23 Aprile 2011

La Rosa (TriesteGiovane): In Porto Vecchio basterebbe applicare la legge

Pubblichiamo il comunicato stampa di Lorenzo La Rosa, Vice-presidente di TriesteGiovane

Il parere espresso nei giorni scorsi dalla Soprintendenza in merito al riutilizzo degli spazi del Porto Vecchio non fa che confermare quanto molti di noi sospettavano da tempo, ossia che l’attuale stato giuridico del porto non consente alcuna trasformazione al suo interno. Ma era piuttosto prevedibile, o no? Pensavate forse che il porto fosse fermo da 57 anni per un vezzo degli amministratori locali? Per una loro inespugnabile pigrizia? Speravate forse che le elezioni ormai alle porte avrebbero portato finalmente al potere una nuova classe politica che in quattro e quattr’otto avrebbe fatto tutto quello che nessuno è stato in grado di fare dal Dopoguerra a oggi? Nossignori, niente di tutto ciò. Si dà il caso che il Porto Franco di Trieste sia regolato da leggi internazionali contro le quali nulla possono le nostre inutili leggi o le nostre sentenze.
Fa tenerezza la sentenza del TAR del Lazio del 16-03-2009 che impavidamente cancella il Trattato di Pace del 1947 negando di fatto che l’Italia abbia perso la Seconda guerra mondiale. Se non fosse per l’inconsistenza dei suoi effetti ci sarebbero gli estremi per un procedimento disciplinare coi fiocchi!
Sarebbe ridicolo, se non fosse tragico, il modo in cui nel 2008 l’Autorità Portuale ha pensato bene di bocciare un progetto per l’ammodernamento del Porto, peraltro corredato di un cospicuo finanziamento internazionale, soltanto perché prevedeva l’applicazione delle leggi internazionali vigenti!
La soluzione? Per quanto possa sembrare assurdo – non ci siamo più abituati – la soluzione sarebbe quella di applicare la legge: far valere presso le Nazioni Unite il nostro diritto di proclamare i due stati sovrani del Territorio Libero di Trieste e del Porto Libero di Trieste, come stabilito dal Trattato di Pace con l’Italia del 1947 negli allegati VI e VIII, legge vigente che nessuno ha il coraggio di applicare. Preferiamo rosolarci nell’ambiguità di un territorio che finge di essere italiano ma non lo è, precludendoci ogni possibilità di sviluppo.

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8 commenti a La Rosa (TriesteGiovane): In Porto Vecchio basterebbe applicare la legge

  1. Riccardo ha detto:

    Ah, deso i ‘zovini’ triestini se diventai ‘zovini indipendentisti’ triestini? Sarà una manovra per ciapar i voti lassai liberi da Pertot?

  2. arlon ha detto:

    Ma, scuseme un momento, go qualche domanda “da cittadin”:

    Ste leggi esisti? (e par de sì)

    Le xe in pien vigor? (e par de sì)

    Perché piccolo e co. no ne ga mai dito niente in modo ciaro per 50 anni? (fe voi)

    Xe meio partir da le leggi esistenti e progredir, o agir nela ilegalità tignindo tuto evidentemente blocado, come xe stado fin a ogi?

  3. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Il signor La Rosa ha perfettamente ragione, a Trieste imperversa l’ignoranza e questa é fortemente sostenuta e voluta dagli italiani e sloveni e croati.

    I diritti civili e politici ci sono tutti e sono quelli sanciti dal Trattato di Pace con l’Italia del 1947 che vale ricordare che é in pienissimissimo vigore.

    Fatevi questa domanda: come mai il Piccolo ed i politici, opinionisti, professori, giornalisti, avvocati, impreditori, parlano solamente di UNO dei 17 ALLEGATI del Trattato di Pace con l’Italia? é come se solo quello fosse valido!!!

    Ma il Trattato di Pace con l’Italia é stato cancellato? é stato forse annullato? é stato forse modificato? é stato forse butá in skovaze?

    NO signori! é stato solamente nascosto ai nostri occhi alle nostre menti. é stato oscurato per non far ritornare TRIESTE primo porto del mediterraneo, per poter far lavorare i porti italiani.
    Porti italiani…. hanno speso oltre a 160 MILIARDI di euro per far un porto a gioia tauro.
    stanno spendendo 2.5 MILIARDI di euro per Venezia.

    E a Trieste? 0 zero niente nieto null nothing nada oxi sjok NO nein.

    e cosa fa i triestini? i speta la piattaforma logistica!!!!!!!!

    che mone e che kofi che semo!

    Comitato Odbor PLT – conoscici presso l’Associazione Cittadini del Territorio Libero di Trieste e consulta la legge riportata su http://www.portoliberotrieste.org , é multilingue!

  4. Tergestin ha detto:

    @ Riccardo

    I dormiva fin ‘desso, ma se i disi robe giuste, mal no fa.

    @ Arlon

    Per el stesso motivo per cui i ne ga conquista’ nel ’18: eliminar la concorenza. E i nostri politici favorissi quel zogo perche’ i varda de piu’ ale future careghe romane che al ben dela zita’.

  5. arlon ha detto:

    Mi penso che più che le careghe romane (grandi ruoli de governo da TS in anni recenti no me par de ricordar. Anzi, ricordo tanti insuccessi) ghe interessi tignirse i affari in funzion qua in zona (affari de basso livel, po’, quando con un porto in funzion i podesi far 3 volte tanto.. i xe anche miopi..)

  6. Marcus ha detto:

    Infatti esisti solamente “La soluzione? Per quanto possa sembrare assurdo – non ci siamo più abituati – la soluzione sarebbe quella di applicare la legge: far valere presso le Nazioni Unite il nostro diritto di proclamare i due stati sovrani del Territorio Libero di Trieste e del Porto Libero di Trieste, come stabilito dal Trattato di Pace con l’Italia del 1947 negli allegati VI e VIII, legge vigente che nessuno ha il coraggio di applicare. Preferiamo rosolarci nell’ambiguità di un territorio che finge di essere italiano ma non lo è, precludendoci ogni possibilità di sviluppo.”

    Caro Lorenzo, i miei complimenti per questo articolo, poiché quello che manca ai triestini é la disciplina di seguire la legge propria ovvero quella contenuta nel Trattato di Pace con l’Italia del 1947 dove nello STATUTO PERMANENTE per il Territorio Libero di Trieste ( http://portoliberotrieste.org/ )si definisce chiaramente che solamente i “Cittadini del TLT” possono governare la propria patria.
    Quello che comunque stupisce è che oggigiorno il 70-90 % ha diritto a questa cittadinanza del TLT, ma si proclama italiani, sloveni o croati lasciando con questa proclamazione che amministratori esteri (IT,SLO/CRO) possano rubare indisturbatamente in quanto già sanno che la loro permanenza nel TLT è limitata nel tempo. Prima che i Cittadini del TLT si si prendono le proprie responsabilità, prima si inizierà la ricostruzione della Nazione Internazionale di Trieste (TLT e PLT)!

  7. Tergestin ha detto:

    @ Arlon

    Ma i afari de grosso livel no i savessi gestirli. Per questo mi digo sempre che a TS gavemo tuto quel che volemo per diventar grandi, tranne i omini. Manca figure capaci e se le xe, i le scaza. Peca’.

  8. mutante ha detto:

    questo xe un logo comun de taliani.

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