Brussa attacca Tondo e difende l'Isontino. Ecco uno stralcio del suo intervento in consiglio regionale.
L’altra delusione riguarda, caro Presidente, la sua scelta, come primo atto di governo, di escludere la provincia di Gorizia dalla Giunta regionale.
È la seconda volta che lei, da Presidente, si rende protagonista di tale vulnus.
In più di 40 anni di Regione, infatti, mai prima di lei, nessun presidente aveva fatto questa scelta.
Una scelta che, prima che politicamente, è sbagliata culturalmente.
Culturalmente, perché così facendo, lei ha ritenuto che il suo esecutivo possa…
fare a meno di un esponente di quel territorio, immaginando di assumere lei quella funzione.
Vede Presidente, questa Regione deve molto, in termini di specialità a ciò che è stata e ancora è la provincia di Gorizia, territorio che ha portato sulle proprie spalle il fardello del dopo guerra e le vicende drammatica legate al confine.
Territorio dove, però, hanno saputo convivere culture, tradizioni e lingue diverse che oggi sono patrimonio di questa regione.
La sensibilità, dunque, di chi vive in questa parte del territorio regionale è unica e particolare e non sostituibile.
Sbaglia, lei Presidente, immaginando di risolvere il problema, come ha già fatto ben due volte, venendo a Gorizia e incontrando il Sindaco di quella città, quasi che i problemi di quella provincia si esaurissero e si risolvessero in quella parte limitata del territorio provinciale.
La sua scelta è poi un grave errore sul piano politico, poiché sul territorio isontino si giocheranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni le scelte di fondo, sul piano infrastrutturale, che riguardano l’intera regione e il Paese stesso.
Il Corridoio n.5, lo sviluppo dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, il potenziamento del Porto di Monfalcone, il rilancio dell’autoporto di Gorizia, il potenziamento della Villesse-Gorizia nuova porta verso il l’Est europeo, costituiscono, infatti, punti di riferimento essenziali rispetto a quello che anche lei chiama “la grande piattaforma logistica” che la nostra regione è chiamata a svolgere nel contesto della nuova Europa.
Ebbene, tutto questo, senza che un esponente di quel territorio sieda nell’Esecutivo regionale.
Ci ripensi, Presidente, nel suo interesse e nell’interesse di tutta la comunità regionale e dimostri almeno coerenza con ciò che ha ripetutamente promesso: assuma urgentemente una delibera di revoca del processo di fusione dell’Azienda Sanitaria Isontina con quella Triestina e assegni a Gorizia la sede della Direzione Regionale delle Relazioni internazionali e Comunitarie.
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