La Slovenia intende citare in giudizio l’Italia per il progetto di costruzione del rigassificatore nel Golfo di Trieste. Lo annuncia l’agenzia slovena Sta, in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro sloveno del’Ambiente, Roko Žarnić.
“La Slovenia – ha spiegato Žarnić sulle pagine del quotidiano sloveno Zurnal24 – non può accettare il terminal off shore e quello di Zaule, come dall’Italia, a causa di dubbi sostanziali”. La scelta di Zaule – ha aggiunto – non è accettabile a causa della scarsa profondità del mare e dell’impatto sull’ambiente. Il progetto – secondo il ministro – potrebbe compromettere gli obiettivi ambientali e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile della costa e del mare in Slovenia.
Il Ministero sarebbe quindi stato incaricato di preparare la documentazione per richiedere alla Commissione europea di avviare un’azione legale nei confronti dell’Italia. A quanto pare, però, le posizioni non sono ancora quelle di muro-contro-muro: Žarnić tenterà la via del dialogo. “Siamo convinti – la posizione del Ministero sloveno – che si possa trovare una soluzione prima di incominciare a preparare la documentazione. Anche se le porte erano più o meno chiuse dal lato italiano”.
La procedura invocata dalla Slovenia è prevista dall’art. 226 del Trattato che istituisce la Comunità Europea.
Questa procedura prevede:
1. Qualora la Commissione ritenga che uno stato membro violi uno degli obbligi incombenti dal Trattato, un parere motivato, dopo aver messo lo stato stesso in condizioni di presentare le sue osservazioni. Quindi prima la Commissione invia una lettera allo stato membro chiedendo delle osservazioni, poi se le osservazioni non soddisfano c’è il parere motivato.
2. Se lo stato non aderisce al parere motivato presentato dalla commissione entro i termini indicati da quest’ultima, allora quest’ultima può adire la Corte di Giustizia Europea.
3. Per l’articolo 227 del suddetto trattato, qualsiasi stato membro può sollecitare la commissione europea ad iniziare tutto il procedimento.
4. La corte di giustizia europea emette una sentenza, cui lo stato membro deve adeguarsi. Se non lo fa, allora la corte inizia un’altra procedura per l’irrogazione di una sanzione, il cui minimo è diverso da stato a stato. Nel caso dell’Italia, il minimale è pari a 9,92 milioni di Euro iniziali, più una somma da 0,2 a 0,7 milioni per ogni giorno di ritardato pagamento.
Vedo iniziare a mettersi in moto un divertente puzzle di veti, controveti e dispettucci vari…
L.
Premettendo che sono contrario alla eventuale costruzione del rigassificatore nel Golfo di Trieste o altrove …
come la mettiamo con la messa in sicurezza della ormai obsoleta centrale nucleare di Krsko e dei suoi continui guasti non sempre segnalati?
“Da che pulpito …” direbbe più di qualcuno.
se godemo questo momento visto che la nostra stampa locale… in vari recenti interventi ga riferì che la Slo non pol far ricorsi UE…
speremo che i vadi fin in fondo e che non stia per iniziar una trattativa de scambio
Rif. commento #2 – sono curioso riguardo questi “guasti non segnalati” della centrale di Krsko. Qualcuno ne sa qualcosa? Non ho mai sentito nulla in proposito.
fabio no xe che però te me son uno de quei contrari alla centrale nucleare in region
la centrale obsoleta è stata costruita con tecnologia nippo americana, non mi sembra che ci siano tutti questi guasti non segnalati dato che devono essere segnalati ai organi competenti internazionalia
Mi sembra che qui vadano fatti due appunti.
Il primo e’ per la redazione che si diverte a dare agli articoli titoli fuorvianti (misleading). Questo titolo qui e’ sbagliato, per non dire scorretto. Il Ministero di Ljubljana ha dato incarico di preparare la documentazione che potrebbe stare alla base di una eventuale citazione dell’Italia. La citazione avverra’, se l’Italia non verra’ a piu’ miti consigli. Questo lo scrivete persino voi nell’articolo, percio’ non e’ chiaro, perche’ diate all’articolo un titolo cosi’.
Il secondo appunto va ai destrorsi di Trieste e dintorni (qui rappresentati da deluso ed effebi)che non perdono occasione per scaricare vagonate di letame su Krško, salvo poi dovere fare passi indietro quando i loro rappresentanti in FVG vogliono “acquisire”(comprare?) Krško. La centarle non e’ ne’ obsoleta ne’ ha continui guasti. Tutti i fermi vanno segnalati alla UE. La centrale e’ di costruzione americana ed ha almeno ancora 10 anni di vita. Chiaro, siccome e’ fatta in Slovenia, e’ obsoleta e piena di guasti, mentre se si trovasse, diciamo, nel Veneto, sarebbe avveniristica.
me par che qua ga ragion Srecko…
se i politici credono che sia sovietica, che disinformazione
Direi che per coerenza chi è contro il rigassificatore deve essere assolutamente contro Krsko, per questi motivi:
http://www.greenaction-planet.org/index.php?option=com_content&task=view&id=26&Itemid=34
Detta molto francamente, io vedo in alcune scelte relative al rigassificatore e a Krsko una ridicola visione “nazionale”, per cui le cose fatte in Italia vanno bene mentre quelle in Slovenia no, e viceversa.
L.
PS Tanto per essere chiari, io sono favorevole al rimodernamento e al raddoppio di Krsko e anche al rigassificatore.
io sono favorevole al nucleare, non favorevole al rigassificatore e non favorevole al nuovo piano regolatore di trieste
7 Srečko
famme un esempio (uno) delle “vagonate” de letame che qua go sparso…
ma famme el piazer ! alo ! destrorso te sarà ti, nei tui momenti intimi…
Luigi
Molto interessante! Hai niente del genere sui rischi che l’Italia corre dalle centrali atomiche francesi? La’ ce n’e’ piu’ di una e, se qui si parla di rischio per Milano, Bologna, Firenze, Ancona, i signori di Greenaction avranno certamente fatto uno studio corrispondente. La Francia non e’ lontana da Milano e Firenze…., per non parlare di Torino e Genova.
10 luigi
immagino che entrambe le robe le farà i taljani, che dopo resterà gestori delle fonti.
con bona pace de Srečko (che no ghe va zo i taljani) de quei in italia che no vol el nucleare (lo gaveremo in slovenia) e de quei -italiani e sloveni- che no vol el rigassficator (faremo delle belle gite organizzate a basovizza, due monumenti, pionieri e balilla insuieme, e tuti contenti…)
e noi, lole, qua a far barufa.
effebi
No caro, qua te se sbaji: mi no me va zo i tajani disonesti, moralmente disonesti, quei che vedi tuto el mal posibile in tuto quel che vien da est di Fernetiči e nisun mal per partito preso in quel che vien da ovest di Fernetiči.
speto esempi de vagonade
@ Srečko
Vedo che greenaction ti ha scosso.
@ effebi
Gli italiani hanno una carta da giocare: mettersi di traverso contro Krsko 2.
L.
Giusto per dire che io invece sono contraria al rigassificatore e sempre, comunque e dovunque al nucleare.
luigi
la faranno lo stesso, krsko la vuole potenziare la slovenia e non l’italia, la croazia si è gia dichiarata disponibile
I tentacoli della mafia Gazprom sono lunghi… e se uno si informa sa che attanagliano anche i nostri vicini sloveni.
Tutta questa isteria anti-rigassificatore ha ben poco dell’ambientalista. Ci sono in gioco interessi notevoli, puramente economici.
Già solo per questo motivo il rigassificatore andrebbe fatto, per tenere Putin fuori dalla nostra zona.
Purtroppo altri sono suoi servi in Europa, anche paesi rilevanti. Non penso finirà bene.
Cristina, facci un commento sul “realismo” di Obama su nucleare. I commenti che spesso leggo non fanno i conti con la realtà.
me par che qua ormai no se parla più de rigassificador ma de nucleare, Putin…
Se diventai come el botegher che se sciopa Krsko gavemo Pompei ma se succedi al “suo” rigas. fa “puf”….. andemo dei, con sti strateghi… no gavè capi che no xe gnl, e che questi impianti costa follie e resterà fermi con la coseguenza che pagheremo noi in bolletta la scelta scellerata de imporre solo in italia tutti questi impianti…Ma dove vivè…
Mah, Krs’ko xe là, e tanto val farla lavorar fin che no la finissi el suo ciclo, o l’uranio costa tropo.
Oviamente, questo centra sai poco coi “fashionable rigassificatori” in centro 😀
@Max
Anche Obama avrà i suoi amichetti da soddisfare, mi par giusto.
Sono ben lungi dall’affermare, come si sente spesso, che con “due panei sui tetti” si risolve il problema energetico. Dico solo che una sinergia di tutte le rinnovabili e, SOPRATTUTTO, una vera politica di RISPARMIO ENERGETICO farebbero miracoli. Questo lo vedo quotidianamente grazie al mio lavoro. Ci sono caldaie, serramenti e termosifoni in giro che neanche nel terzo mondo.
Per il resto negli USA, in più di una casa, ci sono stata. Cominciassero a costruire case vere e non di carta sarebbe già un bell’inizio …
Appunto, non si fa’ i conti con la realtà.
non basterebbe cristina
@matteo
Se è per questo il nucleare basterebbe? Non mi risulta sai? In Francia coprono il 20% del fabbisogno energetico con le loro centrali. E poi: prima cominciamo a muoverci, poi vediamo. Ma muoverci davvero, non all’italiana.Quanti edifici sono coibentati? Quanti dispongono di impianti solari termici/fotovoltaici/a biomasse? Quanti hanno anche solo e semplicemente una caldaia recente ed efficiente, magari a condensazione?
@max
Hai ragione. E non credo di dovertelo spiegare io qual è la realtà italiana quando si tratta di scorie, appalti, sicurezza, ecc. E di quanto i prezzi lievitino in fase di esecuzione lavori in questo paese ..
Gente, basta copiar le leggi del Südtirol su Klimahaus, come che ga za (in pratica) fato Germania e Danimarca.
Funziona, costa poco, esisti, crea posti de lavor.
Certo, xe una scelta che produci richeza tropo ben distribuida per far contenti i soliti speculatori.
falso cristina
Il caso della Francia è unico al mondo. Il 76% dei consumi energetici francesi sono soddisfatti mediante reattori nucleari. Seguono i Paesi dell’Est, le cui centrali nucleari obsolete identificano una pericolosa eredità del precedente regime sovietico. Desta attenzione il caso degli USA, il paese dove il nucleare è nato, dove la produzione di energia dal nucleare non supera ancora il 20%. L’Europa soddisfa mediamente il 35% del proprio fabbisogno energetico interno tramite l’uso di centrali nucleari. Sul dato pesano fortemente i reattori nucleri francesi.
http://www.ecoage.it/energia-nucleare-paesi.htm
luigi
Non mi ha scosso affatto. Sono cose che girano da tempo. Pero’ tu, che sei informatissimo su tutto, mi troveresti una cosa simile sulle centrali francesi? Oppure non c’e’? Vorrebbe forse dire che le centrali francesi sono sicure al 1000%?
Fare come in Alto Adige/Sudtirolo?
Ragazzi, io se abitassi in Alto Adige/Sudtirolo e per idea volessi acquistarmi un appartamento, col mio reddito (medio/alto), mia moglie che lavora e due figli minorenni riceverei per 100 metri quadrati un contributo a fondo perduto di 24.274 Euro (fate anche voi il calcolo qui: http://www.provincia.bz.it/wohnungsbau/agevolazioni/acquisto_indice.htm)!
Oltre a ciò, se io da proprietario volessi farmi la casa completamente ecologica, lo farei praticamente a spese pubbliche, con la possibilità di aumentare la cubatura del 20%!
L’Alto Adige/Sudtirolo paga tutto quanto grazie al suo particolarissimo sistema fiscale, non applicabile (e non applicato) a nessun’altra regione o provincia italiana!
Mio fratello ha abitato a Bolzano per una quindicina d’anni. All’epoca (mi pare dopo il quinto anno di residenza) riceveva 150.000 Lire al mese di contributo a fondo perduto per il riscaldamento di casa sua.
L.
@ Srečko
mola il bevi …
e chissene chi la ga costruida bisogna vedar come i la gestisce quela vecia pentola a pression
nisun se ricorda gli articoli de giornai de non molto tempo fa …
Magari un giorno i troverà rifiuti radioativi nele grote de postumia e protei a due teste.
Un tanto per provocar e per far pensar a chi abita qua vizin
altro che futuro sostenibile
@ Srečko
Ti ha scosso, ti ha scosso.
Sei come il bimbo che fa un dispetto a un altro bimbo e quando arriva un adulto grida: “Ma quell’altro bambino lì (indicando uno lontanissimo che non ha mai visto) fa dei dispetti molto peggiori!”
Quindi rispondi veloce: tu sei a favore della centrale nucleare in Slovenia? Se sì, sei a favore anche al nucleare in Italia, giusto?
L.
Un po’ di serietà, per favore.
Sarebbe ora, per esempio, di finirla di confondere energia elettrica con energia tout court (i politici lo fanno sempre, ma anche tanti “imprenditori”, ecco perchè l’economia italiana va a remengo…).
La Francia soddisfa più o meno il 70% dei suoi consumi ELETTRICI con il nucleare, i quali consumi sono però solo una frazione minore (circa il 20%) del fabbisogno energetico complessivo. Anche la Francia, come tutti gli altri Paesi industrializzati, per la maggior parte dei propri usi energetici (trasporti stradali, aerei e navali, riscaldamento, ecc.) ricorrono a combustibili fossili e ad altre fonti.
Senza contare, naturalmente, che anche in Francia andrebbe fatta un’analisi sugli sprechi nei consumi, per impostare una politica di razionalizzazione. In Italia, già nel 1999, l’APAT (organo tecnico del ministero dell’ambiente, non un’associazione ambientalista…) aveva stimato un potenziale di di risparmio negli usi elettrici pari al 46% dei consumi stimati al 2010 (!).
@ Dario
Solo per la precisione statistica.
Secondo i dati di Eurostat, la Francia nel 2007 ha avuto un consumo energetico di 154.036.000 TEP (tonnellate equivalenti di Petrolio) pari a 1.791.438 GW. Con le centrali nucleari invece ha prodotto 439.730 GW.
Quindi l’energia nucleare ha contribuito al 24,5% del consumo energetico totale.
Vedo però che in quanto ad energie rinnovabili, l’Italia stracciona e puzzolente secondo i dati del 2010 è in linea con l’UE: il 22,5% dell’elettricità è dato da fonti rinnovabili (Germania 12,5%, Francia 21%, Regno Unito 10%, Spagna 29,4%).
Hai visto mai?
L.
serietà ?
nessuno si vergogna !!!
http://www.youtube.com/watch?v=7PPdIPqxsQs
http://www.beppegrillo.it/iniziative/nucleare_no_grazie/
http://www.youtube.com/watch?v=RNg9CuYSij4
http://www.youtube.com/watch?v=rRHdg125rLw
e per rimanere nel tema
http://lists.peacelink.it/news/2006/06/msg00034.html
a non credo luigi, il regno unito sta costruendo il piu grande campo eolico in eu
luigi non sei informato
La Gran Bretagna progetta il parco eolico più grande del mondo
Ed Miliband, segretario dell’Agenzia Energia e Cambiamenti Climatici, ha annunciato ieri la costruzione entro il 2020 del parco eolico più grande al mondo. Sarà costituito da 9 centrali eoliche, creerà 70 mila nuovi posti di lavoro per un costo totale di 75 miliardi di sterline. Il governo britannico ha inoltre sottolineato che le aziende non saranno costrette ad acquistare tutte le componenti nel Regno Unito.
http://www.ilperiodico.it/primopiano/la-gran-bretagna-progetta-il-parco-eolico-piu-grande-del-mondo/
@ matteo
Ho capito: nel 2020 aggiorneremo le statistiche, va bene?
L.
Luigi
Sono favorevole al nucleare in Slovenia, Italia, Francia ecc. ecc.
Ma adesso dammi i dati delle levate di scudo italiane nei confronti delle centrali francesi. Perche’ se queste non ci sono, ne consegue che le opposizioni a Krško sono per partito preso non contro il nucleare, ma contro la Slovenia e tutto cio’ che da la’ viene.
luigi
non so se hai guardato il link, ma la slovenia ha 33
dopo tuto sto popò de nucleare, ritornemo sul nostro rigasifigador.
mi no lo metesi nel golfo de Trieste per vari motivi.
el primo fra tuti xe che no servi.
gavemo talmete tanto gas che no savemo cosa far!!
inveze saria FAVOREVOLE allo sviluppo di piattaforme per la produzione di gas natuale nell’alto adriatico. la fase di esplorazione è terminata e con successo molti ani fa e a largo di venezia c’è tanto gas!
se non ricordo mal la produzione italiana di gas xe del 30% del fabbisogno nazionale talian.
el resto xe importà.
ricordo inoltre che xe el novo gasdotto algerino, 2 miliardi de neuri
xe el gasdotto tunisino.
xe el gasdotto libico.
xe el novo gasdotto south stream, russia turchia grecia albania, con deviazione per l’austria (quel che saria comodo a trieste).
i tubi del nord.
xe el novo rigasifigador a porto levante (rovigo).
i taliani vol far rigasifigadori a livorno, taranto, ravenna, brindisi, toscana (2 impianti), agrigento, siracusa, porto recanati, portovenere.
me par che basta no!
dal sito dell’autorità per l’energia:
Zaule (TS)
Gas Natural Internacional
stato: Accordo con Snam Rete Gas per la costruzione del gasdotto di collegamento alla rete nazionale una volta autorizzato il progetto. Nel luglio 2008 il Ministero dell’ambiente ha inviato informazioni al corrispondente ministero sloveno ai fini della valutazione degli impatti transfrontalieri e ha inoltrato alla Commissione VIA le osservazioni dell’amministrazione slovena. Nel settembre 2008 Italia e Slovenia hanno deciso di istituire un gruppo tecnico per affrontare il tema dei due rigassificatori da costruire nel golfo di Trieste
previsione inizio eserciccio: 2013 (ndr, 🙂 )
Trieste offshore (TS)
Terminale Alpi Adriatico (Endesa Europa 100%)
stato: Nel marzo 2008 è stata proposta una nuova localizzazione dell’impianto e aggiornato lo studio d’impatto ambientale. La società ha chiesto il rilascio della concessione demaniale per la nuova localizzazione. La proposta di nuova localizzazione è stata posta all’esame della Commissione tecnica del Ministero dell’ambiente nel settembre 2008
operation: n.d.
@ matteo
Ho visto sì.
Ho anche cercato di capire da dove viene l’energia rinnovabile della Slovenia, ed ho ricavato che praticamente è tutta energia idroelettrica.
In un altro rapporto dell’UE ho letto che la Slovenia ha intenzione di sviluppare in futuro le biomasse, sfruttando gli scarti della lavorazione del legno.
Per ora eolico e solare non esistono, ma è in progettazione una wind farm nella regione della Primorska, da 200 MW.
Luigi (veneziano)
L’incidente ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009.
carro cisterna da 30 metri cubi.
raggio di distruzione (raxo al suolo): 300 metri.
l’impianto de zaule xe de 8 giga(miliardi) metri cubi annui. me par de ricordar che i prevedeva 120 gaxiliere/anno, quindi 67 MILIONI de metri cubi a botta!
cissà in caxo de incidente…..
notizia sul nucleare:
Negli Stati Uniti sono 28 le centrali nucleari la cui costruzione è stata proposta nei primi mesi dell’anno e che potrebbe essere portata avanti grazie ai fondi previsti da una legge, il «Clean Energy Act» del 2005, che annovera l’atomo tra le «fonti energetiche pulite».
obama stanzia 8 miliardi de dolari per due centrali in georgia.
in cina 19 centrali in via di completamento, e un obiettivo per il 2020 di un investimento di 350 miliardi di dollari e la produzione di 1 miliardo di kW.
l’italietta in leggera controtendenza…
Opss, mi son persa molti post.
Solo un commento a Luigi, dove parla dell’Alto Adige.
Molti italiani non se ne sono accorti, ma la nostra incentivazione al fotovoltaico tramite il c/ energia è al momento il più alto d’Europa. E la detrazione del 55% per il solare termico e i serramenti non mi pare certo da buttar via … Ma noi le cose positive non le vediamo mai. Parli a xy del conto energia e cosa controbatte: “Sì, ma una vera incentivazione non c’è?” E poi non dimentichiamoci che investire in energia pulita aumenta il comfort abitativo e fa risparmiare davvero tanto.
Favorevole, sia al nucleare che al rigassificatore.
Son d’accordo con Cristina da qualche parte bisogna pur cominciare quindi vediamo di mettere in moto qualche centrale nucleare e fornire energia che a suon di dibattere..
Bella la storia del fotovoltaico, eolico ecc ecc certo abbastanza complementare, ma che questo fonti ci rendano un minimo autonomi mi sa di favola proprio come quella cagata di occhio allo spreco di Striscia la Notizia dove quela sempia per dirme de serar i rubinetti la ciapa l’auto con tutta la troupe la fa interviste e la torna a casa producendo un sacco di Co2 (va tanto de moda la Co2) e consumando un casin de corrente..
Una domanda sulla Co2 ora tutte le auto si vantano di essere eco..lo slogan più grande non sono più la potenza ed i consumi ma emissioni di Co2..quanti di voi spenderebbero che ne so 2000 euro in più per un’auto che emette meno co2? voglio essere più schietto e franco…a quanti de voi in sede di acqusito vettura nuova o usata frega qualcosa del quantitativo di co2 emesse per 100 km?
ciao muli
detrazione del 55 che se non erro è valida con molto rammarico dei costruttori sino al periodo di imposta 2010 dopodichè si vedrà, non è tra le altre cose come recita una nota dell’Agenzia delle entrate cumulabile con altre agevolazioni regionali, comunali e/o locali..
Il succo del discorso è questo: se mi compero una casa nuova con gia installati sitemi fotovoltaici e company ok altrimenti se li devo installare io campa cavallo…
Questa è un pochino la filosofia italiana spiegata anche dalla fuga costante di tutti coloro che che commercializzano fotovoltaico ed affini che hanno rinunciato a svolgee la rappresentanza di questi prodotti perchè vendere un pannello è più difficile che vender una goma sbusada…per i commerciali il fotovoltaico e rinnovabili è da respingere come la peste quanto vanno telefonia ed energia..perchè in Italia non si vende an privato
Ocio che le statistiche sul energia pulita del Italia xe “falsade” dal idroelettrico, che per ovvi motivi tanti altri paesi no pol sfruttar.
@jacum: nel mondo tanti sta DISinvestindo nel nuclear, e senza grandi ripercussioni economiche, visto che le alternative esisti.
La Germania sta serando le centrali, per dir..
Quindi sto giro pol benissimo eser che sia USA (che no investi quasi niente nel nuclear da decenni!!) e Cina (che dele centrali ga ovviamente bisogno, in sto periodo storico), a eser in controtendenza coi altri.
Questo senza toccar el fatto che el nuclear in italia senza un referendum xe un atto anti-democratico enorme.
quoto arlon
Me par ben Arlon, ma penso saria de far inveze una analisi sui rigassificadori nel golfo de Trieste…. che xe el tema principale,
come ga dito jacum esisti tanti de quei metanodotti e altri in costruzion che no servi ceder le nostre coste ai privati per far business e far pagar a noi cittadini in bolletta se mancherà el gas el costo dei rig.
( manca liquefattori ); in questo momento pochi ga i contratti a lunga scadenza ( Rovigo ga el Qatar ) e chi che lavora a spot paga sazio…
allora per questi signori che parla solo per parlar de Putin fame e freddo che bisogna diversificar ricordo che forsi tra una decina de anni se stabilizzerà la questione GNL e subito partirà l’Opec del gas, quindi che te vadi in Russia, Qatar, Nigeria ecc. i controllerà i prezzi ( e come savè el prezzo del GNL xe almeno dai 3 alle 5 volte maggiore rispetto ai metanodotti, sempre in funzion alle distanze de trasporto con gasiera )
@alpino
“… Questa è un pochino la filosofia italiana spiegata anche dalla fuga costante di tutti coloro che che commercializzano fotovoltaico ed affini che hanno rinunciato a svolgee la rappresentanza di questi prodotti perchè vendere un pannello è più difficile che vender una goma sbusada…”
Scusa, ma di che parli?
Casomai troppi incompetenti sbucano fuori come funghi e, annusato il business, si improvvisano venditori di “pannelli” (odioso termine che contiene tutta la superficialità e l’incompetenza di chi lo usa).
Io con le rinnovabili ci vivo ad esempio, anzi, ci vive tutta la mia famiglia. Da anni. E a titolo informativo: se vuoi un impianto fotovoltaico con un certo tipo di moduli (non faccio nomi), ad esempio, devi aspettare fino ai primi di aprile perché van via come panini freschi …
Senza nucleare si può, eccome che si può!
Tra poco avrò il piacere anche di rinunciare al collegamento con la rete del gas, guarda un po’ te. Il problema economico – purtroppo solo economico – del nucleare non sarà comunque mio, visto che il nucleare in bolletta ce l’avrete voi!
No al nucleare, no al rigassificatore!
@ Srečko
Quindi mi stai dicendo che Greenaction fa parte di un vasto movimento antisloveno italiano? E dopo parlano di paranoia…
@ cristina
Io vivo in un condominio di sei appartamenti. Durante il 2009 ho proposto di installare il fotovoltaico sul nostro tetto. Dalle tabelle che mi sono fatto fare, risultava che il costo complessivo sarebbe stato ammortizzato in circa 6/7 anni, grazie agli incentivi statali. Questo con l’incentivo per kwh del 2009, visto che l’incentivo del 2010 è stato abbassato.
Dopo tre ore di discussioni, non siamo riusciti ad andare in maggioranza e l’idea è stata accantonata.
In Alto Adige la provincia ti finanzia l’intervento o a fondo perduto o a tasso zero, di conseguenza è sempre vantaggioso farsi il fotovoltaico fin dal primo anno, giacché tutti i ristorni economici derivanti dalla vendita dell’energia prodotta alla società fornitrice di energia elettrica diventano immediatamente ricavi reali e tangibili.
Il fatto è che non può esistere uno stato che sia fondato su tanti “Alto Adige”: non ci sarebbero abbastanza soldi.
@ arlon
Tutte le statistiche sono “falsate” dall’idroelettrico, tanto che – come ho detto – la Slovenia che non ha eolico né solare e ha un minimissimo di biomasse risulta produrre percentualmente più energia da fonti rinnovabili rispetto alla grande maggioranza dei paesi europei. Quando i consumi energetici pro capite della Slovenia saranno pari a quelli degli altri paesi europei, allora ne riparleremo. L’idroelettrico però non è un “falso”: è il primo, più redditizio e più pulito modo di produrre energia rinnovabile oggi conosciuto. Se fosse possibile produrre tutto quanto ci serve con l’idroelettrico, non si sentirebbe nemmeno parlare di eolico o solare.
Luigi (veneziano)
Luigi, confermi che i problemi dell’Italia sono altri = condominio!
Nel 2010 l’incentivazione è calata del 2%, il prezzo dei moduli parecchio di più. Tra l’altro non credo molto ai 6/7 anni; con i moduli più potenti siamo sugli 8 anni …
Considera però che poi continui a guadagnare per altri 12 anni e l’impianto rende per una trentina d’anni almeno … circa quanto una centrale nucleare ;-)!
Lungi da me il pensar di risolvere le cose installando solo FV, sia chiaro! Insisto: se la caldaia è ancora a fiamma pilota e i serramenti degli anni ’60 migliaia di Euro di fotovoltaico sul tetto sono uno spreco …
“Il fatto è che non può esistere uno stato che sia fondato su tanti “Alto Adige”: non ci sarebbero abbastanza soldi.”
Falso. Vari Länder tedeschi (anche popolosissimi) lo fa tranquillamente.
In genere, basta gaver sal in zucca e no rubar.
@ Cristina
Sono d’accordo con te: è proprio quello che ho detto ai miei condomini.
Considera però il fatto d’avere due proprietari su sei che hanno passato i settant’anni: a loro un investimento a vent’anni non gli interessa un fico secco.
Considera il fatto che da subito questi condomini vedono il costo (45.000 Euro per 6 kwh), e dato che questo avrebbe tolto circa un terzo della bolletta non lo vedevano come chissà quale vantaggio.
Questo dopo che con una battaglia campale nel corso del 2008 si era deciso di cambiare tutti quanti i serramenti vecchi di cinquant’anni (attualmente a vetrocamera in PVC per tutti quanti), oltre a tutte le caldaie.
Certo è che se la regione mi avesse pagato tutti i lavori a fondo perduto o con un finanziamento a tasso zero (come in Alto Adige), allora avremmo tutte le case perfette.
Il fatto è che ogni volta che andiamo in Alto Adige non dobbiamo dimenticare che tutto quel ben di Dio glielo paghiamo anche noi.
Luigi (veneziano)
45.000 euro per 6 kW (non kWh!) non solo è caro, è proprio un prezzo fuori mercato! Mi spieghi come fanno a prometterti di ammortizzare l’impianto in 6/7 anni con un prezzo così? Scusa, ma mi puzza di poco serio.
Per il resto “le case perfette” molti italiani le hanno già. Diciamo che è un concetto di perfezione ben diverso da quel che sin intende in Austria o Germania. Piastrelle firmate qua, caldaia di prima qualità là (giusto per fare un esempio); e non mi pare che le piastrelle te le finanzi lo Stato … Sia chiaro, la sensibilità sta aumentando, e parecchio. Ho fior fiori di clienti di 70, anche 75 anni che investimenti del genere li fanno anche solo perché ci credono, per lasciare un mondo migliori ai propri nipoti.
Complimenti comunque per le tue “battaglie condiminiali, Luigi!
Luigi
Finalmente ho un po’ di tempo e ti posso rispondere. Purtroppo non ho come te un reddito medio-alto e non posso permettermi di sedere davanti a Bora.la per giornate intere.
Cominciamo dalla puntura di essere un bambino. Ebbene tu, portatore di una cultura bimillenaria probabilmente non lo sai, ma essere un po’ bambini, significa essere giovani. Percio’ la tua punzecchiatura mi ha fatto sorridere.
Comunque ti rispondo dicendoti di porti d’avanti ad uno specchio e vedrai un bambino non solo dispettoso ma anche viziato che calpesta i piedi ed offende tutti quelli che gli stanno attorno, quando non gli si da ragione. Infatti quello di cui tu accusi me, lo fai comunemente tu qui su su Bora.la. Guardati qui sopra: l’articolo parla del rigassificatore e voi sviate l’attenzione su Krško. Come quel bambino che rimproverato di fare i dispetti mostra un bambino lontano che fa anche i dispetti e magari nemmeno conosce.
Quindi, mio caro portatore di cultura bimillenaria, da qual pulpito?
Medice, cura te ipsum!
@Srečko
Non sono Luigi ma ti rispondo …. per me.
Non ho spostato l’attenzione su qualcos’altro. Per me tra rigassificatore e nucleare c’è un nesso molto logico: non c’è bisogno né dell’uno, né dell’altro. O meglio: ce ne sarebbe bisogno se non ci fossero soluzioni alternative.
P.S. Il sabato mattina sono a casa e tra un’insalata da pulire e una camicia da stirare riesco a dare un’occhiata al blog.
Luigi
Veniamo ora alla Francia. Nessuna centrale atomica e’ sicura al 100%. C’e’ sempre un X% di rischio, l’X puo’ essere anche molto piccolo, magari tendente a zero (tu storico ed economista, nonche’ giornalista esperto, capisci certo che significa…). Quindi anche le centrali francesi, come quella di Krško, come tutte la altre, comportano dei rischi. Quindi uno si attenderebbe che gli antinucleari italiani, come fanno le pulci a Krško, le facessero anche alle centrali francesi, che in caso di incidente avrebbero effeti negativi su Torino, Genova… Ma invece, dopo 24 ore non mi hai saputo citare nessun caso. Come mai? Non sei informato? Aiaiai!!!! Oppure tali studi sulle centrali francesi non ci sono?
Bene, se non ci sono, cio’ conferma il dubbio che l’antinucleare su Krško in effetti non sia un antinucleare ma un antisloveno!
E qui devo fare un commento amaro, amaro perche’ ho cari amici italiani. Questo atteggiamento di fare la voce grossa con la Slovenia ma di tacere con la Francia e’ dovuto al fatto che la Slovenia e’, negli occhi italiani, piccola, debole e quindi ricattabile, mentre la Francia e’ grande e potente e fargli le pulci potrebbe significare beccarsi una sberla sonora il cui eco risuonerebbe per 10 anni! Questo e’ il coraggio dei vigliacchi che se la prendono con i deboli e se la fanno nelle brache con i piu’ forti!
Luigi
E veniamo alla paranoia.
Noi sloveni siamo anche paranoici, ma voi italiani siete che cosa? Qui su Bora.la non e’ stata ancora pubblicata la notizia che il Governo di Roma (Ministra Prestigiacomo) esige di potere vedere i progetti di ampliamento del porto di Capodistria. Una chiara misura di ritorsione per l’opposizione di Ljubljana al rigassificatore. Evidentemente il Governo italiano paragona gli effeti dei rigassificatori agli effetii della costruzione di un nuovo molo e dell’ampliamento di uno esistente.
Questo, se capisco l’italiano bene a sufficienza, si chiama ricatto, mero e semplice ricatto!
Cristina
Anch’io di sabato sono tra un’insalata da pulire ed una minestra da cucinare per tutta la settimana che viene e qua e la’ mi prendo lo sfizio di rispondere a Luigi, l’onnisciente Veneziano, che mi fa divertire le sue accuse ridicole…
@ Srečko
1. Inizio col dire che non sono stato io a parlare di Krsko, bensì deluso (commento 2) e poi Fabio (commento 4) e infine tu (commento 7). Il fatto poi che Krsko sia collegato col rigassificatore lo sanno anche le pietre. Non conosco problemi interstatali che non siano stati risolti coinvolgendo tutte le questioni immediate e mediate. Benvenuto in Europa, amico mio!
2. Tu ritieni che in Italia non esistano movimenti contrari alle centrali nucleari francesi. Io non è che non posso tirarti fuori documenti contro le centrali nucleari francesi: non voglio farlo, per mettere in luce la tua “sindrome d’accerchiamento”. RIpeto la domanda: Greenaction (che fra l’altro si oppone anche al rigassificatore) che critica Krsko è quindi un’associazione italiana contro la Slovenia?
3. Il mio reddito è medio/alto, e questo evidentemente ti urta. Però consentimi: non è un mio problema. Adesso sto scrivendo mentre mia moglie è al lavoro, mio figlio è a scuola (li sto aspettando per le 14:00), mia figlia piccola è con me, io mi sono svegliato alle 06:30, ho fatto le spese, ho rassettato la casa ed ho cucinato il pranzo. Antipasto di schie con polenta; un’orata da 1,4 kg al forno; folpetti saltati; radicchio trevigiano alla griglia; baccalà mantecato (questo però l’ho comprato); biscotti dolci con vin santo e pastine.
4. Il fatto di ritenere gli italiani e l’Italia come un paese che fa la voce grossa appositamente con la Slovenia per ricattarla in lungo e in largo, è un tipico atteggiamento paranoico. In realtà, tu dovresti sapere che – purtroppo – all’Italia della Slovenia non interessa un fico secco, e questo è il vero problema!
5. Quindi nella tua testa l’Italia ricatterebbe la Slovenia. Ovviamente anche la Croazia è brutta e cattiva. Toglimi una curiosità: austriaci e ungheresi come sono nella tua testa: buoni o cattivi?
Luigi (veneziano)
strano che non si parli di questa notizia della richiesta italiana de fare una valutazion transfronatiera anche per il porto di Koper, ma se questa dovesse essere una ripicca, me par che i ne fa un favor perchè a questo punto la stessa richiesta se vien fatta dai sloveni per el p.r.p.
del porto de Trieste devi sottostar alle stesse regole visto che i vol prolungar el molo 7° e far el molo 8°, poi inserir el famoso polo energetico ( rig. e centrale lucchini ), ro-ro ecc.
Grazie Presitgiacomo, la question se involtizza ancor de più…
go letto adesso el venezian, e ghe confermo che invece l’italia ghe interessa ( ricattar ) visto l’iniziativa sul porto de Koper….. ma secondo mi ga avù cativi consilieri e ga fato autogol..
http://sites.google.com/site/amicigolfots/STA19feb2010.pdf?attredirects=0
1. no vedo il nesso con krsko ma pittosto con l’intenzione di costruire in slovenia TES 6 (inquinerà tantissimo, ma siccome si sa chi c’è dietro non se ne parla. in austria se ne sono accorti però)
2. sul tema si è intromessa troppa politica, troppa demagogia
3. in nuovo ministri sloveno con passaporto croato è il tipico politico di vecchia matrice jugoslava…..meglio gridare al nemico che fare qualcosa…..
Triestin
Non so se capisci lo sloveno, ma puoi guardare qui:
http://www.delo.si/clanek/99704
La notizia e’ stata pubblicata anche da altri media sloveni.
Luigi
Il tuo reddito sono affari tuoi. Quello che critico e’ il tuo stare giornate intere qui a cazzeggiare (parole tue tempo fa in risposta ad altro interlocutore).
Greenaction e’ noto che cos’e’, pero’ l’uso strumentale dei loro elaborati e un elemnto che ha piu’ di antisloveno che antinucleare.
Con gli ungheresi e gli austriaci non ho contenziosi. Che la Croazia sia brutta e cattiva lo dici tu, non io.
no credo Greenaction sia antislovena ma solo antinucleare visto poi che fa parte di AAG, mi sembra poi che alcuni attivisti ambientalisti sloveni ( AAG ) siano favorevoli al nucleare, ma però concordano entrambi sul no al rigassificatore…
asem
Un po’ di razzismo non guasta mai, eh? Siccome il ministro ha il cognome in ić, e’ marchiato in partenza…
Triestin
Ripeto: Greenaction non e’ antislovena, ma chi usa impropriamente i loro elaborati.
tu la ami la slovenia?
@ matteo
Se la domanda è rivolta a me, è proprio mal posta. Gli stati a casa mia non si amano. Siccome m’aspetto già la domanda, ti dico già subito che la stessa identica risposta l’avrei data anche ad una domanda sull’Italia.
M’hai fatto comunque ricordare la fine di “1984”: “But it was all right, everything was all right, the struggle was finished. He had won the victory over himself. He loved Big Brother”.
Adesso però dimmi: tu ami qualche stato al mondo?
L.
territorio libero di trieste
Bon. Mi amo el Granducato de Toscana, ma anca el cuor me bate se penso al principato de Seborga.
L.
guarda che il tlt esiste e non è mai stato abrogato o eliminato, il tlt attualmente è in amministrazione italiana slovena e croata, nessuno di questi tre paesi ha la proprieta del tlt in qualche trattato internazionale, osimo non vale nulla internazionalmente
Anca el principato de Seborga no xe mai sta abrogà.
L.
a parte che non sai scrivere in triestino
no xe mai stado = non è mai stato fatto
no xe mai sta = non è mai stato in quel luogo
soborga no me interesa
il tlt con la differenza di soborga è registrato al onu
va avanti cusì Matteo che te ga ragion….
@ matteo
No xe triestin, ma venexian. Non par altro, ma lo go anca scrito nel mio nick che mi so venexian.
El TLT xe registrà a l’ONU? E dove, forse nel Gran Registro d’Oro de gli Stati?
El TLT alora el ga un segio a l’Assemblea de l’ONU?
L.
Non capisco come mai le stesse persone che irridono e fanno sarcasmo sul TLT o l’indipendentismo Triestino, non solo non danno mai motivazoni serie e concrete per schernire questa cosa che reputano “assurda”, ma sono i primi a sostenere la sacra e inviolabile unita’ e realta’ d’Italia, senza mai chiedersi per un secondo quanto sia sensata questa idea invece, che al suo interno racchiude realta’ diversissime se non opposte, che in 150 anni non si sono mai uniformate.
Guai a dirlo pero’: ti attaccano addosso la patacca del rozzo leghista tutto birra e insulti. Cosi’ come negli anni cinquanta, chi voleva l’indipendenza del Territorio Libero di Trieste, era marchiato di essere non solo anti-italiano, ma pure pro Tito.
La storia si ripete sempre, da queste parti.
Gli stati nascono, vivono e muoiono.
Attualmente l’Italia è uno stato vivo. Il TLT è semplicemente uno stato mai nato.
E’ serio chiedere di ragionare seriamente sull’esistenza attuale del TLT?
C’è qualcuno che pensa che con un’istanza in carta da bollo all’ONU si sbatteranno fuori l’Italia, la Slovenia e la Croazia dai territori sui quali esercitano legittimamente la loro piena sovranità?
Ragazzi, questo è un argomento buono solo per i bar, dopo un bel paio di spritz abbondanti.
L.
Venezia al venezian che se costuisi lui el rigassificador in laguna magari davanti Piazza S.Marco che cusì i ghe pol girar torno in gondoleta, che adesso ghe penseremo noi triestini originali al Porto libero de Trieste, va avanti cusì jacum…..
20 Maggio 1983 RICORSO ALL’ONU – RISPOSTA
Dal Direttore del Consiglio di Sicurezza e della Divisione Commissioni Politiche
Egregio Signor Marchesich,
sono venuto a diretta conoscenza della Sua lettera del 20 aprile 1983 che Lei ha indirizzato al segretario Generale, riguardante il Territorio Libero di Trieste.
Desidero confermare che la trattazione della promulgazione a cui Lei si riferisce ebbe luogo nel Consiglio di Sicurezza nel 1947 e 1948. Comunque, successivamente alla firma del trattato bilaterale tra l’Italia e la Jugoslavia e su richiesta dei Delegati Permanenti dell’Italia e della Jugoslavia alle Nazioni Unite, il Consiglio di sicurezza acconsenti’ nel giugno 1977 a cancellare dall’elenco dell’ordine del giorno, di cui il Consiglio di Sicurezza e’ incaricato, gli articoli chiamati “Nomina di un Governatore del Territorio Libero di Trieste” e “La questione del Territorio libero di Trieste”.
Conseguentemente qualsiasi ripresa di discussione del problema accennato nella Sua lettera richiederebbe l’iniziativa da parte di uno Stato membro delle Nazioni Unite.
Distinti Saluti
Il Direttore del Consiglio
di Sicurezza e della Divisione Commissioni Politiche
http://www.frontegiuliano.it/conclusioni.html
come vedi, si
Certo che ognuno ha le sue priorità. Che a me magari possono sembrare un po’ anacronistiche, ma il mondo è bello perché è vario, va’ …
La VIA e’ stata, per il progetto di Zaule, giusto giusto un pro-forma. Tanto “chi di dovere” avrebbe garantito un iter tranquillo dall’esito scontato: approvazione incondizionata, qualsiasi fosse il contenuto dei documenti presentati dal proponente. In questo momento l’atteggiamento della Slovenia puo’ anche essere tutt’altro che limpido, ispirato da ragioni diverse dalla tutela dell’ambiente. Pero’ e’ pur sempre vero che le “carte” della VIA sono vergognose. Allora, piuttosto che ripicche puerili, perché non “riportare indietro le lancette dell’orologio” e tornare a ripensare tutto il progetto, coinvolgendo la comunità scientifica locale, affrontando una Valutazione Ambientale Strategica, ecc ? Non credo che i tempi di questo percorso alternativo possano essere molto più lunghi dei “dispettucci” ai quali stiamo per ricorrere. E, una volta tanto, potrenno essere un po’ piu’ credibili.
Piccolo OT e poi non torno piu’ in argomento -non in questo topic-: il TLT (zona A e B) aveva qualcosa come 783 km/quadrati.
Piu’ esteso di Singapore, Andorra, Malta e Liechtenstein: in nessuno di questi luoghi mi pare si patisca la fame. L’idea delle piccole realta’ non e’ sempre cosi’ disastrosa. A me invece, da un punto di vista pratico, e’ sembrata ben piu’ incasinata l’Unita’ d’Italia, ancor oggi molto ma molto piu’ esistente nei proclami politici che nei fatti concreti.
son d’accordo con richi 92.
grazie emm per la censura.
per carlo 91: a trieste non serve un rigasifigador. all’italia non serve un rigasifigador impiantá a trieste, alla slovenia non servi el rigasifigador de trieste.
quindi xe solo bori butaj intel cagador per studi e studi con relazioni kilometriche con milioni de dati statistici interpretabili.
se se parti dal fatto che “NO SERVI”, cioé no xe utile, no cori, no gavemo bixogno tuto rixulteria piú ciaro che piú no se pol!!
la domanda per i Triestini xe questa: te vol un porto che funzioni come dio comanda e che fazi lavorar i Triestini o te vol un porto blocado dale gaxielere e i sardoni col capoto (tipo i yorkshire con la bereta, capoto, guati e scarpete e vecia a presso)?
@ jacum
Condivido 100% che gli impianti che ci propongono non sono fattibili/tollerabili per il nostro territorio. E sono anche superflui per il bisogno locale o nazionale.
Però se lo vogliamo dimostrare bisogna documentarlo, anche con analisi economiche, oltre che su dati ambientali e sui parametri di sicurezza.
La situazione – allo stato attuale (= prima che la Slovenia scateni la Commissione UE) – è che:
1 – i docs della VIA sono inattendibili, così come il decreto conclusivo
2 – la cittadinanza attiva (Comuni minori, associazioni, comitati) è fortemente contraria e ha prodotto una sua “contro-documentazione”
3 – la Slovenia interviene contro l’impianto, ma potrebbe essere un intervento strumentale (tanto da poter essere ritirato in un qualsiasi momento, a seguito di tarttative politiche).
4 – Il Ministero dell’Ambiente non dispone più di una segreteria tecnica, capace di valutare autonomamente proposte e osservazioni contrarie: per Zaule ha agito da cassetta postale, raccogliendo le osservazioni pervenute e girandole al proponente per le sue contro-deduzioni (!!). Solo dopo l’intervento della Slovenia è stato attivato l’ISPRA, che ha potuto rispondere (con forti limitazioni di tempo e mezzi) alle sole osservazioni slovene (non all’insieme di quelle pervenute).
=> per non limitarsi ad una comunicazione fatta di soli proclami (consuetudine deprecabile, chiunque ci faccia ricorso) ci vogliono fatti documentati ed autorevolezza. Sperando che il tutto (fatti + autorevolezza) venga giudicato da chi è super-partes: Commissione UE o Corte di Giustizia UE, con l’ausilio di esperti terzi che non siano stati “contaminati”. da nessun preconcetto o dal proponente.
In questo, il supporto della Slovenia ci è utile, fin tanto che sarà accanto a noi in questa battaglia. Ma non addormentiamoci confidando unicamente su di lei: dobbiamo rimaner autonomi e capaci di correre con le nostre gambe.
avanti con la richiesta alla commissione Ue de una verifica ( controllo atti taroccadi ) e de una commissione super partes che riverifichi le anomalie fino ad ora emerse…anche senza coinvolger la slovenia. El rigassificador a Zaule xe improponibile….