1 Gennaio 2011

Autovie Venete, ecco i rincari: Trieste-Portogruaro passa da 3,90 a 4,60 euro

Sono scattati oggi i rincari sulle reti autostradali italiane. In particolare Autovie Venete ha annunciato un aumento medio dei pedaggi superiore al 13% “dopo due anni di blocco”. “I pedaggi della rete autostradale gestita da Autovie sono fra i più bassi – spiega la concessionaria – e tali resteranno anche dopo gli aumenti. Prendendo come base il ”costo a chilometro”, infatti, transitare sulla rete di Autovie fino al 31 dicembre 2010 è costato, per un’autovettura, 0,049 euro a chilometro, a fronte di 0,069 di Autostrade per l’Italia e di 0,099 di Cav la societa’ che gestisce il Passante di Mestre”.

Ma ecco alcuni esempi.
Il tratto Villesse-Palmanova passa da 0,60 a 0,70 euro;
Udine-Palmanova da 1,10 a 1,20 euro
Trieste-Villesse da 1,10 a 1,20 euro
Trieste-Portogruaro da 3,90 a 4,60
Redipuglia-Palmanova da 0,80 a 1 euro

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28 commenti a Autovie Venete, ecco i rincari: Trieste-Portogruaro passa da 3,90 a 4,60 euro

  1. Alessio ha detto:

    Villesse – Udine Sud da 1,50 Euro a 1,80 Euro

  2. Alessio ha detto:

    Di quanto sono aumentati in media gli stipendi, in questi ultimi 2 anni?

  3. Diego Manna ha detto:

    trieste-udine sud ieri sera:
    andata 2,50
    ritorno 2,90 🙁

  4. santacruz ha detto:

    Dove xe finidi quei che i se lamentava dell’ “esosità” della vignetta slovena?
    Ancora in balla da ieri sera?
    Miga i se ga imbriagà per dimenticar… e adesso i fa finta de non ricordarse più? 🙂

  5. Franco ha detto:

    Udine-Trieste 2,90 euro? Bene, la viabilità ordinaria non è poi male… per le “statali” si impiega comunque un’ora, si risparmia pedaggio, chilometri e benzina (si va più piano). Il problema degli aumenti è ancora più grave se si pensa che, in una regione piovosa come la nostra, le Autovie Venete non abbiano neppure completato la stesa di asfalto drenante (che sulla rete di Autostrade per l’Italia è una realtà su buona parte)!! Quanta responsabilità, allora, per scarsa visibilità e incidenti?? Non si può solo predicare di rallentare: anche al limite di 110 km/h con pioggia un automezzo solleva una gran massa d’acqua se l’asfalto non è drenante, specie con il gigantismo attuale (SUV e TIR). Speriamo che a Trieste se ne rendano conto!

  6. Alessio ha detto:

    @ Franco
    In ora di punta (7:30-8:30 di mattina e 17:30 – 18:30 di pomeriggio) spesso ci metti un’ora per fare da Gorizia a Udine.

  7. dultan ha detto:

    eh bon resteremo casa, tuto risparmia!

  8. brancovig ha detto:

    Purtroppo

    almeno la tratta Ts-Ud andando via Cormons non è pensabile. Traffico intenso attraversamenti di paesi. Dai 60 minuti dell’autostrada di passa alle 2 ore del percorso alternativo. Uno che deve farlo per lavoro non può nemmeno ipotizzarlo.

    comunque come buona notizia d’inzio d’anno non è male. Da un costo annuale di pedaggio per un pendolare UD-TS di 1200 euro/anno 2010 si passa ad un costo di 1400 euro/anno per il 2011.

    Le aziende potranno scaricare i costi, i dipendenti invece no!…. alla fine ci sarà un impoverimento di tutti i privati cittadini che devono, per motivi di lavoro utilizzare l’autostrada.

  9. mutante ha detto:

    se non la fai per lavoro, ti puoi permettere di fare statali in tranquillità.
    se lo fai per lavoro, purtroppo ti fai taglieggiare. anche perchè in fvg e certe zone del veneto ci sono tratti di autostrada che fanno vergogna.

  10. mutante ha detto:

    come si dice a trieste: che ghe vadi tutte in medicine…

  11. Franco ha detto:

    @Alessio, @brancovic, @mutante
    Il tempo che avevo indicato (un’ora) si riferisce alla tratta Lisert-Udine in statale; anche se l’impressione è di metterci molto di più, da Monfalcone a Udine anche in ora di punta non ci ho mai messo più di 45 minuti. Ma non si passa nè per Gorizia nè per Cormons: Gradisca (esterno)- Mariano – San Giovanni al Natisone. L’unico tratto trafficato è quello di Manzano-Buttrio, “aggirabile” nelle ore di punta per Percoto-Pavia. Ricordate che sono comunque 15 km in meno dell’autostrada, è anche per questo che non ci si mette così tanto come si penserebbe, anche se quando si lavora anche 10 minuti in più pesano. Provare per credere, non ci si impiegano certo due ore da TS a UD in statale…
    Ad ogni buon conto, io non considero affatto l’auto come spostamento per il lavoro (salvo zone non servite da treni o corriere): su tratte come Udine-Trieste c’è il treno! Vado a Gorizia quotidianamente in treno (23 minuti di relax contro 40-45 d’auto stressanti) e risparmio comunque un sacco (circa 55 euro al mese, in auto bastano per 4-5 giorni). Troppi di noi non hanno la concezione del trasporto pubblico, ammettiamolo, e vogliono sempre essere “liberi” di scegliere gli orari… ma non so quanti realmente non possano fare a meno dell’auto. Oltretutto è un scelta notoriamente poco sicura.
    Buon anno ancora a tutti!

  12. JACK ha detto:

    Famiglia Benetton ringrazia.

  13. Alessio ha detto:

    @ Franco
    Udine – Gorizia in treno 23 minuti ci metti con i diretti che fermano a Cormons e basta, se prendi il regionale ci metti una quarantina di minuti + tragitto per andare in stazione (OK magari in bici, però quello te lo devi fare o alla tazione di partenza o a quella di arrivo) + tragitto dalla stazione di arrivo al luogo di lavoro. A meno che tu non abbia la fortuna di abitare attaccato alla stazione di Gorizia od a quella di Udine ed al contempo di lavorare attaccato alla stazione di Udine o Gorizia fai un attimo due calcoli e dimmi quanto ci metti a raggiungere il luogo di lavoro od a tornare da esso.

  14. matteo ha detto:

    manca il pedaggio del lisert a trst e della autostrada triestina

  15. Andrea ha detto:

    Solito furo legalizzato,e noi restiamo a guardare impotenti con lo sguardo da mucca!

    Anch’io sono capace di costruire auostrade con i soldi degli altri!

  16. brancovig ha detto:

    @Franco
    Certamente il treno è il sistema di trasporto migliore. In particolare per un orario di lavoro fisso e non troppo impegnativo.

    Ma se uno lavora 10-12 ore al giorno e non sempre smette al suonar della campanella la cosa diventa più complicata. Perchè anche 15 minuti pesano.

    L’ideale sarebbe un sistema di treni più frequente almeno ogni 30 minuti sulla Ud-Ts. Già questo aiuterebbe e poi con dei tempi di percorrenza più rapidi.

    Ma è un cane che si morde la coda se non c’è offerta non ci sarà nemmeno richiesta.

  17. Alessio ha detto:

    Quoto brancovig

  18. isabella ha detto:

    Matteo la Lisert-Trieste è già compresa nel pedaggio del Lisert.

  19. vidocq ha detto:

    ma speriamo che ci aumenteranno gli stipendi e le pensioni. voi forsenon lo sapete ma sara’ una sorpresa.CAMPA CAVAL CHE L’ERBA CRESI. BYBY

  20. Massimiliano ha detto:

    Renzo Tondo dovrebbe dimettersi visto che la Regione ha il controllo politico di Autovie Venete e l’unica cosa che il presidente della Regione è stato capace di fare è stato l’aumento del già cospicuo stipendio dei membri del Consiglio di Amministrazione e della Direzione di Autovie. Aumento che pagheremo noi con le tratte autostradali che percorreremo. Il presidente di Autovie Venete ha uno stipendio da fare invidia ad un calciatore di serie A.

  21. brancovig ha detto:

    cmunque domani proverò andar ad Udine con percorso alternativo…

    faccio un esperimento… e poi pubblico il risultato sulla bora.la

  22. Rupel ha detto:

    mi me xe ugual non vado mai all ´estero in Italia, resto sempre inb patria A/U

  23. Alessio ha detto:

    @ Prova lunedì 10, quando le scuole e le attività sarà tutte riaperte.

  24. Franco ha detto:

    @ Alessio, @ brancovig
    Non è mia intenzione tenere “lezioni” o irritarvi, per carità. Comprendo bene le vostre argomentazioni! Ad Alessio rispondo, però, che anche se devo fare un po’ di strada (in auto, in bici o a piedi) sia a Udine che a Gorizia e che qualche treno (che prendo più di rado) impiega fino a 37 minuti per quella tratta (comunque meno che in auto), ti faccio presente che è tempo sfruttabile: qui sta la differenza! Anche UD-TS in treno sono, in media, 68 minuti… in auto ci metti qualcosa in meno. Però in treno leggo, mangio, mi appisolo, converso con qualche amico se capita, lavoro… In auto, guido e basta! E magari stanco dopo 10-12 ore di lavoro, che bella prospettiva: per guadagnare un quarto d’ora, a rischio della vita mia e degli altri?? Le pennichelle che mi regalano quei 23 o 37 minuti in treno al ritorno mi consentono di affrontare il resto degli impegni che mi attendono quando rientro a Udine, altrochè!
    Poi, ovviamente, ognuno fa le sue valutazioni e saranno ben motivate: io ho solo espresso il mio parere, mica il Vangelo. Aggiungo, infine, che in città come Trieste l’auto è più d’intralcio che altro, vista la carenza di parcheggi… e c’è una rete di bus urbani capillare ed efficiente (ben più che a Udine).
    Infine, quanto al percorso alternativo da Trieste a Udine, provate a utilizzare comunque la “camionale” fino al Lisert (giungendovi da Opicina o dalla Costiera), visto che non si paga fin lì, e poi Monfalcone (per via Fratelli Rosselli- piazza), Ronchi, Sagrado, Mariano… ecc. Con una FIAT 500 del ’72 ci ho messo un’ora e un quarto (facendo tutta la costiera e Duino, senza “camionale”) ma ammetto che era sabato. Ad ogni buon conto, non farei mai quei percorsi alternativi ogni giorno: non ti passa più! Ma non andrei neppure mai in auto ogni giorno, se non vi fossi obbligato: piuttosto fra benzina, pedaggio e usura del veicolo mi pago una stanza a TS.
    Da ultimo, quanto ai treni: sono senz’altro migliorabili ma, in tempi di vacche magre, la nostra regione è una delle poche che non ha tagliato sul trasporto pubblico locale e, in generale, rispetto ad altre regioni (ad esempio la Lombardia), viaggiamo ancora abbastanza bene. Un salutone a tutti!

  25. Alessio ha detto:

    Ga messo insieme pomi e tampagni, tant’è…

    “Friuli. Indagine sulla povertà:16mila euro
    di reddito annuo per metà delle famiglie

    Il 50% del campione intervistato è sulla soglia della miseria

    Nel 2009 l’11,4% dei nuclei è stato ritenuto “indigente”

    di Paola Treppo

    UDINE (3 gennaio) – Come sta il portafoglio delle famiglie friulane? A dare qualche indicazione è una ricerca eseguita di recente sul mercato occupazionale in Fvg col contributo dell’Agenzia e regionale del Lavoro. I dati esaminati per un raffronto con l’Europa sono quelli dell’Eurostat e per l’Italia dell’Istat, a partire dal 2004, su un numero di intervistati che nella Penisola ruota sui 21mila nuclei e su 51mila individui nel 2008; in Friuli l’indagine è su 891 famiglie, pari a 1.774 individui, e partire dal 2007.

    Nel corso del 2009 l’11,4% delle famiglie del Fvg è classificata come in stato di “deprivazione” secondo l’indicatore Eurostat (erano il 9,5% nel 2004) e il 10% dichiara di arrivare a fine mese con grande difficoltà. Il reddito medio dichiarato nel 2006 è pari a 29.745 annui (meno 5mila euro di affitto figurativo) ed è più elevato tra le famiglie classificate come “senza figli”, che sono l’11,6% del totale. Le fonti di reddito derivano in primo luogo dal lavoro (circa 70%) seguiti da pensioni, capitali, affitti e trasferimenti sociali.

    Per un corretto confronto tra famiglie di dimensioni diverse, va considerato il reddito equivalente: da 21.527 euro per famiglie con 3 componenti a poco più di 18.000 per famiglie con 4 o più componenti. Tra le famiglie “unipersonali” ci sono notevoli differenze tra giovani “single” e anziani di sesso femminile.

    Quali sono le famiglie a rischio povertà?
    Individui che vivono soli con un figlio a carico e nella quasi totalità dei casi si tratta di donne; persone sole con un’età superiore ai 65 anni non più occupate, solitamente donne, molte delle quali non hanno mai lavorato in precedenza; persone in età da lavoro che vivono da sole e non sono occupate; coppie con figli in cui solo uno dei genitori lavora. Nel 2009 il 7,8% delle famiglie risulta in stato di povertà (erano il 5,3 nel 2004); in Italia, invece, rientrano in media in questa fascia il 10,8% dei nuclei.

    Quando una famiglia si può considerare povera? È una famiglia a rischio di povertà quella che dichiara un reddito disponibile equivalente inferiore al 60% del reddito medio della popolazione di cui fa parte. Le famiglie italiane, in generale, sono meno povere rispetto a quelle di Grecia, Spagna, Portogallo, Slovenia; e sono meno ricche in media rispetto agli altri Stati dell’Europa: sono più ricchi di noi Francia, Germania, Austria e Irlanda.

    Che situazione c’è in Friuli sul fronte professione e mercato del lavoro? Nella nostra regione, circa 1/3 della popolazione ha un lavoro da dipendente a tempo pieno e un altro terzo è ritirato dal lavoro. Gli autonomi superano l’8%. L’incidenza della disoccupazione è maggiore tra gli uomini, ma il 20% delle donne dichiara di essere casalinga e il 7,4% in altra condizione, posizioni che nascondono spesso una condizione di inattività. Tra le donne che lavorano meno di 30 ore alla settimana, il 21% è motivata dalla necessità di occuparsi di lavori domestici, di assistere i figli o altre persone. Gli uomini prevalgono tra gli operai, specializzati e non, e sono più presenti tra legislatori, dirigenti e imprenditori rispetto alle donne.

    Quali i redditi tra i friulani? Il 53,8% degli individui intervistati in regione percepisce un reddito da lavoro e il reddito netto medio è pari a 16.479 euro. Nella classe 55-64 anni più della metà degli individui può contare su un reddito da pensione. I redditi dei lavoratori dipendenti risultano più elevati di quelli degli autonomi. Il 35% dei dipendenti compresi nella fascia di età 15-29 anni non ha un impiego stabile. Sono soprattutto le giovani donne a risentire del precariato (65% di contratti a termine). Il fenomeno si lega alla forte presenza femminile nel settore Pubblico (ambito sanitario e nell’istruzione). Tra i maschi la fase di precariato in avviamento al lavoro si conclude più velocemente, mentre si riscontra una ripresa del lavoro atipico a partire dai 55 anni.
    http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=133034&sez=REGIONI#IDX

    Iera proprio il momento de pelar la gente?

  26. Alessio ha detto:

    @ Franco

    Cionondimeno non tutti possono entrare al lavoro secondo l’orario stabilito dalle FFSS.

  27. brancovig ha detto:

    @Alessio

    TS-UD o UD-TS in autostrada 50 minuti

    TS-UD via strada (statali provinciali etc) via Doberdò del lago, Sagrado, Romans e Pavia di Udine 75 minuti…. bei panorami sulle Giulie e bei passaggi su alcuni fiumi…judro, torre

    da riprovare lunedì 11 ma forse si può fare più di qualche volta

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