Luigi Berlinguer, capolista del Pd alle europee nel Collegio Nord-Est, diffonde questa nota ripresa da Adnkronos: «La denuncia di Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto, sull’esclusione decisa dal Cipe dei finanziamenti del tratto della Tav Brescia – Verona – Padova e del prolungamento fino a Trieste, e la successiva polemica con i ministri della stessa regione rende evidente che non bastano ministri veneti per una seria programmazione politica degli investimenti sulle infrastrutture. Non finanziare quest’opera decisiva è profondamente dannoso per il Nord Est e allontana questi territori dall’Europa. Propongo al governo di togliere i soldi da quello spot elettorale che è la costruzione del Ponte sullo Stretto.
«Amo il Mezzogiorno, conosco i suoi problemi, ma non c’è niente di più irrazionale del Ponte: non lo vogliono i cittadini, non lo vogliono importanti autorità siciliane, è uno spreco di denaro pubblico che al sud dovrebbe essere investito in altre e fondamentali infrastrutture.
«La Tav è una priorità per il Veneto, per la Lombardia e per il Friuli. E’ una grande opera che da Ovest a Est unirà l’Europa. Attraversa l’Italia, ma non si limita a questo. Aumenta notevolmente la mobilità, la possibilità di lavorare, di studiare, di viaggiare. Aumenta la possibiltà stessa delle imprese di competere sullo scenario globale. E’ impossibile e insensato rinunciarvi».
Un voto di meno. Il mio.
Sono d’accordo con Tomat. La TAV (anche se sarebbe corretto dire “il” TAV e eventualmente “la” LAV o LAC) d’essere completata fino a Mestre. Avanti non serve (basta adeguare la VE-TS e la VE-UD ai 200kmh).
Se il Pd pensava di arrivare al 20% penso che con uscite del genere può scordarselo. Berlinguer in pensione, no Pd No Tav.
Oh certo, se (come spesso succede da Venezia in là) il mondo finisce con l’Italia.
Se, come per me e tanti altri, il mondo continua verso Lubiana, Vienna, Budapest, Zagabria, eccetera.. allora ci si rende conto che una linea seria fino a TS ma soprattutto da TS ad est, è semplicemente necessaria.
sarà anche che il mondo finisce con l’Italia ma in tema ferroviario l’Italia finisce a Firenze (vedasi mappa della rete ferroviaria a http://www.rfi.it/cms-file/allegati/rfi/rete_esercizio.pdf ). Mi pare che di lavoro da Roma in giù ce ne sia ancora parecchio da fare.