14 Maggio 2010

Fipe: “Pubblici esercizi demonizzati sull’alcol. Perché non ridurre le cilindrate delle autovetture?”

Parziale soddisfazione della Federazione pubblici esercizi in merito alle modifiche al disegno di legge di riforma del codice della strada in materia di alcol. Inizialmente la proposta presentata in Parlamento prevedeva l’estensione a tutti i pubblici esercizi del divieto di somministrare alcolici dopo le due di notte, di dotarsi di alcol tester e di esporre le tabelle alcolemiche stabilite dal ministero.

“Oggi invece sappiamo – interviene il presidente regionale della Fipe, Sergio Lucchetta – che grazie anche all’intervento della nostra Federazione nella stesura finale dell’atto è stato cancellato l’obbligo di somministrazione dopo le due di notte, lasciando tale divieto esclusivamente a chi fa intrattenimento e spettacolo.

La Fipe sta lavorando, inoltre, affinché dalla normativa venga tolto l’obbligo agli esercenti di dotarsi dei rilevatori di tasso alcolemico. Oltre agli elevati costi da sostenere ci risulta che attualmente in commercio non ci siano i cosiddetti “precursori” omologati se non solo quelli in utilizzo alle forze dell’ordine.

L’attenzione dimostrata in questi anni dai nostri esercenti sul tema dell’alcol attraverso iniziative di prevenzione (corsi, locandine specifiche, ecc.), sono il segnale che la categoria si impegna continuamente nell’affrontare il problema. Non possiamo – prosegue ancora Lucchetta – essere ritenuti gli unici responsabili e vedere addossare solo a questa categoria obblighi e divieti.

Perché non ridurre, ad esempio, le cilindrate delle autovetture, dal momento che la prima causa degli incidenti mortali è la velocità? Perché non vietare la vendita di bevande alcoliche laddove ci si può rifornire senza alcun controllo e con minor costo?

La Fipe esprime viva preoccupazione di fronte a questo disegno di legge che se non modificato andrebbe a creare notevoli disagi economici e gestionali alle attività che operano nel settore.

Auspichiamo, pertanto – conclude Lucchetta – che il Governo non scarichi ancora solo ed esclusivamente sui Pubblici Esercizi colpe e responsabilità di un mancato presidio su un fenomeno sociale che non nasce certamente nel pubblico esercizio”.

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8 commenti a Fipe: “Pubblici esercizi demonizzati sull’alcol. Perché non ridurre le cilindrate delle autovetture?”

  1. marino ha detto:

    “Perché non ridurre, ad esempio, le cilindrate delle autovetture, dal momento che la prima causa degli incidenti mortali è la velocità? Perché non vietare la vendita di bevande alcoliche laddove ci si può rifornire senza alcun controllo e con minor costo?”

    Ottime idee, ma anche, non invece.

  2. ciccio beppe ha detto:

    E se togliessimo un po’ di patenti agli imbranati e ai pazzoidi?

  3. marino ha detto:

    Anche

  4. alpino ha detto:

    ridurre la vendita di alcool: riduciamo le cilindrate della auto risposta fipe
    come ti chiami?: è si gia oggi c’è proprio un bel sole risposta fipe

    Morale della favola: cosa diavolo c’azzecca ridurre la cilindrata delle auto, è una risposta da dare? a loro importa dell’orario, imbriagheve fino alle 6 dei matina ma montate su autovetture massimo 600 di cilindrata, come se andare ubriachi con una Panda fosse meno pericoloso…
    Commento di persone fuori dal mondo, forse il divieto di assunzione d’acool dovrebbe valere anche per i membri fipe prima di parlare in pubblico.

    PS Luccehetta dixit: “Oggi invece sappiamo – interviene il presidente regionale della Fipe, Sergio Lucchetta – che grazie anche all’intervento della nostra Federazione nella stesura finale dell’atto è stato cancellato l’obbligo di somministrazione dopo le due di notte, lasciando tale divieto esclusivamente a chi fa intrattenimento e spettacolo.”

    E’ stato cancellato l’obbligo di somministrazione dopo le due???? cioè? esercenti obbligati a somministrare alcool dopo le due, trattasi di refuso, refosco o è realmente ciò che ha detto? forse voleva dire è stato cancellato il divieto di somministrazione…e meno male che secondo jean jacques Rousseau l’alcool innondava Parigi..a mi me par che anche altri bevi massa

  5. ciccio beppe ha detto:

    Alpino se non guido vorrei bere anche alle 3 del mattino.
    Tu che critichi tanto gli sloveni dovresti essere contento che da loro alle 8 di sera non ti vendono più alcolici nei distributori?
    Ma siamo diventati tutti adolescenti che non riescono a stare senza bere?
    Vuoi proibire l’alcol a tutti (anche a quelli che camminano o prendono l’autobus senza dare fastidio) dopo le 2 di notte?
    Io no, io vorrei che se mi beccano oltre il limite (e quelli che fanno danni hanno quasi sempre molto più di 0.5 mg/l) mi ritirino la patente seduta stante perchè sono mona ad andare in giro ubriaco.

  6. alpino ha detto:

    e ma allora te son proprio un ciccio bebbe 🙂 hai letto bene cosa ho scritto, per me puoi venedere l’acool 24 su 24 anche in chiesa ma non mi si venga a tirare fuori la cazzata che per evitare gli incidenti per abuso d’alcool bisogna abassare la cilindrata delle auto…questa è un’emerita puttanata

  7. arlon ha detto:

    Mah, qualsiasi proibizionismo su sti argomenti xe una monada e ga storicamente f-a-l-l-i-d-o.
    I paesi più proibizionisti xe quei che per reazion ga più problemi.

    Ghe xe varie reazioni psicologiche drio, tra cui quela in voga in certi paesi tra i più giovani, che saria: “se alcol=illegale, e droga=illegale, alora droga=alcol e tanto val drogarse”. Ocio che a far i perbenisti sul momento, nel longo termine se ciapa (socialmente) mazzade.

    In Italia una dele robe positive xe che, nonostante le strombazade mediatiche, el problema alcolismo xe quasi inesistente, rispeto a altri paesi.
    Come mai? Per el semplice fatto che te se disfi a 16 anni (che tuti te vendi tuto, senza problemi, al contrario de altri posti dove te cressi con la voia de bever de sconto fin a 18 o 21), te capissi che xe una monada e dopo te se limiti. (Trieste per vari motivi ga dinamiche un poco diverse, xe de dir..)

    Però l’italia ga anche un altro problema: che de sera ghe vol moverse in auto, no esisti mezzi. E alora basta una netta minoranza de sonai per far “clamor”. Ma el problema no xe veramente cussì pressante come i media – che cussì evita de parlar de altro – ne segnala.

    In general, se pol tassar varie categorie de beni sula base de eventuali costi sociali o ambientai, ma sicuro no vietar robe perchè “altrimenti i giovini se schianta”.
    No xe minimamente sensado, e no risolvi el problema, ma lo sposta.

    Limitar la vita del 99,8% dela gente perchè un 0,2% fa monade xe demenzial e basta.

  8. Andrea ha detto:

    Scusate, quali sono allo stato attuale le disposizioni sulla somministrazione di alcolici ai minori di 18 e di 16 anni ( visto che credo ci siano delle differenze…) ?

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