1 Ottobre 2011

Due tonnellate di cozze slovene sequestrate dai Nas al Villaggio del Pescatore

Nell’ambito dei servizi tesi alla tutela della salute dei consumatori ed al contrasto dell’illecita importazione di prodotti dell’acquacoltura, i Carabinieri del Nas di Udine hanno sequestrato 2 tonnellate di cozze, provenienti dalla Slovenia e rinvenute sulla banchina del Villaggio del Pescatore di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste.

I mitili, già confezionati, privi di bollo sanitario e di documentazione di accompagnamento, erano destinati ad un’azienda operante nell’allevamento, raccolta e commercializzazione del citato prodotto ittico. Sono in corso accertamenti tesi a valutare eventuali responsabilita’ penali in capo al mitilicoltore triestino a cui il prodotto era destinato. Le cozze, presumibilmente destinate ad essere vendute come prodotto italiano, sono state disperse in mare dopo il controllo dell’Ass locale.

L’attivita’ svolta – riferisce AdnKronos – conferma l’elevato livello di attenzione prestata in tale settore dal Nucleo friulano, che a seguito di accertamenti delegati nel settembre 2010 dalla Procura della Repubblica di Torino inerenti un’intossicazione alimentare che colpi’ centinaia di consumatori del centro-nord Italia, denuncio’ 12 mitilicoltori del golfo triestino, responsabili di non aver ”richiamato” le cozze gia’ commercializzate benche’ consapevoli della loro contaminazione con una biotossina delle alghe.

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10 commenti a Due tonnellate di cozze slovene sequestrate dai Nas al Villaggio del Pescatore

  1. Mauricets ha detto:

    tagliare le palle a questi truffatori.

  2. Francesco ha detto:

    Che differenza c’e tra le cozze slovene e quelle italiane?

  3. Mauricets ha detto:

    “privi di bollo sanitario e di documentazione di accompagnamento”

    che siano italy o slo non mi interessa. mi interessa che qualcuno commette illeciti, cioè truffa. se sta male qualcuno diventa anche reato.

  4. Giò ha detto:

    @2 – Leggendo bene l’articolo, la risposta è automatica:
    – Certificazione sanitaria ( da che acque provengono? non tutte le acque slovene sono incontaminate )
    – Certificazione d’origine ( assenza della filiera prescritta )
    – Evasione fiscale
    – Truffa ( cozze vendute per italiane – che siano slovene o cinesi, il reato è medesimo )

  5. bona lama ha detto:

    ma le hanno almeno analizzate? magari non è una grande idea disperderle in mare no?

  6. dimaco il discolo ha detto:

    una domanda me sorgi spontanea: dove in 12 km de costa la slovenia produci le cozze? mi no go mai visto un alevamento de coze in quela zona. la domanda xe seria.Mi no go mai visto un’alevamento in acque slovene. mah

  7. de fora ha detto:

    alevamento a strugnano? nella baia di portorose non i ga sloveni, po esser croati …

  8. Istriano54 ha detto:

    Bravi come al solito i CARABINIERI dei NAS ma adesso chi ha sbagliato va colpito senza pietà e deve pagare la sanzione. Non si deve perdonare perchè le leggi vanno rispettate Avanti Procura e togliamo la possibilità a questi falsari di continuare un’attività economica (perchè lo rifaranno ancora !!!!)

  9. Paul Tout ha detto:

    >>Mi no go mai visto un’alevamento in acque slovene. mah

    Il golfo davanti Sicciole / foce Dragogna se non sbaglio con qc gabbia x orade e branzini se non sbaglio.

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