7 Dicembre 2007

“Gorizia… in che senso”: vince la sfilata degli studenti di Rp

Giunge alla fase finale il progetto “Gorizia… in che senso?” dedicato ai giovani dai 14 ai 22 anni. L’obiettivo del progetto, il cui slogan è “Attivaisensi”, è dare ai giovani goriziani la possibilità di ideare, creare e realizzare un evento che richiami alla mente almeno due delle capacità sensoriali. I tre progetti giunti in finale sono stati proposti da studenti provenienti dal Liceo artistico e dalla facoltà di Relazioni pubbliche.
Il progetto che si è aggiudicato il primo posto, Jeune Atelier, nasce dell’idea del gruppo Red Carpet, composto dagli studenti universitari Gemma Canzoneri, Giulia Florian, Carlo Alberto Lucchetta, Tatiana Ravalli, Federica Talato e Giorgia Tarantola, prevede la realizzazione di un evento che unisca il mondo della comunicazione a quello dell’arte.  Su una suggestiva passerella…

si alterneranno esibizioni di musica, danza, arti visive e spettacolo a corredo della vera e propria sfilata di moda.
L’obiettivo degli organizzatori del concorso è quello di riuscire ad ottenere i fondi necessari per poter realizzare anche gli altri due progetti pervenuti.  Il primo, ideato da un gruppo di ragazzi tra i 16 ed i 17 anni, che frequentano il liceo artistico Max Fabiani prevede la realizzazione di un evento che coinvolga alcuni gruppi musicali locali in una sorta di concorso abbinato ad una gara fotografica da realizzarsi con l’uso di macchine fotografiche usa e getta, che saranno distribuite per l’occasione ai partecipanti, con il compito immortalare il momento più significativo della manifestazione. A fine giornata, una giuria presieduta da un noto fotografo goriziano decreterà il vincitore, mentre gli altri scatti saranno esposti in una mostra che verrà inaugurata in serata. Un gruppo di ragazzi tra i 18 ed i 20 anni sono invece gli ideatori del terzo progetto, basato sull’idea di una giornata da vivere come fosse l’ultima prima dell’apocalisse, con esibizioni di gruppi musicali
chiamati a cimentarsi con la poesia.
Tra le attività previste, il Parkour,  disciplina il cui obiettivo principale è quello di raggiungere la padronanza del corpo e della mente per superare gli ostacoli che ci circondano. I praticanti del Parkour, chiamati "traceurs" ovvero "creatori di percorsi", aspirano a superare in modo creativo, fluido, atletico ed esteticamente valido le barriere naturali o artificiali che si trovano sulla loro strada. Per
riuscirci utilizzano corse, salti, volteggi, cadute e arrampicate. Prossimamente verrà presentato ufficialmente il gruppo vincitore, che illustrerà il proprio progetto.

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