28 Marzo 2011

Sì alla bretella Ronchi dei Legionari-Gorizia

La bretella ferroviaria tra le stazioni di Ronchi Nord e Ronchi Sud, in provincia di Gorizia, è inserita a pieno titolo nel Piano regionale delle Infrastrutture. Lo ha confermato l’assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi che questa mattina nel capoluogo isontino ha concluso il convegno ”Gorizia-Nova Gorica-Sempeter/Vrtojba, cerniera ferroviaria d’Europa”, promosso dall’Amministrazione comunale. Il convegno è stato organizzato proprio sulla base delle preoccupazioni per le ipotesi progettuali avanzate da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) sulla linea ad Alta Velocità e Alta Capacità Venezia-Trieste. Un’eventuale soppressione della bretella tra Ronchi Nord e Ronchi Sud, infatti, secondo gli amministratori goriziani comprometterebbe il collegamento del capoluogo isontino con il Corridoio V e anche il progetto della metropolitana leggera Adria A, promosso dal Friuli Venezia Giulia assieme a Veneto e Slovenia.

”Sul collegamento ferroviario di Gorizia – ha ribadito Riccardi – non ho mai cambiato idea. La prova? Il Piano regionale delle Infrastrutture, appunto. Tutto il resto è polemica gratuita. Stiamo discutendo di argomenti troppo importanti per permettere che entrino dentro un dialogo da campagna elettorale o, ancora peggio, da congresso di partito. Il mio dovere è ascoltare il territorio. Se Gorizia rivendica questa posizione, perché dovrei cambiare idea?”.

Lo stesso sindaco Ettore Romoli, presente al convegno assieme al presidente della Camera di commercio Emilio Sgarlata, ha riconosciuto la sensibilità dell’assessore regionale, che ha voluto subito inserire Gorizia tra i Comuni coinvolti nelle consultazioni sulla linea Av/Ac, per poter presentare osservazioni e proposte sul progetto preliminare di Rfi. ”Un’infrastruttura ferroviaria così importante – ha detto Riccardi – non può non tener conto del collegamento con un capoluogo come Gorizia”. L’assessore ha ribadito anche il pieno appoggio della Regione alla metropolitana leggera Adria A, un progetto ”concepito per la prima volta – ha voluto sottolineare – in una logica transfrontaliera, affrontando cioè i problemi della mobilità dei passeggeri e dei collegamenti con i tre aeroporti di Venezia, Ronchi e Lubiana, senza essere condizionati da un confine che non c’è più”.
Riccardi ha anche confermato la costituzione di una Compagnia ferroviaria regionale, come strumento per utilizzare meglio, sin da subito, le reti ferroviarie esistenti, puntando a rendere competitivo il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma.

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8 commenti a Sì alla bretella Ronchi dei Legionari-Gorizia

  1. Federico Portelli ha detto:

    … sulle questioni ferroviarie, inclusa l’accessibilità al corridoio 5, non ha senso dividerci tra territori e tra forze politiche. Occorre remare tutti nella stessa direzione. Solo così potremo individuare le soluzioni progettuali che garantiscano il miglior equilibrio tra costi e benefici – per tutto l’Isontino – e servizi logistici realmente competitivi con altre tratte e modalità di trasporto.
    Proprio 150 anni fa Ritter, primo presidente della Camera di Commercio, grazie ai buoni rapporti con Vienna riuscì nell’impresa di far modificare il tracciato della ferrovia meridionale dell’Impero asburgico che inizialmente tagliava fuori Gorizia. Oggi dobbiamo fare lo stesso, come forze democratiche.
    La volontà di Ferrovie dello Stato è quella di dismettere il raccordo Ronchi Nord-Ronchi Sud? Al convegno Riccardi ha invece sostenuto che è intenzione della Regione di mantenerlo. Bene. Terremo gli occhi aperti per vedere chi ha ragione.
    … ma occorrerà tenere gli occhi aperti anche sul tracciato del C5 in Veneto (che rischia di marginalizzare il FVG… in pratica fermandosi a Mestre), e sulla tratta trasfrontaliera dopo Aurisina…

    Son convinto che un’importante infrastruttura come il corridoio 5, se si farà veramente nelle modalità pensate negli anni ’90 (cosa di cui dubito date le modificazioni intervenute nella domanda di trasporto globale), assomigli sempre più ad un alibi… con cui giustificare interventi puntuali suddivisi in fasi. Fasi che però è opportuno mantengano sempre una coerenza complessiva. Inclusa la garanzia di un accesso diretto al corridoio 5 per il capoluogo e per le sue infrastrutture logistiche.
    Altrimenti, per non prenderci in giro smettiamola anche di parlare di retroporti, ecc…

  2. arlon ha detto:

    Sto Adria_A xe una specie de entità impalpabile 😀 sparido.

  3. TAV o NO-TAV ha detto:

    Il progetto preliminare della TAV sembra proprio non prevedere tale raccordo e sembra anche che in tal senso si sia espresso anche qualche comune del Mandamento, vedere al riguardo le Osservazioni al redigendo Piano Regionale delle infrastrutture approvate con D.C. n. 12 del 25/03/2011 del Comune di Ronchi dei Legionari
    (la delibera ed i relativi allegati la trovate qui
    http://www.monfalconese.it/Aol_Ronchi/Affissioni.aspx
    ). Se per caso altri comuni del Mandamento si fossero espressi per la cancellazione, come andrà a finire?

  4. francesco del sordi ha detto:

    è opportuno ricordare che l’attuale presidente della provincia nonchè candidato alle elezioni provinciali Gherghetta, si è espresso contro questo raccordo ferroviario così come a suo tempo si era espresso contro l’uscita del raccordo Gorizia-Villesse. in quest’ultimo casola sua contrarietà si è concretizzata con l’eliminazione di quest’ultimo!

  5. francesco del sordi ha detto:

    nel commento 4 mi riferivo all’uscita di Farra d’Isonzo

  6. kaiokasin ha detto:

    Quanti treni passeggeri utilizzano quel raccordo Ronchi Sud-Ronchi Nord? Uno al giorno? E i pochi merci possono anche fare manovra a Monfalcone. E’ una faccenda assolutamente secondaria, quasi irrilevante. Comunque Riccardi si è espresso per il sì al raccordo, il WWF ha detto che già che c’è vale la pena tenerlo, il progetto preliminare di RFI che voleva eliminarlo è chiaro che è solo un bozzetto con qualche riga buttata giù sulla carta, quindi nulla osta alla permanenza del raccordo. Chiaro che per i ronchesi è un ingombro. (Cosa centri Gherghetta e la Gorizia-Villesse lo sa solo l’asessore).

  7. Federico Portelli ha detto:

    Francesco, Riccardi al convegno diceva stizzito che la cosa non poteva diventare una strumentalizzazione da campagna elettorale. Vedo che tu invece non resisti. E allora potrei cominciare anch’io… E chiedere ad esempio – a te e alla tua giunta – DOVE DIAVOLO ERAVATE (visto che siete al governo del comune e della regione, spero ancora per poco…)? Ti ricordo che sulla questione Farra non avete fatto nulla. Ho sollevato io il problema di Farra un anno fa – che non sto al governo nè a GO nè in Regione – perchè interpellato da operatori economici ed autotrasportatori… in modo da sollecitare Romoli. Poi sono interventui Brandolin e Romoli stesso sulla stampa. Voi dove diavolo eravate quando gli altri enti locali – legittimamente – si accordavano con la Regione del vostro stesso colore politico?
    Finiamola qua, che è meglio…

  8. francesco del sordi ha detto:

    caro federico, aldilà di quello che dici di aver fatto, la stampa locale ha riportato solo parte di quanto è stato fatto dal sindaco. lasciamo perdere quello che abbiamo ed avete fatto. puoi smentire che gherghetta ha avuto quelle posizioni?

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