28 Dicembre 2009

Rigassificatore: la Uil – Vigili del Fuoco attacca Gas Natural

La Uil Vigili del Fuoco risponde alle accuse del Direttore di Gas Natural, la cui azienda dovrebbe costruire il rigassificatore a Trieste. Riferendosi al manager dell’azienda spagnola, il Piccolo aveva scritto: “Le accuse del tavolo tecnico italo-sloveno non turbano. Le perplessità del presidente degli industriali nemmeno. E persino l’ombra delle carte false gettata da Greenaction lo lascia indifferente.” Ecco il comunicato della Uil:

Egregi Signori,
con la presente nota di protesta, la UIL-Vigili del Fuoco intende manifestare formalmente il proprio disappunto per l’arrogante comportamento del Signor Narciso de Carreras Roquez, Direttore Progetti Internazionali della holding Spagnola Gas Natural, che, in occasione della sua visita a Trieste, ha rilasciato nei confronti del nostro Sindacato dichiarazioni offensive e lesive della nostra immagine pubblica che non possono venir tollerate.
Il signor Narciso de Carreras Roquez, Anziché produrre gli elementi necessari a sciogliere i molteplici interrogativi sulla sicurezza dell’impianto di rigassificazione che Gas Natural vorrebbe realizzare sul territorio della provincia di Trieste – formalizzati già nel lontano 2005 dal Comitato Tecnico Regionale FVG dei Vigili del Fuoco e tuttora senza risposta – ha preferito denigrare l’operato della UIL-Vigili del Fuoco.
Il signor Narciso de Carreras Roquez, ha asserito, come ampiamente riportato dal quotidiano “Il Piccolo” del 17 Dicembre 2009, che gli esperti internazionali chiamati dallo scrivente Sindacato per fare chiarezza sui punti critici irrisolti del progetto non sarebbero “esperti di sicurezza” e che il tavolo tecnico, cui tali esperti, indipendenti e di chiara fama, hanno aderito gratuitamente per puro spirito civico di servizio, “non è stato attivato dai Vigili del Fuoco, ma solo da un sindacato”, asserendo che da gennaio verrà avviata da Gas Natural “una campagna di comunicazione pedagogica” nei confronti della popolazione per far capire che tale impianto “offrirà garanzie di sicurezza e porterà vantaggi a palate”, come se si stesse rivolgendo a dei villici ignoranti e non già ai cittadini di un capoluogo di regione che posseggono una delle più elevate scolarità d’Italia.

Non si hanno ricordi di altri precedenti dove un esponente di una Azienda Straniera si fosse così pesantemente permesso di inserirsi in un confronto dialettico tra le Parti Politiche Istituzionali e quelle Sindacali.
La UIL Vigili del Fuoco, costituita nel 1950, è uno dei Sindacati più rappresentativi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ed è composta da professionisti impegnati quotidianamente nella prevenzione e nel soccorso pubblico.
Come già comunicato alle Autorità Italiane, la UIL Vigili del Fuoco del Friuli Venezia Giulia ribadisce che, dall’esame dei documenti finora resi pubblici, l’autorizzazione ambientale è stata ottenuta mediante una rappresentazione non veritiera della realtà, producendo elaborati incoerenti, contraddittori e privi della necessaria scientificità che la procedura per la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) impone per poter valutare con cognizione di causa gli effetti di un incidente sull’incolumità delle persone che risiedono a poche centinaia di metri di distanza dal luogo prescelto per l’installazione.
Confidando che con i Vostri buoni uffici Gas Natural venga indotta a rispondere a stretto giro agli interrogativi rimasti finora inevasi, con la presente la UIL-Vigili del Fuoco avvisa che qualora ciò non avvenisse sarà costretta a tutelare la propria onorabilità in tutte le possibili sedi giudiziarie, anche con la richiesta di adeguati risarcimenti dei danni cagionati all’immagine degli operatori professionisti della sicurezza rappresentati.

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4 commenti a Rigassificatore: la Uil – Vigili del Fuoco attacca Gas Natural

  1. Stefano (l'altro). ha detto:

    Premetto che non sarei contrario al rigassificatore pur vedendolo dalla finestra però tendo , così a pelle, a fidarmi dei VVFF. Gente che ho conosciuto, ad alta professionalità e bassissima percentuale di monaggine (si può dire?).
    Quindi se loro non sono convinti, il dubbio contagia anche me. Visto poi che eventuali rogne se qualcosa andasse male sarebbero in primis per i camion rossi e non per il gentiluomo spagnolo.

  2. Luca ha detto:

    I passi dell’intervista de Il Piccolo (che il link non attiva):

    D. Nel frattempo continueranno a farsi sentire le voci critiche di docenti ed esperti…
    R. Non si tratta di esperti di sicurezza. Quel tavolo tecnico non è stato attivato dai vigili del fuoco, ma solo da un sindacato. Detto questo, non vogliamo metterci in contrapposizione con nessuno.

    D. Le accuse però sono pesanti: sbagli nella documentazione…
    R. Nel nostro progetto non ci sono sbagli. Lo dimostra il fatto che il ministero ci ha rilasciato l’autorizzazione di compatibilità ambientale.

    D. E l’allarme carte false lanciato da Greenaction ?
    R. Nell’esposto si ipotizzavano precisi illeciti penali. Il fatto che la Procura non li abbia ravvisati, dimostra che il castello non sta in piedi.

    D. Anche il presidente degli industriali è scettico…
    R. Nelle sue parole non ci sono critiche. Dice che senza sicurezza non ha senso andare avanti? Esattamente ciò che diciamo noi. La sicurezza è una nostra priorità.

    Poi leggo il comunicato (?) della UIL Vigili del Fuoco.

    Gas Natural “..ha rilasciato nei confronti del nostro Sindacato dichiarazioni offensive e lesive della nostra immagine pubblica..” perchè
    “..Anziché produrre gli elementi necessari a sciogliere i molteplici interrogativi sulla sicurezza dell’impianto..ha preferito denigrare l’operato della UIL-Vigili del Fuoco.”.. asserendo…”… che gli esperti internazionali… non sarebbero “esperti di sicurezza” e che il tavolo tecnico… non è stato attivato dai Vigili del Fuoco, ma solo da un sindacato..”

    Beh.. Che il cosiddetto tavolo tecnico sia stato promosso da un Sindacato e non dai Vigili del Fuoco, mi pare chiarissimo anche da questa risposta del Sindacato. Casomai la questione è se la qualifica di “esperti di sicurezza” sia, appunto, una qualifica, oppure se si intenda dire “gente che ne sa” magari ai massimi livelli. Se è “gente che ne sa”, ma non ha la qualifica di “esperto in sicurezza”, non ci vedo niente di denigratorio.

    Questo aspetto perciò andrebbe meglio chiarito per la comprensione pubblica.

    “Non si hanno ricordi di altri precedenti dove un esponente di una Azienda Straniera si fosse così pesantemente permesso di inserirsi in un confronto dialettico tra le Parti Politiche Istituzionali e quelle Sindacali.”

    Il fatto che si tratti di “Azienda Straniera” non vedo che cosa centri. Trovo piuttosto che il modo di definirla sia indicativo di una certa mentalità non proprio corretta. Che poi la si accusi del fatto che “si sia inserita in un confronto dialettico”, quando le pesanti accuse pubbliche mosse al progetto la riguardano direttamente, lo trovo francamente comico!

    In sostanza, non mi pare ragionamento da “grandi esperti” e, dopo il buon lavoro fatto, rischia di portare acqua alla Gas Natural.
    E sarebbe un errore. Perché è fuori dubbio che maggior luce si fa sull’aspetto sicurezza, meglio stiamo poi tutti.

  3. Roberto ha detto:

    Scusa Signor Luca, ma tu da che parte stai? Ti manda qualcuno?

  4. elleffe ha detto:

    Ma senza stare per forza da una parte, non è meglio analizzare i fatti per ciò che sono e scegliere dopo aver fatto la classica lista dei pro e dei contro??

    Segnalo l’intervento di oggi su “Il Piccolo” del ing. bandelliano Francesco Cervesi.
    Da leggere.

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