3 Dicembre 2009

Tondo: “Trieste sarà città metropolitana. Ma la soluzione è nella coesione”

L’agenzia Asca afferma che Trieste potrà presto essere amministrata nel quadro legislativo di ”città metropolitana”. E’ quanto ha confermato Renzo Tondo: «Nel disegno di legge sulle autonomie che la Giunta regionale sta preparando c’è anche l’idea della città metropolitana per Trieste».

Uberto Fortuna DrossiSecondo Uberto Fortuna Drossi, già Assessore con Illy e oggi leader del movimento per la creazione dell’Area Metropolitana della Venezia Giulia, l’area metropolitana dovrebbe essere un nuovo unico ente che sostituirebbe e assumerebbe le competenze dei Comuni di Trieste, Dolina, Muggia, Sgonico-Zgonik, Monrupino-Repen e Duino-Aurisina, della Provincia di Trieste e dell’Autorità Portuale. La conformazione del nuovo ente, però, dipenderà dalla legge regionale in materia. Fortuna Drossi e il movimento civico accanto a lui vogliono indire un referendum a sostegno della loro proposta.

«Ma non so se questa sia la soluzione dei problemi del capoluogo giuliano», dice Tondo. Secondo il presidente del Friuli Venezia Giulia, «la soluzione, invece, passa soltanto per la coesione di una regione così piccola, di un milione e 200 mila abitanti». Tondo ha ammesso di essere «soggetto a continue pressioni dal Friuli che sostiene di non c’entrare nulla con Trieste e da Trieste che sostiene l’esatto opposto».

Conclude Tondo: «io, arrivando dalla Carnia, ho deciso di operare affinchè la nostra regione sia sempre più coesa ed unita».

(chi firma questo articolo fa parte del Comitato Area Metropolitana della Venezia Giulia)

Tag: , , , .

56 commenti a Tondo: “Trieste sarà città metropolitana. Ma la soluzione è nella coesione”

  1. lànfur ha detto:

    Se non lo sai lascia che a decidere siano i diretti interessati col referendum.

  2. stefano ha detto:

    sì, però in quel caso, con una maggioranza (probabile) di triestini propensi all’indipendenza si pone il problema (non da poco, anzi!) della prov di Go! Udine non si lascerebbe di certo sfuggire Gorizia, eppure Monfalcone orbita nell’area metropolitana di Ts, sia per i movimenti interni di pendolarismo che riguardo il sistema portuale… insomma ci si infila in un sacco di polemiche, per cosa? qualche sedia in più?

  3. lànfur ha detto:

    Gorizia quanti carrarmatini ha?

  4. Pier ha detto:

    Casomai poltrone in meno, non in piu’ ed una drastica semplificazione della catena decisionale.
    Oggi ogni decisione passa per mille potentati con il risultato che alla fine non si decide niente e il paese va sempre peggio. Napoleone diceva: “meglio un cattivo generale che dieci buoni generali”.
    E poi si parla di Area Metropolitana della Venezia Giulia e quindi anche la provincia di Gorizia potra’ decidere secondo sentimento e secondo affinita’ economico-sociali se aggtregarsi o meno alla nuova entita’ amministrativa, e senza carriarmatini giacche’ si tratta di una questione amministrativa, non di uno scontro cruento. Forse le troppe risse televisive ci hanno disabituato alla discusssione costruttiva ed al valutare le ragioni dell’altro, ritornando ad un atteggiamento primordiale della clava in testa a tutti quelli che non la pensano come noi. Darwin, se campasse ancora scriverebbe la teoria dell’involuzione…..

  5. massimiliano ha detto:

    poche idee ma ben confuse.

  6. massimiliano ha detto:

    intendevo quelle dei politici (Tondo in testa)
    non quelle degli altri ospiti della discussione.

  7. stefano ha detto:

    poltrone in meno?!… perché secondo ti i elimina le province? Organi decisionali: Regione, Area metropolitana, Provincia e Comune. A mi me sembra un delirio! altro saria: Regione- Area metropolitana e basta. E allora sì che saria una roba utile ma ti te vedi che Provincia e Comune rinuncia alle proprie prerogative per un bene più comune? mi no!

  8. cagoia ha detto:

    Quindi el presidente del’autorità portuale no saria più eletto da Roma?

  9. arlon ha detto:

    Me par anche a mi un punto chiave! Se sa se sarà cussì?

  10. massimiliano ha detto:

    el problema no xe l’autorità ne el presidente.
    el problema xe aver un Porto.

  11. enrico maria milic ha detto:

    scusate,

    intervengo come uno dei membri del comitato promotore dell’area metropolitana della venezia giulia

    come ho scritto nell’articolo, tutto dipende da che legge verrà partorita dal consiglio regionale

    MA

    la proposta di legge che noi sosteniamo, scritta dal professor coen, punta proprio a:
    – ridurre il totale numero delle ‘careghe’ di consiglieri comunali e provinciali, enti che si fonderebbero nel nuovo ente “Area Metropolitana”
    – la provincia non esisterebbe più
    – l’ente porto verrebbe gestito direttamente dall’area metropolitana

  12. cagoia ha detto:

    No se podessi veder el testo della proposta de legge?

  13. Marisa ha detto:

    scusa Enrico
    ma e il Friuli? Noi restiamo fuori da ogni gioco? Il Friuli non ha diritto ad un riconoscimento amministrativo con relativo autogoverno? E ovviamente Friuli non è la sola provincia di Udine, così come la provincia di Gorizia è del tutto opinabile sia Venezia Giulia…..

  14. massimiliano ha detto:

    marisa scusa:
    ok sulle rivendicazioni friulane (c’è da discuterne su), ma la provincia di gorizia è Venezia Giulia. se ragioniamo col bilancino delle spartizioni, allora il friuli dovrebbe guardare a ovest (pn)

  15. alpino ha detto:

    voi friulani pensate al friuli che a Gorizia ci pensiamo NOI goriziani…gia sentirvi parlare si nota come siate tutti affamati e volgiate spartirvi Gorizia sia friulani che triestini…
    Ovviamente fa gola il porto, fa gola Grado e l’aereoporto…e noi goriziani invece di essere i soliti baucchi ultimi della classe dobbiamo vendere cara la pelle..e le nostre bellezze…
    A dirla tutta la bisiacaria è provincia di Gorizia…Monfalcone è una città grande che sta conurbando Ronchi…ed i bisiacchi non andrannoo mai sotto i furlani..ed i bisiacchi hanno l’aereoporto che compare nei codici ICAO ed ENAC/ENAV TRST o aereoporto di Trieste…i bisiacchi hanno il porto di monfalcone…e vaglielo a dire tu ai portuali bisiacchi patocchi di andare sotto Udine…
    Io penso che siano in accordo solo i paesi da Mossa..Capriva Cormons..Mariano..Corona Medea e San Lorenzo..il peso economico della componente friulana della NOSTRA provincia di Gorizia è debole rispetto a ciò che i bisiacchi possono servire sul tavolo..(x Ronchi passerà il corridoio 5) L’uscita autostradale nota al mondo per Trieste è il Lisert..ovvero a Monfalcone..bon savè cossa che ve digo…andemo sotto trieste che se sta ben coi ucci

  16. enrico maria milic ha detto:

    mi riferivo esclusivamente alla fusione di comuni della provincia di trieste e dell’ente provincia di trieste

    se i friulani vogliono la loro area metropolitana… lo decideranno i friulani, non marisa : )

  17. effebi ha detto:

    l’importante è non arrivare alla creazione di un ATRO ente senza che di conseguenza se ne “spengano” degli altri-
    no sovrapposizioni
    no conflitti decisionali

    e poi “operare affinchè la nostra regione sia sempre più coesa ed unita” non mi sembra criticabile, anzi, solo che bisogna trasformare le belle parole in fatti concreti.

  18. Marisa ha detto:

    @ Enrico

    così come non saranno gli abitanti di Trieste a decidere sull’area metropolitana. Sicuro che Muggia e i Comuni del Carso ci stiano?
    Non mi pare che ci siano gran buoni rapporti tra Muggia e Trieste. Idem tra i comuni slovofoni del Carso e la città di Trieste. Vedo molti problemi. Idem per Monfalcone che credo ci tengano alla loro autonomia e non vogliono essere fagocitati da Trieste. La vedo molto dura…..

    @ ALPINO

    E’ vero che il peso economico di Monfalcone è elevato nella provincia di Gorizia (anche se anni fa quando la cantieristica era in pesante crisi….) ma da qui a dire che è Venezia Giulia, ce ne corre. Mi pare ci tengano un sacco a definirsi “bisiachi”…..

  19. Richi ha detto:

    Se andemo drio ale paturnie de certi campanilisti, qua se finissi a farse la guera tra el GranDucato de Valmaura e lo Stato Libero di Borgo San Sergio, con quei dela Via Flavia che pero’ vol l’autonomia da entrambi.

  20. enrico maria milic ha detto:

    @ marisa

    io non rappresento i triestini nè i muggesani nè i carsolini.
    quella del comitato è una proposta.
    i triestini, i carsolini e i muggesani ne discutano.

  21. Marisa ha detto:

    @ richi

    non sono campanilismi, anche se dal punto di vista triestino è comodo classificarli così. Sono solamente la legittima difesa dei propri interessi. Ti immagini, solo per fare un esempio, la fine che farebbero i comuni slovofoni senza autonomia e con Trieste che decide anche per loro? O Muggia che ha presentato ricorso al Tar contro il rigassificatore di Trieste….
    Tanto per fare solo due esempi….
    E semnplicistico classificare come “di campanile” i giusti legittimi interessi DEGLI ALTRI…

  22. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Enrico
    Ho cercato di farmi un’idea in internet, ed ho trovato vari documenti e siti che parlano dell’area metropolitana di Trieste.

    Non ho capito un punto: oggi esistono i comuni, la provincia che comprende nel suo territorio vari comuni e poi la regione.

    Domani esisteranno ancora i comuni, l’area metropolitana che comprende nel suo territorio vari comuni e poi la regione. PEr cui l’ente “area metropolitana” sostituirebbe l’ente “provincia”.

    La differenza dovrebbe essere in una serie di poteri che passerebbero dai comuni all’area metropolitana, che quindi avrebbe più poteri della “vecchia” provincia.

    Sempre se ho capito bene – però – la regione non passerebbe nessun suo potere all’area metropolitana.

    Mi confermi che è così?

    Luigi (veneziano)

  23. Richi ha detto:

    Marisa, non e’ semplicistico visto che pare che il “Friulanismo Kamikaze” sia il tuo unico scopo nella vita. Sei tu ad essere faziosa.

    E’ come ti ho detto tempo fa:
    Si fa qualcosa a Udine? “Pagano tutto i Friulani per colpa dei Triestini”
    Si fa qualcosa a Trieste? “I Triestini vogliono sempre tutto nelle loro mani”, l’hai praticamente confermato che la pensi cosi’.

    A questo punto uno se le canta e se le suona da solo.
    Ora, come ha detto Enrico, carsolini e muggesani decideranno e valuteranno, non sara’ un dramma. Io credo che comunque l’accorpamento dei paesi satellite alle citta’ prima o poi avverra’ com’e’ normale che sia (non essendo a Milano non accadra’ tanto presto, ma la nostra provincia e’ minuscola, quindi…..).
    Pero’ a mio avviso e’ troppo comodo sbattere i piedi e urlare “No, no e poi no!” a qualunque cosa che non sia l’insegnamento della Marilenghe nelle scuole (contro il quale non ho nulla, per capirci) non porta a nulla.

  24. Richi ha detto:

    In ogni caso: l’autonomia dei comuni slavofoni potrebbe rimanere intatta lo stesso se le cose vengono fatte a modo. Anche perche’ giustamente i carsolini daranno il due di picche se non sara’ cosi’.

    Sul rigassificatore e Muggia…..beh io ho una mia teoria sul rigassificatore.
    E’ un po’ come un piccolo ponte sullo stretto di Messina, la classica roba che non si concludera’, messa li’ dai politici per parlar di qualcosa.

    Tutto qua.

  25. elleffe ha detto:

    L’area metropolinana di Trieste è talmente piccola che non giustifica l’esistenza della Provincia come istituzione, dunque vorrei l’implosione di questa struttura attraverso un graduale affidamento delle competenze ai comuni, che ad oggi formano la provincia tergestini. I comuni minori, per abitanti, s’intende, sarebbero così capaci di preservare le varie differenze e i vari aspetti peculiari del territorio.
    Trieste potrebbe diventare una città autonoma, inglobando l’Autorità Portuale.
    Muggia la vederei bene nuova provincia, magari con una gestione promisqua dei servizi assieme a Capodistria.
    Anche dall’unione tra Monfalcone Ronchi potrebbe nascere una nuova provincia. C
    Che dite?

  26. massimiliano ha detto:

    @richi
    a proposito di marilenghe, potremmo innescare una furiosa polemica tutta friulana, semplicemente chiedendo di definire (aldilà della “koinè”), quale sia la “vera” marilenghe.
    prova a chiedere a Carlo Sgorlon quale è il friulano da insegnare.
    prova a chiederlo anche a Mauro Corona.
    chiedilo a Marzio Strassoldo.
    poi, con le tre risposte, andiamo alla filologica e vediamo che ne pensano.
    questo per dire che tutto il mondo è paese, nel senso che pure i friulanisti-kamikaze più accesi, alla fine non riescono a trovare accordi. nemmeno su questo tasto tanto “strategico/delicato/ragiondivita” 😉

  27. stefano ha detto:

    Mi piacerebbe chiarire un paio di punti – OGGETTIVI sia dal punto di vista storico che geopolitico -.
    Ts E’ già a tutti gli effetti un’Area metropolitana in quanto su un territtorio relativamente abbastanza vasto (212kmq, se non erro) ha UN UNICO centro catalizzatore cultuale, economico, sociale, commerciale… Muggia e i comuni “slovofoni” sono OGGI a tutti gli effetti una sorta di quartieri della città. Ben vengano le autonomie municipali (come d’altra parte succede in ogni grande città) ma ciò non toglie un dato di fatto (chiedete pure a un muggesano o a un duinese se non si sente triestino…).
    Secondo: La Venezia Giulia è storicamente quella regione che parte dall’Isonzo e arriva all’Istria (compresa), negare quindi che Go non faccia parte della VG è un falso storico prima che un assurdo geopolitico, non solo per una questione di dialetto e cultura condivisa, ma anche perchè, come detto prima, il mandamento di Monfalcone è fortemente legato alla Provincia e città di Trieste, azzardo forse anche più che alla stessa città di Gorizia. Le infrasatrutture (principalmente treno e A4, ma anche porto e aeroporto) sono un collante formidabile.

  28. Richi ha detto:

    @ Massimiliano

    Fermite dove che te son se a no qualchedun qua dentro ghe vien un colpo! 🙂

    @ Stefano

    La penso sostanzialmente come te. Se Trieste si sviluppa un pochino, l’aumento demografico salira’ (vedi immigrazione) quel tanto che basta da portare ad un’area sempre meno “frammentata”. Considera che abbiamo una densita’ abitativa otto volte oltre la media italiana, che comunque non e’ bassa, una provincia minuscola nonche’ un’area metropolitana abbastanza grande e sara’ ovvio, volente o nolente, un ulteriore accorpamento urbano.
    Poi tutto sta nelle amministrazioni, se gestiranno bene la cosa con anticipo o se si sveglieranno a cose “gia’ fatte”.

  29. Marisa ha detto:

    @ Richi

    ???????????????????
    credo che questo sia l’unica risposta possibile al tuo commento del tutto slegato dal mio…..

  30. Marisa ha detto:

    @ massimiliano

    mi spieghi cosa cavolo c’entrano le cavolate che hai tirato fuori con questo POST?

    Certo che non riuscite proprio a non dire fesserie fuori posto….

    Complimenti!

  31. Marisa ha detto:

    ….comunque la politica linguistica di tutela della lingua friulana, che tanto appassiona voi triestini (ma che ve ne frega!) NON E’ UN VOSTRO PROBLEMA.
    O.K?

  32. Richi ha detto:

    @ Massimiliano
    Te gavevo ditto mi! Adesso qua ghe vol la bombola de ossigeno!

    @ Marisa
    Ti ho risposto, non c’e’ nulla di slegato se leggi bene. Il problema e’ che non ti si puo’ rispondere in realta’ perche’ tu non discorri, vai avanti col paraocchi nella tua personale guerra di liberazione dalle truppe triestine.

    Arrivando al Friulano: si’ che e’ un nostro problema. Questa cosa avra’ i suoi costi e siccome pure i Giuliani dovranno mettere mano alla borsa -ammesso che qualcuno dei vostri la vorra’ portare avanti, ma ne dubito- abbiamo pure il diritto di esprimere un opinione.
    Tu metti sempre becco e naso nelle nostre spese, ogni tanto puo’ capitare che ti si restituisca la cortesia.

    Senza rancore e con il massimo rispetto verso i cugini Friulani.

  33. Marisa ha detto:

    @ Richi

    O.K. da ora in poi in Friuli faremo “casino” sul Messaggero Veneto” su:
    – Fondo per Trieste (assurdo privilegio che doveva già essere eliminato….e pagato da tutti gli italiani!)
    – porto per Trieste: ma perchè tutti questi enormi investimenti quando avete già dato ampia prova di incapacità gestionale?
    – parco del mare: basta manie di grandezza!
    e v.i. ……

    Ti va bene così?
    Se vuoi in Friuli ci impegnamo a fondo a scrivere lettere giornaliere di protesta su questi temi. In fn dei conti…..sono anche soldi nostri….o NO?

  34. Richi ha detto:

    Non sono affari miei su come uno impiega il proprio tempo…..pero’ mi sembra tu faccia GIA’ tutto questo.

    Non capisco perche’ parli a nome dei Friulani interi; io credo che un milione di Friulani abbiano altro da fare nella vita che rodersi il fegato contro i loro vicini di casa scrivendo lettere di lagnanze stampo il vegliardo incazzoso del piano di sotto (noi ne abbiamo diversi in citta’). Poi ripeto, ognuno fa le sue scelte…..

  35. Marisa ha detto:

    @ Richi

    Ah….allora è questo il problema! Ti da fastidio che un friulano metta il naso nelle “cose” triestine ed esprima una sua opinione. Della serie: “ma perchè non vai a scrivere su un Blog friulano invece di venire a rompere la scatole qua di Bora.la?”

    Cosa vuoi mi piace essere aggiornata su come la pensate e qual’è il vostro tema del giorno…
    Confesso che spesso mi sembrate “lunari” con tutte quelle discussioni infinite su ciò che succede in Slovenia….
    Ma ognuno ha i suoi “peteçs”…..

  36. massimiliano ha detto:

    @marisa
    sono triestino di origini istriane.
    vivo in friuli da 13 anni.
    giro tra ts-go-ud ogni settimana.
    dico certe cose perchè le ho viste, sentite, vissute.
    ma senza bisogno che nessuno si offenda.
    mica sto giudicando.
    le mie erano constatazioni basate su fatti e persone con le quali ho avuto modo di affrontare certi argomenti.
    e continuo a farlo nelle mie ricerche.

  37. massimiliano ha detto:

    @marisa
    questo per farti capire che certe cose le direi a chiunque: friulano, turco, triestino, bisiacco, sloveno, croato etc…
    se ci sono delle situazioni francamente ridicole, ebbene, lo dico.
    il fatto che tu ti inalberi e “urli” in maiuscolo, o comunque rispondi piccata ed offesa, non fa che alzare la probabilità che scatti la cosiddetta “ciolta pel cul” tutta triestina (arcinota e doverosa verso chi si scalda troppo e prende tutto troppo seriamente, anche le battute o le analisi prive di offesa e cattiveria.)
    parliamone ma non incazziamoci.

  38. Richi ha detto:

    @ Marisa

    Non far la furba.
    A scanso di equivoci, punto per punto, te la riassumo (ma basteria rilegger):

    1) Tu per prima hai iniziato a menarla in questo post contro l’area metropolitana che non tutela e bla bla bla, il Friuli tagliato fuori eceetera.

    2) E’ una cosa che fai ad ogni tuo post (il Friulanismo Kamikaze contro l’oppressore) e io te l’ho fatto notare.

    3) Quando e’ stata toccata la corda della Marilenghe sei scattata su come se t’avesse morso un dobermann dicendo che non sono fatti nostri

    4) Io ti ho detto che mi sembra ovvio che son fatti nostri se i soldi, per una cosa di cui godranno solamente i friulani, li cacceranno pure i triestini, sottolineando il fatto che tu non fai mezzo sconto se ti sembra avvenga il contrario

    5) Rigiri la frittata completamente dicendo che a me da fastidio che un friulano esprima la sua opinione sui fatti di Trieste (quando invece hai dimostrato tu il contrario nel post. 31)

    Non credo ci sia altro da dire. Se non che ho personalmente origini friulane e adesso mandatemi a fare in culo tutti al grido di “Infiltrado!” o “Traditore!”. 😉

  39. enrico maria milic ha detto:

    @ Luigi

    Tutte o alcune competenze di Comuni e Provincia passerebbero all’Area Metropolitana MA tutto dipende dalla Legge regionale che regolerebbe l’istituzione dell’Area Metropolitana. In questo senso e da quello che capisco, la Regione potrebbe passare anche altri suoi poteri all’Area Metropolitana.

    In una Regione a Statuto Speciale, è la Regione appunto a creare le competenze dell’Area Metropolitana. Lo Stato non c’entra niente e può dire solo cosa destina all’Area Metropolitana per le competenze dello stato.

    La fiscalità, i.e., anche oggi non è di competenza della Regione ma dello Stato che oggi rigira questa competenza alla Regione. Così lo Stato potrebbe dare direttamente competenze anche all’Area Metropolitana. Su fiscalità e altro, vedi la legge del maggio 2009 di Calderoli sul tema.

    Quanto vogliamo fare come comitato è raccogliere le firme per una legge popolare regionale per portare in discussione, in Consiglio, la creazione dell’Area Metropolitana. Ovviamente a quel punto i politici in consiglio regionale hanno un grosso potere sul destino della legge.

    Un punto importante della nostra proposta di legge: la tutela della comunità slovena, ma su questo ne discuteremo più avanti, vi prego (se no ricominciamo con le solite… sob).

    Altra cosa importante: la legge 111 (mi dicono del 2005, ma non sono sicuro) prevede che le competenze del demanio marittimo passino alla Aree Metropolitane (se esistono) o alle Regioni. In questo senso l’Area Metropolitana potrebbe gestire direttamente il Porto e l’Autorità Portuale sparirebbe.

  40. toro seduto ha detto:

    EMM

    Se l’AM si dovesse comportare col Carso come attualmente il Comune di TS, allora e’ NO!!!

  41. lànfur ha detto:

    x Richi:
    Il birillo rosso: al centro del biliardo, che e` al centro del Bar dello Sport, che e` al centro di Foligno, che e` al centro dell’Umbria, che e` al centro d’Italia, che e` al centro del Mediterraneo che e` al centro del mondo: ergo il birillo rosso di Foligno e` il centro del Mondo.

    Ora sostituisci Udine a Foligno, Friuli a Umbria ed Europa a Mediterraneo e hai trovato geopolitica di Marisa e dei suoi compari.

  42. stefano ha detto:

    @ enrico

    La mia firma ce l’avete se nella proposta viene evidenziato a chiare lettere che l’AM sostituisce QUANTOMENO la Provincia (e naturalmente la dirigenza viene eletta dai cittadini e non da organi regionali e municipali).
    Se è così vi faccio pure pubblicità su FB

  43. enrico maria milic ha detto:

    @ Toro Seduto

    sono d’accordo con te, totalmente.
    Ma credo avremo modo di discuterbe per bene nelle prossime settimane…

    @ Stefano

    è il minimo!

    … sarà un 2010 interessante
    ; )

  44. maja ha detto:

    Scusate l’ignoranza, ma qual è la differenza tra Area e Città metropolitana?
    Il testo unico sugli enti locali non è che sia proprio chiaro a riguardo e neppure wiki è di grande aiuto.

  45. Luigi (veneziano) ha detto:

    @enrico

    Ricapitolando: i comuni devolverebbero i loro poteri all’area metropolitana.

    Ritengo impossibile che la regione devolva propri poteri all’area metropolitana, giacché si andrebbe contro il dettato costituzionale, che prevede materie esclusive per lo stato, materie esclusive per la regione e materie concorrenti stato/regione. Questo sia per le regioni ordinarie che per le regioni a statuto speciale.

    Lo stato non può delegare alle regioni e ai comuni (e giocoforza anche alle aree metropolitane) altri poteri, senza modificare la costituzione, mentre può delegare quelle che si chiamano “funzioni amministrative”. In pratica: scartoffie procedurali.

    Idem com patate per le regione: essa non può delegare agli anti territoriali minori dei poteri, bensì delle funzioni amministrative. La cosa è anche scritta nero su bianco nello Statuto del FVG, che fra l’altro essendo legge costituzionale presenta il problema notevole del lunghissimo e complesso percorso procedurale per essere modificato.

    Ritengo altamente difficile il cammino per la costituzione di una città metropolitana a Trieste, a causa di una cosa molto terra-terra: il potere dei comuni limitrofi, i quali fra l’altro sono anche spesso a maggioranza slovena, con tutto ciò che ne consegue.

    Comunque sia, auguri.

    Luigi (veneziano)

  46. Rispondendo a Luigi (Veneziano) spero di contribuire a chiarire maggiormente il significato che ha il progetto. La città metropolitana non è un vezzo o un semplice appellativo per definire la dimensione geografica e demografica di un luogo , ma è un’istituzione ben definita dalle leggi dello Stato e della Regione Friuli Venezia Giulia. La Città Metropolitana è un ente locale con una forte autonomia, praticamente si può considerare un qualcosa di più emancipato della Provincia di Trento. C’è un aspetto importante da tener bene in mente, la Regione FVG è Regione a statuto speciale, quindi ha potestà legislativa nel definire i principi fondamentali del sistema delle autonomie locali, infatti nell’art9 della Legge Regionale n°1 del 2006 è prevista l’istituzione della C M. Ricordo che quando proposi l’inserimento di questa norma ci fu un acceso dibattito che finì, come al solito per complicare la cosa e questo ci fa capire come molto spesso in Italia le riforme bisogna affrontarle per gradi e farle capire. Un altro aspetto importante lo Stato e la Comunità Europea hanno emanato delle norme specifiche per le aree o Città Metropolitane, che prevedendo dei vantaggi sia in termini economici, fiscali e di semplificazione amministrativa di non poco conto; a tutto ciò possiamo aggiungere un’opportunità per tutti Municipi dell’area giuliana che è quello di poter creare dei progetti di collaborazione transfrontalieri percorrendo dei canali privilegiati previsti sempre dalle norme europee. Comunque la materia è complessa, ma deve entrare bene in testa che la città metropolitana è un incredibile strumento per l’area giuliana, naturalmente poi bisogna avere l’intraprendenza per sfruttare questa grande opportunità. Prevista la possibilità normativa quadro di istituire la C M manca la norma che delinea l’architettura istituzionale e per questo c’è bisogno di una legge specifica, come è necessario uno statuto metropolitano che definisca le funzioni e i ruoli all’interno dell’istituzione; infatti è la proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare, che il comitato la promuove attraverso la sottoscrizione dei cittadini, che delinea l’area metropolitana come la sintesi di tutti gli enti locali circoscritti nell’area geografica della provincia di Trieste; con questo vuol dire eliminare la Provincia, creare dei Municipi come rappresentanza politica territoriale e naturalmente rafforzarli come punti di fornitura dei servizi per i cittadini. I Sindaci saranno eletti dal territorio come adesso, faranno parte dell’organo consultivo del Consiglio Metropolitano, quindi avranno una forza per rappresentare gli interessi territoriali, ma anche dovranno avere la capacità di fare sistema. Gli attuali consiglieri comunali eletti nella circoscrizione del Sindaco diventeranno consiglieri metropolitani, naturalmente in numero ridotto, perché tutto il consiglio metropolitano sarà composto da sessanta consiglieri eletti nei sei municipi previsti. La Provincia, possiamo dire, viene assorbita nelle sue funzioni amministrative dalla C M semplificando e rendendo più semplice e trasparente la burocrazia. In questi ultimi anni all’ente Provinciale sono state date molte competenze autorizzative che molto spesso si sovrappongono o aggiungono ad altri enti creando cortocircuiti burocratici. Pensiamo che a cavallo degli anni ottanta e novanta la Provincia è stata commissariata per dieci anni e nessuno ne ha sentito la mancanza. Oggi pensare che i Comuni sotto i quindicimila abitanti possano gestire tutte competenze previste è impossibile sia in termini economici che di risorse umane, inoltre per quelli piccoli affrontare progetti territoriali diventa un’impresa impossibile a discapito della valorizzazione e tutela del territorio. Parliamoci chiaro l’Area Metropolitana ci darà la forza e gli strumenti per affrontare, piaccia o non piaccia, l’obbligata strada della competizione con le altre città, perché non basta essere come si è per mantenere le rendite fino ad ora acquisite. Chiarisco un altro aspetto fondamentale: la C M non vuol dire separasi dalla nostra Regione, infatti è la stessa che legifera la sua costituzione, bensì vuol dire acquisire una forte autonomia da lei nel assumersi le responsabilità del proprio futuro. Spero di esser stato chiaro, comunque spiegherò e motiverò, fino alla nausea, perché è necessaria la costituzione dell’Area Metropolita della Venezia Giulia. Trieste non si deve permettere più di perdere occasioni per paura del futuro. Certamente l’età anagrafica della popolazione di Trieste è un freno ai cambiamenti, ma ora noto che la difficoltà maggiore di affrontare i cambiamenti è l’incapacità di cambiare le nostre abitudini indifferentemente dall’età.
    Uberto Fortuna Drossi presidente del comitato dell’Area Metropolitana della Venezia Giulia

  47. Aldo Flego ha detto:

    Alle parole di Fortuna Drossi aggiungo una semplice considerazione. La Venezia Giulia attende da decenni una “sistemazione” istituzionale che le garantisca un grado superiore di autonomia: Territorio Libero, zona franca integrale, offshore, provincia autonoma tipo Bozen…, vaghe stelle dell’orsa svanite sotto un cielo di nuvole. E poi la Regione Autonoma, che conserviamo, ma all’interno della quale vogliamo avere un ruolo e un peso specifico diverso, con ben più ampia autonomia decisionale. Ora i Giuliani (accomuno in questo termine tutti gli abitanti della Provincia di Trieste, e anche più in là,…, senza alcuna distinzione etnica ormai figlia del passato) hanno la possibilità di dare “un colpo di bora”, di spazzare il velo di incertezze e titubanze (o il diktat dell’una o dell’altra parte politica) per CAMBIARE. L’Associazione Trieste Città Metropolitana ha sviluppato da anni il progetto, approfondendo studi e ipotesi, e ora il Comitato per l’Area Metropolitana della Venezia Giulia si attiva per il passo istituzionale: 15.000 firme (ma ce ne saranno molte di più, la gente comincia a parlarne e ad attendere il momento…) per una proposta di nuova legge regionale che delinei in modo perfetto la nuova istituzione metropolitana. Non vogliamo che decida la politica dei partiti, vogliamo un’ampia trasversalità rappresentativa, perchè solo in tanti, e insieme, possiamo finalmente buttare il mitico ma triste “no se pol” e lavorare con un ben più efficace “se devi”.
    Aldo Flego
    Comitato per l’Area Metropolitana della Venezia Giulia

  48. stefano ha detto:

    Dove si raccolgono le firme?

    PS: Con una visione distaccata (vivo da anni a Roma) non posso che condividere l’opinione secondo la quale a Ts ci si muove poco e si ha scarsa voglia di cambiamento indipendentemente dall’età. Devo però dire a Fortuna Drossi e agli altri amministratori che si siano avventurati fino a qui che una grande (enorme) responsabilità ce l’hanno pure loro. Se invece di infarcire i giornali e le campagne politiche di plastici e promesse avessero portato davvero a Ts una grande opera, avessero aggiunto anziché tolto i collegamenti con l’Italia e la Slovenia, forse ci sentiremmo tutti più speranzosi e motivati, meno cinici e disillusi (e come me, emigrati!)…

  49. massimiliano ha detto:

    bravo Fortuna Drossi, chiaro e diretto.

  50. alpino ha detto:

    scusate ma la città metropolitana è cosa nota e riportata nella modifica al titolo V della Costituzione..cioè non stiamo parlando di una new entry..
    Comunque ribadisco una città come Trieste sita e gravitante in un fazzoletto di terra minuscolo..produce un PIL al di sopra di moltissime altre città italiane, più grandi e capoluogo di provincia, è una delle città più ricche d’Italia…facciamo in modo che Trieste, triestini e me lo auguro un domani monfalconesi e Goriziani possano gravitare tutti in un’unica grande area Metropolitana..Trieste e la sua storia hanno dimostrato nei decenni di essere alla stregua “di un’azienda solida” che se fatta oggetto di investimenti e strutture sa farli fruttare al meglio..quindi ampio spazio ai progetti di valorizzazione ed apliamento triestini, proiettiamo questa magnifica città e la sua area verso l’Italia e l’Europa..ad oggi è chiusa e reclusa nel suo “canton” difficilmente raggiungibile e quasi nascosta

  51. matteo ha detto:

    fortemente contrario, basta il nuovo piano regolatore per esserlo

  52. Oblivion ha detto:

    Vabbè.. dico la mia.
    Non ho assolutamente niente di principio contro il modello di Città o Area Metropolitana. Reputo anzi che in diversi casi possa essere roba utile. Dovrebbe alleggerire costi, velocizzare decisioni, uniformare territorio, liberare energie. Non serve molto per capire che per esempio Roma non centra più nulla con il Lazio, Milano con la Lombardia, Venezia con il Veneto, etc.. e che anzi questo legame oggi esistente è negativo sia per le città che per le Regioni stesse. Perchè da una parte è un “freno” per realtà altamente urbanizzate e produttivamente alle prese con la competizione mondiale o globale che dir si voglia, e dall’altra è un “macigno” che incombe e orienta qualunque decisione presa in ambito regionale.

    Ma appunto, si sta parlando di “freni” che occorre allentare, decisioni che occorre velocizzare.
    Mi chiedo se ciò davvero valga anche per Trieste. Mi chiedo quante volte e soprattutto su quali ipotesi di sviluppo e di necessaria tempestività, la Regione sia stata un freno per Trieste. Perchè non mi pare che Trieste “soffra”, perchè trattenuta, impedita da cause esterne a se stessa.

    Vedo piuttosto un’idea di “autonomia”, che tende allo scaricare all’esterno problemi che invece sono tutti interni alla dinamica tipicamente triestina, nemmeno del circondario, proprio della città. Gli esempi potrebbero essere molti. Ma non è che avendo più autonomia come Area Metropolitana, allora Trieste può diventare qualcosa di simile ad una Zona Franca. Questo deve essere ben chiaro nella testa di tutti. Certo potrà “battere cassa” con voce più alta, ma per fare.. non per sopravvivere. A maggiori poteri, corrispondono maggiori responsabilità dirette, e questo è un’altro concetto che deve essere chiaro fin dall’inizio.

    Un’altro lato della questione, è che assorbire il territorio circostante vuol dire anche accollarsi i problemi di quel territorio, e non perciò solo poter contare su un budget complessivamente maggiore. Se il finanziamento per la sanità è quantificabile a Tot ad abitante, anche passando da 1000 abitanti a 100.000, rimane lo stesso Tot per abitante, e sono 100.000 quelli a cui rendere il servizio.

    Dico queste banalità perchè non vorrei che qualcuno pensasse seriamente di poter sostituire con l’ingegneria istituzionale, la mancanza progettuale, la mancata dinamica e l’investimento economico, lo sviluppo sociale; che francamente non rilevo oggi a Trieste, tantomeno frenato e compresso dal resto della regione.

    In sostanza mi pare che nel progetto manchi un requisito fondamentale: per farne che cosa? Quali le risorse e quali le idee?

  53. Pier ha detto:

    Ho letto con piacere, ma anche con un po’ di disappunto, il vivace dibattito che si e’ sviluppato. Sono tra i fondatori sia dell’Associazione Trieste Città Metropolitana (quindi con finalità cultural-divulgative) che del Comitato Promotore per la creazione dell’Area Metropolitana della Venezia Giulia (AMVG) che ha invece l’obiettivo di promuovere un referendum per arrivare ad una legge regionale istitutiva.
    Il dibattito sin qui sviluppato mi pare segnato da parecchia disinformazione e non potrebbe che essere così, visto che la materia è complessa e sfaccettata.
    Io stesso ci ho messo un sacco di tempo per avere una documentata opinione e sono convinto che il cammino per giungere ad una legge istitutiva sarà segnato da molte modifiche ed aggiustamenti al progetto, in modo da non farlo nascere con palesi discriminazioni.
    Capisco che molti abbiano le loro opinioni “di pacia” e spesso siano portatori della teoria che “un pessimista è un ottimista con esperienza” (ed in effetti la storia recente di Trieste ha aiutato a maturare tale convinzione, ma vorrei che tutti si ponessero in un atteggiamento di ascolto e di richiesta di dettagli ed informazioni, per sviluppare le loro opinioni e le loro critiche costruttive. Altrimenti riempiremo pagine su pagine di sfoghi figli di particolarismi e di rivendicazioni ancorate nel passato, anziche’ porci in modo costruttivo verso un possibile futuro.
    Ed e’ ovvio che il nuovo, il futuro, il non noto genera sempre ritrosie e paure, ma se non avessimo mai affrontato il cambiamento saremmo ancora a vivere nelle caverne.
    Pier Zenga

  54. Oblivion ha detto:

    @Pier

    E infatti, chiedevo lumi. A fronte di una serie di considerazioni, dicevo:

    “In sostanza mi pare che nel progetto manchi un requisito fondamentale: per farne che cosa? Quali le risorse e quali le idee?”

  55. enrico maria milic ha detto:

    @ oblivion

    scusami, ma non capisco bene le tue perplessità.

    come dici tu, la carenza progettuale, di creatività e di imprenditorialità a trieste non nasce da sola, tantomeno con un progetto di tecnica istituzionale, qual è quello di “Area Metropolitana” (che a trieste, negli auspici del comitato di cui sopra, farebbe sparire la provincia e assorbirebbe una buona parte delle funzioni dei comuni).

    detto questo, su cui sono d’accordo, non capisco la perplessità sul progetto di Area Metropolitana.

    in breve, se sei d’accordo che abbiamo bisogno di un’amministrazione pubblica più efficiente e snella, allora converrai che la semplificazione prodotta dall’Area Metropolitana è un bene.

    quando inoltre dici che un’Area Metropolitana avrebbe la voce più “grossa”, non penso sia solo un problema di più capacità contrattuale nel batter cassa. pensa per esempio alle infrastrutture necessarie per il porto o ad una maggiore autonomia nella raccolta dei tributi: l’Area Metropolitana, con la sua voce più grossa, avrebbe più potere contrattuale con lo Stato. non mi sembra un dettaglio marginale, visto che Trieste e gli altri Comuni, alla fine, sono parte dello Stato italiano. e dei servizi dello Stato italiano, come ogni altro territorio in Italia, hanno bisogno.

  56. Oblivion ha detto:

    @enrico m. m.

    La perplessità non è sul progetto in se stesso. E la semplificazione è di certo un bene.

    Il punto che mi lascia un po’ perplesso è che siccome non mi pare che i freni allo sviluppo di Trieste (infrastrutture, porto etc..) provengano in qualche modo dalla Regione, che magari rallenterebbe questo sviluppo triestino perchè impegnata su altri fronti o altri territori (come invece può accadere per Milano etc..), allora non ne capisco bene l’obiettivo. Ci intravvedo invece, da una parte il rischio di illusione, nel senso che si possa pensare che più autonomia equivalga meccanicamente a maggiore progettualità, e dall’altra che un territorio “sovracomunale” più vasto rappresenti maggiori risorse e capacità di spesa. Se, gratta gratta, fosse solo questo, allora il tutto si risolverebbe nel drenaggio di risorse dal territorio verso il centro, Trieste.

    In quanto alla maggiore capacità, direi libertà, impositiva, che senza dubbio è uno dei fattori importanti, non me la vedo una classe politica che aumenta le tasse per fare quello che in trenta e più anni di Zona Franca non ha fatto fino ad oggi.

    C’è un documento dell’ANCI di quest’anno moltointeressante che statistica bene la situazione delle 14 città metropolitane. Trieste ha il primato di spesa per la viabilità (probabilmente drogata dalla costruzione della grande viabilità) e per l’attività sportiva. Straccia le concorrenti. Sul resto rimane al livello delle città meridionali o poco più (soprattutto per la spesa sugli anziani).

    In sostanza, ritengo che ci voglia qualcosa di più che una pura operazione di ingegneria istituzionale per rilanciare lo sviluppo. Ed è per questo che la domanda rimane: per quali progetti e su quali gambe? Progetti, perchè sono questi che una volta decollati ricadono sul territorio; gambe, perchè senza imprenditorialità e quattrini da investire i progetti rimangono tali. E non possono essere rifinanziati quattro volte sempre dallo stesso Pantalone.

    C’è un documento dell’ANCI di quest’anno che statistica bene la situazione delle 14 città metropolitane. Trieste ha il primato di spesa per la viabilità (probabilmente drogata dalla costruzione della grande viabilità) e per l’attività sportiva. Straccia le concorrenti. Sul resto rimane al livello delle città meridionali o poco più.

    Ora, non dico che tutto questo non ci possa essere. Dico che faccio fatica a vederlo, e come me credo anche altri. E non vorrei nemmeno che il tutto si risolvesse nella classica bolla di campagna autonomista (già vista a Trieste) a favore di uno o dell’altro schieramento per poi continuare “il viva la e po bon”.

    Il link al documento ANCI: http://www.cittalia.it/images/file/comuni2009.pdf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *