31 Ottobre 2010

Trieste città turistica: in cinque anni i posti letto sono aumentati del 32,6%, triplicati i Bed & breakfast

“Trieste turistica… si cresce ancora, si cresce bene”: all’insegna di questa “chiave di lettura” ottimistica, ma al tempo stesso pienamente realistica e avvalorata dai fatti, l’Assessore comunale allo Sviluppo Economico e Turismo Paolo Rovis ha illustrato ieri i dati del crescente incremento dei flussi turistici verso la nostra città.
E lo ha fatto, non a caso, nella Sala riunioni di una struttura alberghiera appena aperta, al “Palace Suite” di via San Nicolò 34-36 e via Dante 6/a che, con i suoi appartamenti di gran livello, in uno dei palazzi liberty più belli della città e di tutto il Nord Italia, completamente ristrutturato e dotato delle più moderne tecnologie, si affianca “logisticamente” alle stanze d’albergo del “collegato” Hotel Continentale.

Nel corso della conferenza stampa, l’Assessore Rovis ha “snocciolato” tutta una serie di cifre – assolutamente ufficiali e fornite dall’agenzia “Turismo FVG”, ha tenuto a sottolineare – che mettono in piena evidenza il “balzo in avanti” di Trieste quale città di alta valenza turistica, anche nei confronti dell’intera Regione.
“Stiamo infatti registrando – ha spiegato Rovis -, in particolare negli ultimi cinque anni, un “trend” costante di crescita di turisti e, parallelamente, di strutture ricettive di ogni livello e prezzo, che non sembra aver paragoni in nessuna altra area del Paese. E ciò anche al di là della crisi che investe l’Italia al pari delle altre nazioni.”
“Il consolidarsi di un turismo, magari non di massa – com’è piuttosto quello che si dirige verso altre località della Regione, in particolare verso le mete balneari dell’estate – ma invece di fascia medio-alta, che sempre più sceglie e si dirige verso la nostra città, ha convinto anche diversi imprenditori a credere e a investire in questo settore. Ottenendo, evidentemente, risultati più che soddisfacenti!”.

Ne fa fede la sensibile crescita delle strutture ricettive, sia in termini di esercizi attivi (da 116 a 180 in totale, dal 2005 al 2010, per tutte le tipologie, dagli alberghi agli affittacamere, passando per l’aumento “esponenziale” dei Bed & Breakfast da 24 a 65), sia in termini di posti letto, da 4582 a 5728, con un incremento del 32,6% in cinque anni.
“Ma se, come detto – ha osservato Rovis – l’aumento del numero delle strutture è più visibile nei più piccoli Bed & Breakfast, quello delle stanze disponibili e dei posti letto è più marcato negli alberghi che “conquistano” ben il 49% della disponibilità totale di posti. Il che significa essere in grado di offrire soluzioni variegate, alla portata di tutte le tasche ed esigenze, ma anche di fatto ospitare un turismo più elevato e “ricco” che sceglie in gran parte gli alberghi.”
L’altro aspetto assolutamente rilevante emerso ieri sera è la suddivisione dei flussi rispetto al resto della Regione. In questo senso – e qui i raffronti sono più “mirati” sull’ultimo anno – mentre nell’intera Italia il turismo purtroppo cala sia quanto ad arrivi (-4,2%) che a presenze (cioè il turista che si trattiene “in loco”, – 3,57%), in Friuli Venezia Giulia c’è stata una crescita di arrivi (+3,55%) però con un calo di presenze (-3,57%), laddove nella sola Trieste sono invece contemporaneamente cresciuti sia gli arrivi “puri” che le presenze (rispettivamente +8,30% e +1,94%). Facendo tra l’altro registrare una percentuale di “nuovi arrivi” a Trieste del 27,5% sul totale dell’intera Regione.

“Il che significa – ha sottolineato Rovis – che più di un quarto del traffico turistico verso la Regione arriva… a Trieste ! E se si tiene conto che in questo conteggio vanno compresi tutti i numerosissimi turisti “balneari” che d’estate di calano verso le spiagge di Grado, Lignano ecc. e che incidono non poco sul totale, si può ben capire dove e in qual misura si rechi “il resto” del turismo che arriva in questa Regione, quello non balneare ma piuttosto culturale e artistico. E in quale città questo flusso arrivi, armonicamente distribuito praticamente nell’arco dell’intero anno, a prescindere dal sole e dalla temperatura del mare, esattamente come accade per tutte le “Città d’Arte”! (e qui Rovis ha illustrato un’altra tabellina sulla “equa distribuzione” mensile delle presenze nel corso di tutti gli ultimi mesi). E come pertanto – ha aggiunto – non sia possibile negare a Trieste la qualifica di “città turistica” e di “città d’arte”, come taluni insistono a fare!”

Ultimo dato significativo, la crescita dei turisti stranieri verso Trieste, con particolare riguardo, accanto ai “tradizionali” alti numeri di Austriaci (addirittura +22,68%!) e Tedeschi (+11,12%), alle maggiori presenze di Svizzeri (+20,86%), Spagnoli (+16,55%), Francesi (+7,72%), Americani (+7,6%) e Inglesi (+2,62%), laddove nel resto della Regione gli incrementi (comunque minori) sono, oltre anche qui ad Austriaci e Tedeschi, di Ungheresi, Cechi e Polacchi, il che significa – ancora una volta – di un turismo meno capace di spesa e probabilmente più diretto verso la vacanza estiva di spiaggia.
Traendo le conclusioni, “Trieste – ha rimarcato l’Assessore Paolo Rovis – contribuisce per oltre ¼ alla crescita turistica della Regione, con un ”trend” costante e consolidato in controtendenza positiva rispetto all’Italia, “forte” di un comparto turistico valutabile ormai in oltre 100.000.000 di Euro, all’interno del quale si consolida un turismo di qualità con alta capacità di spesa,
“de-stagionalizzato” e sviluppato su 12 mesi all’anno.”

“Situazione e dati per i quali – lancia la “stoccata” Rovis – chi parla ancora oggi di ‘turismo residuale a Trieste’ viene clamorosamente smentito dai fatti, essendo evidente la sussistenza e lo sviluppo sul territorio triestino di un comparto turistico che ha tutte le carte in regola per crescere ancora e contribuire a creare ulteriore benessere e ricchezza per l’intera Regione!”

Tag: , , .

163 commenti a Trieste città turistica: in cinque anni i posti letto sono aumentati del 32,6%, triplicati i Bed & breakfast

  1. marisa ha detto:

    La statistica è un ramo della matematica che va manneggiata con molta cura e i cui dati vanno letti con molta attentione.

    Ricordo anni fa un articolo del Messaggero Veneto con titolone a piena pagina: “XY (una scuola superiore di Udine) duplica il numero degli iscritti al primo anno e si colloca al primo posto a Udine per incremento degli iscritti”. Poi leggi l’articolo e scopri che l’anno precedente questa scuola superiore aveva UNA sola classe prima. Per l’anno corrente invece ne avrebbe avuto DUE! Ossia una scuola superiore che per anni (e la cosa era nota!) aveva visto ridursi gli iscritti, finalmente riusciva ad avere ben DUE prime classi. La sua diretta concorrente, che aveva non meno di 15 prime classi e con un incremento di SOLO una prima classe, risultava tra gli ultimi posti nell’incremento percentuale degli iscritti in prima!

    E’ così che funziona la statistica….

  2. Tergestin ha detto:

    Trieste ga tute le carte in regola per esser una cita’ turistica e no xe un mistero che i flussi sia aumentadi, nonostante sia una meta isolada o de passaggio. Ma devi ancora far diversi miglioramenti in tal senso.

  3. Bibliotopa ha detto:

    #2 Marisa, tanto semplice, per la statistica, basta dare non solo gli incrementi relativi o percentuali, ma anche i dati assoluti a cui sono associati. Il che l’articolo fa, almeno per i posti-letto e che consente appunto di evitare il rischio che citi. Qualsiasi insegnante di statistica, anche a livello elementare, evidenzia questo fatto.

  4. brancovig ha detto:

    SI credo che la sua bellezza riesca a richiamare i turisti, quello che manca sono i servizi per i turisti, che poi rappresentano la prte più remunerativa per una città

  5. marisa ha detto:

    @ BIBLIOTOPA

    GRADO è una località turistica con già un alto numero di presenze di turisti: è ovvio che la percentuale di incremento non può essere aumentata oltre un certo livello essendo questo, INIZIALMENTE, già alto.

    Diverso è il caso, di una località (come Trieste ?) che parte da una situazione iniziale neppure paragonabile con quella di Grado. In questo caso, anche una percentuale elevata di incremento nel numero delle presenze turistiche, non significa affatto che siamo in presenza di una realtà turistica. Dipende tutto dal dato iniziale…

  6. Bibliotopa ha detto:

    #5 e chi confrontava con Grado, anche senza scriverla tutta maiuscola? Credo che i turisti non vengano a Trieste per andare in spiaggia..
    non si confrontano località balneari e stagionali con città : sarebbe più logico semmai confrontare gli incrementi di turisti a Trieste e a Udine..
    personalmente a Trieste, da un anno a questa parte almeno, vedo in giro per il centro città, dove abito, un numero sempre maggiore di turisti con cartine e guide in mano. E vedo pure spuntare sempre di più nuovi alberghetti , e soprattutto bed and breakfast .

  7. Tergestin ha detto:

    @ Marisa

    Trieste xe l’unica cita’ in region, volente o nolente, che possi puntar in modo significativo al turismo. Lassa star localita’ balneari come Grado e Lignan (che comunque no xe proprio Ibiza e Saint Tropez, senza ofesa): Trieste devi puntar a un turismo de tipo storico-culturale, non certo balneare viste le nostre risorse mooooolto limitade da quel punto de vista e ottime dall’altro.

  8. Paolo Rovis ha detto:

    Spiace disilludere qualcuno ma Trieste fa, in numeri assoluti, più arrivi turistici di Grado. Dati del 2009 di TurismoFVG, nota per essere tutt’altro che “filotriestina”.

    Sempre per precisare: Trieste non è meta “di passaggio” o, almeno, lo è in minima parte. E’ sempre più meta precisa di vacanza, tanto quanto altre note città d’arte d’Italia. In più, viene scelta come “base” – con relativi pernottamenti – da chi calendarizza una visita a Venezia. Dormire e mangiare a Trieste costa molto meno rispetto alla città lagunare. Ancora, buona parte dei turisti che pernottano a Trieste per più giorni includono nei loro programmi escursioni a Lubiana, oltre a Venezia, Aquileia, Collio.

  9. Paolo Rovis ha detto:

    Per completezza e per soddisfare la giusta curiosità di qualcuno, queste le percentuali riferite al 2009, ultimo dato annuo completo disponibile. Sempre dati non “triestini”, ma di Turismo FVG:

    Regione F. Venezia Giulia +2,54%
    Trieste + 5,58%
    Udine -6,5%
    Gorizia -17%
    Pordenone -3,3%

  10. marisa ha detto:

    Veramente io commentavo solo “le percentuali” dell’articolo! E’ in base a queste percentuali che Trieste è definità nell’articolo una città turistica. O no?

    E comunque sul piano artistico/città d’arte, Grado ha moltisssimo da offrire. Definirla una città balneare mi sembra una offesa alla sua illustre storia e agli importanti monumenti storici che ha…

    E, se mi posso permettere, sotto il profilo artistico/città d’arte, cittadine come Cividale del Friuli, Aquileia, Grado, Spilimbergo, Sacile, Strassoldo, e anche altre della nostra regione, sono di tutto rispetto.

    Peccato che la pubblicità turistica regionale (pubblica), nei loro confronti, sia quello che è. Ossia molto scarsa. Nella pubblicità pubblica regionale, in primo piano, c’è sempre e solo la villa ottocentesca di Miramar. Due sono, secondo me ovviamente, le meraviglie artistiche della nostra regione: 1) il tempietto longobardo di Cividale del Friuli 2) i pavimenti a mosaico della basilica patriarcale di Aquileia. Meraviglie sempre molto poco pubblicizzate sui depliant “pubblici”…..

  11. marisa ha detto:

    Trieste ha un numero di turisti superiore a quelli di Grado? Ma dai! Cosa contate anche i croceristi che si fermano quattro ore? O ci mettete dentro l’adunata degli alpini e l’arrivo del Giro (ciclistico) d’Italia?

    Ma per favore, dai Paolo Rovis!

  12. Paolo Rovis ha detto:

    Premesso che l’ultima delle mie preoccupazioni è quella di convincere la signora Marisa, che pontifica sicuramente dall’alto della sua profonda conoscenza dei metodi di rilevazione dei flussi turistici, riporto i numeri assoluti forniti dall’agenzia regionale TurismoFVG e riferiti al periodo 1 gennaio – 15 settembre 2009:

    Grado + Aquileia + Palmanova: arrivi 233.471
    Trieste: arrivi 234.089

    Il raduno degli Alpini si è tenuto a Trieste nel 2004.

  13. Dag ha detto:

    Perchè citare il periodo gennaio – settembre 2009, quando sono già disponibili i dati dello stesso periodo del 2010? Forse perché sono meno favorevoli per TS e quindi servono meno a farsi propaganda?
    Dati 2010 Gennaio – Settembre (arrivi, partenze):

    Pordenone: +7,1%, +7,3%
    Udine: +7,1% +5,8%
    Trieste: 5,8% +2,4%
    Gorizia: -1,5% -2,6%

    http://www.girofvg.com/15489/turismo-in-friuli-venezia-giulia-dati-turistici-2010-e-bilancio-attivita-2008-2010.html

  14. Marisa ha detto:

    Grazie DAG

    Nel 2010 a Trieste si vota per il rinnovo del Consiglio Comunale e l’attuale assessore comunale allo “Sviluppo Economico e turismo” del Comune di Trieste, si chiama PAOLO ROVIS, e immagino desideri restare in sella e non perdere la poltrona di assessore comunale.

    E tutto serve in campagna elettorale…

    Eccolo qua l’intervento autoreferenziale al massimo livello dell’assessore comunale Paolo Rovis: Rovishttp://www.girofvg.com/16042/turismo-a-trieste-nei-dati-2010-forte-crescita.html

    Ad un certo punto si può anche leggere: “Facendo tra l’altro registrare (a Trieste) una percentuale di NUOVI ARRIVI a Trieste del 27,5% sul totale dell’intera Regione”.
    Tutto l’intervento dell’assessore comunale Paolo Rovis, “gioca” sull’INCREMENTO nel numero di turisti….

    Ma se i dati di partenza sono molto bassi, l’incremento va letto partendo dal dato iniziale….

  15. bonalama ha detto:

    troppe cose non tornano: pordenone ha un incremento dovuto alle fiere e agli eventi culturali? come si fa a paragonare una città quale Trieste con altre realtà, sicuramente interessanti(tipo aquileia) ma lontane anni luce dalla nostra magnifica unica meravigliosa CITTA’? e comunque si può fare assai di più, per tutti.

  16. Marisa ha detto:

    BONALAMA – Aquileia, città “interessante”? Ma sei fuori del tutto? E’ la città più importante che abbiamo in regione sia sotto il profilo storico che archeologico, oltre ad essere la città che custodisce il più importante mosaico paelocristiano di tutta Europa! Ma dai!

    Comunque tornando a:

    http://www.girofvg.com/16042/turismo-a-trieste-nei-dati-2010-forte-crescita.html

    Vi evidenzio un passaggio molto interessate dell’intervento fatto da Rovis. Infatti ad un certo punto, parlando di INCREMENTO turistico a Trieste, presenta due dati MOLTO INTERESSANTI:

    Incremento turistico a Trieste:
    ARRIVI + 8,30%
    PRESENZE + 1,94%

    A Trieste i turisti arrivano e poi si volatilizzano? O forse l’incremento turistico a Trieste è dovuto in gran parte ai croceristi che scendono dalla nave, salgono sul Bus e se ne vanno ad Aquileia, Grado, Venezia? E concesso ridere?

  17. marisa ha detto:

    Comunque segnalo che anche l’agenzia Turismofvg è incredibilmente autoreferenziale. Vedi il link del commento 13.

    In particolare segnalo che la manifestazione “Bianco&Nero”, svoltasi a Udine su richiesta (così si vantava sulla stampa il Pdl di Udine) del Pdl di Udine, non mi risulta proprio abbia avuto 50.000 visitatori! Le entrate alle varie manifestazioni erano quasi tutte gratuite e a entrata libera: come contavano le persone?

  18. capitan alcol ha detto:

    marisa ne avevamo parlato già con i numeri gonfiati di altre manifestazioni tipo ‘è storia’ a Gorizia.
    Per presenza si intende che ad un certo momento conti quanta gente c’è ad un dato evento e accumuli la somma.
    Veniva fuori che a Gorizia c’erano state 40000 presenze, più degli abitanti.
    E’ ovvio che non è così.
    Le presenze non contano il numero distinto di persone presenti. Ma solo quante ce ne sono all’istante x e poi le accumuli.
    Potrebbe esserci una manifestazione che fa 5.000 di presenze con solo 500 persone distinte. Basta dividerla in 10 ‘eventi’.

  19. Paolo Rovis ha detto:

    Ultimi chiarimenti, poi vi lascio tranquillamente al vostro dibattito tra anonimi che sanno tutto, su tutti gli argomenti e ci tengono a farlo notare 🙂

    13. I dati disponibili per il 2010 sono quelli del periodo gennaio-luglio. Agosto e settembre sono mere proiezioni, come scritto nel link che lei stesso ha incollato. Basta leggere. Poi lei dice “arrivi, partenze”: abbiamo un altro esperto fra noi.

    17. “Incremento turistico a Trieste:
    ARRIVI + 8,30%
    PRESENZE + 1,94%
    A Trieste i turisti arrivano e poi si volatilizzano?”

    Francamente si tratta di un commento che dovrebbe essere imbarazzante per chi lo fa. Ma la signora Marisa è abituata ad insegnare agli altri, non a documentarsi un minimo su cose di cui non ha la minima idea, tra cui il significato di “arrivi” e “presenze”. Per cui è coerente. Così come è coerente con il ridere, lo fa alla fine di ogni suo intervento. Compreso quando rideva del fatto che Trieste ha più turisti di Grado, anche se su questo mi sembra che ora non rida più. Mandi.

  20. Marisa ha detto:

    @ PAOLO ROVIS

    Il commento 13 è di DAG e non mio.

    presenze = pernottamenti (sotto qualsiasi forma).

    arrivi = chi ha elaborato l’indagine statistica non può esimersi dall’indicare come sono stati raccolti i dati e quali dati sono stati presi in considerazione. E’ così gentile, assessore ROVIS, di indicarcelo?

    La statistica è una branchia della matematica facilmente manipolabile: basta modificare le modalità di raccolta dei dati o la tipologia dei dati raccolti o la loro aggregazione. E il gioco è fatto. Soprattutto se questi dati poi vengono utilizzati in maniera autoreferenziale o ne viene fatto un uso politico.

  21. Marisa ha detto:

    COMPLETO:

    Basta modificare i dati raccolti, oggetto dell’analisi statisca, e il risultato statistico cambia completamente.

    Le formule matematiche ovviamente sono neutre, sono i dati che possono essere raccolti con metodologie diverse. A seconda dei fini della rilevazione statistica?

  22. bonalama ha detto:

    la statistica è una BRANCHIA? Il trota è interessato, sicuramente più che ai mosaici paleocristiani, visto che non sono paleoceltici anche se sempre di paleo si tratta. Aquileia ripeto è città interessante per alcuni, del tutto indifferente per altri, che magari cercano altre cose, se così non fosse non si spiega il pienone ad eventi gatronomici e un vuoto desolante agli spettacoli classici (tipo Plauto, praticamente scomparso, magari anche per il disturbo causato dall’eccessivo volume di un locale nelle vicinanze). Quindi si può paragonare il porto (ahimè) ex dell’impero austriaco al porto del romano impero ? il richiamo turistico è forse lo stesso? dipende dall’educazione e dal target. Trovo personalmento orrendo stilisticamente il castello di miramare, sempre tuttavia affollato di germanici, ma non mi esalto a vedere i pellegrinaggi(religiosi) ad aquileia, anche se personalmente la visito una o due volte l’anno

  23. marisa ha detto:

    Ovvio che volevo scrivere BRANCA (ramo di una disciplina o scienza)!

    Nel campo turistico il marketing gioca un ruolo grandissimo. Pompei è fortemente pubblicizzata da sempre. Aquileia….NO!

    Su tutti gli opuscoli, depliant, riviste, su cui la regione publicizza il turismo regionale, sulla copertina c’è sempre e solo una villa di stile inglese, costruita alla fine dell’ottocento, architettonicamente orrenda: villa di Miramar.

  24. bonalama ha detto:

    e poi basta polemiche pretestuose la differenza sta nel grado di servitù : servi della gleba gli uni (servi dei servi dei servi, valvassini, valvassori, vassalli etc)e servi dell’imperatore senza intermediari i triestiniche alla defonta devono solo essere grati da borgo di pescatori a meravigliosa fucina di modernità, all’aria internazionale che vi si respira, al fascino mitteleuropeo. Eh beh è stato anche importante il padrone. Oggi come oggi tuttavia c’è molto da fare.W trieste città d’arte w trieste città turistica, ma please negozi aperti sempre, non ostaggio di botegheri

  25. bonalama ha detto:

    ancora su “BRANCA”: suddivisione di una scienza, ramo di una dottrina, settore di attività. Da non confondersi col “branca e scampa” (ruba e fuggi)di coloro che sembrano voler fare incetta dei tesori triestini e darsi alla macchia. P.S. il comune riceve royalties dall’immagine, comunque suggestiva, del castello di miramare? oppure ” A Cerneglons: O Cerneglons a le tue bianche torri
    attediate per lo ciel piovorno
    fosche con volo di sinistri augelli
    vengon le nubi”. In caso di sostituzione di Cerneglons, ( Cividale, o Aquileia o Tarvisio) con TRIESTE, e’ chiaro che le nubi vengono da nord ovest

  26. dimaco ha detto:

    il bed and breakfast è una particolare forma di ospitalità(intesa come forma alberghiera)che presuppone la permanenz solo per qualche notte. L’aumento di tale attivita non significa assolutamente che vi sia stato un’aumento del turismo, ma solo un’aumento di posti letto per persone di passaggio per la città. Da qui a dire che vi è stato un’aumento del turismo è pura fiaba. Si danno come al solito dati statistici (forse veri) per darepiù validita alle cose non vere.

  27. Tergestin ha detto:

    @ Marisa

    Mi capisso che l’invidia xe una bruta bestia.
    Pero’ zerca de capir: l’unicita’ de Trieste, specialmente nei ultimi secoli, quanto a storia, cultura, ruolo politico e (multi)etnico, no se la pol assolutamente paragonar a Udine o Pordenon, che in questo contesto passa assolutamente in secondo pian (per esser boni): metite el cuor in pase.

    Non cito gnanca “Spilimbergo, Sacile e Strassoldo” perche’, con rispetto parlando, me sa de barzelletta, nonostante ghe sara’ robe interessanti anca la’.

    Xe come se mi zercassi de convinzer i turisti a boicottar i rifugi delle Alpi Carniche con el Premuda dela Val Rosandra (tanto per farte capir che qua el campanilismo, da parte mia, non c’entra).

    Abbi un poco de senso del realismo, su. Un minimo, almeno.

  28. Tergestin ha detto:

    Orrendo el Castel de Miramar?
    Dovemo dirghe ai mati in region de adoperarse per meter sui depliantini i mobilifici de Spilimbergo…..la’ si’ che femo el cul a Venezia, Firenze e Roma messe insieme.

  29. marisa ha detto:

    BONALAMA, forse ti stai scordando che nella Patria del Friuli, dal 1200 fino al 1805 è isistito un Parlamento dove sedevano con diritto di voto anche le comunità rurali che godevano di ampia autonomia. E fino a che non è arrivata la Serenissima è stato un Parlamento vero, poi Venezia ne ha ridotto i poteri. Come vedi, tanto servi poi non eravamo….

  30. marisa ha detto:

    TERGESTIN, ma perchè la butti sul campanilismo? Mai neppure citato Udine o Pordenone. Ho solo commentato il testo del POST. Fammi la cortesia resta nel tema…

  31. capitan alcol ha detto:

    Si stava meglio quando ci si arrampicava sugli alberi.

  32. Tergestin ha detto:

    @ Marisa

    Ti te la butti sul campanilismo.
    Te sminuissi le cifre, te paragoni Trieste con paesotti de quatro case, te disi che un dei nostri simboli xe orrendo…..vedi ti. Leggi anca quel che no te fa comodo ogni tanto. Saluti dal capoluogo 😀 !

  33. bonalama ha detto:

    non è il discorso di essere servi o meno è il discorso di essere PADRONI della terra (anche poca, anche magra, ma PROPRIA). I” liberti” una volta montadi sul scagno fa spuzza e dano. Sic est.

  34. stefano (romano) ha detto:

    Pur concordando su alcune cose dette da Marisa, su altre dettate dal suo noto “friulanocentrismo” no: prima fra tutte l’affermazione secondo cui Aquileia sarebbe paragonabile a Pompei. Con tutto il rispetto per la Basilica, i mosaici e i resti del porto, io che abito a pochi km da Ostia antica e ho visitato + volte Pompei posso dire che (purtroppo) Aquileia, pur essendo un caso archeologico interssantissimo (anche e soprattutto per la sua posizione geografica), non offre un terzo di ciò che le suddette località offrono a un turista.
    Detto questo, Trieste è l’unica città in regione ad aver le carte per poter competere sul piano turistico con le altre città d’arte, meta di periodi medio-lunghi e base per escursioni dei dintorni (Aquileia inclusa). Non se ne vogliano Udine, Gorizia e Pordenone, ciascuna di esse con una sua personalità, un appeal, un territorio dalle enormi potenzialità, eventi fortemente attrattivi (pordenonelegge, le giornate del cinema muto, far-far-east…) mancano di quella dimensione paesaggisticamente anomala e di carattere internazionale che a Trieste viene riconosciuta dalle GUIDE di mezzo mondo. Pur tuttavia non ancora ben sviluppata (a causa della sua recente perificità geopolitica e di conseguenza dalla penuria di trasporti, a non scelte ruotanti attorno al porto vecchio – vedi Expo -, e anche a una promozione in gran parte autoreferenziale) le potenzialità di Trieste per un turismo di massa (ovviamente non paragonabile alle ondate estive di Grado e Lignano, e nemmeno a quelle di Venezia) si notano al primo sguardo e secondo me fanno la differenza.
    Credo che il passaparola stia facendo effetto e i dati in qualche modo certificano una tendenza a crescere. Da qui ad essere trionfalistici ce ne vuole, c’è ancora moltissimo lavoro da fare.

  35. Marisa ha detto:

    TERGESTIN, grazie per i paesotti di quattro case! Cosa vuoi, non tutti hanno la fortuna di vivere a Trieste!

  36. capitan alcol ha detto:

    Tergestin per onore del vero non è marisa ad aver parlato male di miramare. Rileggi bene.

  37. Bibliotopa ha detto:

    No? “una villa di stile inglese, costruita alla fine dell’ottocento, architettonicamente orrenda: villa di Miramar.”
    post 24.
    ( fra l’altro, non è proprio della “fine dell’ottocento”… in fondo nello stesso periodo un certo Luigi di Baviera, un po’ strampalato, costruiva le proprie “ville”)
    Mi sorprende invece che nessuno abbia citato uno dei più begli e famosi cicli d’arte visibile a Udine: gli affreschi tiepoleschi dell’Arcivescovado: da suggerire ai turisti a Trieste per una visita in giornata.

  38. Bibliotopa ha detto:

    aggiungo: forse perchè Tiepolo non era friulano ma veneziano?

  39. flavio gropaiz gropaitz ha detto:

    Castello di Miramare…costruito con pietra d’Istria, che piu’ invecchia piu’ diventa bianca. Una volta scrivevano cosi’…oggi non so. Altro che quella pietra nera dei castelli del nord. Vedere Miramare sembra di vedere l’anima candida ! !

  40. Paolo Geri ha detto:

    #24. Marisa

    “solo una villa di stile inglese, costruita alla fine dell’ottocento, architettonicamente orrenda: villa di Miramar”

    Miramare può piacere o non piacere. Ma è un Castello (non una villa), non è di “stile inglese” (gradirei capire che cosa vuol dire) e non è della fine dell’Ottocento: fu progettato dall’ architetto viennese Carl Junker tra il 1856 ed il 1860.

  41. matteo ha detto:

    TRIESTE. Nessun ripensamento sul progetto del superporto per Monfalcone e (in futuro) per Trieste, anzi. «L’i nteresse manifestato per Capodistria, per lo sviluppo del molo terzo e la bretella ferroviaria verso Divaccia, al contrario esalterà il valore strategico del Corridoio Adriatico Baltico che passa per Monfalcone e va diretto al Nord attraverso la Pontebbana». Unicredit Logistics attraverso il vicepresidente, Maurizio Maresca, pur raccomandando cautela «siamo alle fasi preliminari» ripete, conferma i contatti con il governo sloveno e spiega: «si tratta di due progetti diversi». A Monfalcone c’è un diretto coinvolgimento con Maersk per la realizzazione e la gestione, Unicredit «va oltre il suo ruolo». A Capodistria invece sarà un’operazione puramente finanziaria di ”project financing”.
    http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/nodo-infrastrutture-porti-unicredit-conferma-i-contatti-in-slovenia/2648447

    scuseme, ma me sembrava interessant metterlo da qualche parte, sembra che el porto trieste sta per esere taiada fora e non ne restera altro che el turismo, ma 2000000 persone col turismo o riva viver se non se qualcosa de divertente de mostrar

  42. bonalama ha detto:

    esatto trieste resta fuori, e quelli che vogliono recuperare il porto vecchio alla città andrebbero immediatamente cacciati, o gli si può chiedere i danni. trieste nasce con il porto se manca il porto muore trieste, altro che idiozie su mega alberghi etc. altro che palle sul waterfront che in questo caso senza porto diventa il fronte della tazza.

  43. marisa ha detto:

    @ BIBLIOTOPA – commento 38

    Se avessi anche solo fatto un accenno agli splendidi affreschi del Tiepolo (Palazzo Patriarale, Duomo, ecc.) e al fatto che Udine è anche definita “la città del Tiepolo”…..qualcuno qua dentro mi avrebbe sbranata viva!

  44. stefano (romano) ha detto:

    Basta avere una cultura media o esser stati almeno una volta a UD per sapere che è la città del Tiepolo (ammesso di sapere chi è il Tiepolo).

    Il discorso porto, scusate, ma è molto OT. Se volete ne discutiamo altrove…
    Porto e turismo possono convivere benissimo! Lasciamo perdere quello che dice Unicredit che su qs argomento mi pare contraddica se stessa. Una cosa è certa: i trasporti dell’immediato futuro sono strategici, TS ne è scarsa per diversi motivi (pur avendo le infrastrutture) e Koper in qs è avvantaggiata (anche perchè in Slo c’è un governo del fare………..). Torna il discorso di Ts e del suo hinterland, discorso da cui dovremmo partire sempre! si parli di porto e di turismo. Avvantaggiare la direttrice Kp-Divaccia nn mi sembra una cattiva idea, premesso che il porto di TS DEVE essere connesso a quello di KP!

  45. bonalama ha detto:

    EH DAI MARISA, devo ricordarti la mitica battuta dell’ era glaciale? tip: dialogo tra diego e sid…. Sed paulo majora canamus: parliamo di porto?

  46. sergio ha detto:

    qui si parla di percentuali ma nessuno parla di Trieste in che stato si trova, pensiamo che il “Castello di Miramar” perchè così si chiama non ha in costiera un’indicazione turistica, certi turisti passano lo vedono e passano oltre, niente cartelloni di indicazione, la città caro assessore è sporca, lei non ha fatto niente per renderla pulita,l’immagine che si fa il turista mentre sale il colle capitolino, passando per Cavana, o per la via della Cattedrale o passando la galleria Montanelli come anche la scala che fa schifo, si rende della trascuratezza della pulizia delle strade e del verde, vedasi castello di S. Giusto che doveva essere pulito dall’edera e dopo l’inaugurazione mesi fa, l’edera ancora è ancora da estirparla dalle mura del castello, non solo ma , vada a vedere a S.Giusto in che condizioni è il piazzale, la città è pulita soltanto sulle rive, orgoglio del nostro ancor per poco sindaco, mancanti di una pista ciclabile, non abbiamo musei di un certo pregio, l’Aquario che fa pena il campanile di S. Maria del guato e annesso caseggiato da ristrutturare con a fianco l’incompiuto magazzino dei vini,
    navi da crociere una ogni tanto, museo d’Enriquez fermo da una quindicina d’anni, tempio Mariano da ristrutturare, per chi viene dalla Slovenia noterà immediatasmente il cambio di paesaggio strade sporche, terreni con discariche, tram di Opicina che dopo una spesa di 8,5 milioni di euro non funziona , lungo il percorso della ferrovia, nonostante la precaria pulizia fatta, ci sono ancora zone con rifiuti, potrei andare avanti ma mi fermo quì, si prenda le sue colpe caro assessore, sarà bravo in altre tematiche, ma per quanto riguarda il mantenimento della nettezza urbana e verde per me lei non ha fatto poco o niente, vada a vedere le altre città, della regione diremo Udine e faccia un confronto, forse si renderà conto, per città turistica si intende una città pulita dove il turista si trova bene ha una serie di cose da vedere, trova cordialità,inoltre come città di mare non abbiamo spiagge, si parla dell’interramento di Barcola da anni , perchè non si fa una pista ciclabile che vada da Grignano a Sistiana ? I nostri politici non hanno idee,da anni sono sterili, basta vedere in che stato è la città, senza idee, o meglio ci sono ma quelle sbagliate e anche queste non partono mai,

    X Marisa le ricordo che siamo una regione unica il Castello di Miramar per la nostra città è il più chiamiamolo monumento importante (personalmente a me piace, poi ognuno ha i suoi gusti), ma mi da fastidio l’esposizione da lei fatta un po’ disprezzante, attira molti visitatori, e ricordo ai campanilisti friulani ( le ricordo a differenza che io stimo il friulano) che in qualsiasi posto si trovino i turisti nel Friuli Venezia Giulia il beneficio è per tutti, i soldi vanno alla regione, saluti sergio

  47. marisa ha detto:

    Un castello sono il castello di Duino, il castello di Strassoldo, il castello di Brazzacco, il castello di Arcano, quello di Zoppola o quello di Porcia, quello si Spilimbergo, ecc. Miramar non è un castello anche se viene così chiamato. Il suo committente (il fratello più giovane dell’Imperatore Francesco Giuseppe) commissionò una villa che doveva avere l’aspetto di un castello. Christoph Ulmer, studioso nato a Stoccarda nel 1963, nel suo poderoso studio poi pubblicato con il titolo “Castelli friulani – storia e civiltà” , edito da Magnus, nell’introduzione del libro, prima di passare alla descrizione dei castelli friulani, esamina anche il palazzo costruito a Miramare. Scrive: “A Miramare, l’idea del castello è trasmessa da una volumetria mivimentata, rafforzata da torrette d’angolo e merli. Le grandi aperture delle finestre non sono medioevali, ma si orientano stilisticamente verso le forme dei castelli inglesi del Cinquecento”. E poi ancora: ” Può causare sorpresa la scelta di un architetto di scarsa importanza e poco ispirato, come rivela la costruzione, soprattutto se si considera la grande scelta che Massimiliano avrebbe avuto a Vienna.”

    Cosa volete che vi dica….io preferisco i castelli originali! Splendido il posto scelto per costruire Miramar, belli i giardini e molto ben tenuti…..ma la villa a forma di castello non mi piace. Si può dire senza passare per campanilisti? Si può dire che il Castello di Duino….è tutta un’altra cosa?

  48. Tergestin ha detto:

    Per mi Stefano el Romano ga dito robe sagge.
    Comunque niessun sbrana viva Marisa se la parla dei affreschi del tiepolo (noi no semo accecadi da invidia e campanilismo), ma meter in competizion “Spilimbergo, Sacile e Strassoldo” con Trieste me par un delirio al quale no se pol risponder restando seri…..

  49. capitan alcol ha detto:

    E’ vero, avevo letto il #23.

    Trovo personalmento orrendo stilisticamente il castello di miramare

  50. bonalama ha detto:

    quale dei ben DUE castelli di strassoldo puo’ essere così definito? Eh basta con l’elenco di capanne fortificate alla bell’e meglio…………………… ah ah ah ah ah

  51. capitan alcol ha detto:

    #49 Corretto, anche perchè sono tutti nella stessa regione e mettersi sulla stessa barca a fare competizione sarebbe controproducente per tutti.
    Ti invito a ripensare al fatto che un paesetto possa non fare competizione ad una città.
    Immagino che San Giovanni Rotondo, Loreto o Assisi facciano numeri di presenze da paura se confrontati con quelli di Trieste ( e Castelmonte ).

  52. capitan alcol ha detto:

    #51 se nel castello di Strassoldo le madonne piangessero sangue non diresti le stesse cose.

  53. marisa ha detto:

    @ PAOLO GERI

    Sempre dal libro di cui il commento 48:
    “(il futuro Massimiliano di Messico). Come architetto egli scelse un TRIESTINO abbastanza sconosciuto, Carlo Junker, (…)”.

    Per lo studioso Christoph Ulmer, l’architetto Junker non era viennese ma triestino…

  54. bonalama ha detto:

    se le Madone pianzessi diria che gavemo ben altro de cui preocuparse, a proposito el Marzio strassoldo xe finì in canon o no?

  55. stefano (romano) ha detto:

    Il mondo aspettava Marisa per modificare il titolo “castello di Miramare” in “villino di Miramare” apponendo pure le giuste modifiche all’ode del Carducci

    O Miramare, a le tue bianche torri
    attediate per lo ciel piovorno
    fosche con volo di sinistri augelli
    vengon le nubi.
    Miramare, contro i tuoi graniti
    grige dal torvo pelago salendo
    con un rimbrotto d’anime crucciose
    battono l’onde.
    Meste ne l’ombra de le nubi a’ golfi
    stanno guardando le città turrite,
    Muggia e Pirano ed Egida e Parenzo,
    gemme del mare;
    e tutte il mare spinge le mugghianti
    collere a questo bastion di scogli
    onde t’affacci a le due viste d’Adria,
    rocca d’Absburgo;
    e tona il cielo a Nabresina lungo
    la ferrugigna costa, e di baleni
    Trieste in fondo coronata il capo
    leva tra’ nembi.

    … ma fatemi il piacere…

  56. Bibliotopa ha detto:

    #51 forse lo studioso Ulmer dovrà approfondire le sue conoscenze:dal libro di Rossella Fabiani: il castello di Miramare:
    Carl Junker nasce a Sauberdorf ( Bassa Austria) nel 1827 e compie gli sudi tecnici a Vienna, divenendo ingegnere. La sua attività si svolge prevalentemente nel campo della progettazione di acquedotti, tra i quali si ricordano quelli di Pola, di Trieste e di Salisburgo. Dal 1862 risulta k.k. Civil Ingenieur, autorizzato per tutti i tipi di edifici e risiede a Vienna, dove morirà nel 1882.

  57. Bibliotopa ha detto:

    errata corrige: studi, non sudi

  58. Luigi (veneziano) ha detto:

    Solo per ricordare che nei primi sei mesi di quest’anno l’orrenda villa di Miramare è stata visitata da 139.049 persone.

    Averne…

    Luigi (veneziano)

  59. bonalama ha detto:

    ok ritiro l’orrendo, sorry

  60. bonalama ha detto:

    anche perké …pecunia non videt (?)

  61. Bibliotopa ha detto:

    pecunia non olet.. diceva l’imperatore che aveva creato e tassato i vespasiani

  62. bonalama ha detto:

    intendevo la struttura, tutti stanchi eh?

  63. capitan alcol ha detto:

    Però una madonna che piange nella stanza da letto di Massimiliano… 😉

  64. Macia ha detto:

    I mosaici di Aquileia sono bellissimi e di enorme pregio storico. Ma, sinceramente, chi di voi passerebbe tre giorni di vacanza ad Aquileia??? Un pomeriggio può bastare, no?

  65. marisa ha detto:

    Macia, perchè a Trieste tre giorni cosa fai?
    Visto Miramar, Piazza unità d’Italia, San Giusto…..dove vai dopo? A si, vai a Aquileia, Grado, una azienda vinicola….

    Comunque il problema di Aquileia è che non c’è una efficiente organizzazione turistica culturale. E comunque partendo da Aquileia, a uno sputo c’è Grado che merita almeno due giorni di visita, poi già che si sei puoi andare Marano dove c’è un’oasi naturalistica di tutto rispetto o a Palmanova a fare il giro dei bastioni…o arrivi fino a Udine ad ammirare gli affreschi del Tiepolo o la casa natale della grande fotografa Tina Modotti (è nata in Via Pacchiuso a Udine…).

  66. capitan alcol ha detto:

    #66 Troppo dispersivo.
    Tanti (non tutti) i turisti prediligono le cose a portata di mano.
    Arrivi con aereo o treno e non puoi muoverti a meno che non prendi un’auto a noleggio, ma dove? Puoi farlo solo a Ronchi.
    Oppure arrivi in auto dopo un lungo viaggio e ti si prospetta davanti una settimana di spostamenti.
    Mancano la rete di trasporti pubblici che colleghi tutte le località menzionate. Comodità che in una città non mancano.

    Così come stanno adesso le cose si può puntare solo su comitive in corriera e camperisti.

  67. chinaski ha detto:

    ha ragione marisa, un turista a trieste non ha molto da fare. e diciamola tutta, e’ vero che in friuli ci sono cose piu’ interessanti dal punto di vista storico e artistico, e anche naturalistico. comunque nemmeno il friuli puo’ competere con regioni come la toscana o l’ umbria. il futuro di trieste per me non e’ nel turismo. dovrebbe essere nel porto, nei servizi e nell’ industria high tech. il turismo (ecosostenibile) lo vedo benissimo come risorsa per le comunita’ del carso.

  68. omo vespa ha detto:

    la casa natale de la grande fotografa Tina Modotti! verissimo! ariva gente de tokyo e de new york per amirarla vara! giusto ieri due pullman pieni de berlinesi me ga ferma in via carduci per domandarme come che se ariva a udine perche no i vol tornar in germania senza gaverla visita!

  69. matteo ha detto:

    ma a grado due giorni oltre al mare cosa si fa?

    direi piuttosto che trieste non dovrebbe puntare sul turismo ma sul porto, è nata col porto e senza porto non ha nulla da offrire

  70. capitan alcol ha detto:

    Se poi sei schiacciato tra mostri sacri del turismo come la Croazia (estivo), l’Austria (invernale) o Venezia (culturale) è ovvio che un po’ l’autostima cade sotto i tacchi.

  71. capitan alcol ha detto:

    Si potrebbe puntare su turisti così, che di certe cose non gli interessa molto

    http://www.youtube.com/watch?v=5921cLv4buQ#t=3m31s

  72. Paolo Geri ha detto:

    #54. marisa

    La Direzione Regonale per i beni culturali (mi pare sufficiente ….) afferma

    ” …..Progettata nel 1856 da Carl Junker, architetto austriaco ….”

    http://www.friuliveneziagiulia.beniculturali.it/luoghi-della-cultura-in-regione/castelli/castello-di-miramare/copy_of_par_0

    poi ….
    http://www.icastelli.it/castle-1235158696-castello_di_miramare-it.php
    http://guide.travelitalia.com/it/guide/trieste/2095/

    e ancora
    “fu progettato dall’architetto viennese Carl Junker tra il 1856 ed il 1860”.
    http://www.trekearth.com/gallery/Europe/Italy/Friuli-Venezia_Giulia/Trieste/Miramare/photo1161486.htm

    Mi pare basti.

  73. Paolo Geri ha detto:

    #66.Marisa

    ” …. perchè a Trieste tre giorni cosa fai?
    Visto Miramar, Piazza unità d’Italia, San Giusto…..dove vai dopo?”

    Fra i miei clienti ci sono numerosi Bed & Breakfest e locali ripici di cucina triestina. Lo sapete che cosa chiedono di visitare i turisti ? La Risiera di San Sabba, la Chiesa di San Spiridione e la Sinagoga, Grotta Gigante, come si arriva in Val Rosandra, il Museo Revoltella (ed altri musei), da dove parte l’ “itinerario Sveviano”, il Museo Ferroviario (gettonatissimo) e tante altre “cosucce” che ad un turismo abbastanza di “élite” com’è quello che gravita su Trieste interessano.
    Ho parlato con parecchi turisti che dopo tre giorni trascorsi a Trieste si riproponevano di tornare perchè non “avevano visto tutto”. Siamo solo noi triestini che ci viviamo a non apprezzare quanto offre Trieste.

  74. chinaski ha detto:

    eh, il museo ferroviario. si e’ capito cosa vogliono farne? effettivamente quello potrebbe attirare un sacco di gente (a me piace molto)

  75. Macia ha detto:

    Marisa, intendevo: dormiresti due-tre notti ad Aquileia? Che alle 17 chiudono tutto?
    Credo che un turista, in effetti, come tu hai giustamente detto, preferisca dormire a Trieste e da lì farsi il giro del Friuli.
    Confermo anche: Sacile e Spilimbergo sono bellissime. Ma andarci a fare le ferie è un altro paio di mancihe.

  76. marisa ha detto:

    @ Matteo – commento 70

    Un giorno lo dedichi al centro storico con guida ( e ce n’è di che vedere!). La sera cena in locale tipico gradese. Secondo giorno un bel giro nella laguna con pranzo in uno dei tanti casoni della luguna di Grado.

    E pensa, Matteo…..senza neppure mettere piede in spiaggia!

    mandi!

  77. marisa ha detto:

    @ OMO VESPA

    Vero, hai ragione! Oggi a Udine sono così stupidi da non aver ancora capito la potenzialità, sul piano turistico, di essere la città che ha dato i natali a Tina Modotti, fotografa conosciuta in tutto in mondo e in particolare Sud e Nord America!
    Oggi c’è un comitato che organizza mostre e convegni su Tina Modotti, ma ci vorrebbe un serio marketing turistico, che oggi manca.

  78. marisa ha detto:

    @ Macia

    e perchè un turista per farsi un giro in Friuli dovrebbe soggiornare a Trieste anzichè a Udine, città che si trova al centro del Friuli oltre che esserne da secoli la Capitale?

  79. Macia ha detto:

    @Marisa: Non lo chiedere a me. Ma qualcuno soggiorna di sicuro anche a Udine, se ha in mente un giro del Friuli.
    Invece magari uno va a Trieste per poter visitare, oltre alla città e al Friuli, anche un pezzo d’Istria.

  80. marisa ha detto:

    @ Paolo Geri

    Mi trovi una città italiana con un passato storico che non abbia moltissimo da vedere?

    La stessa Pordenone, che è diventata città negli anni 70 del secolo scorso, ha un viale con parecchi palazzi storici che meritano una visita con guida….

  81. capitan alcol ha detto:

    Ehi e Redipuglia dove la mettiamo? Lì ci si può dormire per più di 3 notti.

  82. bonalama ha detto:

    a forza di spubblicarci reciprocamente e di mettere in risalto le vicendevoli pochezze turistiche, poikè il forum è libero e tutti possono accedere, penso che perderemo clienti.(cioè chi li ha, chi non ne ha…. nisba comunque)

  83. Bibliotopa ha detto:

    E non dimentichiamo che a Grado c’è perfino la pensione Uliana, dove hanno acciuffato Vallanzasca!
    e poi sono tutti ansiosi di imparare come finì lo Scisma dei Tre Capitoli

  84. Paolo Geri ha detto:

    #75. Chinaski
    Per il momento il Museo Ferroviario tira avanti con il lavoro volontario del Dopolavoro. Aperto mercoledì, sabato e domenica 9-13 (decisamente troppo poco ….)

    http://www.museoferroviariotrieste.it/

  85. chinaski ha detto:

    @ marisa 78

    si’ bon, pero’ tina modotti non era solo una fotografa, era anche una rivoluzionaria e tante altre cose. mi suona male parlarne in termini di “potenzialita'” e “marketing”, roba da presidenti del consiglio brianzoli.

    mi piacerebbe che a udine si organizzasse qualcosa di grosso, in relazione a tina modotti, che so, una scuola internazionale di fotografia, roba del genere.

    in ogni caso, que viva mexico libre! tina modotti e’ molto piu’ interessante di massimiliano d’ asburgo.

  86. Luigi (veneziano) ha detto:

    Tanto per sapere, mi confermate che anche nel 2010 la località più visitata del FVG è Lignano?

    L.

  87. Tergestin ha detto:

    Signori, mi ribadisso che Trieste pol puntar sul turismo. Certo, come dise’ voi, la xe schiacciada da colossi quali Austria, Croazia e Venezia, ma la podessi difenderse ben se sfruttemo degnamente quel che gavemo.

    Ahime’, devo aggiunger per Marisa che continua a rampigarse sui speci, che in region non esisti niente de cussi’ unico come la storia de Trieste nei ultimi secoli e i sui mille risvolti culturali, etnici, politici e quanto altro. Me sembra scontado solo parlarne, senza nulla toglier al Friuli che podessi e dovessi puntar soprattutto sulla montagna (turisti che cori a Spilimbergo o che fa a pugni per veder la casa dela Modotti no ghe ne sara’ mai in cifre tali da alzar el bilancio significativamente).

    Oltretutto el Friuli xe una realta’ economica piu’ brillante de quela Triestina e meno infarcida de lazzaronaggine (pensemo ai nostri commercianti) e quindi podessi dir la sua senza tanti problemi.

    Solo che davanti a certi paragoni che sminuissi una citta’ che ga avudo una rilevanza internazionale del nostro livel con realta’ un attimin…..diverse, me par el solito rigurgito campanilista fine a se stesso. La soluzion giusta xe sfruttar in piena le proprie potenzialita’ con un ocio al realismo, roba che no tuti fa quando xe infervoradi da invidie e punte de velen.
    E xe un peca’, per tutti.

  88. capitan alcol ha detto:

    Esempio: un turista che dorme a Grado e decide di usarla come base per farsi un giro della regione senza voler muovere l’auto.

    Per andare a Udine prenderà un autobus della SAF , per andare a Gorizia o Trieste un autobus o un motoscafo dell’APT
    Ora come si può sperare di sviluppare il turismo già con queste limitazioni. Ogni volta che sono andato in giro per turismo la prima cosa che si compra è un abbonamento settimanale ai mezzi pubblici e non ho mai avuto problemi. Possibile che qui si debba andare avanti sparandosi sui piedi?

    Prendete la FVG Card.
    Trasporti
    – Gratuità sui trasporti pubblici urbani di Udine e Lignano
    – Gratuità sulla Cabinovia del Lussari
    – Gratuità sulla Cabinovia del Canin
    – Sconti del 30% sui trasporti marittimi
    – Gratuità sul treno Udine-Cividale e ritorno

    Vi pare una cosa logica? Se uno vuole sfruttarla come fa ad andare da Udine/Lignano alla Cabinovia del Lussari? o a Cividale?

  89. marisa ha detto:

    CHONASKI – commento 86

    Perfettamente d’accordo con te. Infatti fino ad ora non si è realizzato a Udine tutto questo anche perchè Tina Modotti è stata una grande intellettuale con amicizie importanti….. ma di sinistra (troppo a sinistra per certi ambienti regionali !).

    Speriamo che i tempi ora siano più maturi per riuscire a dare lo spazio che merita anche a questa straordinaria figura di intellettuale (oltre che grande fotografa).

  90. fluido ha detto:

    marisa in tre giorni? non so non go mai fato il “turista a trst” perche a ts ghe vivo, ma te parlo per esperienza diretta de qualche mese fa quando go aiutado all’organizzazion de una manifestazion de videodanza. gavevimo ospiti 2 registi un inglese da londra e una americana da new york e i iera qua per 3 giorni e devo dirte che ghe dispiaseva lasar trieste, e non i ga visto praticamente niente. i xe restai affascinadi della città e non xe solo i musei i palazzi e le robe de veder. uno lo go trovado sentado nel bar a lato del comun mentre se guardava el tramonto sul mar, no servi guide per quel, e me ga dito che iera sentado la da un per de ore a “viver” la città che non ghe sembrava per niente indormenzada (come me sembra a mi molte volte), l’americana inveze voleva spostar el volo per restar ancora un per de giorni ma non ghe la ga fata. sarà la novità, sarà che una piaza così xe rara, sarà le giornade fortunade dei primi de setembre col sol che fa brillar il palazzo del governo, sarà che ghe xe una luce particolare, sarà che il centro vien pian pianin valorizzado, sarà che xe semplicemente trieste.

  91. marisa ha detto:

    Fluido…sapessi com’è fantastico un tramonto osservato seduti sui sassi del fiume Tagliamento! Oppure la sera quando cammini per i vicoli medioevali di Venzone con i tuoi passi che risuanano nel silenzio della sera..

    Capisco che Trieste è la tua città, ma quello che scrivi di Trieste vale per tante altre realtà…

  92. capitan alcol ha detto:

    marisa però anche tu… ti metti a criticare in casa altrui.

  93. marisa ha detto:

    CAPITAN ALCOL – commento 89

    Mai sentito parlare del servizio noleggio auto? Noleggio l’auto e mi fermo dove voglio e per quanto tempo voglio….

  94. marisa ha detto:

    Commento nr. 93

    scusa se questo è un Blog triestino che tratta un tema triestino, cosa dovrei eventualmente criticare….se non il tema del Post? O mi metto a criticare il turismo friulano, che non c’entra nulla con il Post?

  95. omo vespa ha detto:

    marisa, la gente che va in ferie ghe piase no dover cior l’auto. fora che noi italiani, noi senza auto no andemo neanche pisar.

  96. capitan alcol ha detto:

    #94 mica tutti vogliono guidare o noleggiarsi un’auto.

  97. capitan alcol ha detto:

    #95 tu critichi trieste. Non mi pare che critichi l’argomento del post.

  98. capitan alcol ha detto:

    E comunque prova a fare una ricerca per un’auto a noleggio a Grado.
    Ho provato su Expedia:
    Autonoleggi vicino a Grado (12 località trovate in totale)
    Aeroport Guillana, Trieste
    17,9 km (11,1 miglia) da Grado,

    Proauto Di S.Prodan & C., Trieste
    17,9 km (11,1 miglia)

    Stazione Marittima – Molo Bersaglieri 3, Trieste
    29,7 km (18,4 miglia) da Grado

    Aeroporto Ronchi Dei Legionari, Trieste
    17,7 km (11,0 miglia)

    Secovlje 19, Secovlje
    29,0 km (18,0 miglia) da Grado

    Obala 55, Portoroz
    23,8 km (14,8 miglia)

    Pristaniska 41, Koper
    31,0 km (19,3 miglia) da Grado

    tanto per dirne alcuni.

  99. marisa ha detto:

    Di solito quando si vuole visitare una regione o una zona particolare e ci si arriva in aereo o in treno, ci si appoggia ad una agenzia di viaggio che ti prenota il volo (o il treno), l’albergo e anche l’auto a noleggio….

    Oppure si partecipa ad un viaggio organizzato e allora non c’è alcun problema, salvo che visiti solo quanto previsto nel pacchetto turistico….

  100. capitan alcol ha detto:

    Non capisco: stai difendendo la disorganizzazione del trasporto pubblico locale e delle iniziative di dubbio valore dell’agenzia per il turismo. Mah contenta te.

  101. Tergestin ha detto:

    @ 92 Marisa

    Altra rampigada sempre piu’ scivolosa sui speci.
    Quel che val per TS no val anca per altre realta’. Agli inizi del novecento, quanti scrittori, artisti e intellettuali de fama internazionale soggiogava a Trieste e ghe dedicava versi? Quale citta’ iera nei anni cinquanta sotto i oci del mondo, a confine tra Est e Ovest, oltre a Berlino? E in quale citta’, al giorno d’oggi corri registi nazionali e internazionali, sia de film, fiction o videoclip a girar, entusiasti?

    Finissila qua, no te fa paragoni che pol regger minimamente in pie. No te piasi Trieste (e se capiva benissimo) ? Godite Venzone, el Tagliamento e quel che te vol, ma evita de esaltarme le figade de Spilimbergo e sminuirme un posto come TS, perche’ altrimenti te se la zerchi proprio.

  102. Marisa ha detto:

    Tergestin, ma dai! Sembri l’innamorato perso che tira fuori il coltello alla più piccola critica che viene fatta alla sua amata (commento nr. 102, più tutti i tuoi commenti precedenti). E che ne dici del commento nr. 68 di Chinaski? Comm’è che non hai ancora fucilato alla schiena anche lui?
    O forse lui è perdonato perchè è triestino?

    Sai qual’è il problema di alcuni triestini come te? Continuate ad ammirare un quadro dipinto nel 1910 dove si vede entrare nel porto di Trieste immensi velieri a vele spiegate! Ragazzi sveglia, siamo nel 2010!

  103. bonalama ha detto:

    Trieste è una città unica, meravigliosa di respiro internazionale, emozionante, multiculturale e questo vedo irrita molti. b.t.w avrei qualcosa da dire sull’università però: l’autore del commento 103 dice di averla fatta a Trieste, una curiosità: è lì che ha imparato a scrivere “qual’è” con l’apostrofo?

  104. marisa ha detto:

    SI ho imparato a Trieste a scrivere “qual’è “con l’apostrofo.

    “Trieste è una città unica, meravigliosa di respiro nternazionale”: è per questo che vi sbranate sempre su temi come foibe, esuli, Tito, s’ciavi? E’ per questo che a Trieste non c’è ancora il bilinguismo sloveno/italiano? Alla faccia della città internazionale!

  105. bonalama ha detto:

    io invece ritengo che tale marchiano errore sia stato appreso alle elementari o alle medie o alle superiori, delle quali ignoro la localizzazione, anche se magari non dipende dall’ erogatore ma dal recettore. E’ vero, ci si sbrana in quanto la città è stata crovevia di tragedie immani, ha subito lacerazioni terribili e l’attuale impasse politico e non solo è frutto di quei momenti e della ricorrente pioggia di immigrazione: fino al 1918 dal Friuli, fino all’inizio della guerra dai ‘taliani, durante la guerra era covo di spie, a mano ma mano che si liberava l’italia questo è stato l’ultimo baluardo di fascisti repubblichini e co, oltre che centrale di tutta la spazzatura di servizi più o meno segreti. L’occupazione titina, gli alleati, gli esuli (che però sono andati anche via, i poveri ovviamente, non i ricchi), l’hanno lasciata spoglia di identità. Ma almeno qualcosa è rimasto: è una grande città mitteleuropea che molti vogliono culturalmente e (vedi porto) economicamente distruggere. Una signora americana guardando la città dalla piazzetta dell’obelisco disse: è la cosa più bella che io abbia mai visto. Era una fonte autorevole, aveva girato al seguito del consorte (diplomatico di rango)mezzo mondo industrializzato. Questa è la nostra città, che si vorrebbe sacrificare per quattro fienili popolati di zecche.

  106. Bibliotopa ha detto:

    a me a scrivere qual è senza l’apostrofo lo insegnarono a Trieste, ma alle elementari e alle medie.Al liceo e all’università non avevano bisogno di insegnare l’ortografia. Poi venne l’ondata di antinozionismo, per cui l’ortografia era considerata una superata pedanteria. Però a me il rispetto o meno dell’ortografia dà un’informazione sul background culturale di chi scrive.

  107. dimaco ha detto:

    Ci sono voluti 105 post, ma LUI è stato di nuovo nominato 🙂 mi sa cheè comeil prezzemolo sta bene su tutto. 🙂

  108. Luigi (veneziano) ha detto:

    Alla fine della fiera, mi pare però che si possa concludere che Trieste può senza alcun dubbio essere una città turistica, sia per quello che si può visitare in città che come centro per visitare i dintorni.

    Io è da sei anni che vengo a Trieste per lavoro, e qualche anno fa ci ho portato la mia famiglia.

    Partenza da Venezia al mattino, arrivo a Trieste poco prima di pranzo, lasciamo la roba in albergo, panino veloce e inizio visita della città.

    Il giorno dopo, ancora visita della città.

    Adesso non ricordo l’ordine esatto dei luoghi visitati, però abbiamo visto San Giusto, Miramare, Piazza Grande, San Spiridione, la sinagoga, San Nicolò e la Risiera. Più la sosta in un paio di caffè storici.

    Il terzo giorno, visita a Capodistria e Pirano e ritorno a Venezia.

    Come si può vedere, abbiamo lasciato indietro una barcata di roba da vedere, tanto che avevamo pensato di ritornare… ma dobbiamo ancora farlo (salvo i miei giri periodici per lavoro).

    Abbiamo usato l’auto per arrivare a Trieste e per andare a Capodistria e Pirano. Per il resto, ci siamo mossi comodamente con i mezzi pubblici o a piedi.

    La città è indubbiamente magnifica, ma devo dire che mi pare manchi una cosa.

    Premessa: nell’immaginario collettivo Trieste è la città cosmopolita dell’Impero, delle grandi famiglie borghesi, della fine del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo. Uno venendo a Trieste immagina quasi di trovare una “piccola Vienna” sul mare.

    Ciò che manca è una sorta di “museo dell’Impero”, ambientato magari in un palazzo storico del borgo teresiano, dove uno entra e s’immerge in quell’atmosfera.

    Per fare un paragone: a Venezia c’è il museo del ‘700, all’interno di uno splendido palazzo sul Canal Grande, di nome “Ca’ Rezzonico”. Tu entri dentro e ti pare veramente di ritrovarti in quel secolo lì. Un altro paragone che mi viene in mente è lo splendido museo Poldi Pezzoli di Milano.

    Miramare in un certo senso è qualcosa del genere, ma è troppo legata alla storia di una persona e non di una città intera, oltre a ciò è un po’ troppo decentrata rispetto al centro. Il Museo Revoltella – d’altro canto – è troppo “museo” e per nulla “casa”. Non entri dentro per percepire un’atmosfera, ma per vedere le opere disposte in modo “canonico”.

    Io immagino di girare nella zona pedonale, di entrare in questo palazzo storico, di visitare le stanze con gli arredi originali, i quadri, le posate, i saloni eccetera eccetera, laddove si percepisca che a Trieste vivevano genti di mille etnie legate però dal fatto di aver voluto vivere in questa città, poi magari esci ed entri a San Spiridione, e concludi la tua mattina con una sosta al Caffè San Marco.

    Luigi (veneziano)

  109. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ bibliotopa

    Ai miei tempi (ho iniziato le elementari nel 1969) la mia maestra era l’ultima che ancora usava le gare e le lodi: gara di verbi, gara di grammatica, gara di tabelline.

    Ricordo questa specie di tornei, dove regolarmente ci si sfidava: maschi contro femmine.

    Chi vinceva prendeva la lode: lode d’argento per il secondo, lode d’oro per il primo. Questa “lode” non era altro che un minidiploma, che veniva compilato con i dati del vincitore, timbro della scuola e firme dell’insegnante e del direttore.

    Un’era geologica fa.

    L.

  110. omo vespa ha detto:

    venezian, giusto. TS vive de pasado ma poderia far de piu. e, per restar seri, come ga fato el doge, TS xe cita de visite de 3-4 giorni; no credo che posi pretender a far de seconda firenze, venezia, roma, vienna per visite de 1 setimana… varde citadine in belgio o in spagna che fa turismo con i viagiatori del sabato e dela domenica, grazie easyjet! (eco, portar uno cosi a Ronchi val 10 volte piu che i voli TS-Milano! a proposito, no ghe iera raianer che vegniva qua? xe ancora?)
    A TS ghe xe bastanza roba, xe solo de impegnarse e renderla piu acesibile a quei che ghe vien.

  111. dimaco ha detto:

    @110

    Quando andavo alleelementari io circa il 1977 la miamaestra usava ancora questo metodo. Solo che da noi venivano distribuiti gli angioletti e incollati su un cartellone in classe. Le stellne dorate d’rgento o bianche invece venivano incollate sui quaderni. Ne ricordo ancora l’odore. e ricordo pure che bsognava pregareprima di iniziare lelezioni. Unatortura proseguita sino alla terza media (ma non tutti i professori lo pretendevano)

  112. capitan alcol ha detto:

    Altro esempio:
    Sono inglese o tedesco e voglio farmi un giro a Trieste (ma potrebbe valere peraltre località in regione)
    Scrivo “Trieste” su google e il primo risultato che ottengo è http://www.trieste.com/
    apro la pagina in questione e non è disponibile solo in italiano.
    Salto nell’ordine i siti di wikipedia, della retecivica, dell’università e dell’aereoporto e trovo oltre metà pagina http://www.turismofvg.it/it-IT/trieste.html
    Qui la traduzione in inglese c’è, vedo le disponibilità per pernottare in città e nella lista degli alberghi clicco “Richiesta informazioni” (in italiano) e mi si apre una form per la richiesta completamente in italiano.
    Beh non c’è che dire.
    Provate a prenotare una stanza d’albergo a Klagenfurt. Io l’ho fatto in cinque/sei click.

  113. fluido ha detto:

    @marisa
    il mio post era semplicemente in risposta sul fatto che non sai cosa fare per più di 3 giorni a ts. concordo con te sul discorso che ogni posto ha una particolaritrà. qualche settimana fa ho assistito ad un tramonto meraviglioso tra le prealpi carniche per l’esattezza da illego. ma il mio post non voleva intendere che c’è il tramonto più bello al mondo, solo sul fatto che non è vero che dopo 3 giorni non sai cosa fare.

  114. fluido ha detto:

    illegio e non illego (distipia 😉

  115. bonalama ha detto:

    @ capitan alcol: il sito da te citato prevede in alto a destra la scelta tra tedesco e inglese, certo manca il francese e non sono in grado di valutare la bontà dei testi tradotti, e scusa a sto punto sei sicuro di aver fatto una prenotazione a Klagenfurt??

  116. Bibliotopa ha detto:

    #109: Museo Morpurgo in via Imbriani- a me sembra un po’ polveroso, ma le stanze sono molto simili, solo più lussuose, a quelle delle mie prozie arredate alla fine dell’Ottocento.

  117. capitan alcol ha detto:

    #116 su trieste.com non vedo alcun tasto per la traduzione.
    Su quella di turismofvg ci sono le traduzioni e si può anche prenotare ma della sistemazione non ti dice niente e se vuoi delle informazioni devi cliccare su “Richiesta informazioni” e compilare un modulo in italiano.
    Per Klagenfurt ho trovato il portale come secondo risultato della ricerca e gli alberghi sono descritti con dovizia di particolari.

  118. bonalama ha detto:

    grazie, mi riferivo cmq a turismo fvg

  119. Tergestin ha detto:

    @ Marisa

    Noi Triestini semo perfettamente coscienti de quel che xe diventada Trieste e del suo cambiamento (in pezzo) e ne gavemo gia’ discusso ampiamente. Mi no son un “innamorado perso”: mai no diria, nemmeno per scherzo, che Barcola se pol paragonar alle spiagge Croate, che la Val Rosandra xe meio delle Dolomiti o altro.

    Ti te paragoni Trieste semplicemente con cittadine e paesi con cui no se pol MI-NI-MA-MEN-TE paragonar a meno che no se voli far battude, causa astio e invidia. Tuto qua.

  120. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ bibliotopa 117

    Pensa te: non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo museo.

    Thanks.

    L.

  121. Luigi (veneziano) ha detto:

    Cercando su Google, ho visto che attualmente presso il museo Morpurgo è esposta una straordinaria collezione di… vasi da notte!

    http://www.retecivica.trieste.it/new/vis_articolo.asp?pagina=-&link=162&tipo=articoli_eventi&ids=13

    L.

  122. tom sawyer ha detto:

    de cagarse!

  123. stefano (romano) ha detto:

    @109. Confermo tutto. Sono tornato 2gg per la Barcolana con 3 amici di Roma. Hanno apprezzato MOLTISSIMO la città e hanno visto un po’ tutto di corsa, senza entrare nel castello di Miramare e nella basilica di S.Giusto tralasciando Risiera, Muggia, Musei, Grotta Gigante e Val Rosandra (vicino la quale pernottavamo).

    E’ questo il tour che di solito consiglio agli amici che arrivano in città: primo giorno in centro, secondo Miramare-Tram-Carso e Grotta, terzo Risiera-Muggia-Istria slovena, se avanza tempo ValRosandra, Duino, Aquileia e Collio.

    I mezzi pubblici (solo una volta arrivati in città, il PROBLEMA è arrivarci!) sono ottimi x gli spostamenti senz’auto. Si può fare (si DEVE fare) di più per connettere in maniera fluida TS a Capodistria e al goriziano. Naturalmente (è il mio pallino) qualcosa dovrà attuarsi per i treni da/per Lubiana. Se si infila anche la capitale slovena in uno dei giorni del soggiorno l’esperienza potrebbe essere esaltante (almeno così mi hanno confermato già due coppie di amici, in periodi differenti). Siamo quindi già ad una vacanza di cinque giorni, con una settimana si può andare fuori porta e visitare Udine, io consiglio caldamente uno stop a S.Daniele, e Villa Manin con le sue mostre d’arte contemporanea vale senz’altro la distanza.

    Riguardo la carenza di un museo sul periodo asburgico io ricordo quello di arte antica (mi sembra?) che stava in piazza libertà e che aveva oltre ad un’interessante pinacoteca alcune stanze arredate come un appartamento borghese. Un’idea ce la si può fare visitando anche il palazzo Gopcevich dove al piano terra allestiscono mostre di arte contemp. e ai piani superiori il museo teatrale. Una specie di immersione nel primo novecento la si ha appena varcato il portone.
    Un po’ diverso ma pur sempre evocativo di un’epoca d’oro è il Museo Revoltella (anche se le sale risentono della zampa di Scarpa), mentre la villa omonima (al Cacciatore) ha nel parco e nella serra la stessa impostazione da giardino all’italiana di gusto borghese dell’800.

  124. stefano (romano) ha detto:

    PS. Visto il mio rapidissimo escursus sulle attrattive triestine e del territorio, giusto per rinfrancare qualche animo depresso faccio solo alcuni nomi presenti in guide (inter)nazionali (e quindi legati a luoghi ben precisi della città):
    Svevo, Saba, Slataper, Carducci, Joyce, Rilke, Strehler, Magris, Pahor.

    Buon viaggio!
    E buon B&B!

  125. stefano (romano) ha detto:

    Orpo! go dimenticà Johann Joachim Winckelmann!

  126. marisa ha detto:

    Non vi preccupate, so scrivere in italiano e anche correttamente. E a scuola, università compresa, non ho mai avuto problemi ortografici. Normalmente sui Blog si finisce con lo scrivere molto rapidamente e gli svarioni sono la regola. E non solo nei miei commenti. Ad esempio, nel commento 112 di Dimaco, ci sono parole scritte senza spazi e parole ove manca una lettera, ma mai mi sognerei di affermare che è un ignorante che non apre mai un dizionario.

    A scuola mi hanno insegnato ad esprimere concetti: per iscritto ed oralmente. E il contenuto di uno scritto è molto più importante di un “qual’è”, svarione ortografico scritto di tutta fretta senza poi rileggere.

    Precisato questo, vi invito a rileggere i commenti 7 – 28 – 29 – 33 e in particolare il n. 88 di Tergestin. Sono l’apoteosi del “cittadino” che guarda con la puzza sotto il naso chi ritiene “non essere cittadino”, e quindi di status non uguale al suo.

    Concetti come “l’unicità della città di Trieste” sono, a mio giudizio ovviamente, concetti molto campanilisti (e anche un po’ razzisti?), perchè partono dal presupposto che gli altri (in questo specifico caso, i friulani) siano senza storia o che la loro storia non sia altrettanto importante. In realtà “gli altri” hanno solo una storia diversa, “unica” anche la loro. La grandissima storia del Patriarcato di Aquileia con i suoi 15 secoli di grande civiltà di respiro europeo e quindi tutt’altro che locale, i longobardi in Friuli con il ducato da loro costruito, la civiltà rurale friulana, il medioevo friulano con i suoi castelli (quelli veri!) e le sue giurisdizioni, il Parlamento friulano, per Tergestin spariscono, diventono pallidi ricordi di un popolo senza storia, i friulani, di una regione senza passato, il Friuli. E su tutto questo, per Tergestin, emerge un “monumento” ad un periodo della storia di Trieste, quello che va dalla metà del 1800 al 1915: i 60/70 anni in cui Trieste è stata una grande realtà emporiale. E emerge tutto l’orgoglio, in senso negativo questa volta, di essere un “cittadino”, e non un povero contadino mangiatore di “panoce”…..

    Del resto gli sloveni d’Istria e del Carso italiano, ne sanno qualcosa di tutto questo ….

  127. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ma concretamente, quante sono le presenze turistiche a Udine rispetto a Trieste?

    L.

  128. capitan alcol ha detto:

    Ma finiscila con sta menata del Patriarcato!
    Erano dei vassalli dell’imperatore e basta.

  129. Marisa ha detto:

    Il Patriarcato di Aquileia “una menata”?
    Complimenti! Credo non ci sia altro da aggiungere quando qualcuno chiama una “menata” 15 secoli di grandissima storia di ampio respiro europeo!

    @ LUIGI

    Il “giochino” di contrapporre Trieste alle altre città capoluogo non regge. Il Friuli è una regione storica millenaria che va considerata nel suo insieme.

  130. capitan alcol ha detto:

    15 secoli!
    Allora a Trieste possono vantarsi di avere una storia di ampio respiro europeo dai tempi di Fabio Severo.

  131. Tergestin ha detto:

    El Friuli ga la sua storia e i sui bei posti, che mi personalmente cerco de goderme in tranquillita’: nel 95% de quei loghi, tuto voio incontrar meno che turisti rumorosi, i quali nel casin de Trieste pol starghe, ma nella quiete delle Alpi Carniche, no.

    Dopodiche’ se me se accusa de campanilismo (da un pulpito molto noto, tra l’altro) e addirittura de razzismo verso i furlani, gente della quale go sempre avudo e go tutt’ora la massima stima, pazienza. No devo giustificarme con chi riversa i propri torti sui altri.

    Quanto al resto, evidentemente me spiego mal mi o a qualchedun -credo piu’ facile- no ghe interessa capirme. In ogni caso molo el post, divertive.

  132. Macia ha detto:

    Marisa respinge il “trucchetto” di Luigi. Ma mi sembra un trucchetto anche presentare come dato unitario tutte le presenze in Friuli, compresa Lignano e le settimane bianche a Forni o Tarvisio. O no?
    Il Friuli è indubbiamente una bella terra, ma per un turismo culturale non tira. Senza rancore.

  133. MARCANTONIO ha detto:

    Mi consta che Aquileia fosse la terza citta’ per importanza dell’impero romano, all’epoca Trieste era poco piu’ di un villaggio e onde evitare i soliti che amo Trieste

  134. Macia ha detto:

    Ok. Adesso Aquileia, mosaici a parte, è un mortorio.

  135. MARCANTONIO ha detto:

    Su questo concordo

  136. capitan alcol ha detto:

    #134: Poco più di un villaggio che aveva il suo bel anfiteatro, il foro e un arco.

  137. capitan alcol ha detto:

    Scusate: teatro. L’anfi- è di troppo.

  138. MARCANTONIO ha detto:

    Si capitan, ma rispetto ad Aquileia era poco piu’ di un villaggio, tra l’altro visto l’estensione che aveva credo che ad Aquileia ci sarebbe tantissimo da scavare non solo quei quattro ruderi vicino al campo di calcio

  139. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marisa

    Di che trucchetto vai parlando? Vorrei semplicemente sapere DOVE arrivano i flussi turistici in FVG.

    Io credo (ma non riesco a trovare i dati complessivi) che la località con più presenze turistiche del FVG sia Lignano, e allo stesso modo credo (ma anche qui non ho i dati) che la città più visitata sia Trieste.

    Di solito è in funzione dello studio dei flussi che si programmano gli investimenti vari, per cui se io dovessi mettere in un unico calderone il “Friuli millenario” non farei altro che sperperare i quattrini.

    Ripeto quindi la domanda: chi è che ha i dati delle presenze turistiche nelle CITTA’ CAPOLUOGO del FVG?

    Tanto per capire se questo aumento dei posti letto a Trieste ha un senso o se è una follia.

    L.

  140. Bibliotopa ha detto:

    Con tutto il rispetto per Aquileia ai tempi dell’impero romano, terza città? Alessandria, Antiochia, Mediolanum, Treviri, Costantinopoli.. poi dipende anche quale periodo si vuole considerare.

  141. MARCANTONIO ha detto:

    No Bibliotopa sotto Augusto, Roma, Alessandria, Aquileia.
    Costantinopoli venne molto tempo dopo sotto Costantino da cui prese il nome, Mediolanum fu a lungo solo un grosso borgo.

  142. omo vespa ha detto:

    soto augusto aquileia campa, sopra augusto aquileia crepa.

  143. marisa ha detto:

    Luigi, ci sono anche i percorsi turistici culturali tematici, che ovviamente coinvolgono più località. Idem i percorsi turistici/agroalimentari di area geografica media o piccola.

    In questo momento, ad esempio, il Comune di Cividale del Friuli sta predisponendo un progetto culturale/turistico sui siti friulani longobardi. Oltre a Cividale del Friuli, verranno coinvolte anche tutte quelle località friulane dove sono state trovate sepolture longobarde già esplorate.

    E non parlamo poi dei numerosi progetti turistico/agroalimentare da anni ormai ripetuti in Friuli (vedi ad esempio le varie “Strade del vino” o “Aziende aperte”)

    Non puoi limitare il confronto ai soli flussi turistici delle singole realtà urbane perchè così escludi un sacco di progetti che coinvolgono più comuni friulani….

  144. capitan alcol ha detto:

    L’unica fonte che ho trovato è Ordo Urbium Nobilium del poeta Decimo Magno Ausonio

    Qui la top 20:

    1. ROMA.
    2, 3. CONSTANTINOPOLIS ET CARTHAGO.
    4, 5. ANTIOCHIA ET ALEXANDRIA.
    6. TREVERIS
    7. MEDIOLANUM
    8. CAPUA.
    9. AQUILEIA.
    10. ARELAS.
    11, 12, 13, 14. HISPALIS (vel EMERITA), CORDUBA, TARRACO, BRACARA.
    15 . ATHENAE.
    16, 17. CATINA, SYRACUSAE.
    18. TOLOSA.
    19. NARBONA.
    20. BURDIGALA.

    http://www.forumromanum.org/literature/ordo_urbium.html

    Non so a che epoca sia riferita.

  145. MARCANTONIO ha detto:

    E’ molti secoli posteriore Capitan

  146. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marisa

    Capisco quello che dici, ma – senza per questo voler fare dei paragoni di valore – se io voglio sapere come stanno andando le cose in Veneto, vado qui: http://statistica.regione.veneto.it/dati_settoriali_turismo.jsp

    Trovo tutti i dati – mese per mese, anno per anno – a partire dal 1997 ad oggi. Per dire, posso sapere quante presenze turistiche ci sono state nel comune di Affi (VR), nell’anno 2009, ma non solo. Posso sapere da quale regione italiana o da quale stato estero vengono questi turisti, se hanno dormito in albergo o presso un affittacamere o in tenda.

    Morale della favola, ad Affi nel 2009 sono venuti 87 cinesi (arrivi) con 182 presenze, ed hanno dormito tutti quanti in albergo.

    Oltre a ciò, posso sapere i dati anche per i COMPRENSORI turistici, e cioè per aggregati per tipologia.

    Per esempio: nei laghi del Veneto nel 2009 ci sono stati 2.012.398 arrivi e 10.007.315 presenze.

    Una roba del genere per il FVG esiste o no?

    L.

  147. Bibliotopa ha detto:

    Marcantonio, mi sembra strana l’assenza di Antiochia fra le principali città romane anche ai tempi di Augusto. Da dove trai i dati?
    Comunque avevo specificato che bisognava distinguere il periodo. Ma perchè scegliere i tempi di Augusto e non per esempio quelli di Traiano e in genere degli Antonini, che corrispondono più o meno alla massima espansione dell’impero romano?
    ed è ovvio che chi cita Costantinopoli non può che riferirsi a dopo che l’imperatore Costantino aveva dato nuovo lustro e nuovo nome alla sonnecchiosa Bisanzio.
    Però al momento giusto ( ai tempi di Diocleziano) Mediolanum si era quasi sostituita a Roma quale capitale della parte italiana dell’impero..
    per Ausonio: Decimo Magno Ausonio (Burdigala, 310 – Burdigala, 395 circa) Burdigala è ovviamente Bordeaux.

  148. capitan alcol ha detto:

    e poi secondo altri Aquileia raggiunse il punto più alto durante Marco Aurelio.

    http://www.enotes.com/topic/Aquileia

    “Nevertheless, when in 168 Marcus Aurelius made Aquileia the principal fortress of the empire against the barbarians of the North and East, it rose to the pinnacle of its greatness and soon had a population of 100,000.”

  149. Bibliotopa ha detto:

    Antiochia:
    The population was estimated by Chrysostom at about 100,000 people at the time of Theodosius I.
    Alessandria:
    La città divenne pertanto sede del praefectus Alexandreae et Aegypti, titolo che risente della soppressione della Bulè cittadina voluta da Ottaviano. In quest’epoca la città doveva raggiungere una popolazione di 300.000 abitanti liberi, a cui dovevano aggiungersi gli schiavi. Era la seconda città per numero d’abitanti dopo Roma.

  150. marisa ha detto:

    @ Luigi

    da noi in regione è stata creata una agenzia regionale (pubblica) che si occupa di turismo
    http://www.turismofvg.it/

    Dovrebbe occuparsi anche della elaborazione dei dati relativi ai flussi turistici regionali.

  151. bonalama ha detto:

    carta se laasa scriver, sito web se lassa impignir, ci deve essere la possibilità comunque di avere riscontro sui dati. p.s. nessuno ha parlato della via jiulia augusta o come cavolo si chiama, potrebbe essere l’occasione per una sorta dia francigena, francamente ho trovato indicazioni infime. chi ne sa di più? e per piacere basta con gozzoviglie alimentari, sembra che la principale funzione del turismo sia promuovere il gnam gnam day.

  152. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marisa 150

    Avevo già cercato in lungo e in largo all’interno di quel sito. Si trovano solo percentuali, ma mai i numeri assoluti.

    Però credo di non andare tanto lontano dalla verità se dico che Trieste è ad oggi l’unica città del FVG a conoscere un discreto giro turistico.

    L.

  153. marisa ha detto:

    @ Luigi

    sarebbe però interessante verificare se si tratta veramente di turisti…

    Preciso meglio. I congressisti (convegni vari organizzati a Trieste) di certo sono sommati, ma sono veramente turisti? Crocere: le navi che sbarcano i croceristi a Trieste, spesso hanno già il pulmann prenotato per portare i croceristi a Grado o Aquileia, ecc. Immagino però che vengano considerati “arrivi” a Trieste….

  154. Luigi (veneziano) ha detto:

    E la miseria! Qui non ci sono nemmeno i dati, e già inizi a contestarli!

    Ti posso però dire che i crocieristi a Venezia non vengono considerati “arrivi” e nemmeno “pernottamenti”, eppure c’è più di un milione di imbarchi all’anno, e questi si fermano al minimo un giorno e una notte in porto, girano per la città, mangiano nei locali spennaturisti, vanno a Murano a comprare il vetro eccetera eccetera.

    E poi, francamente non credo proprio che le navi che arrivano in porto a Trieste portino i crocieristi a Grado o Aquileia.

    Ai crocieristi della “Silver Wind” e della “Crystal Serenity” dello scorso agosto (quelle che hanno fatto notizia perché hanno attraccato contemporaneamente, portando 1400 turisti a Trieste) hanno proposto tre itinerari:

    1. Trieste e Miramare
    2. Grotta Gigante
    3. Castelli di Duino e Spessa

    L.

  155. Macia ha detto:

    Sulla Via Iulia Augusta: è quella che portava in Norico (Austria) attraverso il Passo di Monte Croce Carnico. Lungo la strada che ancora oggi si fa, ci sono spesso dei cartelli che lo ricordano. Non c’è altro, in effetti, ma ci si può fermare a Zuglio (Iulium Carnicum), allora la città più settentrionale d’Italia. Consiglio visita al museo. Marisa può aggiungere anche Zuglio ai must per una settimana all inclusive in Friuli, senza la Venezia Giulia.

  156. Macia ha detto:

    Quasi dimenticavo!!! Una volta che siete a Zuglio, fate un salto alla pieve di San Pietro – chiesa madre della Carnia -, dove il giorno dell’Ascensione si celebra il Bacio delle Croci. Attenzione, triestini: la celebrazione è in marilenghe!

  157. ufo ha detto:

    Tanto che voialtri fè baruffa su chi che iera città turistica soto Marco Caco xe veniù fora quei de Lonely Planet cola lista dele 10 regioni al top nel 2011 e al secondo posto ghe xe l’Istria.

    Vista la réclame a gratis qualchedun podessi anca pensar de propor Trieste/Trst come punto de partenza per visitarla – ma me sa che no xe destin. Almeno fino a quando no lo fà qualchedun de Koper, alora sì che se se meti a pianzer per l’ocasion butada.

  158. marisa ha detto:

    @ LUIGI

    Luigi, non sto contestando nulla. Ma vorrei capire quali dati vengono presi in considerazione e conteggiati e quali ignorati. Ci sono dati che è facile conteggiare e che sono sufficientemente certi. Esempio i pernottamenti presso strutture come gli alberghi e similari.

    Ho fatto l’esempio delle crocere perchè mi risulta che ai croceristi venga abitualmente offerto un pacchetto “escursioni a terra”. Se nel pacchetto c’è la visita a Miramar, il pranzo a Grado e poi la visita a Aquileia, come vengono conteggiati, sul piano statistico, questi turisti? Beneficia solo Trieste perchè la nave ha ormeggiato nel porto di questa città o anche Grado e Aquileia?

    Comunque ritengo sempre valido il mio commento nr. 1.

  159. marisa ha detto:

    @ Macia

    I cartelli di cui parli sono stati messi molti anni fa nell’ambito di un progetto turistico (mi pare di ricordare di carattere gastronomico) finanziato dalla UE.

    Comunque mi risulta che il nome di “via Julia Augusta” dato a questa antichissima strada preistorica poi utilizzata anche dai romani, sia stato totalmente inventato nel corso del 1800 da uno studioso. I romani non avevano dato alcun nome a questa strada: ci hanno pensato altri tantissimi secoli dopo.

  160. marisa ha detto:

    @ Banalama – commento nr.151

    Via Iulia Augusta:
    vedi commenti nr. 159 e 160

  161. effebi ha detto:

    Trieste città turistica: in cinque anni i posti letto sono aumentati del 32,6%, triplicati i Bed & breakfast

    (ogni tanto vale la pena di riproporre il titolo….)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *