia, ancor prima del 8 settembre
non solo il nonno di Rupel era nato fotunato…
@174 e 181 Se da ambo le parti si cominciasse piuttosto a fare la conta dei fortunati, che in quanto sopravvissuti le notizie le avranno date attendibili perché di prima mano, come si servirebbe meglio la causa della pacificazione…
@ Tergestin
Guerra, invasione della Jugoslavia, regime di occupazione, annessione di terre, repressione armata, deportazioni di civili, rappresaglie. Tutti crimini (legalmente e/o storicamente tali) imputabili all’Italia.
Crimini per i quali l’Italia ha pagato con la perdita del suo impero coloniale, del Dodecaneso e di parti del suo territorio metropolitano, oltre che con la perdita de facto di parte della sua sovranità in politica interna ed estera. Non dimentichiamoci che ancor oggi in territorio italiano sono posizionate delle basi militari americane.
A fronte di ciò, abbiamo la Jugoslavia di Tito, che nell’immediatezza della sua creazione – dopo la fine della guerra – ha pensato bene di far fuori alcune decine di migliaia di persone ostili al nuovo regime, di espellere legalmente i tedeschi (dopo averli chiusi in campi di concentramento e fatti fuori circa 10.000), di invitare “spintaneamente” gli italiani ad andarsene, di cannoneggiare gli albanesi del Kosovo nell’ambito di una serie di campagne militari che continuarono in quell’amabile paese fino all’inizio degli anni ’50, il tutto mentre all’incirca il 10% della popolazione dovette subire una qualche misura repressiva (dal carcere fino alla morte o alla deportazione all’Isola Calva) a causa della rottura fra Tito e Stalin.
Dopo circa trent’anni di sviluppo – grazie in gran parte agli aiuti occidentali – il paese più bello del mondo è poi esploso regalando all’Europa la peggior guerra dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Però le foibe non esistono.
L.
Mi no devo pacificarme con nissun dato che no porto avanti rancori e odi etnici che mai go avudo, nel 2012. Me infastidissi soltanto chi minimizza le colpe fassiste e sburta su quele partigiane, con l’ apparente scopo, za’ assolutamente sbaliado de suo, de equiparar nazifassisti a partigiani.
Me riferivo a Fiora qua sora, non al simpatico lagunar che zerca de mascherar el suo morboso nazionalismo antislavo con ironia e sfotto’ vari mettendo in bocca ad altri parole e pensieri mai concepidi. Per fortuna che gavemo capido tuti el suo zogo.
185 @ TERGESTIN – equiparar nazifašisti a partigiani no se pol! Ma nazifašisti a comunisti se pol ; perkè i gà un minimo comun denominatore; se i va al potere i meti in buso o i elimina fisicamente l’oposizion .
i suo impero coloniale? spero che te sta scherzando visto che iera roba greca e no zerto taliana. lo ga restitui ai legitimi proprietari come se fa quando beca i ladri con la refurtiva.
nissun disi che le foibe no le esisti luigi, ma solo che i numeri xe parechi sgionfai. nissun no disi che i partigiani no ga fado fora 1000 ustascia(quei rispedidi indrio dai inglesi) tal barbara rov. anzi de cetnici ustascia e domobranzi ghe ne ga fadi fora parechi e se pol parlar de 10 mila persone, ma dir che ga copado 10 mila italiani xe pura fantasia.
ecco, allora valutiamo l’operato dei fascisti italiani, del fascismo italiano nella conduzione del campo di concentramento di visco.
intanto: a condurre il campo di concentramento fascista erano i fascisti (la milizia) o l’esercito italiano ? come era organizzata la conduzione del campo fascista, culmine dell’intolleranza fascista dove alla sera si cantava “Nabrusimo kose že klas dozoreva” …“Avanti popolo” e… “vzel te bo hudič” dedicato ai belagardisti sloveni ?
cerchiamo di star lontani dalle foibe… quelle arriveranno dopo, conseguenza dell’intolleranza fascista.
@@@ VARI – dato che si comparano atrocità-
Racconto un episodio di cui e’ stato protagonista un mio stretto parente che a conflitto terminato ha deciso ,a scanso di futuri rischi di mettere tra lui e l’Europa un oceano . Qualche anno fa in un ricevimento
che celebrava la fine della guera in Europa un
rappresentante governativo gli indirizzò una domanda :
Lei Sig. G. che e’ sopravissuto e fuggito dai nazisti prima ed dai comunsti dopo come giudicherebbe ora le due situazioni.
Risposta: Ambedue erano crudeli !!
Soltanto che i nazisti erano crudeli intelligenti, i comunisti crudeli stupidi!!!
@ dimaco
Tu ti confondi: il Dodecaneso era territorio metropolitano. L’impero coloniale italiano era costituito dalla Libia, dall’Africa Orientale Italiana (Etiopia, Eritrea e Somalia) e dalla concessione di Tientsin in Cina.
Ricordo che Gran Bretagna, Francia, Olanda, Spagna e Portogallo (per limitarci ai paesi europei) tuttora posseggono dei territori situati in altri continenti.
L.
191… quali atrocità ? giampaolo tu le sai allora le atrocità che si commisero a Visco… raccontale. non nascondere anche tu le efferatezze commesse.
io non comparo efferatezze, non metto in paragone le atrocità. IO DESIDERO SAPERE COSA I FASCISTI ITALIANI COMMISERO NEL CAMPO FASCISTA DI VISCO.
E FINO AD ORA E FINO A PROVA CONTRARIA SONO STATO -IO SOLO- A SCRIVERLO….
A proposito: affermare che gli jugoslavi fecero fuori 10000 persone fra cetnici, ustascia e domobranzi è francamente ridicolo.
Ti ricordo che solo in Slovenia sono state esplorate finora 296 fosse comuni su oltre 600 note, e solo a Bleiburg le stime più prudenti parlano di 50.000 ammazzati.
Nel 1948 si svolse il primo censimento in Jugoslavia: vennero contate 15,7 milioni di persone. In pratica, solo a Bleiburg venne fatto fuori – dopo la fine della guerra – lo 0,3% della popolazione jugoslava. Come se in Italia (che all’epoca contava 47 milioni di persone), in un’unica azione di rappresaglia postbellica fossero state uccise 141.000 persone.
Ma sicuramente saprai che le stime relative al conenuto delle fosse comuni in Slovenia arriva a numeri (le fonti solo slovene, sia chiaro) ben più alti: fino a 250.000 persone.
E stiamo parlando solo delle fosse slovene!
Una volta ho letto le memorie di un prete di Zara, che andò via dalla città solo nel 1953. Egli ad un certo punto segnalava che nella città si era tenuto un processo popolare contro un gruppo di “Crociati” (Kriz’ari), messi al muro e fucilati. Questi erano un gruppo eterogeneo di anticomunisti – all’interno dei quali il gruppo maggioritario era costituito da ex ustascia – che fino alla fine degli anni ’40 organizzò operazioni di guerriglia in Jugoslavia. Furono tutti ammazzati, e con loro alcune migliaia di civili che gli avevano dato appoggio. Gli ultimi cetnici vennero fatti fuori nelle montagne fra Bosnia e Montenegro addirittura nel 1957, dopo che per oltre dieci anni avevano effettuato azioni di guerriglia interna.
Le stime sui morti ammazzati dopo la guerra in Jugoslavia sono difficili, poiché tutta la questione era tenuta sotto controllo dagli apparati repressivi del regime, il quale all’esterno propagandava a tutto spiano la storia della fratellanza e dell’unità, mentre all’interno (almeno fino agli anni ’50) si comportava in modo molto simile all’URSS di Stalin.
Ma nelle foibe non c’andò nessun italiano, e gli esuli sono andati via volontariamente.
L.
@193 EFFEBI – Io non nascondo niente , e ho niente da nascondere. Del resto non esiste
un metro di misura per descrivere atrocita’.
Di per se stesso un campo di concentramento o
internamento che dir si voglia ,per civili e non per forze regolari protette dalla convenzione di Ginevra e’ un atrocita’, se poi uno muore non per violenze fisiche dirette ma per condizioni climatiche e di cibo e’ una atrocita’, se poi a uno non viene permersso di esprimersi nella propria lingua e viene privato di educarsi come vuole e’ un atrocita’ mentale e cosi via!! Secondo la mia opinione. Allora mi dica cosa e’ una atrocita’ secondo la sua opinione ???
luigi sul dodecaneso erroracio mio. scritto commento in fretta.
a me non interessa quanti cetnici, ustascia o domobranzi sono finiti nelle fosse comuni. io parlo di italiani. perchè è su questo punto che vertono 60 anni di storia dei luoghi nostri. nemmeno agli italiani frega quanti sono i fascisti sloveni, croatio serbi che sono nelle foibe o nelle fosse comuni.
Riguardo agli eccidi o come volete chiamarli, sono un fatto fisiologico di ogni guerra. lo scopo è quello di stabilizzare un paese. so che non vi paicerà quello che ho scritto, ma è così. Lo è stato e lo sarà e lo è tutt’ora.Vedi libia, afganistan o iraq e molti alti posti che nemmeno vengono nominati. non credo che TITO avesse preso a cuor leggero certe decisioni, ma andavano prese.Punto. La yugoslavia non poteva permettersi di avere al suo interno forze armate paramilitari che potevano destabilizzare il paese. Non giustifico, ma posso capirlo e probabilmente avrei fatto lo stesso così come ognuno di noi che scrive su questo blog. Ed è veramente inutile dire : “io non lo avrei fatto” perchè era semplicemente impossibile fare altrimenti.
@198 DIMACO IL DISCOLO – ……..insoma ! a la vecia !!!
No se pol voler andar in casin co’la speranza de no trovar putane…….
ciò, ma co se legi robe de Lojze, par che i “terribili” eccidi de Tito sia rivai de punto in bianco, per pura malvagità del comunismo… Ma andemo a veder quante xe stade le vitime dei vari fascismi che ga imperversà in jugo (fascismi italian, tedesco, croato-ustascia, serbo-cetnico, ungherese, bulgaro, ecc.)! Praticamente ogni famiglia juga ga avù almeno un morto. Pretender che questi, dopo, no fussi incazai come treni me par decisamente tropo.
giampaolo, el xe sempre sta cussi. Per quanto volemo ritenerse civilizadi moderni e inteletuali ala fine diventemo pezo dele bestie.
@ dimaco e sfsn
Mica ho detto che prima degli eccidi postbellici non ci fosse stato nulla!
Il fatto è che alla fine della guerra si decise di utilizzare alcune delle metodiche tipicamente razziste/naziste/fasciste (l’eliminazione del nemico, lo spostamento forzato delle popolazioni, l’internamento in lager di masse innocenti, la requisizione di milioni di proprietà), contro le quali si diceva di voler combattere.
A motivo delle incommensurabili atrocità compiute dai combattenti dell’asse (massime i tedeschi) e dai suoi alleati, tutto ciò è passato vagamente sotto silenzio.
Però il fatto è noto: russi, polacchi, ucraini, rumeni, bulgari, cechi, slovacchi, estoni, ettoni, lituani, moldavi ecc. e pure – udite udite – gli jugoslavi hanno compiuto eccidi di massa dopo la fine della guerra, hanno deportato milioni di persone, hanno incamerato somme immense, per andare poi a creare – nei paesi socialisti – un disastro totale come il socialismo “realizzato”, che in Jugoslavia – è Milovan Gilas a dirlo, mica io – si è risolto nella costruzione di una nuova classe di potere dominante (la famosa “nomenklatura”), e in una grande massa di dominati, mentre tutti i paesi occidentali, anche i più scalcagnati, economicamente si sviluppavano al doppio della velocità. Ciliegina sulla torta: alla fine di tutto ciò, in Jugoslavia s’è scatenata pure una guerra.
In tutto questo quadro, le foibe e l’esodo perdono – a mio modo di vedere – una propria “specificità unica”: diventano uno dei modi attraverso i quali il terrore s’è incarnato in atti, nel XX secolo.
La cosa ridicola è – sempre a mio modo di vedere – stare a questionare se a Corgnale ci siano o meno i corpi degli italiani. Perché: se non ci sono i corpi degli italiani lì, allora non è successo niente?
Allora andiamo sul sicuro: in Slovenia si costruisca un memoriale nelle foibe sopra Capodistria, e in Slovenia un bel memoriale a Vines. Contemporaneamente, si dia il permesso agli speleologi italiani di calarsi in tutte le foibe istriane e carsoline.
Lasciamo Basovizza per ultima, così le risate ce le facciamo tutte all’inizio.
L.
197 sono completamente daccordo – l’allestimento di un campo di concentramento dove le persone sono costrette a rimanere, private della loro liberà- è una atrocità.
poi ci sono stati:
– i campi di concentramento (come quelli nazisti o ustascia) dove la gente veniva ammassata per essere eliminata
– i campi di concentramento italiani dove si ammassava la gente perchè o prigionieri di guerra o perchè civili partigiani o collaboratori dei partigiani. Qui, certo, si moriva di malattia o di fame ma ci si preoccupava di ridurne la mortalità (ad Arbe come a Gonars) e ci si preoccupava di rilasciare chi non fosse colpevole.
– e… i campi di concentramento jugoslavi… quelli mai realizzati. “Le questioni” si risolvevano in altro modo… marciando un pò qui un pò li…
Se nel campo di concentramento fascista di Visco avvene qualcosa di diverso da quello che io ho descritto mi si citi la fonte, la pubblicazione o la testimonianza.
ma nei campi di internamento italiani vi “lavoravano” (in divisa e non) anche sloveni e croati, e nei campi di internamento italiani (udite-udite) vi alloggiavano anche molti sloveni, croati, montenegrini, in fuga dalle zone dove operavano i partigiani comunisti.
lojze
la vicenda dele foibe e del esodo, perdi la specificità, specie se confrontada con altre vicende sai, sai più grande da un punto de vista numerico (per esempio i milioni de tedeschi spostai dala Prussia orientale e dala Slesia). Alora come xe che in Germania i fascisti conta molto meno che in italia, no esisti un’organizzazion dei esuli che riva a esser cussì ponderosa a livello politico e no esisti nissuna manifestazion tipo giorno del ricordo (che anzi, per quel che ne so, esisti solo in italia)?
Effebi
Ma cosa dobbiamo disvutere con te, per te non e stato nulla e cosi vuoi dimostrare, questo non e discutere ma imporre le proprie idee, ovviamente tu fai proppaganda politica per dimostrare che la destra e buona, usi un fine mezzo giri attorno mettendo la pulce che gl’ altri devono colmare e ovviamente tu trovi documenti ma li metti a meta o ometti qualcosa
Non hai il cervelllo limitato, giochi per dimostrare da bravo politico
La verita e che la gente se ne frega delle foibe e dei internati a visco
non prima che l’italia abbia fatto un mea culpa ufficiale dichiarando che: nei confronti dei popoli slavi si effettuò una sistematica pulizia etnica,che tutte le azioni erano state approvate dal governo italiano.
effettuando un bonifico di 320 miliardi di euro a favore della slovenia per danni materiali e morali. i figli dei criminali di guerra DEVONO dichiarare pubblicamente a mezzo stampa e tv le loro scuse per gli eccidi compiuti dai loro parenti. Lo stato italiano deve togliere qualsiasi status ai criminali di guerra ancora in vita e ridimensionare la memoria di quelli morti. Poi forse ne parleremo di fare monumenti. perchè fino a prova contrari l’italia ha perso la guerra e deve ancora pagare(moralmente) per quello che ha fatto.
arbe, un giovanissimo partigiano:
http://muceniskapot.nuovaalabarda.org/foto-44-ita.php
arbe, gruppo di staffette partigiane:
http://muceniskapot.nuovaalabarda.org/foto-41-ita.php
Dimaco
Guarda che cosi te fa el giogo de effebi e de luigi, no i speta altro e te abochi
metodiche tipicamente razziste/naziste/fasciste
Allora l’articolo di Levi tu non l’hai neanche letto.
alora, visto che la slovenia ga pagado milioni de dolari per via del contenzioso sui beni abandonati, e che sti soldi (che xe giustamente dei esuli) i xe fermi in un conto corente da ormai 10 ani, pèerchè no ghe domnanda che fin che ga fato?
Perchè se i va a controlar, no so se li trova ancora la.
ve ricordè la storia de alcuni politici che gaveva i conti in Lichenstein o lussemburgo?
oltre ala slovenia, ga finì de pagar anche la croazia.
però ala stessa filiale dela Dresdner Bank in Lusemburgo…
Ah, questa me mancava, che ad Arbe se fazeva de tuto per far star ben i ospiti.E che -Gran classico- i fassisti iera gente un poco burbera ma no sicuro cativa come i tedeschi ai quali xe sempre comodo farghe scarigar el baril. Mi no condivido le idee de Dimaco ma perlomeno me par che el ga i coioni de dir come la pensa a diferenza de altri. Tra parentesi: perfin i tedeschi co i ga ocupado el litoral i permeteva riviste e programmi radio in sloven e i ga nominado in alcune zone prefeti sloveni e croati. Con gran disappunto dei fassisti. Lo pode’ leger in Trieste 45, libro del noto filotitin Raoul Pupo.
@ sfsn
In Germania per oltre vent’anni è esistito un ministero specifico dedicato ai profughi, che hanno avuto e hanno ministri nei governi regionali e nazionali. Forse non hai bene l’idea di quanto invece da noi gli esuli hanno contato meno di zero, mentre da loro hanno avuto una forte influenza. Però da loro – in modo molto pragmatico – le essociazioni degli esuli si sono trasformate in gran parte in gruppi di contatto con le loro vecchie terre di provenienza, divenendo teste di ponte per gli investimenti tedeschi in loco. Cosa che poi ha avuto anche sul piano culturale un notevole impatto: il tedesco è tornato a parlarsi e a studiarsi sia in Polonia che soprattutto in Repubblica Ceca.
I danni di guerra alla Jugoslavia (perché 320 miliardi di Euro? Da dove viene fuori questo numero?) sono stati quantificati nel trattato di pace, e regolarmente pagati con i beni degli esuli. La Jugoslavia ha chiuso la questione così, per cui non capisco come mai la Slovenia dovrebbe dirsi ancora in credito Poi – per quanto invece riguarda i beni dell’ex TLT – erano Slovenia e Croazia a dover pagare: un’annosa questione non ancora risolta del tutto. Non mi risulta che la Slovenia abbia mai posto sul tavolo la questione di ulteriori pagamenti, e ci credo! Si pensi solo al fatto che la Germania di fatto non ha pagato nulla alla Jugoslavia, mentre l’Italia sì. Se la Slovenia si lamentasse, è probabile che l’Italia riaprirebbe nuovamente la questione dei risarcimenti per la zona-B. Per cui credo si tratti di una storia chiusa a doppia mandata.
I figli dei criminali di guerra dovrebbero andare in TV? Credo che oramai si dovrebbe parlare dei NIPOTI dei criminali di guerra. Me lo vedo proprio, il nipote di Robotti che a vent’anni va a chiedere scusa per suo nonno. Pare una misura da Santa Inquisizione o da regime polpottiano: tipica di una mentalità che ancora adesso fa fatica a comprendere il principio della responsabilità individuale.
Riguardo ai monumenti, io non chiedo nulla (anche perché sloveni e croati non offrono nulla): stavamo parlando delle foibe che sono in Slovenia e in Croazia. Si vuole aprirle tutte quante o ci si incaponisce solo e soltanto su Basovizza? Sai la sorpresa di trovare Basovizza vuota e cento foibe in Istria e sul Carso piene di scheletri? Secondo te, chi avrebbe più da perderci?
L.
xe emblematici quei tre punti ala fin dela frase sfsn. Oltretuto bisogna agiunger chje l’italia no ga mai toca quei soldi perchè ga dito che no xe abastanza come risarcimento e l contenzioso xe ancora verto, ma se ga toca anca un solo centesimo de quei schei el contenzioso xe chiuso. bisoganssi veder se se pol ver un estrato conto per veder quanti soldi xe ancora li.
@ dimaco
Ribadisco un concetto: la Slovenia non ha pagato per i beni degli esuli e stop. Ha pagato per i beni degli esuli DELL’EX ZONA B DEL TLT. E ovviamente non ha pagato un tubo per i beni PUBBLICI. Idem la Croazia: deve pagare i beni degli eusli dell’ex zona B del TLT. Il resto Slo/Cro se lo sono incamerato facendo il cambio con i danni di guerra. In accordo con l’Italia, che a fronte delle migliaia di requisizioni invece di imbastire un contenzioso internazionale ha preferito questo scambio di figurine.
L.
alora istria ne slovenia ne croazia devi eser istria si slovenia si croazia, oipo ma i esuli che vogliono le loro terre lo sanno,? Ma esule lo Sa Che la slo e cro non deve dare nulla?
Hai dei problemi con la tastiera: non si capisce molto bene che vuoi dire.
L.
lojze:
i due pagamenti (un dela slovenia e un dela croazia) che dormi nelle casse dela Dresdner Bank no xe quei del tratato de pace, ma xe quel del tratato de Osimo, che ga risolto una volte per tute la question del pagamento dei beni abandonati. Xe sta un acordo sotoscrito da Roma e Belgrado. Dopo la dissoluzion dela Jugo, Lubiana e Zagabria se ga accollà le rate che ancora mancava nela misura del 60% a spese dela Slovenia e el 40% dela Croazia. La Slovenia ga finì de pagar poco dopo el 2000 e la Croazia uno o due ani fa (no me ricordo ben, ma l’anno xe insignificante).
L’insegnamento dell’italian nele scole slovene dela Primorska (del Litoral) no xe mai sta interoto. A tutt’oggi xe previste nele scuole elementari dela Primorska 4 ore de lingua slovena. In italia, gnanche una. Se te me contesti sti dati no te pol esser altro che in malafede.
L’influenza dele organizzazioni dei esuli nela atuale Venezia Giulia xe indiscutibile e ga probabilmente supplido al fatto che non esisteva un ministero dei profughi. Basti pensar che TUTTI i parlamentari dela DC (dunque del partito de governo) eletti a Trieste xe sempre stai istriani fin al 1977 (quando xe sta eletto Tombesi, el primo deputato dela DC nato a Trieste).
Cosa strana: se fa tanto parlar dei esuli istro-giuliani-dalmati, ma tuti se dimentica che i profughi dell’Africa italiana iera quasi mezzo milion, dunque circa el dopio dei istriani. perchè questa differenza? Perchè questi ultimi no gaveva una lobby politica che li garantiva.
Quanto alle scuse: secondo mi le dovessi far specificamente le autorità italiane (el presidente della repubblica e magari – visto el personaggio – el presidente dela camera) per i crimini italiani fatti nella Venezia Giulia dopo el 1918 e con l’ocupazion dela
jugoslavia del 1941
@ Sfsn
La question del grande poter dado ai esuli (o meio, ai sui rapresentanti) risali ancora ai tempi del TLT: istrian iera el capo dela mission italiana De Castro, istrian iera el vescovo Santin, cussi’ come el sindaco Bartoli, Gino Palutan e tanti altri, compresi bona parte dei capi dele asociazioni dei esuli. E come te ga dito ti, istriani iera tuti i deputati dela DC fin la fine dei ani setanta.
Difati co’ se ghe ga’ lassado el dirito de voto e citadinanza ai esuli, la DC che ghe prometeva mar e monti ga trionfado in una cita’ che iera la piu’ laica dell’Impero (dell’Italia no stemo gnanca parlar…).
Difati iera malvisti dai politicanti tuti quei triestini che iera dipendenti del GMA (in primis i “cerini” fati sgombrar ala grande apena se ga podu’, dopo el ’54) e mentre i angloamericani creava cantieri e zercava de incentivar lavor, el comun de TS ciacolava de santi, eroi e bandiere, iniziando una rete de assunzioni clientelari, sopratuto in comun, che ga geta’ le basi sucessivamente ala situazion tragicomica che dura ancora ogi. Imobilismo, clientelismo, disocupazion, ma tanti discorsi patriotici e bandiere sventolade ovunque.
No xe cambiado quasi niente da sessanta anni.
@ sfsn
Esatto: sono i pagamenti dell’accordo di Roma del 1981, successivo al trattato di Osimo, che riguarda la zona B del TLT.
Per quanto riguarda la Croazia, tu sbagli: non ha finito di pagare. In realtà non ha versato nemmeno una rata, chiedendo all’Italia di indicare dove e come pagare. La Slovenia autonomamente ha invece aperto un conto fiduciario in Lussemburgo, continuando a versare le rate già jugoslave sulla base della suddivisione decisa autonomamente da Slovenia e Croazia (senza interpellare l’Italia).
L’argomento è rimasto congelato in tutti questi anni. L’unico che ne ha parlato è stato Massimo d’Alema durante un suo viaggio ufficiale a Lubiana quand’era ministro degli esteri del governo Prodi, nel 2007. Non a caso fu d’Alema, giacché quest’ultimo – con una certa sorpresa – si dimostrò l’unico ministro degli esteri italiano competente sulla questione.
Confermo poi che l’influenza degli esuli sulla politica nazionale italiana è stata pari a z-e-r-o in tutti gli ultimi sessant’anni. Non a caso, l’Italia ha fatto con la Jugoslavia, con la Slovenia e con la Croazia esattamente l’OPPOSTO rispetto a quello che chiedevano gli esuli.
1. La firma del trattato di pace, contro la volontà degli esuli.
2. Tutti gli accordi sulla cessione dei beni in pagamento dei danni di guerra, contro la volontà degli esuli.
3. Il trattato di Osimo, contro la volontà degli esuli.
4. Il riconoscimento di Slovenia e Croazia, contro la volontà degli esuli.
So che dalle vostre parti circolano VAGONATE di leggende opposte, eppure è proprio così.
Basta leggere cosa dice Lacota, e verificare quanto di ciò ch’egli dice è stato posto in essere dai governi italiani.
Io spesso rimango basito – quando parlo con sloveni e croati – a sentire quanto s’incaponiscono a parlare dell’Italia che ce l’avrebbe con loro, quando appena oltrepassi il Tagliamento non esiste praticamente nessuno che abbia idea di chi siano gli sloveni e i croati (salvo eccezioni).
L.
“Non a caso, l’Italia ha fatto con la Jugoslavia, con la Slovenia e con la Croazia esattamente l’OPPOSTO rispetto a quello che chiedevano gli esuli.”
e meno mal, perchè se li scoltava iera solo casini.
ah ben, citar lacota, una fonte de sageza proprio.
Abbiamo capito, Mussolini mandava gli oppositori in vacanza.
Ogni tanto, secondo gli opportunismi della politica, riprende il gioco sui morti, un gioco truccato perché i morti non possono parlare e li si può usare come si vuole.
Fanno parte del gioco dei morti le continue provocazioni dei vivi, neo o post fascisti, di abolire la festa del 25 aprile per sostituirla con una che metta sullo stesso piano partigiani e sostenitori di Salò e, a Venezia come a Trieste, ogni settimana c’è chi chiede di celebrare le vittime della ferocia titina. Senza distinzione alcuna fra chi era per la libertà e la democrazia e chi per difendere fino all’ultimo il totalitarismo.
Il tutto senza ricordare e considerare minimamente il contesto storico che vale anche per i morti, che i morti non possono ricordare, ma la storia sì. Mi scrive da Udine la storica Alessandra Kersevan: “Non so se ha mai sentito parlare del campo di concentramento fascista di Gonars: fu il più grande campo di concentramento per internati civili jugoslavi al di qua del vecchio confine gestito dal Regio esercito. Al di là c’era il campo di Arbe Rab ancora più grande e tragico. Dalla primavera del 1942 al settembre del ’43 vi furono internati in condizioni indicibili 6 mila persone, uomini donne, vecchi e bambini. Vi morirono in 500, la gran parte nell’inverno 1942-43 per la fame, il freddo, le malattie”.
Se ne parlerà in un convegno di studiosi sloveni e italiani.
L’argomento dei campi di concentramento fascisti è pochissimo conosciuto a livello di opinione pubblica ed è per questa scarsa conoscenza che personaggi come il primo ministro Silvio Berlusconi possono dire che Benito Mussolini mandava i suoi oppositori in vacanza. Il gioco dei morti è francamente inaccettabile quando risponde a un opportunismo politico come quello attualissimo dei neo fascisti, nipotini di Salò, e allievi di Giorgio Almirante, attualmente al governo della Repubblica democratica. Ed è inaccettabile anche l’uso sacrale che si fa dei morti per dimostrare che le idee per cui morirono gli uni valgono come quelle per cui morirono gli altri.
Nel caso italiano non si tratta di recuperare la storia dei vinti e di correggere quella dei vincitori, ma di ricordare che se si fossero scambiati i ruoli noi non saremmo qui a parlarne, saremmo finiti in massa in qualche lager o in qualche camera a gas e per il lungo futuro del Terzo Reich noi e i nostri figli e nipoti saremmo vissuti, ove non eliminati, in una società barbarica. Altro che vaghe e passeggere distinzioni fra diverse bandiere, diverse idee, diverse utopie: la scelta era fra la schiavitù razzista e la libertà civile, fra la fedeltà cieca alla tirannia e i diritti umani.
La pietà verso i morti è antica come il diritto dei loro parenti e amici a ricordarli, ma la pubblica celebrazione coinvolge un giudizio sulle loro azioni da vivi e la celebrazione di quanti, fino all’ultimo, stettero dalla parte del Reich nazista è celebrazione del nazismo.
Non si fa un passo avanti verso una civile convivenza degli uomini se si continua con il gioco dei morti, con la impostura che il peso dei morti cancelli o cambi le responsabilità dei vivi.
Sono morti anche loro per un ideale! Quale ideale? Mandare sei milioni di persone alle camere a gas? Ma anche nei gulag del comunismo si dice, sono morti milioni di persone forse di più e forse in modo più folle perché la maggior parte erano comunisti.
Ma nell’uno come nell’altro caso la morte non è una giustificazione delle follie dei vivi.
Impeccabile.
@ capitano
Hai dimenticato di dire una cosa: quell’articolo da te citato non è apparso in un’oscura testata giornalista della provincia di Ragusa o in un sito internet di quart’ordine: è un articolo di Giorgio Bocca, stampato all’interno dell’Espresso nel 2009.
Quindi diciamo che una milionata di lettori possono averlo anche letto.
Se poi avete qualche figlio in età scolare, prendete in mano i suoi libri di testo e controllate se non si parla degli orrori del fascismo, anche contro gli slavi. A molti di voi credo che potrebbero cadere le palle degli occhi.
Adesso vi propongo di fare un altro esercizio: andate a prendere un libro di testo di storia adottato in Slovenia e in Croazia, e controllate che c’è scritto dentro. Io un paio d’anni fa feci questa piccola verifica andando a spulciare i libri adottati nelle scuole della minoranza italiana.
Dopo aver letto, proponete qui le vostre riflessioni.
L.
… e VISCO !?
quante chiacchere pur di non parlare di Visco, tema del post.
già già… fumo fumo fumo…
pubblicazioni, libri, documenti o tesimonianze su VISCO ? no eh ? bene, continuo a postarli io.
213 tergestin, te mancava perchè evidentemete no te leggi o se te leggi te lo fa solo per incoconarte de quel che te piasi…
205 matteo, se non vuoi discutere con me non farlo, non te lo chiedo io
io chiedo notizie e notizie non mi arrivano
…di VISCO, eppure non dovrebbe essere così difficile tacitarmi se l’on strizzolo ..la serracchiani… il 110 e lode… il bp… sontutti convinti che a Visco fu teatro di efferatezze (il culmine di qualcosa del fascismo)
cosa ?
Effebi
Le notizieti arrivanoma le filtri perfar si che sino comodeate e alla destra
Ho gia discusso con te una volta ecercavo informazioni perte, tu giochi e io non voglio giocare, pertanto non ti posto nulla perche puoi trovare cio che vuoi in internet sulsito di gonars
Va qua vq de lori e fage le domande che te vol, http://gonarsmemorial.eu/index.php tanto no te andra a far gnente perche non te vol saver gnente solo roba che porta al tuo mulin
matttteeeeeoooo ma te par che speto ti che te me segnali quel sito…. !?
ma te son propio candido…