16 Aprile 2010

Itinerari: le falesie di Duino

Per concludere la descrizione delle riserve naturali ubicate lungo la costa della nostra regione questa settimana parliamo della Riserva Naturale delle Falesie di Duino. Situata nel Comune di Duino Aurisina, in provincia di Trieste, è una delle aree protette più piccole del Friuli Venezia Giulia (107 ettari), ma racchiude molte particolarità. Si tratta dell’unico esempio di costa alta e rocciosa del nord Adriatico, caratterizzata da una scogliera a picco sul mare composta da rocce calcare fossilifere originatesi nel periodo Cretacico (120 milioni di anni fa). La vegetazione viene definita illirico-mediterranea e presenta specie poco diffuse o che qui trovano il loro limite settentrionale. La più “speciale” di queste piante è senz’altro la Centaurea kartschiana, che in questa piccola area trova la sua unica zona di diffusione al mondo! Non illudetevi di vederla facilmente: cresce sulle rocce a picco sul mare dove è vietato (e pericoloso) recarsi.
Troviamo delle rarità anche nel mondo animale. Simbolo della riserva è l’Algiroide magnifico (Algyroides nigropunctatus) una piccola lucertola bruna con il dorso punteggiato di nero. Mi piace molto il nome altisonante di questa specie: magnifico! E il maschio di Algiroide è veramente magnifico, specialmente in questo periodo primaverile, quando presenta la gola di color azzurro metallizzato e i fianchi rosso ruggine. In questi giorni è visibile abbastanza facilmente tra le rocce calcaree mentre si crogiola al sole. E’ piuttosto confidente e si lascia avvicinare anche a meno di un metro: l’importante è non fargli ombra, altrimenti fugge. Altra specie endemica per l’Italia, e che qui trova il suo estremo areale occidentale, è il Serpente gatto (Telescopus fallax). Lungo mediamente 80 centimetri, raramente raggiunge il metro, presenta una pupilla verticale, come negli occhi del gatto. E’ velenoso, ma innocuo per l’uomo. Il suo veleno, infatti, non è particolarmente potente e i denti veleniferi posti molto all’indietro nella bocca troppo piccola impediscono a questo animale di mordere le persone. Quindi non c’è da preoccuparsi, anche perché si tratta di un animale notturno.
Tra gli uccelli citiamo il Passero solitario (Monticola solitarius), reso celebre dall’omonima poesia di Leopardi. Non si tratta di un parente dei passeri marroncini che tutti conosciamo, ma di una specie di piccolo merlo di colore blu. Il maschio lo si può vedere, meglio se con l’aiuto di un binocolo, posato su qualche sperone roccioso a guardia del suo territorio. Non sempre è facile individuarlo, vista l’altezza della scogliera, ma spesso possiamo sentire il suo sommesso canto flautato.
Se il posto vi attira per visitarlo vi basterà parcheggiare la macchina presso l’infopoint turistico di Sistiana, nel piccolo slargo dedicato a Gottfried von Banfield (“l’aquila di Trieste” asso dell’aviazione di Marina austroungarica della prima guerra mondiale) e procedere lungo il sentiero Rilke, intitolato al famoso poeta ermetico di origine boema del secolo scorso che qui, durante una permanenza al castello di Duino, passeggiava traendo ispirazione dal paesaggio splendido. Il sentiero è, infatti, molto panoramico e lo sguardo spazia dalla città di Trieste a Punta Salvore fino alla foce del fiume Isonzo, sede dell’omonima riserva naturale di cui abbiamo già parlato. Scoprirete che natura e storia qui si mescolano. Oltre alla targa in memoria di de Banfield presso il parcheggio vedrete un monumento di pietra carsica dedicato ai fucilieri della imperial regia Marina austriaca che qui erano di istanza nel primo conflitto mondiale. Lungo il percorso si trovano i resti delle postazioni militari tedesche della seconda guerra mondiale poste a guardia della base di sommergibili tascabili dislocati nella baia di Sistiana. Il sentiero termina nell’abitato di Duino; da qui potrete recarvi a visitare il castello e conciliare così la visita naturalistica con quella di una dimora principesca.

Come sempre ecco alcuni siti utili da consultare:

www.parks.it/riserva.falesie.duino
www.castellodiduino.it

Se avete già visitato delle riserve naturali che vi abbiamo descritto, mandate la vostra opinione a redazione.trieste@bora.la e diteci le vostre impressioni. Ci saranno utili per migliorare i nostri prossimi articoli e segnaleremo i vostri pareri ai gestori delle aree naturali protette.

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1 commenti a Itinerari: le falesie di Duino

  1. Orsario ha detto:

    l’algiroide magnifico è una bestia magnifica!

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