16 Gennaio 2012

Migliorare la raccolta differenziata…se pol! I consigli di un lettore di Bora.La

Foto del scovazon in sorpasso di Diego Manna

Pubblichiamo l’interessante segnalazione del nostro lettore e commentatore euro.

A seguito dell’introduzione delle sanzioni relative alla differenziazione dei rifiuti, che giungono (almeno per noi triestini) dopo svariati anni dall’inizio della raccolta differenziata, iniziamo a scoprire (finalmente) cosa conferire e cosa no nei singoli bidoni.
Mi sento di dover segnalare gli errori di base e qualche suggerimento per migliorare la raccolta differenziata… non si sa mai che qualche politico si svegli dal torpore e ne prenda spunto.

Per iniziare, segnalerei gli errori fondamentali:

ERRORE 1. A livello nazionale non siamo riusciti a concordare i colori della differenziata (es. se da noi il bidone di raccolta del vetro è verde, e quello della carta giallo, state pur certi che in altre città troverete colori differenti).

ERRORE 2. I colori scelti (qui parlo per trieste), sono quattro: GIALLO per la carta, GRIGIO per secco non riciclabile, BLU per vetro e lattine, AZZURRO per la plastica. Adesso mi domando: A CHE MENTE MALATA PUO’ ESSERE VENUTO IN MENTE DI SCEGLIERE I COLORI BLU E AZZURRO??? forse era meglio scegliere il giallo, il verde, il blu ed il rosso… in modo che a colpo d’occhio, chiunque (compresi gli anziani ed i daltonici ) ne sarebbe stato facilitato.

ERRORE 3. I colori sopraccitati sono quelli delle tabelle appiccicate sui bidoni, e quindi la campana verde del vetro è identificata dal colore blu (???).

ERRORE 4. La differenziata è raccolta in modo differente in ogni comune, lo sa bene chi ha la seconda casa in montagna o al mare… Ad esempio a Trieste il polistirolo va assieme alla plastica, ma da altre parti non è così… stesso discorso vale per esempio per i tetrapak che da noi sono raccolti assieme alla carta.

ERRORE 5. Sempre parlando per Trieste, i medicinali scaduti vanno gettati nell’indifferenziata. In regione (a Spilimbergo) per chi non lo sapesse abbiamo un inceneritore che brucia rifiuti ospedalieri provenienti da tutta Italia, e noi ci concediamo il lusso di spedire i nostri medicinali nell’inceneritore di via Errera…

ERRORE 6. I piatti ed i bicchieri di plastica vanno gettati nell’indifferenziata, solo perché i produttori non pagano la tassa al CONAI
“In realtà il motivo è che non sono considerati imballaggi.
Infatti, secondo la legge, solo i produttori di imballaggi versano obbligatoriamente un contributo al CONAI (COnsorzio NAzionale Imballaggi) per lo smaltimento degli imballaggi dopo il loro uso, di conseguenza CONAI ha accordi con l’associazione dei comuni (ANCI) i quali ricevono un contributo per la plastica raccolta.
I produttori di piatti, bicchieri e posate non sono assoggettati al pagamento di questo contributo perche non sono produttori di imballaggi. Piatti e bicchieri monouso non sono accettati al riciclo perché nessuno ha pagato per farlo.” Quindi dobbiamo gettarli nell’indifferenziata, inquinando di più, solo perché al produttore non è stato chiesto il contributo CONAI

Ed ora le proposte, che invito i lettori di bora.la ad implementare:

PROPOSTA 1. Unificazione dei colori a livello nazionale, almeno per le quattro categorie principali.

PROPOSTA 2. Invece di rompere le scatole a noi consumatori per cercare di interpretare dove gettare un rifiuto, andrebbe risolto a monte… mi spiego: basterebbe obbligare ogni produttore a marchiare il suo prodotto con un simbolo (es. triangolo, quadrato, pentagono, ecc.) e riportare questi simboli sui bidoni di raccolta (naturalmente ogni bidone avrebbe più di un simbolo, anche differenziato da una città all’altra). Tornando al tetrapak, se questo avesse ad esempio il simbolo del quadrato, mi basterebbe gettarlo nel bidone che riporta tale simbolo (quindi per noi a trieste in quello della carta). Il vantaggio sarebbe doppio, oltre a semplificarci la suddivisione riusciremmo a far differenziare anche ai bambini, agli stranieri (provate a mettervi nei panni dell’enorme numero di extracomunitari che vivono nelle nostre città o di un semplice turista), ecc.

PROPOSTA 3. Andrebbe rivisto l’obbiettivo primario della differenziata “INQUINARE MENO, RICICLANDO DI PIÙ'” e quindi andrebbero raccolti anche i piatti e bicchieri di plastica, i medicinali e tutto quello che per problemi di qualche refuso di legge è sfuggito sinora.

… e poi si permettono di dare a noi la multa se non chiudiamo bene il cassonetto…

«Mancata chiusura del coperchio del contenitore stradale» Multa da un minimo di 25 euro a un massimo di 150 (50 euro il pagamento in misura
ridotta entro i 60 giorni). E una delle 10 sanzioni in vigore dal primo gennaio previste dal «regolamento comunale in caso di trasgressione delle corrette modalità di conferimento dei rifiuti».TRATTO DA IL PICCOLO del 14.01.2012

Euro

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28 commenti a Migliorare la raccolta differenziata…se pol! I consigli di un lettore di Bora.La

  1. sfsn ha detto:

    1. la racolta diferenziata xe un bisnis che in italia la magior parte no ga ancora capì che xe un bisnis.
    2. i produtori de biceri de plastica ga capì che el bisnin xe no pagar la tassa, e sicome la multa xe irisoria ghe rendi de più che riciclar
    3. a trieste el bisnis no xe la diferenziata ma l’inceneritor (ops… “termovalorizzatore”…)

  2. Fiora ha detto:

    bon, me gavé convinto…de novo tute le scovaze ‘ntun solo sacheto e viva l’A.

  3. Katja ha detto:

    grazie euro

  4. sergio ha detto:

    è vergognoso che una città come Trieste deva essere una delle ultime d’Italia a cominciare la differenziata, dove da anni in altre città viene fatta ringraziando ii sindaco di Piazza, la signora presidente della provincia Poropat e forse tra non poco il sindaco Cosolini, vergogna!!!!!

  5. dimaco ha detto:

    esisti per davero un consorzio nazionale imballaggi? O_o lol

  6. denis furlan ha detto:

    Il tetrapak va conferito sempre e comunque con l’indiferenziato,anche se continuano a dirci di metterlo con la carta. Inquina quindi meno prendere il latte in bottiglia di plastica (ancora meglio se lo si prende nel vetro al distributore)

  7. Katja ha detto:

    tetra punk

  8. Fiora ha detto:

    Beh, aldilà dei vitz mi continuerò a stivar diligentemente diferenzià…
    Certo che a legerte,caro Euro, passa sul serio la voia de far i virtuosi, solo noi citadini comuni

  9. Fiora ha detto:

    sempre inerente segnalo che nel tratto di strada del Friuli dove abito davvero a pochi metri gli uni dagli altri, ci sono più contenitori che residenti, tant’è vero che ho l’imbarazzo della scelta di dove conferire i miei “lasciti”… mentre da conoscenti residenti in altre zone ho saputo che (almeno fino a qualche mese fa ) rinunciavano a “differenziare” per assenza di contenitori preposti…

  10. Fiora ha detto:

    @8 e ti Diego, con ste parolaze te finirà in colegio con Dimaco! : D 😀 😀

  11. Giorgio Davanzo ha detto:

    Per me il problema di fondo è che si confonde “riciclaggio” con “raccolta differenziata”.

    La raccolta differenziata è UNO dei metodi per eseguire il riciclaggio.
    È mai possibile che non ci sia una macchina capace di fare il lavoro?
    Per esempio, nel bellunese, vetro plastica e lattine finiscono assieme. Deduco che si possano quindi separare facilmente a posteriori.

    Aggiungo: mi ricordo che da piccolo riportavo le bottiglie d’acqua di vetro al supermercato perché si otteneva un buono.
    Se si facesse una cosa del genere, probabilmente la gente riciclerebbe in casa più volentieri.

  12. Tommaso ha detto:

    per il futuro dovremmo puntare su raccolta differenziate/riciclaggio e sulle energie rinnovabili. dovremmo seguire gli esempi della discarica di Peccioli(PI) gestita da Belvedere spa che punta tutto sul riciclaggio e sulla produzione di energie da fonti rinnovabili. questo modello penso andrebbe esteso a livello nazionale.

  13. sfsn ha detto:

    tetro puk…

  14. Fiora ha detto:

    ma la domanda che mi viene spontanea, così come attualmente viene fatta a Trieste, sta benedetta raccolta differenziata è solo un inutile ingombrante tormentone domestico o SERVE?

  15. Milost ha detto:

    La plastica dovrebbe poter essere differenziata in quanto tale: non ci sono mica solo i piatti e i bicchieri, di plastica, c’è una marea di oggetti di uso domestico che è di plastica. La plastica come tale è riciclabile, indipendentemente dal Conai.Si riciclano solo gli imballaggi perchè il Conai li paga, tutto qua: e non vuole altro che quelli, tant’è che respinge i carichi “inquinati” da plastica “altra”.

  16. ufo ha detto:

    @12 Vetro, plastica ed alluminio nello stesso bidone? Non occorre andare fino a Belluno per vedere questo exploit tecnologico, basta prendere la 40 o la 41 e venire dalle parti mie nel Breg. Nel comune di Dolina funziona così sin dall’inizio.

  17. Fiora ha detto:

    @ah, così, Ufo?! che ‘vanti ara a Dolina! io invece divido in tre patetiche borse. In una i giornali, gli estratti conto della Banca il cartaceo Acegas, gli scontrini che mi fanno venire i sensi di colpa……nell’altra le bottiglie di cocazero,nella terza lattine e vetro insieme,perché di entrambi ho pochi pezzi. dDvanti al contenitore scorporo quest’ultima borsa nelle due “voci”, mentre le altre le vuoto rispettivamente nei due contenitori preposti. Ovviamente smaltisco l’umido nel solito grigio.
    Potrei limitare tutto sto traffico a una volta la settimana ,ma non mi va di tenermi a lungo scovazze in casa, neppure quelle inodore e “inerti”. Così mi “storco” davanti ai cassonetti un giorno sì e un giorno no, guinzaglio in una mano col cagnetto che tira come un matto e borse nell’altra… Perciò chiedevo,MA SERVE?

  18. giorgio (no events) ha detto:

    Ma cossa xe Tetra-puk?

    dal dizionario Hoepli:
    tetra-: primo elemento di parole composte della terminologia dotta o scientifica con il sign. di “quattro”, “di quattro elementi”: tetracordo, tetraedro, tetralogia, tetrarchia. Es. tetra-puk (quatro scoreze).

  19. Fiora ha detto:

    @19 e per cossa ghe go minacià colegio al Nostro?! 😉

  20. dimaco ha detto:

    scoreza quadrupla. e via de colegio

  21. Fiora ha detto:

    e la moniga ve darà un smataflon PENTAVALENTE cadaun, Discolo!

  22. Fiora ha detto:

    @21 … Go zà dà istrusion ala badesa Pobona de prevenir fughe aeree 😉 ala vecia maniera …perchè insieme col dialeto, a tuti i costi impararghe anca un poco de quel che se ciama , ala mularia!

  23. Kaiokasin ha detto:

    MERCOLEDÌ, 18 GENNAIO 2012

    Titolo su Il Piccolo di oggi (edizione Gorizia-Monfalcone):

    Vola la differenziata a Cormons

    Cittadini virtuosi. Secondo l’Arpa raggiunto il 71,2% con un incremento del 4,7% in soli 6 mesi

  24. euro ha detto:

    evidentemente mi sbagliavo pensando di postare qualcosa di utile su bora.la

    scusate

    euro

  25. Alessandro ha detto:

    @25 no la go capida: secondo me bell’intervento anche se inutile a fini pratici ma comunque apprezzabilissimo. E poi secondo me la gente a trieste non faceva la raccolta non per mancanza di cassonetti ma per mancanza di cultura (e agevolazioni). Città tremendamente grandi come Milano fanno il porta a porta e noi riempiamo trieste di cassonetti, molto poco furbo. Perché chi non differenziava prima non lo farà neanche ora o metteranno un vigile a ogni cassonetto? Porta a porta unica soluzione per alzare vertiginosamente la percentuale di differenziata

  26. Giuliana Rinzo ha detto:

    Salve sono capitata su questa pagina perché cercavo dove smaltire le medicine scadute, commento anche sono passati 7 anni. Ho scoperto che a Trieste si buttano nell’indifferenziata. Sono appena tornata dalla Sicilia, da Scicli dove ho parenti, ed è stata una meraviglia la loro raccolta. Hanno giorni precisi nella settimana per le varie differenziate che lasciano in sacchetto all’esterno della casa. Tutti molto diligenti. Io qui faccio la differenziata ma penso che poi molto vada nel termovalorizzatore perché deve lavorare sempre.

  27. fiora ha detto:

    @27
    “Io qui faccio la differenziata ma penso che poi molto vada nel termovalorizzatore perché deve lavorare sempre.”
    Questo è un dubbio che attanaglia pure me e costituisce un alibi per me ad effettuarla sì, quasi in automatico ormai,ma non proprio correttamente.
    Vorrei essere integralista, ma risulto pastrocchiona….E con quell’ ipotesi condivisa da molti in città, mi assolvo!

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