28 Gennaio 2011

Campailla svela il mistero del rapporto tra Nadia Baraden e Carlo Michelstaedter

Chi era Nadia Baraden? Quale influsso ebbe sul giovane Carlo Michelstaedter? Son queste alcune delle domande alle quali Sergio Campailla, scrittore e curatore della mostra “Far di se stesso fiamma” ha dato delle risposte. A condurre la conversazione il giornalista Rai Mario Rizzarelli, ripercorrendo il filo narrativo del libro “Il segreto di Nadia B. La musa di Michelstaedter fra scandalo e tragedia”, edito da Marsilio e la terza edizione riveduta e ampliata dell’Epistolario, edito da Adelphi.

La serata, svoltasi nella sala conferenze Della Torre della Fondazione Carigo è stata organizzata dall’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei in collaborazione con la Biblioteca statale isontina e il patrocinio di Comune e Provincia. Un incontro che il presidente Icm, Marco Plesnicar, ha definito né formale né accademico, caratterizzato dalla vis passionale e appassionata di Sergio Campailla che, sollecitato dalle domande puntali e sintetiche di Rizzarelli, ha ripercorso l’avvincente storia personale e di studio iniziata nel 1973. In quella data egli arrivò a Gorizia e visionò i documenti conservati fino alla morte dalla sorella di Carlo Paula e donati dal nipote Carlo Winteler alla Biblioteca statale isontina. Campailla ha raccontato del processo di identificazione di Carlo Winteler con lo zio filosofo, l’imbarazzo della famiglia per i tanti misteri della vicenda e la scelta di distruggere delle carte imbarazzanti. Ma la conversazione ha raggiunto il pathos quando Rizzarelli ha chiesto di tratteggiare la figura di Nadia Baraden, la giovane russa rivoluzionaria che Carlo incontrò a Firenze e che si suicidò nel 1907 in modo plateale nel centro della città. «Non si sapeva niente di lei, oggi io rivelo per la prima volta che aveva 20 anni. Una donna che nella sua ultima lettera rimproverava a Carlo di aver frainteso la sua amicizia, ma allo stesso tempo lo invitava a ricercare la persuasione in una fede intangibile».
Con questo libro a metà fra romanzo e saggio Sergio Campailla per la critica letteraria ha creato un nuovo stile narrativo, definibile con il termine inglese “faction” , dove i fatti sono documentati e le sensazioni, gli stati d’animo e le atmosfere sono creazione letteraria.

Le mostre “Far di se stesso fiamma” e “Interno a Carlo” sono aperte con ingresso e visite guidate gratuite oggi alle 17 e domami alle 11 e 17.

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