6 Giugno 2010

Pallacanestro Trieste 2004:15 Giugno, data decisiva e dai presupposti sinistri

In attesa del 15 giugno...

Che città Trieste, sempre straordinariamente incline a far di tutto (e se con i primi caldi, possibilmente solo a livello di pensiero) per mantenere nell’immobilismo più totale le situazioni, vivendo quella che potrebbe essere un’urgenza stringente come la più normale del “cose da fare” in calendario. La Pallacanestro Trieste 2004 così si appresta a conoscere il proprio futuro appena nella giornata del 15 giugno, giorno in cui (se dio vuole) i vertici e il consulente operativo Matteo Boniciolli si troveranno attorno ad un tavolo per definire perlomeno un budget.

Consiglio Federale FIP a Roma: dal 2011 A Dilettanti a 24 squadre
Il Consiglio federale ha deliberato le norme per il nuovo campionato dilettantistico, il cosiddetto campionato di sviluppo, dopo serie A e Legadue, che andrà a regime dalla stagione 2011-2012.
Al Campionato di sviluppo 2011-2012 saranno ammesse 24 squadre (2 squadre retrocesse dalla Legadue 2010-11, 14 squadre dalla serie A dilettanti 2010-11, 4 squadre promosse dalla serie B dilettanti 2010-11 e 4 squadre ammesse dal Consiglio federale con il meccanismo della wild card).
Le 24 squadre dovranno avere nella prima stagione 3 giocatori under 23 e 2 giocatori under 21, dalla successiva 3 under 23 e 3 under 21 (è prevista la figura dell’atleta fidelizzato: un atleta che ha avuto un tesseramento under o senior per tre anni sportivi con la stessa società, rientra ancora nella categoria under e quindi il numero di atleti under rimane di 5).
Le società partecipanti a questo campionato dovranno essere società di capitale, presentare una fideiussione di 70.000,00 euro e rispettare l’accordo economico GIBA-Lega Nazionale Pallacanestro (LNP) per i rimborsi ai giocatori under 21.
Le società avranno l’obbligo di partecipare a 4 campionati giovanili diversi di cui 2 d’Eccellenza. Da stabilire, con la collaborazione, della LNP, la formula di svolgimento.

Questo ha un sinistro messaggio subliminale, soprattutto alla luce di quanto sta emergendo in seno alla società: mancano 400-500 mila euro per garantire il consueto budget? Dal 2011 si è dentro le “magnifiche 24” anche se si è retrocessi (vedi wild card praticamente certa)? Bene, “vendiamo” alla piazza una ennesima stagione di transizione, roba da acido lattico alla seconda-terza giornata di campionato, e vediamo se alle soglie del nuovo campionato nel 2011 si è riusciti a racimolare ulteriori finanziamenti (chissà come se nessuno si muove?). Un dramma sportivo allo stato puro…

Decisioni a due velocità, per Bernardi e Spanghero  “rito abbreviato”
Allenatore ancora vacante, conferme di giocatori tenute in stand-by in nome della nebulosa situazione societaria, Matteo Boniciolli che non proferisce parola, ma una estrema urgenza a chiudere il mandato di Massimo Bernardi e a non riscattare Marco Spanghero dalla Servolana.
Ora, il “rito abbreviato” può star bene nell’ottica di fare scelte decise per il futuro, ma stride un po’ nell’ottica di non avere un preciso progetto per la stagione entrante. Come dire, non so a cosa punteremo, non so quanti soldi avremo ma voi comunque non siete parte di qualsiasi idea per il domani.
Ribadiamo, probabilmente Matteo Boniciolli ha cose più importanti a cosa pensare adesso (la probabile riconferma di Roma è vicina, e ci mancherebbe con il rapporto qualità-prezzo fuori mercato..), il Presidente Dipiazza deve seguire l’Unione nella sperabile salvezza in serie B, Massimo Paniccia chissà, quello che è ancora una volta deprecabile è la lentezza nelle operazioni, laddove tutte le società serie sono in pieno fermento, laddove i veri colpi di mercato sono quelli d’anticipo, non i saldi ferragostani.
Del resto, se solo si pensa a quanto era stato prefigurato due anni fa anche a livello di coinvolgimento popolare e ora all’orizzonte si presenta un’estate senza un torneo che sia uno di basket, senza un camp, senza nulla di tutto ciò…allora vuol dire che nessun nuovo corso è in atto, ed è il più chiaro sintomo di una passione che manca, di una impersonale gestione politica del prodotto basket (esattamente come è stato fatto dall’era Stefanel ad oggi)!

Tante sono cadute, solo Trieste si lamenta delle ferite
Scorrendo un po’ i campionati attuali e quelli del futuro prossimo, non può non balzare agli occhi una verità amara per una città di basket come Trieste: tante nobili realtà sono cadute, anche pesantemente, ma la città di Joyce è l’unica a lamentarsi e rimanere a terra, mentre altre si sono rialzate e hanno ripreso con vigore a scrivere pagine importanti della propria storia cestistica.
In serie A Caserta, sparita non troppo tempo fa, ora si gode una semifinale scudetto e l’Eurolega, la stessa Bologna sponda Virtus (ma forse qua c’è da fare un doveroso distinguo, visto il tipo di città e la tradizione) ha vissuto in momenti recenti categorie non consone al blasone, Pesaro con Myers in B1 (fra l’altro battuta da Trieste ndr. a Pesaro). Senza scomodare “mostri sacri” come queste, si potrebbe ben dire che le stesse Sassari, Pistoia, Venezia, e la neo-promossa Barcellona, hanno avuto il tempo di fallire e ripartire.
Per cui inutile piangersi addosso, la volontà è il più forte degli incentivi per uscire dal torpore di una A Dilettanti (ancora dimenticatoio cestistico), qualsiasi giustificazione è figlia di una battaglia combattuta con le fionde, di una ritirata chiamata prima ancora di trovarsi sul campo.
Trieste non merita niente, la classe dirigente ancor meno, gli appassionati continuano a essere parte lesa!

2 commenti a Pallacanestro Trieste 2004:15 Giugno, data decisiva e dai presupposti sinistri

  1. viceversa ha detto:

    ve digo solo na roba: per mi xè un circo… da quel maledeto 1999 quando per 4 lire e per l’avidità e la vigliaccheria de 4 infami, Gorizia xè stada venduda al miglior oferente no credo più a nisun sport, a nisuna società, a nisun sponsor. Xè business e basta.
    Basta veder la legereza con la quale i decidi orari, vendita/acquisto de diriti sportivi; senza parlar del vassallaggio nei confronti del balon… assurdo!
    Difati a Gorizia il basket se nol xè morto definitivamente, poco ghe manca… Rispetto per quei che i tira ancora ‘vanti ma xè poca roba e onestamente no so quanto che i pol ancora far: se no xè schei no se fa niente; e a Gorizia già no xè niente de suo, figuremose x il sport…
    Capiso quindi la situazione dramatica per Trieste ma, a meno de improbabili mecenati (tralaltro no xè tempi sti qua…) vedo un destin ‘sai simile al nostro…

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