Trieste Stipulato il maxi accordo di programma tra Comune di Trieste, Provincia di Trieste, Regione, Soprintendenza, Autorità Portuale, Rete Ferroviaria e la Silos SpA per il recupero e il riuso del silos, appunto. Dal momento che ci hanno messo dieci anni per mettersi d’accordo (commenta con candore il soprintendente ai ben architettonici Luca Rinaldi, alla sua prima uscita ufficiale: «Questa firma dimostra come, mettendosi attorno ad un tavolo, si possono risolvere e vincere le partite decisive»), i lavori partiranno subito: già a giugno aprirà il cantiere, dopo la bonifica, ed entro il 2012 si prevede di ultimare i lavori nella zona ad uso pubblico. Il progetto di riconversione adottato è quello proposto dalla Silos SpA nel 2002.
L’area è a ragione ritenuta strategica: si tratta di 45.000 metri quadrati in pieno centro cittadino posti ai limiti di quell’area che dovrebbe – così dicono – diventare il nuovo centro nevralgico di Trieste, ossia il Porto Vecchio. «Finalmente andremo a eliminare il Bronx della città» chiosa Dipiazza. La zona infatti negli ultimi anni è servita principalmente da ricovero per senzatetto, se ben interpreto il pensiero del sindaco.
Il Comune chiede all’interno del Silos una sala polifunzionale e lo spostamento della “Tripcovich”, ma la Silos SpA, accettando la prima proposta, ha bocciato la seconda: almeno, nel loro progetto, della Sala “Tripcovich” non si parla. Verrà rifatta l’autostazione anche con una nuova area per i passeggeri con una «migliore connessione tra le diverse modalità di trasporto (ferro-gomma-acqua)»: spero che in futuro costi ed orari me li sappiano dare in stazione, anziché dirmi di telefonare alla compagnia di trasporti.
Il progetto riguarda da vicino anche il rifacimento di piazza Libertà, e questo viene detto esplicitamente: e quindi gli alberi verranno verosimilmente abbattuti. Grazie al recupero del Silos il patrimonio comunale avrà un aumento netto di sette milioni di euro, cui vanno aggiunti finanziamenti per oneri d’urbanizzazione stimati in poco meno di tre milioni. Infine la bretella di collegamento tra largo Città di Santos e piazza Duca degli Abruzzi, che corre su demanio del porto, verrà stabilizzata come viabilità pubblica.
Oltre al teatro e al centro congressi (e quello di Palazzo Carciotti?) ci sarà spazio per un albergo a cinque stelle per il turismo prevalentemente congressuale (la vocazione emporiale!) e per… un centro commerciale, ovvio, con ipermercato e centro fitness, che ormai non si nega a nessuno. Il consigliere d’amministrazione della Silos SpA Attilio Grazioli tiene a sottolineare: «Non sarà comunque il solito centro commerciale»; una frase che ricorda molto altre a proposito del Freetime di Montedoro… Spiega: «Puntiamo infatti a sviluppare un discorso di recupero della memoria storica del sito, che offrirà spunti di carattere artistico accanto a quelli dello shopping tradizionale». Qualunque cosa voglia dire, si prevedono trecentocinquanta nuovi posti di lavoro, di cui molti, credo, assunti tra i dipendenti che la Pam licenzierà.
Comunque era ora.
+++ vai all’evento: Presentazione “Cinque racconti” e “Come la spuma del mare” di Andrea Dessardo
La zona necessit di una qualificazione (il silos non piazza libertà). Comunque sono da almeno da 3 anni che si fanno annunci di inzi lavori… ma non mi sembra si sia mosso qualcosa
a mi me piaxeria veder PRIMA i progeti e poi eser trancuilo per l’inizio dei lavori.
esperienza del’aministrazione de Herr Robert von Platz: porta cd gigante e lava colombi in piazza della legna e abbeveratoio moderno per bovini in piazza della posta.
a mi le SUE riqualificazioni no me convinzi tanto!
@jacum
se vuoi avere un’idea del progetto e di come verra’ trasformato il silos questa e’ la pagina web dove cominciare:
http://www.silostrieste.it/index.html
P.S.: non e’ un progetto comunale, quindi RDP non ha molto potere decisionale sul come farlo (almeno nei dettagli…)
@talponer
grazie per il link.
così a spanne l’intervento mi sembra molto conservativo e poi non mi sembra che ci sia un aumento delle altezze. Quindi sono abbastanza rassicurato.
Spero che l’intervento venga attuato anche se ho dei dubbi sulla sovraofferta di spazi commerciali in città e zone periferiche.
Non si capisce cosa vorrebbe dire “lo spostamento della Tripcovich”: la Tripcovich non si può abbattere, figurarsi spostarla…
grazie pel link talponer.
go vardá tuto el progeto che go scarigá dal sito.
l’interno xe estremamente moderno e per certi aspetti me xe nojoxo e certe scelte de colori e sofiti xe assai discutibili… peró ben o mal xe quel che va deso.
per l’esterno inveze no me convinzi el MEGA paralelepipedo RUZINE che ghe xe in mezo ai due edifici. XE UN OBROBRIO!
una coxa tecnica: ma i vol far un piano soto?
Spostarla nel senso di trasferire il teatro in altr sede, all’interno del Silos. Questa la richiesta del Comune, ma nel progetto non dovrebbe esserci.
@jacum
dal progetto sembra che verranno ricavari due piani sotterranei adibiti a parcheggi e, credo, a magazzino (solo per il livello -1). La cosa che mi piace del progetto e’ la grande luminosita’ dello spazio interno con il grande soffitto vetrato e, come dice brancovig, il fatto che sia conservativo. Anche a me il parallelepipedo ruggine non piace piu’ di tanto ma dovrebbe eesere posizionato nella parte posteriore dell’edificio, quindi nascosto ala vista, almeno dalla piazza. Credo comunque che gli alberi che oggi sono di fronte alla stazione dei bus verranno abbattuti per consentire il rifacimento di quella parte di piazza.
In questi mesi, noi del Comitato Nuova Tripcovich abbiamo preparato un progetto davvero bellissimo: un progetto che restituirebbe davvero alla città un edificio finora usato poco e male, solo da pochissimi.
Speriamo bene: quella zona potrebbe diventare davvero molto viva sotto tanti punti di vista!!!
Voi siete tutti matti: la RIQUALIFICAZIONE della Piazza è già avvenuta da pochi anni ( con la sua relativa spesa) ed è una bella entrata a Trieste. La viabilità attorno a essa funziona benissimo. Il Teatro Tripcovich dono alla città dal nostro De Banfield ha una acustica INVIDIABILE!!! Certo potrebbe essere gestito meglio e si dovrebbe risolvere il problema camerini….GLI ALBERI poi quando sono di quelle dimensioni sono di una IMPORTANZA INIMMAGINABILE per il benessere dei cittadini. Guai a toccarli, è una pazzia.
Altra cosa: BASTA COI CENTRI COMMERCIALI…
…sono tutti vuoti , veri buchi nell’acqua.
per gli alberi sono d’accordo con Goccia.
e bello vedere alberi importanti e che siano anche ben mantenuti.