L’ Unione cede all’ ultimo respiro contro un Torino testardo, tenace, e senza dubbio, più meritevole. La diga eretta per novantatre minuti ha infatti fatto acqua proprio quando l’ arbitro aveva già il fischietto in bocca per decretare il finale di una partita giocata tutta a difendersi. È stato Loria, con un imperioso colpo di testa su azione di calcio d’ angolo a far esplodere di gioia la Maratona e tutto il popolo torinista, che adesso vede la serie A solo due passi più in là.
Dicevamo della diga degli alabardati, e c’è da mangiarsi le mani a doverne parlare, perché la storia della partita aveva regalato un episodio che avrebbe potuto cambiarne le sorti, con la giusta espulsione di Pestrin per una testata a Colombo. Era il 24’ del primo tempo e solo sei minuti prima il Torino era andato vicinissimo al vantaggio con un colpo di testa di Barusso, stampatosi sul palo. Entrambi gli episodi potevano essere considerati un segno del destino e spronare gli alabardati a un atteggiamento più spregiudicato, come la superiorità numerica avrebbe suggerito. Invece, dopo aver visto il rosso il Toro ha cominciato a caricare a testa bassa, supportato da un pubblico trascinante che non desiderava altro che vedere infilzata la Triestina di Arrigoni. Il primo squillo arriva da parte di Loria, che in spaccata non riesce a deviare in rete un insidiosissimo cross di Gasbarroni. La Triestina prova a replicare con Cottafava ma Sereni è bravo a uscire tempestivamente. Allo scadere del tempo proteste del Torino per un contatto ma tra Nef e Gasbarroni, ma alla moviola si vedrà come il fantasista granata abbia accentuato la caduta.
Nella ripresa l’ antifona non cambia nonostante Arrigoni provi a mischiare le carte inserendo D’ Aversa e Siligardi al posto di Pani e Pasquato. Il Toro continua a fare la partita, mentre la Triestina continua a rimanere arroccata nel suo fortino. Prima Gasbarroni con un tiro da fuori mette i brividi all’ Alabarda, poi ci pensa Genevier a scaldare le mani a Calderoni. Al 28’ Bianchi ci prova di testa ma il portiere della Triestina ed ex granata riesce a bloccare. Nel finale l’ impeto dei padroni cala un po’ a causa della stanchezza e la Triestina accarezza il sogno di riuscire a portare a casa un punto importantissimo per la salvezza, ma le illusioni si infrangono sul traguardo.
Torino – Triestina 1-0
TORINO (4-3-3): Sereni; D’ Ambrosio Danilo (39’ st Rivalta), Loria, Ogbonna, Garofalo (9’ st Rubin); Barusso, Genevier, Pestrin; Gasbarroni, Pià (14’ st Leon), Bianchi. A disp. Morello, Coppola, Scaglia, Arma. All. Colantuono
TRIESTINA (4-4-1-1): Calderoni; Nef, Cottafava, Scurto, Sabato; Colombo, Pani (14’ st D’ Aversa), Princivalli, Pit (33’ st Gorgone); Pasquato (14’ st Siligardi); Della Rocca. A disp. Dei; Brosco, Audel, Magliocchetti. All. Arrigoni
ARBITRO: Pinzani di Empoli
MARCATORI: 48’ st Loria
ESPULSO: 24’ pt Pestrin
AMMONITI: Loria, Pit, D’ Aversa, Gasbarroni, Cottafava, Leon
Ma è possibile cha a questa nostra Unione sia così difficile far sì che il risultato volga a suo favore?…
I disi che se va ‘vanti cussi’ i mandara’ Bertolaso a occuparsene diretamente.