29 Gennaio 2010

Emissioni di Co2 ridotte di 100 kg per abitante grazie alla differenziata

Risparmiati 100 kg di emissioni di Co2 per abitante grazie alla raccolta differenziata. E’ questo uno dei dati contenuti nel depliant in distribuzione in questi giorni nelle famiglie, in cui si spiega nuovamente non solo la filosofia della raccolta differenziata ma anche gli effetti concreti che produce. Si chiariscono anche alcuni dubbi che gli stessi cittadini potrebbero avere.
“Dobbiamo prendere coscienza che noi siamo responsabili della produzione di rifiuti e la riduzione dei quantitativi comporta un sicuro risparmio. Il contestuale aumento dei rifiuti riciclabili ci permette di ridurre ulteriormente i costi di smaltimento- prosegue Del Sordi-, e, inoltre, il fatto di produrre pochi rifiuti e di fare una corretta differenziata della parte dei rifiuti che si può riciclare consente anche di risparmiare meterie prime, rimettendo nel ciclo economico e sul mercato materiali che altrimenti sarebbero erroneamente mandati in discariche e inceneritori. Ogni cittadino deve fare la sua parte- sollecita l’assessore-, perchè solo remando tutti nella medesima direzione saremo in grado di raggiungere quegli standard ambientali che ci consentono di elevare la qualità della nostra vita”.
Nel depliant si citano diversi esempi sul riutilizzo degli scarti riciclabili, evidenziando che con 50 flacconi di shampo si realizza una sedia, con 67 bottiglie di plastica si fa un sacco a pelo e con il riciclo di 800 lattine di alluminio si costruisce una muntain bike. Infine viene fatto anche un nuovo appello a evitare l’abbandono di rifiuti su strade, mariciapiedi e aree verdi “che costringono il comune a spendere, ogni anno, decine di migliaia di euro per la pulizia delle zone interessate”.

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9 commenti a Emissioni di Co2 ridotte di 100 kg per abitante grazie alla differenziata

  1. pianoinclinato ha detto:

    tutto giusto.
    …e allora perche del sordi era contrario, quando la giunta precedente l’ha introdotta?
    … perchè ha fonddato addirittura un comitato con raccolta firme e referendum colleterale?
    PA-TE-TI-CO.

  2. ciccio beppe ha detto:

    Mancano i bidoni! A Monfalcone ieri co la bora iera un disìo de scovaze in giro!
    Xe bidoni svodi seradi col lucheto e gente che devi butàr la roba per la strada! Risultato: tùt un cesso! IRIS zoccola!

  3. pianoinclinato ha detto:

    bidoni chiusi con il lucchetto? Paura che vi rubino le scovazze?

  4. ciccio beppe ha detto:

    Si qui spacciano sacchetti di organico negli angoli più bui per non farsi beccare dai vigili in borghese.

  5. Alessio ha detto:

    A Monfalcone (ma anche in altri comuni della provincia) ci sono bidoni in strada col lucchetto perchè sono bidoni ad esclusivo utilizzo di certe utenze e visto che sono permanentemente lasciati in strada (su autorizzazione del comune) e non fanno avanti e indietro dalla proprietà privata come dovrebbe imporre il porta a porta, si vuole evitare che chiunque possa lasciarci dentro rifiuti indifferenziati. Diciamo che però andrebbe verificato se le utenze che possono godere di tale privilegio (secondo me potrebbero essere soggetti a tosap visto che sono appunto destinati a titolo esclusivo a qualcuno) poi fanno almeno la differenziata in modo corretto. E poi c’è anche l’anonimo cretino di turno che lascia comunque il sacchetto di indifferenziati (quando va bene) a fianco del bidone chiuso, tanto poi il ripristino lo paga la collettività…

  6. milost ha detto:

    La CO2, scusate l’ignoranza, è risparmiata dove? come? Sull’incenerimento? O è un calcolo virtuale di rapporti tra benefici e costi? Redazione, dicci di più per piacere. Quanto agli appelli al civismo, direi che non bastano assessore: le immondizie sono una decorazione fissa di questa città, dove gli abitanti e i negozianti mettono la domenica mattina, e perfino il sabato, sul marciapiedi i sacchetti che verranno prelevati il giorno successivo,se non addirittura il martedì ( caso dei commercianti chiusi domenica e lunedì) dove si piazza fuori tutto – carta, plastica, unido e secco – in una volta sola, poi pian piano verrà portato via. Io vedo cumuli di secco accanto all’umido , che giustamente gli addetti lasciano lì se non è previsto il ritiro, vedo plastica mischiata ai materiali più disparati, vedo carta messa nei sacchi di plastica…una fantastica confusione, che mi chiedo quanto incida sulla qualità della differenziata, ovvero sulle effettive quantità destinate alle successive fasi di lavorazione e non scartate perchè inutilizzabili.

  7. Alessio ha detto:

    Non ho ancora vito l’opuscolo, però direi che nel bilancio incidono sicuramente il minor numero di camio che si recano al termovalorizzatore di TS, il minor sfruttamento di risorse naturali (principalmente petrolio) grazie all’utilizzo di materie prime seconde derivanti dal recupero dei rifiuti (anche se qui bisognerebbe vedere i bilanci in petrolio equivalente consumato per il riciclo) ed al minor conferimento di rifiuti in discarica.

  8. milost ha detto:

    Alessio, quindi sono calcoli virtuali: i camion carichi, ad esempio dopo il giro della plastica, passano sulla pesa. Totale raccolta. Rapporto tra queste quantità e parametri vari. Risultato che ci viene comunicato.Ed anche risultato che fa testo rispetto i quantitativi cittadini di raccolta differenziata su cui si basa l’entusiasmo del nostro redento assessore ( tutti ricordiamo quanto fosse contrario un po’ di tempo fa!): o no? Poi se il Consorzio preposto ( il Conai)scarta metà perchè la raccolta ottenuta fa schifo, e la manda ad incenerire, naturalmente a spese degli utenti Tia, ne teniamo conto o no? Non sto dicendo che ciò accada, sto cercando di capire il fondamento di una affermazione.

  9. Alessio ha detto:

    Come dicevo non ho visto l’opuscolo e quindi non posso dire di più, comunque è logico che si tratta di calcoli così come è logico che questi calcoli bisogna farli sull’effettivo recupero dei materiali e non sul peso del cosiddetto riciclabile comprensivo di quello che andrà scartato.

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