9 Aprile 2009

A Roma le ronde non passano, in Fvg invece sì: sono legge regionale i ‘volontari per la sicurezza’

Le ronde sono possibili in Friuli Venezia Giulia a differenza che nel resto d’Italia, secondo quanto previsto dalla nuova legge regionale su sicurezza e Polizia locale, approvata ieri dal Consiglio regionale. Alla Camera a Roma l’istituzione delle ronde era stata cancellata dal decreto sicurezza.


L’Ansa racconta di come in Friuli Venezia Giulia si istituiscono così i ”volontari per la sicurezza”. A favore della legge si sono espressi Pdl, Lega Nord, Udc e Gruppo Misto. Contrari Pd, IdV-Cittadini e Sinistra-Arcobaleno. A dar vita alle ronde saranno le persone che aderiscono al volontariato e all’associazionismo. Formare i volontari, con corsi per un minimo di 60 ore, sara’ compito della Regione, che li dotera’ anche di attrezzatura, copertura assicurativa e appositi segni distintivi. Una volta superato il corso, i volontari potranno iscriversi a uno specifico Albo regionale.

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4 commenti a A Roma le ronde non passano, in Fvg invece sì: sono legge regionale i ‘volontari per la sicurezza’

  1. lucy ha detto:

    sarei tentata di dire ‘meglio così’, perchè in base a cosa uno che si fa gli affari propri in un bosco diventa un sospettato?
    però non so se qualcuno ha avuto modo di notare (tramite la tv o conoscenze romane) che, mentre nelle ore successive allo stupro della caffarella c’è stato un notevole “affollamento” di forze dell’ordine (esempio in questo video), a distanza di qualche giorno tutto è tornato alla normalità e non si è più vista una divisa.
    quindi per quanto mi ripugni l’idea che dei comuni cittadini debbano sopperire alle inefficienze di un servizio strapagato dai contribuenti, quasi quasi mi sembrava l’unica soluzione possibile in questo momento…

  2. cagoia ha detto:

    “Formare i volontari, con corsi per un minimo di 60 ore, sara’ compito della Regione, che li dotera’ anche di attrezzatura, copertura assicurativa e appositi segni distintivi.”

    Spero tutto a spese dei volontari.

  3. cagoia ha detto:

    Ma volontario per la sicurezza xe più che stewart in stadio?

  4. francesco miglino ha detto:

    LE RONDE
    Ancora e’ fresco nei Balcani il sangue di coloro che furono trucidati dai  secessionisti, i quali, tramite   le ronde, delimitarono e pattugliarono il territorio, intimidirono chi  secessionista non era e scrissero a pochi chilometri dal nostro confine, una delle pagine più animalesche e feroci della storia contemporanea europea.
    E’ scritto nei manuali dei secessionisti che l’ atto primario e fondamentale per preparare la secessione di un territorio è disporre sullo stesso di una propria capillare organizzazione che abbia potere di controllo e di intimidazione verso la cittadinanza senza che le Istituzioni si oppongano.
    I secessionisti del Nord Italia  hanno già pronte le proprie ronde e compiranno una determinante svolta nella strategia secessionista se passerà la legge che darà ai Sindaci dei Comuni da loro controllati il potere di organizzarle, di dar loro direttive e di retribuirle a spese della Comunità.
    Si ripete la stessa tragica sottovalutazione che fece proliferare le “camicie nere”, allorquando i socialisti, che stavano cacciando a pedate dalla città di Livorno le “camicie nere” furono richiamati dalla cecità politica di Bordiga ed invitati a ritirarsi ed a prendere legnate piuttosto che mettersi al livello dei picchiatori fascisti.
    E’ storicamente acclarato che i fascismi senza il supporto intimidatorio delle ronde partitiche non avrebbero avuto modo di affermarsi, come le secessioni balcaniche non sarebbero state possibili se si fosse impedito ai secessionisti di autoinvestirsi di potere poliziesco in violazione delle più fondamentali leggi democratiche dello stato di diritto.
    I difensori delle Istituzioni repubblicane sono a perfetta conoscenza che il Parlamento è pieno di secessionisti e che  del  Governo fanno parte personaggi che odiano e disprezzano l’ Italia Unita, promettendo da anni  ai propri iscritti  una loro nazione liberata e staccata dal resto dell’ Italia, irridendo l’ articolo 241 del codice penale che prevede 30 anni di galera per chi attenta all’ unità nazionale.
    Le ronde senza identità giuridica, al servizio dei Comuni ad orientamento anticostituzionale, porteranno ad abusi, persecuzioni e violenze senza che i cittadini possano difendersi.
    Francesco Miglino
    segretario nazionale del Partito Internettiano.

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