1 Maggio 2011

Dario Fo chiuderà a Gorizia l’edizione 2011 di èStoria

Sarà Dario Fo a chiudere l’edizione 2011 di èStoria. Icona del teatro italiano e premio Nobel per la letteratura, Dario Fo sarà tra i protagonisti del festival della storia in programma a Gorizia dal 20 al 22 maggio.

Impegnato in una “Conversazione per la pace” con la saggista Chiara Frugoni e con l’ideatore e conduttore di Caterpillar su Radio2 Rai, Massimo Cirri, Dario Fo concluderà la rassegna con un incontro in programma domenica 22 alle 18.30 ai Giardini pubblici di corso Verdi.

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7 commenti a Dario Fo chiuderà a Gorizia l’edizione 2011 di èStoria

  1. italiano ha detto:

    La LEG non poteva dare etichetta peggiore al proprio baraccone:

    un ex repubblichino diventato comunista.

  2. giò ha detto:

    Non ho mai capito quali siano stati i valori e motivazioni che hanno portato Dario Fo al premio Nobel. C’erano tanti personaggi più meritevoli. Qualcuno sa illuminarmi in merito? Grazie.-

  3. Nic ha detto:

    Ha salvato dall’oblio la Commedia dell’Arte ed il teatro di narrazione. E’ amatissimo in Italia e molto apprezzato all’estero: un sondaggio dell’inglese Telegraph lo pone al settimo posto tra i maggiori geni viventi.
    http://www.telegraph.co.uk/news/uknews/1567544/Top-100-living-geniuses.html

  4. giò ha detto:

    Nic@ – Grazie per la delucidazione.-

  5. abc ha detto:

    @italiano.
    se pensi di rappresentare, come da nick, l’italiano medio, mi meraviglia che tu non sia contento che arrivi a Gorizia uno che ha onorato l’Italia con il suo premio Nobel.
    Quanto poi a definire baraccone l’impegno della LEG, non mi pare che la pensino come te i numerosi giornalisti che scrivono su periodici nazionale, nè i maggiori storici di fama internazionale.

  6. italiano ha detto:

    @ abc

    Tra il primo turno amministrativo e il (probabilissimo) ballottaggio lo spazio offerto all’ex repubblichino ora comunista è molto chiaro. Siamo onesti: è una provocazione di parte. Conisciamo tutti la posizione estrema di Fo.

    E’ la tempistica e lo spazio offerto (chiusura della manifestazione) offerta che è fuoriluogo.

    Chi organizza questa kermesse è sceso in campo. Punto. Ma l’intento è chiaro, non siamo bambini dell’asilo.

    Avrei apprezzato maggior prudenza. Pur nel rispetto delle differenti sensibilità. Insomma, non Fo, o quantomeno non a calamitare tutte le attenzioni della chiosa (politica) della manifestazione.

    Legittimo comunque? Certo che si. Ci mancherebbe. Semplicemente lo trovo inopportuno, anche perchè non credo che si discetterà di storia nell’intervento di Fo senza scivolare nel quotidiano.

    Concludo: se la manifestazione è una iniziativa privata, ok.

    Ma se “èStoria” favorisse di un patrocinio pubblico o financo di finanziamenti pubblici, ritengo allora che la mia critica sia sacrosanta.

  7. abc ha detto:

    @Italiano, ti ringrazio per la risposta e per la pacatezza.

    Da anni ormai si tiene questa manifestazione la penultima domenica di maggio, quindi non vedo provocazioni di sorta in un evento i cui organizzatori sono stati sempre attenti ad invitare personaggi di diverso orientamento politico.
    Credo che sia un comitato di storici e forse altre persone di livello a decidere ogni anno l’argomento da affrontare e i personaggi da invitare.
    E’ ovvio che bisogna scegliere invitati che attirino pubblico: Fo è senza dubbio uno di questi, non per nulla si è preso il meritato premio Nobel (non mi dirai che pure coloro che hanno deciso di dargli quel premio sono tutti comunisti).

    Io invece rimango deluso del fatto che questo grande attore sia stato invitato nella tenda anziché al teatro Verdi o all’Auditorium in serata. Sai quanta gente dei dintorni si sarebbe fermata a cena in città per concludere in gloria la poropria presenza alle manifestazioni di éStoria.

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