16 Settembre 2009

Gorizia perde anche il laboratorio dell’Arpa

Gorizia perde anche la sede dell’Arpa. Il piano di riorganizzazione dell’Agenzia regionale per l’ambiente prevede la creazione di un laboratorio regionale unico a Udine e la conseguente chiusura della struttura attiva a Gorizia.
Di fronte alla decisione, il consiglio comunale – in primis il centrosinistra con Marco Rota, Daniele Orzan e Ales Wlatritsch – ha espresso la propria contrarietà, impegnando il sindaco Romoli a farso carico di sottolineare al presidente Tondo la volontà di Gorizia di mantenere nel capoluogo isontino tanto le specificità quanto il personale. Il laboratorio isontino, infatti, è l’unico in regionae ad essere riconosciuto come accreditato ed il “Polo regionale molluschi” ed “Centro di riferimento regionale per le biotossine algali”.

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7 commenti a Gorizia perde anche il laboratorio dell’Arpa

  1. Milost ha detto:

    Il glorioso Laboratorio chimico provinciale di igiene e profilassi,in via Duca d’Aosta, dove si sono avvicendati chimici e tecnici di grande professionalità, che per decenni hanno vegliato sulla qualità di quel che bevevamo, mangiavamo, respiravamo,coltivavamo,imbottigliavamo….inghiottito prima dalle fauci dell’USL e sue mutazioni, poi dall’idra a sette teste dell’ARPA regionale. Una storia di professionalità, capacità scientifiche e tutela del territorio e delle persone buttata praticamente via.

  2. Alessio ha detto:

    Ed ecco un’altra foglia del carciofo che se ne va.

  3. condor pasa ha detto:

    Vuoi per tutta una serie di motivi, la classe diregenziale goriziana non sa muoversi a progetti. Del resto guardare il futuro implica il liberarsi da un certo passato. Non parliamo poi della natura border-line di Gorizia dove questo vizio di diventare da vittima carnefice man man che passano gli anni rende il tutto alquanto gestionalmente senile.

    Ad ogni modo auguri Gorizia, ovvero quello che rimarrà. Per fortuna gli ultimi dei vari cicli di immigrazione ci credono ancora. Anche se le conferme e la volontà politcha di aprirsi è pressochè inesistente, tranne nella quotidiana retorica.

  4. cesare ha detto:

    Quando non arriveremo a parlare con le parole parleremo con il ………..

  5. Luigi ha detto:

    Ma il sindaco non si era impegnato in campagna elettorale a far aprire un ufficio regionale sui rapporti internazionali a Gorizia? Visto qualcosa?
    Perdiamo l’ufficio dell’ARPA, l’ERSA è in un giro d’aria pauroso e non si vede niente all’orizzonte. Aziende e negozi chiudono.
    A quando la scomparsa della provincia?
    L’impressione è di una città vecchia e moribonda… come la sua classe politica governante, indipendentemente dall’età anagrafica.
    Gigi goriziàn

  6. Milost ha detto:

    Luigi,dimentichi l’Istituto per la nutrizione delle piante e l’Osservatorio per le malattie delle piante, il primo sul giro d’aria anche lui, l’altro assorbito nel Servizio fitosanitario regionale e sopravissuto come sezione periferica.Poi l’Istituto per la ricerca in ambito vitivinicolo ( non è esatto il nome, ma è quello che stava in una laterale di via Terza Armata). Chi ci aiuta a proseguire nell’elenco? E infine: l’ex PMP non è un ufficio, è un laboratorio chimico, dotato di apparecchiature scientifiche d’analisi che tra l’altro costano fior di soldi e che un tempo portava il nome di Gorizia fra quelli delle migliori sedi nazionali di analisi chimica. Accanto c’era il laboratorio microbiologico. Mica poco, se pensiamo alle persone qualificate che ci lavoravano e ci lavorano.

  7. alberto ha detto:

    per quello che ne sò, no dipende dal comune ma dalla regione. Nell’ottica del risparmio “globale”, per le amministrazioni Regionali il “decentramento” è una spesa, spesa che si potrebbe versare su altri progetti.

    Certamente non mi fa piacere perdere “prestigio” e posti di lavoro…

    Comunque certi esponenti hanno promesso che porteranno il caso in consiglio regionale.

    Vedremo….

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