14 Novembre 2011

Acegas Trieste: una panchina da urlo castiga la Brandini Firenze, e’ bis al Palatrieste!

ACEGAS TRIESTE – BRANDINI FIRENZE 85-71

Bis vincente per l’Acegas Trieste fra le mura amiche, dopo Ruvo di Puglia capitola al Palatrieste anche la Brandini Firenze, cedendo nel terzo quarto sotto i colpi giuliani, e ancorata alla quasi esclusiva produttivita’ di un superlativo Rabaglietti e da Spizzichini.

Quintetto base Acegas Trieste con Carra, Zaccariello, Moruzzi, Ferraro e Gandini, mentre coach Paolini risponde con Scodavolpe, Rabaglietti, Spizzichini, Amici, Fabiani; inizio con un leit motiv consueto per le avversarie con pressione forte sulla regia giuliana, tattica che regala qualche dividendo in termini di palle recuperate, 7-8 dopo cinque minuti di contesa. Buona personalita’ nei rossi fiorentini, dedizione in difesa e soluzioni anche difficili trovate in attacco, e la partita rimane sul filo dell’ equilibrio: 11-8 a favore dell’Acegas Trieste. Una fiammata giuliana figlia di qualche pallone recuperato (Ferraro spesso in anticipo sul suo avversario in pivot) crea un piccolo solco a favore dei padroni di casa, 15-12 dopo i primi dieci minuti.

Rabaglietti e’ uno spettacolo balistico (7 pt.), segna tiri impossibili e tiene a galla i suoi, ma la coperta corta del press fiorentino regala anche facili conclusioni ai giocatori di Dalmasson, Gandini il beneficiato di turno (9 pt.): 20-17; e’ ancora Rabaglietti con un gioco da tre punti a sostanziare il nuovo vantaggio per i suoi sul 20-22 e a mettere a nudo un momento di empasse dei padroni di casa, coach Dalmasson costretto al time out riparatore. Cinque punti di fila del consueto “Red Bull” Daniele Mastrangelo riportano in carreggiata Trieste, nuovo sorpasso a 4’31 dall’intervallo sul 25-24; tecnico e fallo gravano Ferraro di tre infrazioni, ma Marco Carra si riprende la squadra sulle spalle con diversi canestri, coadiuvato da Gandini; intervallo sul 36-31 per l’Acegas.

Fiammata giuliana ad inizio quarto, 4 a 0 e Palatrieste che si scalda, time out coach Paolini prima che la partita possa scappare di mano dopo 1’35” di terzo quarto sul 40-31; emorragia perdurante fiorentina, Trieste prende il largo con Daniele Mastrangelo superlativo (13 pt.): 45-31 dopo 4 minuti. Passata la buriana, i rossi toscani non si disuniscono, tornano in partita grazie anche a scellerate scelte offensive di Trieste: 48-43 prima, poi con un gioco da tre punti di Spizzichini, 48-46 e tutto di nuovo in equilibrio. L’ingresso in partita di Scodavolpe con una tripla, segna anche il rallentamento del resto del gruppo, la premiata ditta Ruzzier-Ferraro rilancia i padroni di casa a fine quarto: 57-46.

“Microonde” Scutiero ci mette un minuto esatto per scoccare la prima tripla al suo rientro dopo tanto tempo, coach Paolini le prova tutte mettendo i suoi a zona, ma i buoi sembrano ormai scappati dalla stalla: 64-46. Finale orgoglioso toscano, coach Dalmasson e’ costretto ad un time out sul leggero riavvicinamento ospite sul 72-64, ma e’ sempre Scutiero (10 pt.) a tenere lontano la Brandini, finale 85-71 e Acegas che mantiene la vetta nella Division, mentre Firenze torna in toscana con la convinzione di aver tatticamente indovinato il match, ma tradita dalla vena balistica di molti suoi attori.

 

Il migliore: Daniele Mastrangelo (Acegas Trieste)

Come nella pubblicita’…Mastrangelo ti mette le aaali! Il giovane virgulto Acegas e’ una botta di adrenalina al gruppo, entra e segna, e quando si tira anche con il 100% dal campo e nei momenti importanti, allora la palma del migliore e’ d’obbligo.

 

Il peggiore: Dario Scodavolpe (Brandini Firenze)

Lo ricordavamo come il biondo terribile che faceva male con la maglia di Riva del Garda, lo ritroviamo con Firenze ma in versione dimessa, poco incisivo e produzione al minimo.

 

Arbitri: i sig.ri CAFORIO-LOSCALZO, voto 6/7

Alcuni fischi degni di nota, la coppia arbitrale indovina alcune infrazioni anche difficili da vedere, peccato che ogni tanto si esageri nella fiscalita’; comunque dopo due arbitraggi inguardabili a Trieste, questo non e’ assolutamente insufficiente.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

7 commenti a Acegas Trieste: una panchina da urlo castiga la Brandini Firenze, e’ bis al Palatrieste!

  1. italiano ha detto:

    Caro Raffaele Baldini,

    sbaglio o a fine estate – a un suo articolo che cantava in maniera sperticata le lodi del “progetto” Falconstar Monfalcone – le dissi.. aspetti Novembre.

    Le consiglio la lettura dell’articolo odierno apparso sull’edizione di Monfalcone de Il Piccolo:

    ==========================
    di Fabio Malacrea

    MONFALCONE – Proclami tanti, promesse pure: la cancellazione del passivo di 400mila euro, investimenti a sei zeri, la vittoria (per ora) nella B Nazionale di basket, l’ingresso nella Falconstar di grossi sponsor, perfino un nuovo palasport da Nba da regalare a Monfalcone.
    Alla Falconstar, la società-bandiera dell’Isontino, non era sembrato vero di aver trovato in Giorgio Pellegrin, 48 anni, “salvatore” di aziende in crisi, l’uomo giusto per risollevare le sue sorti dopo aver subito il contraccolto, nel 2007, del tracollo dello sponsor Alike ed esseresi trovata alla vigilia del campionato con un buco consistente da ripianare.
    Non sono passati che tre mesi e la realtà si sta dimostrando ben diversa da quella prefigurata, tanto che, all’interno della società, c’è chi teme di rivivere un’esperienza che brucia ancora. Segnali eloquenti: il “buco” non ancora appianato, mensilità non pagate alla maggior parte dei giocatori, fornitori di beni e servizi che reclamano il saldo, ma soprattutto mancanza di certezze. Il presidentissimo si defila, si dice. E i dirigenti (almeno alcuni) si sentono ributtati nell’incertezza. Insomma, il futuro della Falconstar non sembra più così roseo e rassicurante. Lo scotto del fallimento della holding Alikè che nel quattro anni fa ha rischiato di far sparire la società-bandiera dell’Isontino dalla scena cestistica è ancora vivo. Come ben vivi sono gli sforzi per evitare lo smembramento della squadra che sono seguiti, gestiti dall’ex presidente – e ora vice – Salvatore Palermo. Ufficialmente per ora le bocche sono cucite. Ma qualcosa trapela. Per esempio che una parte del direttivo Falconstar intende chiedere garanzie e spiegazioni al suo presidente: chiarezza sugli impegni economici di gestione e sulle disponibilità finanziarie. Ieri è stato impossibile ottenere risposte da Giorgio Pellegrin, perchè al suo telefonino risultava irrintracciabile. Nella società, comunque, c’è chi ancora spera di poter ricevere rassicurazioni. Eppure a Giorgio Pellegrin, la società monfalconese aveva spalancato tutte le porte anche se sul suo passato e presente di imprenditore si conosceva poco o nulla, se non quanto da lui stesso detto: ragioniere di Banca Generali a Trieste e a Milano, buyer di Fincantieri, trasferito in Svizzera, viaggi tra Londra e Montecarlo, proprietario di società finanziarie e marketing e locali. Grandi disponibilità finanziarie dunque. Manifestate da subito con l’appianamento di una piccola parte del “buco” e con l’acquisto di tre giocatori di prima fascia – Bellina, Zambon e Palombita più Marisi -. Un esordio prepotente sulla scena monfalconese, quindi, che aveva visto Pellegrin anche inserito nella lista “Obiettivo Rinnoviamo Monfalcone” alle ultime elezioni comunali. E proseguito con l’acquisto di una società di marketing e comunicazione, l’Ad Comunication, a Gradisca, inaugurata in pompa magna, cui appoggiare l’ufficio-stampa Falconstar, l’ingresso come main-sponsor nella Abf, la maggiore squadra femminile monfalconese. Poi anche il sostegno a iniziative benerite, come il progetto “Pallacanestro Integrata” dell’associazione Calicanto, una Onlus di Trieste che vuole portare nelle palestre di Monfalcone ragazzi disabili e normodotati per svolgere insieme allenamenti di pallacanestro e attività motoria. Pellegrin, dunque, padrone di fatto del basket monfalconese, uomo che ha saputo conquistarsi la fiducia di amministrazioni comunali, quelle di Monfalcone e Gradisca, tanto da entrare nel neonato comitato esecutivo per il rilancio del Gran Premio Noè sul territorio isontino.

  2. Raf ha detto:

    Prendo atto e mi auto accuso!
    Improvvido sono stato…

    R.B.

  3. viceversa ha detto:

    @ italiano:
    perdonime, ma me fa sempre così strano leger: ” Falconstar, la società-bandiera dell’Isontino,”… Ma quando mai????
    No per spocchia ne per eser altezoso ma solo per orgoglio, onestà e verità storica e per corretteza me sembra quantomeno onesto domandarme con quale coragio se scrivi de mofalcon i quei termini. I schei e un poco de conoscenze no fa la storia e la tradizion che il basket Gorizian ga ‘vudo e se ga costruido in 60 anni. Una maledeta vicenda no cancela, lo digo e lo ripeterò sempre da gorizian patoco e quindi giustamente inamorado dela sua squadra de basket, in 2 mesi la nostra storia, che xè inegabilmente anche quela de l’isontino, come te scrivi ti. Te faso solo un nome: Albero Ardessi de Mofalcon. 57 punti a Reggio Calabria, un dei migliori marcatori de sempre, bandiera per parecchi anni… e no vado ‘vanti.
    Coreteza, onestà e verità dei fatti. No stemo ca**r fora del bucal, dai…
    Semo finidi?? si pol darse. Ma mai vinti, ne tantomeno rasegnadi al idea che qualche altra squadra la posi ciorse il posto che a Gorizia se mnerita e ghe competi. Da sempre.
    Cordiali saluti e auguri per la vs. squadra isontina si, ma no “bandiera dell’Isontino”.

  4. dimaco ha detto:

    quotone per viceversa

  5. italiano ha detto:

    @ viceversa e dimaco

    Ma sapete leggere o no!!!!!!!!!!

    L’articolo è di Fabio Malacrea, redattore de Il Piccolo di Monfalcone!!! Rivolgetevi a lui, casomai.

  6. viceversa ha detto:

    @ italiano
    si ma ti te lo ga riproposto… perchè tanta solerzia??
    Comunque, per sempre nel nostro cuore… FORZA GORIZIA!

  7. italiano ha detto:

    @ viceversa

    Io ho postato un articolo de Il Piccolo, ed era rivolto al curatore della rubrica sportiva di questo sito.

    Finiva li. Era una comunicazione tra me e il sig Baldini.

    Tu e dimaco vi siete inseriti che non c’entravate nulla, e perdipiù senza prestare attenzione a chi ha esteso l’articolo ma pregiudizialmente pensando a cosa contro Gorizia o pro-Monfalcone: siete fuori dal mondo.

    Era solo un dialogo tra me e Baldini, che si ricollegava a un altro dialogo passato.

    Stop.

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