13 Febbraio 2010

Primo marzo sciopero degli stranieri, “stranieri perchè estranei al clima di razzismo che avvelena l’Italia”

Qui di seguito il manifesto del comitato triestino per lo sciopero del primo marzo.

1 marzo 2010 sciopero degli stranieri

Stranieri non tanto dal punto di vista anagrafico, ma perché estranei al clima di razzismo che avvelena l’Italia del presente.

Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno? E se a sostenere la loro azione ci fossero anche i milioni di italiani stanchi del razzismo?

Un giorno senza di noi è una giornata di sciopero delle fabbriche e delle cooperative, dei cantieri e dei braccianti, uno sciopero delle badanti e degli ambulanti, un giorno in cui chiudere i nostri negozi e non andare a scuola.

Preparata dalla Turco-Napolitano, la legge Bossi-Fini con il “contratto di soggiorno” per lavoro ha creato – accanto alle molte figure della precarietà contrattuale – lavoratori e lavoratrici altamente ricattabili perché precari anche dal punto di vista del diritto di restare: chi perde il lavoro perde anche il permesso di soggiorno. La clandestinità non viene combattuta ma prodotta.

Questo meccanismo perverso, oltre a condannare centinaia di migliaia di persone ad un’esistenza in bilico, innesca una dinamica di concorrenza al ribasso che certamente non avvantaggia nemmeno i lavoratori italiani.

Ma i migranti non sono “macchine da lavoro” sono persone, con desideri, sogni, progetti, vite.

Per tutti questi motivi occorre sviluppare un forte movimento che ponga al centro un preciso obiettivo: slegare immediatamente il permesso di soggiorno dal contratto di lavoro.

Il primo Marzo 2010, noi migranti e noi italiani assieme, scenderemo nelle strade per dire che solo lottando possiamo mettere fine alle discriminazioni e alle diseguaglianze sociali.

Sarà una giornata per cominciare a superare diffidenze e paura. Per uscire dal silenzio.

Costruiamo insieme una grande mobilitazione, rendiamoci visibili in mille modi e in mille forme.

Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi

P. Valery

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