9 Febbraio 2010

Il Giorno del Ricordo: il calendario delle celebrazioni

Si celebra domani, 10 febbraio, il Giorno del Ricordo, solennità civile istituita nel 2004 in memoria delle vittime delle foibe e dell’ esodo giuliano-dalmata. Numerosi gli appuntamenti a Trieste e Gorizia.

TRIESTE – Alle ore 9.50 nel centro di documentazione della Foiba di Basovizza sarà consegnata alla città di Trieste , a cura dell’ associazione Giuliani nel mondo,una scultura lignea, opera dell’ artista Giacinto Giobbe, intitolata “L’ urlo del silenzio”.  La solenne cerimonia del Giorno del Ricordo si terrà domani alle ore 10 presso il Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza. Alla presenza di autorità civili, militari e religiose, il programma della cerimonia prevede l’ingresso dei gonfaloni, l’alzabandiera, l’onore ai martiri delle foibe, la santa messa, celebrata dall’arcivescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi, la lettura della “Preghiera degli infoibati” e gli interventi delle autorità. Successivamente una delegazione si recherà a rendere omaggio alla Foiba di Monrupino.

Dalle 14.30 alle 18 in via Diaz 27, presso l’ Auditorium del Museo Revoltella, la Federazione dell’ Associazione degli Esuli Istriani Fiumani Dalmati in collaborazione con l’ assessorato alla cultura del Comune di Trieste daranno vita alla seconda edizione della rassegna cinematografica Cinema di Frontiera. Prima proiezione alle 14.30: La città dolente (1949) di Mario Bonnard; seconda proiezione alle 16: L’ altra storia (2009), cortometraggio di Aldo Rapè e Nicola Vero; terza proiezione: la Frontiera (1996) di Franco Giraldi.

La giornata si chiuderà con la fiaccolata commemorativa, organizzata alle 19.30 alla Foiba di Basovizza. Seguirà la deposizione di una corona di alloro e la lettura di alcune testimonianze.

GORIZIA – A Gorizia le celebrazioni prevedono nell’ atrio del palazzo municipale, alle 16.45, l’ inaugurazione di una mostra sulle drammatiche vicende del confine orientale allestita dall’ Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia di Gorizia e dalla Lega Nazionale in collaborazione con “Silentes Loquimur” di Pordenone. Alle 17.20 l’ ANGVD Gorizia e la Prefettura deporranno un omaggio floreale ai Martiri delle Foibe ai piedi della statua bronza di Cesare Augusto, nell’ omonimo largo di fronte all’ Auditorium. Alle 17.30 presso l’Auditorium di Via Roma, ANVGD Gorizia e Prefettura organizzeranno la celebrazione del Giorno del Ricordo con gli interventi del presidente ANVGD Gorizia Ziberna e del Sindaco Romoli. A contorno della cerimonia ci sarà l’ esibizione del Coro “Ars Musica” diretto dal maestro L. Rapaccioli . Durante la celebrazione ci sarà la consegna da parte del Prefetto dei riconoscimenti ai discendenti delle vittime.

Segnaliamo altri  appuntamenti commemorativi in altri tre Comuni. A Grado alle 12.15 ci sarà il raduno delle autorità e delle rappresentanze d’ arma nel palazzo municipale. A seguire, alle 12.30 verrà deposta una corona nel giardino “Martiri delle Foibe”, dietro al Municipio. A Medea il Giorno del Ricordo verrà celebrato alle 10.30 presso l’ Ara Pacis mentre a Monfalcone alle 11 verrà inaugurato il Monumento all’ Esodo. Alle 18 ci sarà  ritrovo in via Rosselli davanti al Monumento ai Caduti per una deposizione di fiori a cura della Lega Nazionale e dell’Unione degli Istriani. Seguirà una fiaccolata per raggiungere Parco Rocca in Via dell’Istria, dove alle 19 si terrà una cerimonia con preghiere, letture di brani e deposizione di una corona al nuovo monumento all’Esodo.

+++ leggi anche “La ruota simbolo dell’esodo”

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88 commenti a Il Giorno del Ricordo: il calendario delle celebrazioni

  1. djn ha detto:

    Ma come? E la tradizionale gita fuori porta del Lacota? Scomparsa nel nulla senza neanche un’accenno di spiegazione, dopo che per due anni di fila ha riempito le pagine dei giornali?

  2. matteo ha detto:

    el giorno del ricordo xe solo un acontentin per gl’esuli

  3. matteo ha detto:

    me spiego meio, giusto xe ricordar, ma dopo? dopo noi li risarcisi nisun

  4. Max ha detto:

    Mateo, te pensi solo ai schei, no te sarà miga Istrian?

  5. Franz ha detto:

    Ciò, ma no savè far altro che polemizzar?

  6. Mauro Franza ha detto:

    No, però l’argomento ciama, visto che xe un gran ciolta pel cul.

  7. alpino ha detto:

    intanto rivolgiamo un pensiero ai martiri delle foibe, agli esuli istriani, fiumani, dalmanti e dell’alto isontino..almeno questo lo possiamo fare

  8. Mauro Franza ha detto:

    Ai martiri delle foibe sicuro, visto che sono gli unici che hanno pagato la sciagurata politica italiana dell’epoca fascista.

    E ringraziamo Dio che Tito era comunista, altrimenti a quest’ora col cavolo che Trieste stava in Italia.

  9. massimiliano ha detto:

    concordo con Mauro Franza

  10. santacruz ha detto:

    “E ringraziamo Dio che Tito era comunista, altrimenti a quest’ora col cavolo che Trieste stava in Italia.”

    Questa xe una vera perla!!!

    Straquoto!!! 🙂

  11. massimiliano ha detto:

    poderìa esser el titolo de un libro…
    te me ga dà un’idea.
    e no stago scherzando…

  12. cagoia ha detto:

    ma ogi se ricorda anche come i profughi xe stadi acolti quando i xe rivadi in italia?
    no so… i me contava del late per i fioi che vigniva svodado sui binari pur de no darghelo…

  13. Euroscettico ha detto:

    che gran rispetto per i morti!!!

    COMPLIMENTONI CAGOIA, SANTACRUZ, FRANZA, MASSIMILIANO….

  14. cagoia ha detto:

    El pezo modo per no rispetar i morti xe strumentalizarli!!

  15. Wehrle ha detto:

    Allora, Cagoia, meglio tacere solo perchè questa giornata è stata proposta dal centro destra? E’ questa la strumentalizzazione? Non dovremmo quindi ricordare i morti delle stragi per paura delle strumentalizzazioni? E i morti partigiani? Aboliamo anche il 25 aprile?

  16. cagoia ha detto:

    Mi ricordo ogni giorno. In silenzio come xe giusto. No go bisogno de 25 aprile o de 10 febraio. No go bisogno de ricorrenze particolari. O de discorsi de gente che usa i morti solo per alimentar odio e riaprir le ferite. Da entrambe le parti.

  17. Wehrle ha detto:

    Tu te lo ricordi perchè usi evidentemente bene la memoria e ne trai insegnamento. Non penso sia così per molti, che ricordano a malapena la data di nascita dei propri parenti ma che ricordano a memoria le puntate del Grande Fratello o di Zelig e non insegnano nulla propri figli. A questi è giusto ricordare gli insegnamenti della storia, sperando che almeno un po’ serva.

  18. Gioia ha detto:

    Se Tito no iera comunista se saria fermado prima de Fiume…cari fioi. I Francesi allora avrebbero potuto chiede la val d’aosta e la liguria fino a Genova più mezzo Piemonte, ma non lo fecero perchè liberare non significa fare pulizia etnica come fece il signor Tito.

  19. matteo ha detto:

    e perche se iera comunista doveva fermarse prima de fiume? da quel che me risulta l’interno del istria non iera a maggiornaza italiana

  20. santacruz ha detto:

    Giusto Wehrle, giusto ricordarghe gli insegnamenti della storia, ma bisogna ricordarghela tutta, non solo quela che fa comodo!

    De sto passo se ricorderemo tutto delle foibe e nessun savrà niente del:” SPEZZEREMO LE RENI ALLA GRECIA!”

    Chi lo gavrà mai dito?

    Giulio Cesare?
    Wili Oberdank?
    Umberto Bossi?

    🙂

  21. massimiliano ha detto:

    @euroscettico
    il mio riferimento era per la frase su Tito.
    non ho accennato ai morti.
    e comunque pure io, da studioso e ricercatore dei rapporti tra esuli e rimasti e dell’istrianità, preferisco tenere per me i ricordi, senza bisogno di propaganda di alcun genere. non ho bisogno di date e ricorrenze imposte per legge.
    e rispetto tutti.

  22. Mauro Franza ha detto:

    x Bimbo scettico, invece di sparare le tue solite cagate, leggi bene. Ho scritto RISPETTO per i morti, che sono gli unici ad aver pagato. Se sono morti è per colpa del fascismo e di conseguenza dell’Italia intera, perché in quel periodo la maggioranza era fascista.

    x Gioia, invece occupando si può fare pulizia etnica. Allora io vengo a casa tua, l’incendio, butto nelle fiamme tuo figlio neonato, poi porto tuo marito a Dachau, a te, ti proibisco di parlare la tua lingua, ti brucio tutti i libri, ti chiudo le scuole e ti proibisco persino di pregare nella tua lingua per i tuoi morti, poi un giorno qualcuno arriva e mi disarma, tu vieni da me, mi perdoni, fai finta di niente e viviamo felici per il resto della vita……. ma neanche nelle fiabe dei fratelli Grimm.

    Dici anche che Tito si sarebbe fermato a Fiume…. si certo, perché gli stavamo simpatici o gli facevamo paura? Si buuuu che paura ara, in 25 anni non siamo riusciti a metterli sotto definitivamente e pensi che al momento buono si fermavano?? Già buono che si sono fermati a Trieste.

  23. Mauro Franza ha detto:

    Ancora una cosa e poi vi faccio felici e smetto.

    Un paio di anni fa mi vennero a trovare alcuni parenti da Torino (si, sono piemontese). Al figlio di questi è stata raccontata la storia delle foibe a scuola e mi ha chiesto di vederla. L’ho portato a Basovizza nel giorno di una commemorazione. Accanto alla foiba erano allineati 40 ragazzoni con bomber neri e pantaloni mimetici, che urlavano “ONORE” col braccio teso. Allora mi cugino mi si avvicina e mi dice “Allora è vero che gli infoibati erano fascisti”

    Vedete, la destra ha da una parte istituito il giorno della memoria e dall’altra rovina il ricordo degli infoibati con manifestazioni come sopra.

    Saluti

  24. Wehrle ha detto:

    Santacruz, non sto dicendo che si deve dimenticare la storia, buona o cattiva che sia, anzi, ma non penso sia un sacrilegio ricordare anche le migliaia di italiani (e non solo fasciscti come qualcuno vuol far credere) morti nelle foibe. Aggiungo, che per qualcuno ci sono morti di serie A e di serie B. E non mi sta bene.

  25. effebi ha detto:

    “E ringraziamo Dio che Tito era comunista, altrimenti a quest’ora col cavolo che Trieste stava in Italia.”

    xe una vecia batuda de Jansa che se lamentava che a “causa” de Tito …Trieste xe ‘nada “persa”

    (buon ricordo a tutti…bei e bruti)

  26. Wehrle ha detto:

    Franza, i c…i li trovi dappertutto, di destra e di sinistra, anche alle manifestazioni del 25 aprile.

  27. effebi ha detto:

    10 febbraio giorno dedicado a chi ga sofferto

    chi che no ga voia de “ricordar” almeno se “ricordi” de aver (un minimo) de rispeto.

  28. effebi ha detto:

    la DESTRA no ha istituito il Giorno del Ricordo

    “ricordatevi” che è stata una legge presentata dalla destra ma votata bi-partizan
    (esluso rifondazione)

    (bon ricordo a tuti… bei e bruti)

  29. effebi ha detto:

    questa è la loro giornata
    …astenersi perditempo

    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/3255341476/

  30. Mauro Franza ha detto:

    x effebi: e Jansa no iera nianca comunista!

  31. effebi ha detto:

    franza… te sa che no me gavevo inacorto ?

  32. Euroscettico ha detto:

    siete voi che vedete strumentalizzazioni in ogni dove… forse perché siete i primi a farle!!

    P.S. l’attuale Presidente della Repubblica ha fatto delle dichiarazione il giorno della memoria. Beh… tutto si può dire tranne che sia un uomo di destra quel signore lì o sbaglio?

  33. effebi ha detto:

    “Tito vuole Trieste. E’ il suo sogno e il suo incubo. Egli sa che i triestini italiani e slavi, non ne vogliono sapere di lui e della sua cricca…”

    10 FEBBRAIO 2010 -GIORNO DEL RICORDO
    Chi se lo “ricorda” chi ha scritto questo ?

    bambini avete studiato !?

  34. massimiliano ha detto:

    io non capisco perchè nessuno si incazza con i governanti italiani di allora…
    furono loro – tra ignoranza colpevole e disinteresse per la periferia – a barattare terre e destini della gente.
    tito faceva semplicemente il suo gioco, senza nascondere le mire su territori che per l’Italia erano solo uno scomodo argomento di discussione.

  35. michele ha detto:

    esodo: gente disperata costretta a lasciare tutto terrorizzata da atrocità immense.Arrivati in italia,campi profughi e vita da cani:Ricordiamo anche questo.

  36. effebi ha detto:

    eh si…Tito tanto così buono e il governo italiano così tanto cattivo…
    incazziamooci con il governo italiano… dai !
    E TITOSANTOSUBITO

  37. effebi ha detto:

    ma se volgliamo prendercela con qualcuno in Italia… allaora ricordiamoci di quel sant’uomo di Togliatti… il migliore…

  38. massimiliano ha detto:

    effebi, nessuno santifica tito.
    però qualsiasi altro al suo posto avrebbe fatto le stesse scelte.
    il suo motto era “chiedere tutto per avere tanto”.
    abbiamo visto come è finita.
    la politica italiana dell’epoca, si chinò pedissequamente, in un mare di ignoranza e disinteresse colpevoli.

  39. massimiliano ha detto:

    effebi
    non buttarla sempre sulla contrapposizione, altrimenti è come giocare a ping-pong con nomi, date, situazioni.
    finiamo a misurarci il pisello, come sempre.

  40. effebi ha detto:

    avrebbe potuto fare cosa.. la (perfida e sconfitta ) italia per contrastare il beato (e vincitore) Tito ?
    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/3266373650/

  41. effebi ha detto:

    contrapposizione !? ah si …scusa.. non vorrei…

    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/3096932765/

    “campioni di ping-pong”

  42. Gioia ha detto:

    Euroscettico

    Napolitano non si sa che pesce sia. Nessuno scommetto che sa che egli fu un “guffino” ovvero appartenente ai GUF. Poi stalinista. Poi l’ala migliorista. Poi e poi e poi…. E’ uno che sta sempre in direzione del vento.

  43. effebi ha detto:

    “Tito vuole Trieste. E’ il suo sogno e il suo incubo. Egli sa che i triestini italiani e slavi, non ne vogliono sapere di lui e della sua cricca…”

    10 FEBBRAIO 2010 -GIORNO DEL RICORDO
    Chi se lo “ricorda” chi ha scritto questo ?

    non avete sudiato… allora vi darò un aiutino…

    è un fascista !? (….no)

  44. Gioia ha detto:

    Matteo

    Se ti fan paura quei pagliacci vestiti da carnevale non hai mai visto una manifestazione dei Baschi o degli Irlandesi.

  45. matteo ha detto:

    effebi

    commenta la foto che ho messo

  46. santacruz ha detto:

    No sarà miga Pirjevec? 🙂

  47. Gioia ha detto:

    o dei cari Palestinesi che sono gli Istriani del medio oriente

  48. matteo ha detto:

    ah gioia perche a ti te piazi quela?

    non me interesa i baschi o altro, quei dopo i vien qua a romper

  49. Gioia ha detto:

    matteo

    non capisco quello che vuoi dire. Seriamente

  50. effebi ha detto:

    commento: pajazi che no sa nianche cosa che xe de ricordar. i li vesti e i li meti in strada cole bandierete… lori và…

    me piaseria veder un per de muli co la maieta del CHE e striscion “io non scordo” “io ricordo” … quei ..quei gaveria de ricordarse…

  51. Gioia ha detto:

    ah quela foto?

    è carnevale

  52. matteo ha detto:

    che quando un mona xe riva qua a rivendicar che semo tuti taliani xe vegnu el casin, poi l’altro xe vegnu e ga dito ieri taliani fascisti tuti el resto xe storia che savemo tuti

  53. effebi ha detto:

    “Tito vuole Trieste. E’ il suo sogno e il suo incubo. Egli sa che i triestini italiani e slavi, non ne vogliono sapere di lui e della sua cricca…”

    ve aiuto con la data… 1954…

    (opperbacco ! ma ancora nel 54 el maresciallo gaveva sti sbisighi !?)

  54. matteo ha detto:

    effebi

    per dirte meio el tlt o meglio trieste con la zona a no xe italia ma xe tlt in amministrazion italiana, nisun documento uficial internazional definisci trieste come sotto sovranita italiana, osimo nol ga una tale valenza da poder essere defini come trattato internazional perche nol xe mai stado ratificado internazionalmente, perche qualsiasi nazion del onu pol meter al ordine del giorno la designazion del governator del tlt, dopo sta anche il trattato di pace che sancisci el tlt

  55. effebi ha detto:

    matteo… ma lassa star sta storia dei fasisti che iera prima…
    anche se iera seminaristi finiva cussì…
    vedi el don bonifacio …nel ’46..

    come dir, no ogi, che x finida la guera … ma tra un anno…

    e questi dopo 3 … T R E…
    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/3273258491/

  56. effebi ha detto:

    …el TLT xe più del FLIT ?

  57. Gioia ha detto:

    effebi

    Lo disse il baldo Pahor? No sbaglio

  58. matteo ha detto:

    si xe piu del flit, xe storia che dovesi conoser tuti i triestini

  59. effebi ha detto:

    lettura consigliata a TUTTI quei che pensa che quel che xe successo in Istria, Fiume e Dalmazia alla fine della guerra (e fin dopo i anni ’50… no dimentichemose) sia colpa de quel che ga fato i teribili fasisti italiani.

    Antonio Budicin
    “Nemico del Popolo”
    Un comunista vittima del comunismo

    Edizioni Italo Svevo

    altro che monumenti all’esodo su una rotonda anonima… quasto xe el libro che a scola i doveria far leger e imparar, per “dopo”… ricordar

    gavessimo anche meno pajazi per le strade

  60. effebi ha detto:

    “Tito vuole Trieste. E’ il suo sogno e il suo incubo. Egli sa che i triestini italiani e slavi, non ne vogliono sapere di lui e della sua cricca…” 1954 da Almanacco Triestino

    (no ga scrito Pahor, no Pirevez, no un fasista, no un nazionalista italian, ma un italian…)

  61. matteo ha detto:

    la foiba grande de sgorlon

  62. effebi ha detto:

    no, quel xe un romanzo… questa xe “storia” scrito de un che ga scrito pagine de storia in giro pel mondo, no effebi.

  63. ufo ha detto:

    http://bayimg.com/lakLlAaCf

    E poi, cos’è successo a Golobivnica? L’anno scorso roba da crisi diplomatica – quest’anno invece nel dimenticatoio come un paio di ciabatte vecchie. Neanche un accenno? Chi ne sa qualcosa?

  64. Richi ha detto:

    Piu’ che storia a mi quela me par un’opinion personale. Magari fondada, ma pur sempre un’opinion personale.

  65. effebi ha detto:

    a ufo e altri che domanda in merito…
    me par che el sior lacota no xe andado proprio el 10 de febraio, credo che iera dopo quindi chissà, tignive pronti, volè prenotar in pullman ?

  66. effebi ha detto:

    richi, certo xe un opinin personale, dipendi de chi, se xe mia no val un boro ma questo credo che una certa considerazion in giro la gaveva.

    vedo che brancolè nel buio….
    (partito comunista italiano 1954 almanacco triestino… dai, no un mona qualsiasi)

  67. santacruz ha detto:

    @ effebi

    “Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone.

    I confini dell’Italia devono essere
    – il Brennero,
    – il Nevoso
    – le Dinariche
    io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani”.

    E questo chi l’ha detto?

  68. Richi ha detto:

    Effebi: no go dito -e non penso- che la tua opinion no val un boro, go solo dito che questa frase denota un’opinion e non un fatto (esempio: Tito dichiara che eccetera).
    Tutto qua.

  69. Richi ha detto:

    Quel che ga citado Effebi non me vien in mente (chiedo venia), quel che ga citado Santacruz, purtroppo si’ e me sa che quasi sicuramente xe piu’ famoso, specialmente tra tanti politicanti locali che penso tegni un suo busto in casa o una foto sul comodin.

  70. Richi ha detto:

    Speta un atimo Effebi: Vittorio Vidali?

  71. effebi ha detto:

    santacruz: tua nona ?

  72. effebi ha detto:

    richi vince una bambolina

  73. santacruz ha detto:

    effebi: mia nona?
    No, un pajazo!

  74. effebi ha detto:

    @santacruz
    nel 49, quando questi slavi croati xe stadi masacradi quel “pajazo” za sburtava radicio, quindi credo che lu no sia stato, te ga idea ti chi che poderia esser ? in un clima de grande “fratellanza e libertà ai popoli” !?

  75. effebi ha detto:

    credo che vidali parlando de “isoddisfazion” dei italiani, sloveni e croati se riferiva a ragioni per cui questo gruppo cercava “aria fresca” lontan de Tito e credo che poco centrava col fato che “i fasisti cativi…bla bla bla…”

  76. Richi ha detto:

    Pitosto buta un do’ calici de Malvasia, effebi (e no far l’istrian, in sto caso). Ghe son rivado per deduzion. Ciameme Sherlock, adesso.

  77. effebi ha detto:

    10 febbraio, giorno del ricordo anche per sti poveri 12 vittime della violenza slavo&comunista (anche su i slavi…probabilmente non comunisti, e alle volte no bastava nianche quel…)
    santacruz… basta co ste storiele dei discorsi de mussolini, quele xe un altra storia (bruta, ma un altra)

  78. Richi ha detto:

    El punto xe che Tito e Stalin gaveva rotto e Vidali ga scelto -xe arcinoto- Stalin.

  79. Richi ha detto:

    Gradisso eccome.
    In ogni caso penso anca mi che i triestini, italiani, sloveni eccetera NON voleva e non gavessi mai voludo gaver a che far con Tito (o Mussolini o Hitler o qualsiasi altro dittator). La storia ga deciso diversamente e mal xe stado per tutti, specialmente da queste parti.
    De ricordarse saria, prima dei danni fatti in passato (che quei no se ripara) de non farne altri in futuro e de non inneggiar mai a chi ga insanguinado el secolo scorso.

  80. effebi ha detto:

    me par che Stalin Vidali (e anche Tito) iera inter-nazionalisti…
    mentre el “furbetto” de l’inter no ghe interessava… e cussì el se ga “scoperto” solo…nazionalista, ma credo che sia sta per colpa dei fasisti italiani che bla bla bla… 🙂

  81. effebi ha detto:

    bellissimo e in sintonia con quel che stemo disendo, ricevo e giro un flash dell’intervento dell’ex-vicepredidente ANVGD Milano (Giorno del Ricordo 2010):

    “Ringraziamo il Sindaco Letizia Moratti per aver promosso con il suo staff, questa commovente manifestazione in ricordo dei fratelli istriani, fiumani e dalmati, meno fortunati che non hanno avuto l’opportunità di diventare esuli in Patria, ma sono purtroppo rimasti senza sepoltura e senza un fiore nelle voragini del Carso istriano o nel fondale marino della Dalmazia, con una pietra al collo. Voglio ricordare anche, i partigiani italiani, magari comunisti, ma che certo non aspiravano a diventare Jugoslavi, Frausin, Vivoda, Budicin, la Brigata Triestina, gli eroi della Osoppo, trucidati direttamente o denunciati alle truppe naziste, per evitare di trovare ostacoli alla pianificata occupazione e poter meglio rubare le terre italiane della Venezia Giulia e quanto rimasto della Dalmazia.
    IL compagno Milovan Gilas e Kardelj utilizzarono le foibe per far sparire, speravano per sempre, la popolazione civile italiana e bruciarono i documenti tavolari e le anagrafi per impossessarsi delle case dei residenti autoctoni, presenti da 2000 anni in quelle terre e taroccare i dati sull’italianità della popolazione.”

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