Un’ondata di maltempo si è abbattuta ieri mattina su Gorizia. La tromba d’aria ha causato non pochi danni, anche in centro città. Un po’ ovunque rami rotti, recinzioni divelte, gazebo distrutti dalla forza del vento.
In via Trieste, in via Zara e in viale 20 Settembre addirittura alberi sradicati, che in diversi casi hanno danneggiato le autovetture in sosta.
8 Ottobre 2011
Il maltempo flagella Gorizia: alberi sradicati e gazebo distrutti
Tag: maltempo a Gorizia.
Era ora,basta gazebo sui marciapiedi…in corso hanno addirittura aggiunto un ombrellone sul nuovo tratto,ricordo ai gestori di bar che i lavori di allargamento dei marciapiedi non è stato fatto per mettere sedie o tavolini,ma per la gente che possa camminare e andare in bici liberamente….spero che a lavori conclusi il comune faccia rispettare le regole.
Ma queli regole? si chiama TOSAP la tassa per l’occupazione suolo pubblico, la paghi presenti le planimetrie, viene identificato al centimetro lo spazio occupabile da tavolini ecc ecc..se il comune ha dato l’autorizzazione è tutto in regola..non puoi farci nulla, se così non fosse i vigili nelle loro passeggiate avrebbero gia dovuto multare l’esercente
che sfacelo. le alpi giulie completamente innevate però xe uno spettacolo!
Grazie alpino per la spiegazione,quello che dispiace è che anche noi cittadini paghiamo la le tasse al comune,aspettandoci di usufruire le piste ciclabili fatte a nuovo senza fare slalom con i pedoni sprovvisti del loro marciapiede occupato da sedie e tavoli.L’idea del nuovo corso era innovativa,ma vedo che le menti purtroppo sono rimaste in dietro…
Già Alpino, hai ragione, il pasticcio sta a monte….quel che mi fa girare, è la sfida di mettere le zampe delle sedie e dei tavolini esattamente sopra la riga gialla della pista ciclabile…incluso lo sguardo di sfida di quello che sedendosi sposta la sedia ancora qualche centimetro più in qua…che livelli di castronaggine!
Milost ci vorrebbe, quasi quasi, un’improvvisa, ma non pericolosa, caduta a causa dell’ostacolo posto sulla pista ciclabile.
Segue denuncia al locale ch eposiziona i tavolini e all’ente che ha dovere di vigilare sul rispetto delle norme.
il pegio xe che la gente adiritra fa capanel davanti al local e no te polpasar nein bici ne a pie. xe i soliti dementi che come a gusti de frontiera i se fermava a ciacolar in mezo ala strada e blocava tuto. ma che i vadi in casin.
I maleducati sono sempre presenti dimaco.
Ma io non mi adeguo 😉
Ciclisti, imparate a rispettare le regole per le strade andando in fila indiana.Grazie
speriamo che al posto degli alberi caduti ne piantino altri..si sa com’è abitiamo in una città verde ma togli qua e togli là… Sembra che gli alberi diano fastidio. Solo molto tempo dopo ci si accorge della loro mancanza.
Città verde? Gorizia? Ma perfavore…con due miseri giardini pubblici.. semmai Nova Gorica è l’esempio di città verde.
Accidenti, quali alberi esattamente sono stati schiantati dal venti?
Lucas, sai quando non danno fastidio? quando c’è un sole che spacce e tutti fanno a gara per ficcare la macchina all’ombra dell’albero che quando poi fa cadere le foglie è così irritante ( uh fa foie…!toca scovar!)
Dimaco: siiii, i capannelli, e te son lì che te chiedi permesso ma nessun te scolta, esasperante, altro che i vadi in casin, tropo forbido sto invito….
Art. 20 Dlgs 285/1992 (Codice della Strada)
1. Sulle strade di tipo A), B), C) e D) è vietata ogni tipo di occupazione della sede stradale, ivi compresi fiere e mercati, con veicoli, baracche, tende e simili; sulle strade di tipo E) ed F) l’occupazione della carreggiata può essere autorizzata a condizione che venga predisposto un itinerario alternativo per il traffico.
2. L’ubicazione di chioschi, edicole od altre installazioni, anche a carattere provvisorio non è consentita, fuori dei centri abitati, sulle fasce di rispetto previste per le recinzioni dal regolamento.
3. Nei centri abitati, ferme restando le limitazioni e i divieti di cui agli articoli ed ai commi precedenti, l’occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole od altre installazioni può essere consentita fino ad un massimo della metà della loro larghezza, purchè in adiacenza ai fabbricati e sempre che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 m. Le occupazioni non possono comunque ricadere all’interno dei triangoli di visibilità delle intersezioni, di cui all’art. 18, comma 2. Nelle zone di rilevanza storico-ambientale ovvero quando sussistano particolari caratteristiche geometriche della strada, i comuni, limitatamente alle occupazioni già esistenti alla data di entrata in vigore del codice, possono autorizzare l’occupazione dei marciapiedi in deroga alle disposizioni del presente comma, a condizione che sia grantita una zona adeguata per la circolazione dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria.
Il Corso direi che è strada F).
Dimenticavo…
4. Chiunque occupa abusivamente il suolo stradale, ovvero, avendo ottenuto la concessione, non ottempera alle relative prescrizioni, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 159 a euro 639.
5. La violazione di cui ai commi 2, 3 e 4 importa la sanzione amministrativa accessoria dell’obbligo per l’autore della violazione stessa di rimuovere le opere abusive a proprie spese, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI.
Tutta sta gente fuori dai bar a farsi l’aperitivo mi fanno a girare le balle anche a me; io non ho mai frequentato i bar del corso dove ti danno canfora al posto del vino, io e i miei amici andavamo a Borgnano in piazza, dal mic, alle mosche, da Giorgio in via del Santo, da Brumat alle casermette o a Capriva al dopolavoro. Uniche concessioni goriziane il famoso(per noi) itinerario, Luna, Pintar, 2.. club, Degustazione, Municipio, quando c’era Maurizio Grion, Ca di Pieri.Bei tempi.
Mi sto ancora spetando de veder UN vigile metter UNA multa sulla ciclabile de Casarossa!
e mi sto spetando de veder un vigile che da la multa ai ciclisti che i pensa che le strade xe solo loro.
Per quel che riguarda il corso i controviali i xe stadi fati per far caminar la gente e non le bici. E nianca per meterghe i gazebo dei bar.
Oltretuto i vigili ghe dovesi dar la multa a quei veci in bici che no i riva nianca a pedalar sul drito figurarse in salitae che ocupa tuta la caregiata. tante volte con la orsa dela spesa tacada al manubrio.
vigili a casa rossa? ma i sa dove la xe? o ghe servissi un gps per rivarghe? :-p
@Mirko:
due giardini pubblici? se giri per città vedrai una marea di aree verdi,più o meno piccole (cosi u due piedi ed una sedia me vien in mente,via Grabrizio, Lungo Isonzo argentina, via cipriani sull incrocio, campagnuzza il parco e dove se le giostre, piuma,piedimonte,coronini e comune che sono aperti fin sera)
@ 17
Mi il vigile che te vol veder lo go visto. Il 26
@dimaco:
e non solo a quei.
le bici che,quando ciapa il rosso al semaforo,monta sul marciapiede,e senza fermarse,i scendi per strada,e te devi inciodar per no ciaparli.
quei che,nonostante la pista ciclabile,i va magari tutta la famiglia,imperterriti per strada occupando mezza carreggiata,quei che per strada i pensa de esser sulle montagne russe andando a zigzag.
o come alle mamme che per cior il fio davanti a scola/piscina/palestra le parcheggia SULLA pista ciclabile/pedonale anche se a 20m ga kilometri de parcheggio libero.
o come i pedoni che sul marciapie,i spuda o butta chewingum.
insomma,ciclista,pedone o automobilista,tutti gavemo de rispettar certe regole de pacifica convivenza.
lo steso val per i pedoni che te salta sule strisce li dei semafori anche quando che ga il rosso e i devi spetar. e se te ghe madi due porchi i se inkaza anche con frasi del tipo:no go tempo de spetar.
senza contar quei che a due pasi dal vigile i traversa la strada dove che no se pol. fora dale strisce. me xe capita più de una volta de risciar de meterli soto. sopratuto li del oviesse in corso
Ben bon, Dimaco,son d’acordo, ma me par più frequente in sta cità che il pedone sulle strisce no riva a passar…nessun se ferma gnanca a morir. Mi gò ricordi assurdi, con una picia in paseggin in bilico sull’orlo del marciapedi e un’altra picia per man, i me vardava con pietà e via un bel raso. A Trieste no me xe sucesso MAI, a cominciar dale Rive!
Stavo ripensando alla storia dei almeno 2 metri che deve restar liberi sul marciapiede per lassar spazio ai pedoni ed al discorso dell’aderenza ai fabbricati per le occupazioni con tavoli, sedie etc., secondo mi sta roba non la rispetta nessun. Credo che la stessa roba succedi un po’ in tutti i comuni italiani. Saria curioso de veder una de queste famose autorizzazioni rilasciade a qualche gestor, chissà a cosa se gà appiglià per aggirar l’art. 20 del codice della strada.
ma metter 5 metri de cordolo rialzado davanti al bar garibaldi no fossi sufficiente per contenir tutte le sedie e relativi sederi aperitivanti che sborda in ciclabile?
…e davanti al bar Ali?Stessa roba… e le lampade per tera davanti all’ingreso del Morocco ( o come se ciama)che te passi solo un alla volta? Trovo bufonade, sinceramente, sorta de rivendicazioni de infimo livel: go pagà e fazo come voio mi. Bravi. Figoni. Mi in quei bar no entro più.
io sto ancora aspettando un vigile che multi TUTTI i ciclisti che girano di sera (quando bisogna accendere i fanali) senza segnali luminosi come prevede il codice della strada. Il Comune farebbe veramente Cassa, tanta Cassa oltre che andare a controllare il disco orario/parcheggio a pagamento!!!!Mi risulta che un disco orario o parcheggio a pagamento scaduto non è sì tanto pericoloso come una bicicletta che gira senza fanali. Preciso che ho sempre rispettato il disco orario ed il parcheggio a pagamento quando li usufruisco.
Non parliamo poi il sabato sera dover passare a Gorizia Via Nizza. Nessuno interviene e sì che ci sono proteste a far rispettare anche questo