29 Aprile 2010

Cultura in deficit: la stagione del Verdi in “rosso” di 312mila euro

Settore culturale in pesante deficit. E’ profondo rosso per i servizi culturali del Comune di Gorizia: il Castello vede un bilancio in negativo per 246mila euro, segno meno anche per la stagione teatrale del Verdi (312mila euro) e per l’auditorium (-106mila).

Sono i dati di bilancio relativi ai servizi a domanda individuale. In estrema sintesi significa che i biglietti staccati per gli ingressi non riescono a coprire – anzi sono molto lontani da questo traguardo – le spese sostenute dal Comune di Gorizia. Gli unici servizi in attivo sono i trasporti funebri, per i quali nel 2009 l’amministrazione ha guadagnato 16 mila euro, i mercati pubblici (+57mila) e la gestione dei parcheggi, che ha permesso di incassare 899mila euro a fronte di una spesa di 195mila.

Pesano sul bilancio comunale anche gli impianti sportivi, con un bilancio in rosso per oltre 900mila euro, e la casa di riposo Culot di Lucinico (1,1 milioni di euro di entrate, due milioni di uscite).

La spesa complessiva per i servizi, pari a € 7.989.231,76, è aumentata a di € 377.260,52 (+ 4,96%), le entrate, pari a € 3.635.699,16 , sono aumentate di € 242.726,45 (+ 7,150%) – si legge nella relazione dei Revisori -. La differenza negativa, pari a € 4.353.532,60, è perciò aumentata di € 134.533,77 (+ 3,19%).

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11 commenti a Cultura in deficit: la stagione del Verdi in “rosso” di 312mila euro

  1. Morgan ha detto:

    C’è sempre il tesoretto ritrovato…!!!

  2. federico portelli ha detto:

    il tesoretto?
    luccica poco… visto che è costruito (anche) con i residui (non spesi) della “funzione 10” del bilancio (vale a dire del settore sociale) negli anni scorsi: ben 1.300.000 euro:
    Soldi che, a mio parere e di questi tempi, sarebbe un delitto destinare all’assessore spendaccione (come amabilmente veniva soprannominato Devetag dal suo odierno collega assessore Cosma…) o a opere spot.
    Meglio un piano straordinario per il sociale. E un piano a sostegno del tessuto economico cittadino (ad esempio con un piano di manutenzioni straordinarie su tutte le opere del patrimonio del comune… scuole, asili, edifici pubblici… da affidare alle piccole imprese ed artigiani del luogo…). O anche a rifinanziare un bando per restauro facciate di edifici privati “di pregio”. Sarebbe folle invece affidare tutto ad un maxi appalto (con i soliti tempi biblici quindi non servirebbe a rilanciare l’economia…) che magari viene vinto da ditte poco serie (e non di qua) come troppo spesso acade…

  3. federico portelli ha detto:

    accade…

  4. federico portelli ha detto:

    Alcuni dati, certificati dai revisori dei conti, desunti dagli allegati al rendiconto 2009 approvato un’ora fa dalla maggioranza in consiglio comunale. Il confronto è fatto con i dati del rendiconto 2008 (dati omogenei).

    numero spettatori stagione teatrale: 12.928 (2009)
    16.463 (’08)
    totale posti disponibili: 21.440 (2009)
    24.790 (’08)
    COMMENTI:
    1.sono calati gli spettacoli
    2.quando c’era lo spettacolo, il teatro era semivuoto (solo il 60% posti occupati, nel 2008 invece era 66%…)
    Questo sopra, sulla “qualità” e sulla “riuscita” della stagione…
    Per realizzare questo capolavoro (meno spettacoli e teatro più vuoto), evetag è riuscito a spendere più soldi (994.261 euro). Fantastico.
    I proventi? 777.425 euro. Che fanno un prezzo medio di 42 euro/posto. L’anno scorso era 47 euro/posto. forse sono stati regalati biglietti? Pare di si, dato che nel 2009 le tariffe non sono certo scese rispetto al 2008. (mentre nel corso del 2010, pur di riempire, il comune ha svenduto nel corso della stagione mini-abbonamenti. Una presa in giro per chi aveva acuistato l’abbonamento a prezzo pieno ad inizio anno: non è così che si fidelizza lo spettatore! Ma pur di gonfiare i dati del 2010, per fare le solite trionfali conferenzze stampa, il c-dx fa anche questo…)

  5. Morgan ha detto:

    Mi sembra un po’ propaganda…magari il pubblico non ha trovato adeguato ai propri gusti il cartellone e come si sa la gente non è stupida. Perchè al Rossetti e al Kulturni Dom, per fare due esempi opposti, c’è sempre il tutto esaurito? forse si investe di più? Quello che è stato fatto, spendere più soldi magari era proprio per questo motivo…poi si possono fare valutazioni sbagliate, com’è accaduto leggendo i numeri. Ma credo sia la strada giusta, tagliare ancora i fondi non porta sicuramente a risultati soddisfacenti. E Gorizia secondo me ha bisogno di un cartellone teatrale di rilievo…

  6. AnnA ha detto:

    Aggiungiamo magari anche che la stagione teatrale di Gorizia è regolarmente l’ultimissima ad essere pubblicata, anche un mese dopo le prime (Udine, Trieste, Monfalcone). Da anni preferisco andare a singoli spettacoli, ma se volessi fare un abbonamento non credo proprio lo farei a Gorizia, pur abitandoci.
    Sulla qualità preferisco non pronunciarmi, ma sottolineo che neanche sopra non è stato detto proprio nulla a riguardo.

  7. federico portelli ha detto:

    Morgan, i dati dicono che il cartellone è costato di più ed è stato un flop di pubblico (&% in meno di posti occupati). Inolre pur di riempire sono stati “semiregalati” i biglietti (42 euro/posto in media invece di 47/posto). Punto.
    Propaganda questa? No. Questa si chiama VERITA’.
    La propaganda, invece, è la specialità di Devetag e del suo ufficio stampa.

  8. federico portelli ha detto:

    6 % in meno di posti occupati…

  9. Morgan ha detto:

    6% in meno non significa fallimento totale…semiregalare non significa regalare…magari se l’avessero fatto il teatro sarebbe stato sempre pieno con posti occupati pari al 100%…che cos’è più importante nel divulgare la cultura?
    Il teatro pieno, il semiregalare o la media €/posto?
    Per me avere il teatro pieno…questo significa che molta gente ha fatto un esperienza “culturale” in più…magari ha imparato qualcosa di nuovo…!!!

  10. Morgan ha detto:

    Ma poi a parte tutto sto tesoretto…perchè dev’essere la gente a decidere? Abbiamo eletto democraticamente i nostri rappresentanti, che siano loro a decidere come impiegarlo, che si prendano loro la responsabilità di un eventuale critica. Dov’è finito il principio della delega?

  11. federico portelli ha detto:

    SOTTOSCRIVO.
    Infatti a decidere è il Cosiglio Comunale. Nonostante le panzane che scrive la stampa locale (su dettatura di Romoli), l’approvazione del bilancio (e delle sue variazioni) per legge è competenza dell’assemblea degli eletti. Ma è giusto consultare i quartieri, come farà il sindaco. Io aggiungo che non è il caso di mettre tutto il tesoretto in marciapiedi. Per questo, ho proposto audizione delle categorie economiche (commercianti, piccole imprese, artigiani…) e sociali. Emendamento bocciato da FIAMMA+PDL+UDC+LEGA.

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