22 Ottobre 2010

Safe: il progetto di riconversione della Ferriera in stabilimento di riciclo materiali

Trasformare la Ferriera in un impianto di riciclo materiali. Questo il principio del progetto Safe (Sicurezza ambiente futuro energia) presentato ieri nella sala convegni Friulia di Trieste.

Il progetto, frutto dell’esperienza maturata con l’organizzazione del Tavolo Tecnico Rigassificatori Trieste per la Uil Vigili del fuoco Fvg e della collaborazione con Aurora Mischi (Coordinamento T.T.R.T.), è stato elaborato a titolo personale dal relatore, Adriano Bevilacqua. Quest’ultimo, infatti, pur continuando a condividere gli ideali di giustizia e rinnovamento rappresentati dall’IDV nazionale, ha comunicato lo scorso 01 ottobre la propria disiscrizione dal partito, rispetto al quale, in ambito locale, sono emerse negli ultimi mesi incompatibilità di prospettive.

Pur riguardando lo specifico di una conversione progressiva della Ferriera in attività di riciclo – la cui chiusura è prevista entro il 2015 e che godrebbe già di spazi, risorse e manodopera disponibili – parlare di Safe “è significato discutere della direzione generale di sviluppo della città nel suo complesso. L’ipotesi esposta, infatti, non è che uno dei possibili campi d’espressione di una nuova ottica di evoluzione industriale che sappia tutelare, come doveroso, interessi dei lavoratori e della società sia imprenditoriale che civile, troppo spesso spacciate come dolorosamente alternative”.

“Partendo dall’eccellenza del Centro Riciclo di Vedelago-TV, ma consapevoli delle numerose problematiche e delle implicazioni specifiche legate alla chiusura dell’impianto triestino, la volontà – si spiega – è quella di proporre non tanto un’improbabile trasposizione identica alla realtà trevigiana, quanto un’apertura alla creazione di un progetto concreto come quello del riciclo, che, già altrove e via via in sempre più luoghi, ha saputo premiare la lungimiranza di chi l’ha promosso”.

“Con l’appoggio di sindacati di settore come la UILM e la FIM, è stata esposta la logica sottesa al riciclo di materiale che, pur rifiutato, rimane oggetto di valore molto richiesto dall’industria. L’impiego della raccolta differenziata è un obbligo di convenienza e organizzazione economica poiché capace, partendo da investimenti contenuti, di produrre materia prima a costi estremamente competitivi e con meccanismi virtuosi d’impatto ambientale. In aggiunta alla necessità che il processo di progressiva conversione della Ferriera ed il conseguente adeguamento dell’assetto industriale locale inizino quanto prima, è doveroso, nonché accorto, considerare i segnali che, a livello globale, indicano l’urgenza di un cambiamento nella gestione dell’economia che sappia tutelare il benessere comune”.

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