23 Maggio 2008

Ettore Rosato coinvolto nell’indagine su ‘Mensopoli’

Lo sostengono il Secolo XIX e il Corriere della Sera in edicola oggi: il parlamentare triestino del Pd, Ettore Rosato, sarebbe coinvolto dalla Procura di Genova nelle indagini sul presunto scandalo ‘mensopoli’. Dell’indagine, ne fa una sintesi anche La Repubblica di Genova:

Un affare da dieci milioni di lire. Forniture di carne alle mense di ospedali della Liguria e delle scuole di Genova. E´ questo, almeno per la parte ad oggi nota, lo scenario accusatorio che sta dietro all´inchiesta del pm Francesco Pinto e della guardia di finanza, che ipotizzano un giro di mazzette per circa un milione di euro, oltreché una serie di consulenze di comodo. Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Questo ed altri reati sono stati formalmente contestati a sette persone le cui abitazioni e uffici, pubblici o professionali sono stati perquisiti dai militari delle fiamme gialle.

Alcune righe del Secolo XIX di Genova suonano invece così:

Voto di scambio. Tessere della Margherita prestate dall’assessore Paolo Striano al “nemico” Luigi Grillo di Forza Italia. Contatti di esponenti politici del centrosinistra con il mondo delle cosche calabresi. Appalti truccati a società molto discusse.

[…] Si scopre così che assessori comunali di Genova (Striano), ex consiglieri comunali (Fedrazzoni e Cosma), dirigenti regionali, il sindaco di Arenzano Luigi Gambino e perfino un sottosegretario agli Interni del governo Prodi, Ettore Rosato (Margherita), coltivavano rapporti discutibili con famiglie in odore di ‘Ndrangheta. Che alcuni offrivano lavoro in cambio di voti. Tutto nasce da un’indagine per riciclaggio.

anonimo_multiforme.jpgAggiornamento di sabato 24 maggio:

L’anonimo multiforme riporta, nei commenti a questo post, dei brani di un articolo del quotidiano triestino. Ecco il pezzo più rilevante:

Il nome di Ettore Rosato al contrario è citato marginalmente in una delle 1200 pagine degli “allegati” alla stessa inchiesta. Ma gli stessi inquirenti fino ad oggi non hanno spiegato come e perchè l’ex sottosegretario triestino del governo Prodi sia stato chiamato in causa in questa indagine

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48 commenti a Ettore Rosato coinvolto nell’indagine su ‘Mensopoli’

  1. michele sardina ha detto:

    Constatazione: Bora.la supera Il Piccolo in tempestività.

  2. Demetrio Filippo Damiani ha detto:

    indipendentemente dal mio giudizio personale e politico, mi sembra inverosimile che un deputato di sporchi le mani per queste cifre. sono lontani i tempi di luca magni e mario chiesa.

  3. Matteo Apollonio ha detto:

    Beh cmq non è incriminato di nulla per adesso, per cui garantismo ad oltranza please.

  4. Demetrio Filippo Damiani ha detto:

    il garantismo dovrebbe venire anzitutto dai media e dai politici, che generalmente chiedono la testa degli indagati ben prima di qualunque sentenza….

  5. Andrea Buoso ha detto:

    Inverosimile: Rosato era sottosegretario con la delega alla lotta al racket, pensa un po’.

  6. Matteo Apollonio ha detto:

    Bon intanto usiamolo noi, poi speriamo anche i politici e i giornali ok?

  7. Demetrio Filippo Damiani ha detto:

    ma fai il polemista di professione o il grande saggio della montagna?

  8. valerio fiandra ha detto:

    solo per dire che, i saggi della montagna, qui, sarebbero due.

  9. Demetrio Filippo Damiani ha detto:

    se alludi a te stesso, registro la tua presa di posizione. se alludi a me, non so cosa te lo faccia pensare visto che non dico agli altri come pensare a differenza di terzi ma esprimo “just my humble opinion”.

  10. Matteo Apollonio ha detto:

    Non faccio il saggio della montagna né il polemista di professione. Invito soltanto a non fare facile demagogia e populismo riguardo ai soliti cavalli di battaglia da te esposti sopra. L’invito ad essere garantisti noi per primi, qui su Bora mi sembra una buona cosa, e la più importante. Tutto qui.

  11. Demetrio Filippo Damiani ha detto:

    non faccio né demagogia né populismo su un argomento che ha toccato in modo irreparabile anche la mia famiglia. semplicemente so come vanno le cose. rispetto al garantismo, dal mio primo post mi sembra sia palese la mia posizione a favore di ettore.

  12. valerio fiandra ha detto:

    Uffa. E mi tocca precisare che sì, alludo a me, che sì, sono stufo di aver a che fare con una sotto specie di hush hush del nord est, che di nuovo MA parla con lingua dritta. Uffa…

  13. Matteo Apollonio ha detto:

    Sarebbe utile se stralci di indagini in corso non venissero pubblicate su quotidiani. Questo è il solito annoso problema a mio avviso. Punto e basta.
    Purtroppo la colpa non credo sia solo dei giornalisti o dei politici. Bisognerebbe andare a bussare ad altre porte, ad altri uffici e corporazioni, con meno timore. Troppo spesso il ricatto viene usato come leva per promuovere decisioni verso una certa voluta direzione. Magistratura, guardia di finanza ed altri ambienti atti al controllo del funzionamento della macchina statale, vivono troppo spesso di personalismi ed interessi particolari. La politica spesso è promotrice e spesso vittima di questi sommovimenti. E’ chiaro che ha le sue colpe nel momento in cui cade in vittimismi e senso di impotenza nei confronti di una supposta giustizia tiranna. L’interconnessione tra i due campi è molto approfondita e nessuno dei due può dirsi sotto minaccia dell’altro. Reciproca accusa per muovere un po’ il fondo, intorbidire l’acqua, far fuori pesci piccoli od ingombranti, proseguire.
    Forse è semplicemente solo questo?

  14. Demetrio Filippo Damiani ha detto:

    condivido e sottoscrivo.

  15. La Mula ha detto:

    Io direi che la frase ‘Bora.la supera il Piccolo in tempestività’ è inappropriata e inopportuna. Tanto che ho segnalato la notizia a chi fa delle notizie il suo mestiere, sperando che abbiano dato a Ettore Rosato lo spazio per replicare.

    Allora: è bellissimo arrivare ‘uno’, è corretto arrivare ‘uno’ dopo aver sentito tutti. Sul resto non commento, conoscendo Ettore mi dispiace solo per il fastidio che questa cosa può procurargli.

    Comunque, la prossima volta che si ha uno scoop, professionalità vuole che s’interpellino i soggetti interessati.
    La Mula in veste di professoressina

  16. Nicola Davanzo ha detto:

    Nel caso in cui e ripeto, nel caso in cui, ci sia incriminazione mi auguro sinceramente che Ettore Rosato si dimetta immediatamente. Per il resto aspettiamo gli sviuluppi.

  17. Demetrio Filippo Damiani ha detto:

    la domanda sorge spontanea: e perché mai dovrebbe dimettersi finché non dovesse (parliamo sempre di ipotesi, chiaramente) essere giudicato colpevole da un tribunale?!?!?

  18. enrico maria milic ha detto:

    la mula,

    bora.la ha semplicemente linkato e riportsto quanto scritto già da altri.

    se dovessimo interpellare ogni persona citata in ogni post e commento,credo che tutti quanti staremo freschi. in teoria hai ragione, ma in pratica siamo un sito amatoriale dove la gente scrive solo nel suo tempo libero.

    ad ogni modo:
    se rosato vuole replicare e darci un’intervista, ben venga.

  19. valerio fiandra ha detto:

    Non ogni persona interpellata, solo quelle di cui si sparla, signor direttore-editore.

    Sito amatoriale invece mi piace. Però dovrebbe star scritto sotto la testata, così uno si fa un idea…

    Scherzi a parte, la sola cosa che ormai mi dispiace è la inevitabile perdita di credibilità che la Rete guadagna da un uso così “amatoriale” dei suoi mezzi.

    Ma non ne farò una questione, stavolta.

    Semplicemente non prenderò più in considerazione alcuni dei post firmati Redazione ( che, come lo stesso Direttore ha in altro luogo scritto, sono in realtà suoi ) .

  20. enrico maria milic ha detto:

    valerio,

    premesso che le critiche di questi tipo a bora.la ti qualificano già da sole,

    “credo” che i blog (“la rete” non vuol dire molto), di fronte a osservatori un po’ più attenti, si qualifichino già bene per quello che sono: ovvero scritti da persone che non sono pagate per farlo.

    ovviamente ogni autore (di commenti o post e articoli) è responsabile di fronte alla legge italiana per quello che scrive, per il tipo di notizie che riporte, per il tipo di insulti, per l’utilizzo delle sue fonti. su questo, ti assicuro, sto sempre molto attento e anche il post qua sopra ne è un esempio: riporto i fatti che posso riportare.

    se vogliamo guardare i blog ma anche alcuni siti di news con occhio professional-giornalistico, mi preoccupano di più quelli che non citano le fonti dei propri testi, tipo quando scopiazzano e incollano le agenzie di stampa spacciandole per giornalismo serio e affidabile.

  21. enrico maria milic ha detto:

    p.s.

    valerio,

    bizzarro che non ti sei accorto prima che bora.la non è gestito da un’azienda nè che io ci lavoro retribuito da qualche forma di business legata al sito.

    purtroppo noi comuni mortali dobbiamo vivere di uno stipendio e guadagnarcelo giorno per giorno

  22. enrico maria milic ha detto:

    Non ogni persona interpellata, solo quelle di cui si sparla, signor direttore-editore.

    strano però che nè il corriere della sera nè il secolo xix abbiano intervistato rosato (che invito, di nuovo, pubblicamente a replicare: gli daremo tutto lo spazio necessario).

    forse che le tue convinzioni in fatto di informazione, caro valerio, non hanno basi così solide.

    🙂

  23. Patrick Karlsen ha detto:

    Non per difendere il direttore che non ne ha bisogno, ma non bisogna farla più grossa di quanto è in realtà: Bora ha rilanciato notizie riguardanti un personaggio pubblico diffuse diverse ore prima da altri, giornalisticamente è la cosa più comune del mondo e non è affatto scorretta.

    Più in generale e a prescindere dal caso in oggetto, per quanto riguarda politici e amministratori pubblici, garantismo non deve equivalere a censura o autocensura. Chi svolge mansioni per mandato e al servizio del pubblico deve avere ben chiaro che i suoi atti investono non solo una responsabilità giuridica, ma anche una responsabilità politica.

    Esempio: che un grosso leader politico venga pescato a tessere rapporti con finanzieri di (in)dubbia fama, o a raccomandare veline a questo o quel direttore di rete, può riguardare benissimo fatti formalmente non perseguibili dalla legge ma che hanno una indubbia valenza politica, dato che a compierli non è stata la cuoca di Siora Rosa ma un personaggio che ha gli onori e gli oneri legati alla carica pubblica che riveste.

    Una valenza politica su cui l’opinione pubblica ed elettrice ha il pieno diritto di essere informata.

  24. La Mula ha detto:

    Caro Enrico, spero che dando ragione anche questa volta a Valerio non si scateni il putiferio dello scorso week end.

    Valerio ha sollevato una questione estremamente seria: quella delle fonti. La rete è una fonte potenzialmente enorme. Fonte per ricerche, fonte di notizie. Più le fonti sono verificate e attendibili più è accreditato e accreditabile il sito.

    La presenza in rete, ieri, degli articoli in effetti ti dà ragione, l’assenza di una controrisposta di Rosato peraltro toglie la veste di testata giornalistica e sposta il tutto su sito amatoriale.

    In realtà comunque io non mi riferivo a te, ma all’entusiasmo di chi strilla allo scoop. E apro un’altra parentesi (piacciono molto anche a me, Valerio, le parentesi). C’è una sete giustizialista incomprensibile che si contrappone a un estremismo innocentista da strapazzo (vedi caso Franzoni): il tutto si basa sull’ ignoranza (nel senso di voler ignorare) dei diritti e un totale disprezzo delle istituzioni. Da ciò derivano interventi come quello di Michele prima e di Nicola poi.

    Se la signora Franzoni è colpevole di un reato, il fatto che un giornale citi una persona in corso d’indagine è pura constatazione di un fatto, che non vuol dire niente. E questo riguarda tutti, dal presidente del consiglio all’extracomunitario. Sembra una banalità ma è concetto che fatica ad entrare nella testa delle persone (giornalisti inclusi, anzi in primis).

    Allora. C’è gente che per un sospetto ci rimette la vita, altri che attendono pazientemente che la giustizia faccia il suo corso (ma comunque non stanno bene, se non altro per le rogne che la cosa procura e per quanto costa, ne so qualcosa io direttamente), altri che cambiano le leggi dello stato (vedi falso in bilancio) perchè se lo possono permettere e glielo lasciano fare, altri che non sanno nemmeno che cosa stia succedendo perchè non parlano italiano. Tutti comunque fino a sentenza definitiva non sono colpevoli di nulla. Perchè esiste una magistratura che decide in nome e per conto del popolo italiano.

    Segue capitolo sugli scoop: tutti i giornalisti sognano lo scoop, pochi tengono presente che una notizia non è solo quanto prima la dai, ma come la dai. Gli ‘eroi’ di Repubblica che hanno sparato il caso Telekom Serbija sono un brillante esempio di scoop inesistente. Con molti anni di ritardo hanno trovato in rete articoli già ben ben pubblicati da tutta la stampa serba che sghignazzava alle spalle degli italiani che s’erano beccati a costi stroboscopici la ciofeca, facendosi fregare anche dai greci. Certo, i due ‘eroi’ hanno costretto tutta l’informazione nazionale (più la magistratura, più i politici) a correre loro dietro, ma i risultati alla fine sono sotto gli occhi di tutti.

    C’è un altro fattore e che è quello della sicurezza (sì, proprio quella di cui tanto si parla). Non in questo caso, ovviamente, ma spesso in altre occasioni succede che la fuga di notizie dai palazzi di giustizia metta a rischio le indagini. Può servire (nel caso Unabomber è servita, visto che finalmente hanno ridotto drasticamente il numero di persone a conoscenza di…)da stimolo a migliorare la qualità, qualche volta porta anche a nuovi contributi, ma nella maggior parte dei casi è un ottimo sistema per mettere sull’avviso chi è realmente colpevole. Sarà bellissimo essere in possesso dei dati su spacciatori di droga seguiti dagli inquirenti, ma avvisarli che gli inquirenti indagano su di loro è demenziale.

    Scusate la lezioncina

    La Mula maestrina

  25. La Mula ha detto:

    …e visto che scrivo a Enrico, la maestrina con la penna rossa!

  26. Bibliotopa ha detto:

    scusate, voi discutete , giusta la discussione di principio, ma avete letto che sul Piccolo di oggi c’è una replica di Rosato, che si dichiara del tutto estraneo?

  27. valerio fiandra ha detto:

    Oh, saturday’s fever !!

  28. enrico maria milic ha detto:

    la mula,

    condivido tutto quanto hai scritto. come già detto più volte, non solo in questa serie di commenti, bora.la oggi è un sito amatoriale. certamente non ho la presunzione di dire che gli articoli che scrivo possano andar bene per un giornalismo che mi piacerebbe vedere fatto da testate giornalistiche “professionali”.

  29. VALERIO FIANDRA!

    TI ORDINO DI AGIRE INVECE CHE CHIACCHERARE!

    OGGI CLAUDIO ERNE’ SCRIVE SU “IL PICCOLO”, RIFERITO A ETTORE ROSATO:

    “In effetti il suo nome non compare in nessuna delle 600 pagine dell’Ordinanza di custodia cautelare in cui i magistrati spieganoi motivi per cui sono stati arrestati Stefano Francesca, ex portavoce del sindaco di Genova Marta Vincenzi (ecc. ecc.)”…
    “Il nome di Ettore Rosato al contrario è citato marginalmente in una delle 1200 pagine degli “allegati” alla stessa inchiesta. Ma gli stessi inquirenti fino ad oggi non hanno spiegato come e perchè l’ex sottosegretario triestino del governo Prodi sia stato chiamato in causa in questa indagine in cui il Comune di Genova ha già annunciato che si costituirà parte civile”…. (ecc. ecc.)

    VALERIO FIANDRA!

    PERCHE’ NON HAI COPIATO E INCOLLATO QUESTO ARTICOLO DI ERNE’?

    MUOVI IL TUO SEDERONE PESANTE, INVECE DI CIANCIARE!

  30. michele sardina ha detto:

    LaMula

    Ti rispondo visto che ti sei “scandalizzata” per il mio “gridare allo scoop” rispetto al Piccolo.
    Intanto una piccola premessa: qui la rete non c’entra niente…ho segnalato io la notizia ieri…notizia che circolava sui quotidiani nazionali.
    Difatti ho appreso che Rosato a quanto pare era implicato o in qualche maniera coinvolto in mensopoli mentre leggevo pagina 24 del Corsera di venerdì durante un lauto pranzetto da Pepi. Un’oretta dopo verificavo che il Piccolo non riportava niente, mentre il quotidiano di Genova- il Secolo XIX- citava Rosato nella stessa maniera.

    Il fatto che Il Piccolo ne parli solo oggi mi sembra una constatazione…ci è arrivata prima Bora.la, vabbè, pazienza.

    Poi sinceramente mi metti in bocca parole non mie: non ho gridato allo scoop, so molto bene cosa sia e questo, proprio perchè sono state citate già altre fonti, è ben lontano da esserlo.

    Addirittura spari a zero scrivendo:

    “C’è una sete giustizialista incomprensibile che si contrappone a un estremismo innocentista da strapazzo (vedi caso Franzoni): il tutto si basa sull’ ignoranza (nel senso di voler ignorare) dei diritti e un totale disprezzo delle istituzioni. Da ciò derivano interventi come quello di Michele prima e di Nicola poi.”

    Sono giustizialista perchè ho segnalato una notizia? Perchè ho constatato che Il Piccolo a ieri non ne parlava?

    Mah

  31. michele sardina ha detto:

    Tra l’altro…probabilmente c’è stato un errore nel titolo dell’articolo: invece che “incriminato” forse sarebbe stato meglio usare “coinvolto”, ma basta cliccare sui link e leggersi gli articoli per farsene un’idea.

  32. michele sardina ha detto:

    Ah…accorto ora che era stto modificato…scusate, ma sono appena sveglio e sòn de notolada…

  33. enrico maria milic ha detto:

    su bora.la non è mai stato scritto che rosato è stato “incriminato”

  34. michele sardina ha detto:

    si scusa…errore mio

  35. La Mula ha detto:

    Michele Sardina, adesso una notizia me la devi: dove cavolo hai trovato a Trieste il Secolo XIX? Scrivo per quel giornale da quasi 10 anni e non sono mai riuscita ad entrare in posseso di una copia una nella nostra città (e già questa è una notizia, visto che magari cosa accade al porto di Genova potrebbe interessare anche ad altri non abbonati per necessità- il Secolo XIX ha la miglior pagina di portualità d’Italia, nonchè la più autorevole, e il piccolo Carozzi batte persino Dardani del Sole 24 ore). Sei abbonato, hai la password? Dimmi come hai fatto. Te ne sarò gratissima.

  36. La Mula ha detto:

    Per inciso, con una scelta a dir poco risibile, a quanto so io (magari le cose sono cambiate, io mi fermo agli anni ‘della portualità’) nemmeno il Piccolo ha il Secolo XIX in mazzetta. Figuriamoci l’Ansa, che di porto ha scelto da sempre di parlare il meno possibile.

  37. michele sardina ha detto:

    Allora:

    la notizia l’ho letta ieri sul Corsera, pagina 24, articolo di Giusi Fasano. Poi, da un computer, ho trovato la stessa notizia sulla versione online del Secolo XIX.

  38. personalità politica ha detto:

    mula:
    “La presenza in rete, ieri, degli articoli in effetti ti dà ragione, l’assenza di una controrisposta di Rosato peraltro toglie la veste di testata giornalistica e sposta il tutto su sito amatoriale.”

    ma cos’è questa lezioncina…..completamente sbagliata, impartita dalla mula?

    mi sembra che ella si stia proseguendo lungo una strada senza curve, con l’occhio rivolto allo specchietto retrovisore, forse rifacendosi il trucco, comunque senza accorgersi che in fondo, poco dopo, la strada finisce.

    il blog non è scuola di giornalismo stile anni settanta. si deforma, si contorce, si aviluppa, si contorce. getta fumo senza fuoco e sviluppa fiamma senza comburente. è qualcosa di inaspettato da cui aspettarsi di tutto.

    e fiandrone, poi?
    non siamo mica a “quadrangolo” o a un’altra delle sue trasmissioni anni 70-80. ma che sottotitolo al blog per qualificarlo?
    squalificante….roba de mati!!

    sveglia ragazzi, che el sol magna le ore…..alo, alo mula e fiandra….che le magna anca per vo’altri.

  39. michele sardina ha detto:

    Concettualmente concordo con personalità politica. Però mi sembra incredibile che da qualche settimana qualsiasi cosa si faccia o si dica sia motivo di attacchi personali. Questo, a mio parere, ha deformato più volte la discussione su temi molto interessanti.

    Amen

  40. personalità politica ha detto:

    ola…..sveglia.
    da pluriblog, non poi tanto lontano:

    “Da LaStampa.it del 25 settembre 2007.
    Un sito Internet non può essere paragonato a una testata giornalistica.
    Un blogger o più in generale chi gestisce un sito Internet non può essere paragonato al direttore di una testata giornalistica e pertanto non va condannato per l’omesso controllo delle pagine che cura.
    È questa la sintesi dell’intervento del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, al question time della Camera. A tal proposito il ministro ha anticipato che la nuova legge sull’editoria estenderà la responsabiltà per i reati di diffamazione anche ai titolari di testate a livello elettronico, ma soltanto a quotidiani e periodici on line e non ai blog o ai siti generici.
    «Le caratteristiche stesse della comunicazione telematica, la contemporaneità, la velocità, il numero dei commenti che vengono ospitati – ha spiegato Gentiloni – consentono molto difficilmente quel controllo che è tipico della carta stampata.
    La linea del Governo si ispira a contemperare due diverse esigenze: da una parte mantenere il grado di libertà di uno strumento come la Rete, dall’altra evitare che questa libertà colpisca diritti di altri».
    Rimane dunque sanzionabile la condotta di autori diretti di scritti diffamanti, mentre i responsabili dei siti hanno l’obbligo collaborare con le autorità di polizia e con gli inquirenti per colpire i reati più gravi, come quelli di pedofilia.”

    buon riposo.

  41. Patrick Karlsen ha detto:

    Già. Amen.

  42. La Mula ha detto:

    Bene. Versione on line del Secolo XIX. C’è bisogno di password. Se non ce l’hai non leggi. Se te ne fai una una volta non leggi più (devi aprirti l’ennesimo indirizzo fittizio). Indi o sei abbonato o è la prima volta che capiti sul Secolo XIX o hai ricevuto la segnalazione direttamente da Genova. Niente di male, anzi. La notizia c’è, oggi Rosato ha risposto e domani la cosa finirà nel dimenticatoio perchè fondamentalmente ridicola. Oppure si scopriranno tombe e si leveranno morti a non finire. Ma lo sapremo tra una decina d’anni dai magistrati.

    Punto 1: il Piccolo non piace a nessuno, ma non è che facendo qualcosa di scadente più del Piccolo si risolvano i problemi dell’informazione a Trieste. E a Enrico: a fondo pagina leggo “Bora.La è una testata giornalistica registrata il 24/01/2007 a Trieste, col n. 1147
    responsabile legale: Enrico Maria Milic – tutti i contributi testuali e fotografici da parte di ogni autore/navigatore sono da considerarsi a titolo gratuito”. Quindi è una testata giornalistica e quindi fa capo all’attuale (obsoleta, desueta, inutile) struttura del giornalismo italiano. Che pur nel suo essere obsoleta, desueta e inutile ha le sue regole. Sennò si fa un blog o ci si crea un sito. Ugualmente gratuito, ma con minori pretese.
    Il fatto di lavorare gratis non giustifica nulla, se non una scelta personale. Sono sicura che il Piccolo accetterebbe un mio articolo, sono io che non lo scriverei mai per 8 euro lordi (l’equivalente del gratis). Indi, giustamente, si cercano nuovi spazi, anche gratuiti. Non perchè qualcuno voglia leggermi, per carità, perchè io ho voglia di raccontare. Ma non prenderla come un’accusa, solo come un’apprezzamento a quanto già fai che è sempre perfettibile. Vale per tutti.

    Punto 2: cara personalità politica (o multiforme?), sebbene le bollicine mi facciano venire il mal di testa, ne berrò altre con te in altra sede. Dannunzianamente tua
    La Mula

  43. La Mula ha detto:

    Leggo l’amico personalità politica e chiedo a Enrico: ma questo è un blog o una testata giornalistica registrata? Da un punto di vista giuridico (e personale) la cosa m’interessa molto…

  44. fisherino ha detto:

    Io davvero non capisco questa storia della password, ecco il link da cui si può leggere la notizia:

    http://www.ilsecoloxix.it/genova/view.php?DIR=/genova/documenti/2008/05/23/&CODE=c8f92658-2885-11dd-8170-0003badbebe4

    che poi è lo stesso che trovi nell’articolo…

    Ehm…nota a parte, non è la prima volta che capito nel sito del Secolo XIX, anzi, per motivi professionali ho avuto anche modo di collaborare con un cronista di questa testata. Giusto per precisare…

  45. fisherino ha detto:

    fisherino alias michele sardina…direi che oggi per me non è giornata

  46. enrico maria milic ha detto:

    questo è un blog e anche una testata giornalistica.

    infatti, sopra ho scritto:

    “ovviamente ogni autore (di commenti o post e articoli) è responsabile di fronte alla legge italiana per quello che scrive, per il tipo di notizie che riporte, per il tipo di insulti, per l’utilizzo delle sue fonti. su questo, ti assicuro, sto sempre molto attento e anche il post qua sopra ne è un esempio: riporto i fatti che posso riportare.”

  47. personalità politica ha detto:

    @la mula :

    UNO (sulle bollicine):
    evidentemente soffri i lieviti, perché ti cibi con eccesso di sali naturali (conservati nelle troppe pietanze cucinate al vapore…!).

    DUE (su di me):
    la mia personalità non è “multiforme”, è semplicemente “politica” (che purtroppo è equivalente).
    comunque non siamo soliti bere assieme, perché non ho (mai) avuto il piacere di conoscerti. forse mi hai preso per qualcun altro.

    TRE (sul commento precedente):
    strano che non hai chiosato sul termine adoperato nel commento: il termine “contemperare”. forse ti è sfuggito, ma da te mi sarei aspettato un ironico commento.

    eh gia, perché il termine a me sa tanto di antica filologica abitudine a mentire.
    anche gli antichi non hanno avuto il coraggio, evidentemente, di creare un termine più appropriato e dignitoso, in quanto coerente (che avrebbe potuto essere “conStemperare”).

    perché delle due l’una: quando si “con”(tempera), si introduce un portato del divenire uno e dell’essere diversi da sè, cioè combinati in quanto mediati (che significa anche “s”temperati);
    oppure si “non-con”(tempera), cioè si produce una soluzione a-temperata o s-temperata.
    che è esattamente quando avviene quando non si sa scegliere e si vuole accontentare l’universo intero.

    in ultima analisi: o è blog o è il petulante italico giornalismo, con tanto di registrazione, ordine asutoreferenziale e classista, proselitismo castista.

    o e giornalismo da censura o e blogghismo censurabile?

    buonanotte.

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