29 Marzo 2008

Concorso della Pozzuolo dedicato agli eroi

Conoscere la storia, riflettere sulla guerra, ricordare quanti nella Grande guerra si sono sacrificati per la libertà. Sono alcune delle finalità del concorso sugli “eroi” di Pozzuolo che la Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, in collaborazione con l’amministrazione comunale della cittadina friulana, il Magazzino dei Teatranti, la Scuola Media di Pozzuolo del Friuli, ha ideato e organizzato a favore degli studenti delle scuole medie in occasione del 90° anniversario della fine della Prima guerra mondiale.
Saranno proprio gli studenti i protagonisti del concorso. Saranno loro a rivisitare, in chiave moderna, i combattimenti…

che il 30 ottobre 1917 coinvolsero l’intera cittadinanza di Pozzuolo del Friuli, facendosene interpreti con degli elaborati scritti che saranno valutati e premiati. Quest’oggi, hanno potuto assistere alla proiezione di un filmato storico sulla Grande guerra, oltre alla messa in scena, da parte di Daniela Zorzini, di un breve passaggio del testo teatrale “Folc à ti trai” inerente il fatto d’arme. Il tutto con un prologo fotografico, nell’atrio della scuola media di Pozzuolo del Friuli, dove è stata allestita una mostra di “scatti” storici della Prima guerra mondiale.
“La Brigata Pozzuolo – ha spiegato il generale Godio – desidera ricordare ai più giovani, con un linguaggio moderno, che poco più di 90 anni fa, in una giornata di fine ottobre, al terzo anno di una guerra che non sembrava aver più fine, le genti di Pozzuolo del Friuli, senza distinzione di sesso o di età, hanno vissuto intensamente in prima persona, ma soprattutto sulla loro pelle, uno dei momenti più epici e tragici  della Prima guerra mondiale”.
Il concorso che quest’anno è stato per la prima volta organizzato, sulla scia delle celebrazioni per il 90° anniversario di Caporetto, ha, quindi, lo scopo di continuare a sensibilizzare le generazioni più giovani, promuovendo la conoscenza storica di quell’evento determinante per le sorti del Primo conflitto mondiale, incoraggiando l’approfondimento di una pagina importante della storia locale, così strettamente connessa con le vite di tanti concittadini e delle loro famiglie e favorendo la conoscenza dell’Arma della Cavalleria e di come, da allora, si sia evoluta dal punto di vista organizzativo e professionale.

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