28 Maggio 2007

Ettore Romoli vince con il 51,13%

Il dato è definitivo: Ettore Romoli è il nuovo sindaco di Gorizia. Il candidato del centrodestra ha raccolto il 51,13 per cento delle preferenze (pari a 10.855 voti), sbaragliando la concorrenza al primo turno. Alcune sezioni stanno ancora concludendo le operazioni di scrutinio dei voti di lista, delle preferenze ai candidati consiglieri e ancora delle dieci circoscrizioni cittadine. Già definite invece quelle di Campagnuzza, Madonnina, Piedimonte, Piuma-San Mauro-Oslavia e Straccis.

111 commenti a Ettore Romoli vince con il 51,13%

  1. matteuz ha detto:

    Mi dispiace un po’ che Romoli abbia vinto al primo turno, speravo in un po’ più di suspence, ma auguro comunque “buon lavoro” a tutti. Spero facciano il bene di go

  2. Geronimo ha detto:

    Come era prevedibile la sinistra litigiosa ed egoistica paga..non impareranno mai ed è giusto che perdano.dilettanti allo sbaraglio come al governo. Peccato perchè in questo modo non ci sarà mai opposizione e i 2 poli sono un utopia.
    Geronimo

  3. Vero Goriziano ha detto:

    E adesso si ride…
    Meno male che fra un anno finisce l’università e fuggo da questa città.
    Le chances le ha avute, e le ha buttate nel cestino.

  4. Per il vero Goriziano ha detto:

    Un “vero goriziano” che fugge dalla città? Non c’è che dire, complimenti!
    I risultati delle elezioni dovrebbero far riflettere il centro-sinistra sul proprio operato in questo ultimo mandato: non c’era possibilità di vittoria dopo gli errori ed i danni di questi anni quindi un pò di umiltà e silenzio.
    Adesso lasciate lavorare chi ha vinto, sarà poi il tempo ed i fatti a dire se è stata una buona scelta o meno.
    Sicuramente il mandato di Brancati è stato uno dei periodi più bui per la nostra città e quando il caro “Vero Goriziano” parla di rivoluzione per la caduta del confine sloveno, vorrei chiedergli se si è accorto dei passi da giganti fatti oltre confine mentre noi ce ne stavamo qui in mezzo ai rifiuti e a pagare le multe per i semafori. Oppure era a qualche banchetto in Transalpina con Brulc a festeggiare?

  5. tizio caio e sempronio ha detto:

    Per “per il vero goriziano”… ancora con questi rifiuti? La raccolta differenziata è una necessità per evitare di vivere nei nostri stessi rifiuti. Possibile che ogni volta che qualcuno fa qualcosa di utile alla società viene messo in croce? é un discorso ne di sinistra ne di destra… tutti produciamo rifiuti ed è nostro dovere smaltirli… pensare di buttare tutto in un sacco e aspettare che qualcuno lo farà per noi è da irresponsabili. Certo si potrebbe apportare qualche miglioria ma perchè insistete a criticare con tanta cattiveria la raccolta differenziata che tutto sommato a mio avviso è una cosa utile e doverosa?

  6. Nisa ha detto:

    La raccolta differenziata è effettivamente cosa utile e doverosa.
    Il come è stata organizzata e gestita è cosa assurda, a tratti allucinante.

  7. Per il vero Goriziano ha detto:

    E’ naturale, caro Tizio Caio e Sempronio che mi riferivo alle modalità di raccolta e gestione dei rifiuti, non all’utilità della raccolta differenziata che è assolutamente indiscutibile.
    Si è creato un vero e proprio effetto boomerang con i piccoli cestini dei rifiuti presi d’assalto e le immondizie che, in certe zone, impediscono addirittura il passaggio dei pedoni sul marciapiede.
    Quindi permettimi di rispondere:”Si, ancora con questi rifiuti”.

  8. Marco ha detto:

    chi vince ha sempre ragione…
    quindi Romoli è il nostro nuovo sindaco, speriamo che faccia un buon lavoro…
    mi dispiace che abbia vinto così di netto, avrei sperato in un ballottaggio, ma sicuramente la sinistra deve fare un mea culpa

  9. Marco ha detto:

    chi vince ha sempre ragione…
    quindi Romoli è il nostro nuovo sindaco, speriamo che faccia un buon lavoro…
    mi dispiace che abbia vinto così di netto, avrei sperato in un ballottaggio, ma sicuramente la sinistra deve fare un mea culpa

  10. Alessio ha detto:

    Complimenti al nuovo sindaco, speriamo bene. Quando è che rimettono i cassonetti in strada?

  11. Per alessio ha detto:

    spero presto perchè nessuno ne può più..COMPLIMENTI A ROMOLI! W IL NOSTRO NUOVO SINDACO!!

  12. socrates ha detto:

    auguri a Romoli.Lui si che ha dimostrato cosa vuol dire lavorare ed impegnarsi seriamente. Speriamo che continui così per il nostro e il suo bene (visto che ci deve mettere la faccia)!

  13. socrates ha detto:

    auguri a Romoli.Lui si che ha dimostrato cosa vuol dire lavorare ed impegnarsi seriamente. Speriamo che continui così per il nostro e il suo bene (visto che ci deve mettere la faccia)!

  14. da poco a gorizia ha detto:

    Siamo in democrazia, quindi chi ha vinto governa e chi ha perso dovrebbe giustamente riflettere sulle ragioni di un tale fallimento. La sinistra si è dimostrata ancora una volta platealmente incapace di mettere d’accordo le proprie ‘correnti’ e questa è pura follia visto che, qui, non parlavamo di finanziarie o dico, ma di gestione locale, amministrativa. Si trattava semplicemente di mettere da parte l’atteggiamento settario che contraddistingue la sinistra italiana e valutare ciò che sarebbe stato meglio per Gorizia. Ma questo evidentemente non è stato fatto. In questo senso non sottovaluterei, però, il numero consistente di voti dato a Bellavite, l’unico candidato che costituiva una vera ‘alternativa’. Attraverso questa scelta molti goriziani hanno evidentemente dimostrato di preferire un’altra impostazione, una persona esterna ai soliti ritriti giochi di potere. A queste mie considerazioni volevo aggiungere una puntualizzazione sulla tanto discussa questione dei rifiuti. Molte persone, anche in questo forum, si sono lamentate della raccolta rifiuti per come viene attuata. Scusate, qual è il problema? Sulla raccolta differenziata non credo si possa discutere, giusto? Qualsiasi persona che sia minimamente informata conosce bene i motivi per cui sia necessario farla. La raccolta porta a porta viene attuata in moltissimi comuni italiani(se vogliamo restare in Italia)ed è il futuro della raccolta rifiuti. Altro che cassonetti! La raccolta attraverso i cassonetti secondo voi non ha dei costi ingenti? Certo che ne ha, solo si è rivelata molto meno efficace della raccolta porta a porta. Se poi i civilissimi cittadini riempiono i bottini dei rifiuti, perchè non accettano di seguire delle regole, che, volenti o nolenti, è sacrosanto e doveroso seguire, questo è solo indice di maleducazione. Se vogliamo vivere in una città “sana e pulita”, l’unica cosa da boicottare è la totale mancanza di senso civico da parte di molti cittadini, che pretendono tutto senza doversi impegnare in alcun modo.

  15. Franz ha detto:

    Bene, dopo aver sparato a zero su Romoli vedo che i più accesi sostenitori della variegata sinistra si sono dileguati, tranne Alessio.
    Auguri di buon lavoro a Romoli, per il bene della città.

  16. Franz ha detto:

    Bene, dopo aver sparato a zero su Romoli vedo che i più accesi sostenitori della variegata sinistra si sono dileguati, tranne Alessio.
    Auguri di buon lavoro a Romoli, per il bene della città.

  17. Pastor Ignotus ha detto:

    Franz, cosa pretendi? E’ il momento della vergogna… e magari della riflessione, chissà. O magari sono andati con il (s)prete in pellegrinaggio riparatorio a Montesanto 😀
    P.S. Eurialio torna!!!

  18. Marco ha detto:

    Vorrei rispondera a “da poco a Gorizia” solo per spiegare che è difficile vedere, tranne la triste realtà di questi tempi a Napoli, marciapiedi riempiti di rifiuti in attesa che qualcuno passi a prenderli.
    Mi sembra, come è già stato detto, stupido ribadire l’utilità sacrosanta della raccolta differenziata ma ci sono modi e modi.
    La formula e le modalità per il ritiro adottate assieme alla soppressione delle isole ecologiche, hanno reso in determinati momenti la nostra città una discarica con rifiuti lasciati (correttamente come indicato dalla vecchia amministrazione comunale) in bella mostra davanti alle case.
    E vorrei ricordare che diversi soldi sono stati spesi, e lo saranno ancora in futuro, per ridare a Gorizia una connotazione turistica.
    Mi viene quindi da sorridere (ironicamente) pensando ad un turista che passeggia per Gorizia facendo gimkana tra i sacchetti dei rifiuti.

  19. cla ha detto:

    Ovviamente non è che i sostenitori della sinistra abbiano di che vergognarsi.
    Sulla riflessione, invece, sono completamente daccordo e penso debba riguardare più che la sinistra in generale, l’Ulivo in particolare.
    La vera novità, concordo, è nel risultato di Bellavite e del Forum, quarta forza politica di Gorizia.
    Il fatto che abbia vinto Romoli è nel gioco della democrazia, pertanto, anche se avrei sperato diversamente, mi auguro sia un buon Sindaco per tutti i goriziani, anche per quelli che non l’hanno votato.
    Spero, più che altro, nella sua voglia di ascoltare i cittadini (che tante volte ha dichiarato in questi giorni), senza preclusioni politiche. E’ ovvio che rappresenterà una certa parte politica, ma su alcune questioni mi auguro ci sia l’ascolto di tutti e non di alcuni. Quanto sarà capace lo si vedrà nel corso del suo mandato; non è mio interesse etichettarlo nè confrontarlo. Massima apertura verso chi si appresta a lavorare per Gorizia e un’opposizione attenta e costruttiva, se possibile.
    Le offese non servono. Serve il confronto e anche una dura, ma mai maleducata, opposizione.
    E, parere personale, l’opposizione serve persino alla maggioranza…

  20. Dan ha detto:

    finalmente posso dire di essere d’accordo con cla..buon lavoro al nostro nuovo sindaco!

  21. Visionario ha detto:

    Io sono sempre stato dalla parte del centrodestra, ma già 5 anni fa mi sono distaccato, nn riconoscendomi minimamente nel candidato Pettarin. Oggi dopo 5 anni di amministrazione Brancati, per la quale dobbiamo solo ringraziare lo staff politico del centrodestra di 5 anni fa, siamo qui a festeggiare Ettore Romoli!!!
    Ma io mi chiedo come si possa festeggiare una simil cosa. Coloro che tendono i fili del potere di questa parte politica nn fanno altro che farci disaffezionare alla politica. Dopo 5 anni, in cui i dirigenti del centrodestra hanno avuto tutto il tempo di capire quale strategia utilizzare per il post-brancati e quale persona proporre, ecco il colpo di genio: candidare Ettore Romoli.
    Questa è la dimostrazione di quali grandementi politiche ci siano dietro al centrodestra a Gorizia, questa è la dimostrazione che ci sono solo logiche di potere dietro a tutto, e con Romoli avete sottolineato ed evidenziato questo vostro difetto, purtroppo generale nel nostro paese, e cmq pure bipartizan.
    Mi auguro che che tutte le voci sulla fine del collaborazionismo con la vicina Slovenia e con Nova Gorica in particolare, potranno essere smentite dalle scelte amministrative e politiche del neosindaco Romoli.
    Altrimenti sarà proprio il caso di dire che abbiamo dato Gorizia a chi nn la conosce, a ch nn ha le vere radici in questa terra, a chi non vive con passione tutte le scelte che questa città e questi popoli possono decidere insieme.
    Insomma complimenti a Romoli per la vittoria, ma speriamo che nn faccia il Romoli che noi tutti conosciamo. Vogliamo essere stupiti e non accontentati!!!

  22. Alessio ha detto:

    A chi interessasse ecco il programma del neosindaco (fonte http://www.ettoreromoli.it/)
    GORIZIA 2007,
    LA SVOLTA
    PROGRAMMA
    DEL CANDIDATO
    SINDACO DI GORIZIA
    ETTORE ROMOLI
    INTRODUZIONE AL PROGRAMMA
    Restituire a Gorizia il ruolo di crocevia europeo e la funzione plurisecolare di centro primario di
    traffici e commerci; rivitalizzare le sue storiche vocazioni culturali, turistiche ed enogastronomiche;
    sistemare strade e marciapiedi, curare parchi, giardini e aiuole ridonando alla città l’aspetto di “Città
    giardino”: obiettivi improrogabili per una rinascita economica e un conseguente incremento
    dell’occupazione, soprattutto giovanile, che richiama a un forte impegno comune della città, nelle sue
    varie articolazioni sociali, e con l’ausilio di tutte le associazioni di categoria, dopo cinque anni di
    inconcludente amministrazione di centrosinistra. Un impegno che dovrà conciliare un disegno di alto
    profilo politico con un’efficiente amministrazione della cosa pubblica; un disegno di ricostruzione che
    passerà attraverso l’armonica partecipazione dei cittadini, evitando imposizioni punitive e ideologiche
    in una città in cui il senso civico, i valori della tolleranza, della convivenza rappresentano le
    fondamenta stesse della sua identità.
    Prioritario, per la nuova amministrazione sarà arrestare il processo di progressiva spoliazione di
    prerogative che competono a Gorizia quale capoluogo di provincia, ruolo da cui discende ogni
    possibile riscatto economico, sociale e politico della città. In questo senso, il sindaco di Gorizia dovrà
    supplire alla carenza di iniziative della Provincia. Nell’ambito della Regione Friuli Venezia Giulia ci
    batteremo per ribaltare una tendenza ormai esplicita di sottovalutare sistematicamente il ruolo della
    nostra città. Gorizia deve riacquistare una definitiva e indiscutibile pari dignità con gli altri
    capoluoghi di provincia, fare sentire la sua voce nel momento delle decisioni impegnative per il futuro
    della sua gente. Il mio impegno e quello della giunta che guiderò sarà quello di riportare la “questione
    Gorizia” su tutti i tavoli che contano, siano essi nazionali o internazionali.
    La svolta politico-strutturale comincerà con un nuovo rapporto di Gorizia con il territorio
    provinciale: nel campo del turismo, del commercio e della viabilità, saranno favorite sinergie con gli
    altri comuni della Provincia. In un’ottica di sviluppo anche a lungo termine sarà necessario restituire a
    Gorizia, tramite il suo autoporto, il ruolo di centro direzionale della piattaforma intermodale
    regionale, ancora più importante nel quadro della realizzazione del Corridoio 5 e delle cosiddette
    autostrade del mare. Importantissimo sarà ripristinare concreti rapporti con la sinistra Isonzo,
    evitando inutili campanilismi e inaugurando, nel campo dei trasporti pubblici e di una viabilità più
    scorrevole e diretta, una nuova fase nei rapporti tra Gorizia e Monfalcone, che investiranno
    necessariamente anche il settore della sanità.
    Nell’ottica di uscire da un isolamento ormai intollerabile che Gorizia e la sua provincia devono
    riacquistare un rapporto privilegiato con le province di Udine e Pordenone, alle cui proposte di
    collaborazione sul piano economico, soprattutto nei settori della viabilità e del turismo, non si può
    rispondere erigendo muri assurdi, ma invece offrendo la massima partecipazione sul piano di assoluta
    parità decisionale che ci viene offerto. Uguale attenzione verso la Provincia e la città di Trieste, con la
    quale sarà opportuno rilanciare una collaborazione propositiva e concreta sui temi, numerosi, di
    interesse comune.
    Ma Gorizia deve riacquistare quindi il suo ruolo di città europea a 360°, intessendo una rete di
    rapporti a tutto campo, che investano tutti i territori e le regioni con cui Gorizia ha interagito nella
    sua storia ormai millenaria. Gorizia, quindi deve riprendere nelle sue mani l’iniziativa e con
    dinamicità riproporsi come centro di una vasta area che va da Venezia a Praga e a Monaco di Baviera,
    da Vienna a Lubiana, inaugurando un ciclo di iniziative di rilievo europeo, trasmutando il mito della
    mitteleuropa in una realtà coniugata al futuro: la nostra città sia un vero crocevia delle culture
    europee attraverso iniziative e progetti che seguano vocazioni precise, chiari indirizzi di sviluppo, che,
    soprattutto per quanto riguarda la collaborazione transfrontaliera con la vicina Slovenia e quella
    fondamentale con Nova Gorica, anche nella prospettiva dell’applicazione degli accordi di Schengen
    devono uscire dall’ambito della retorica per rientrare nella sfera del possibile e di uno sviluppo
    integrato, armonico, assolutamente leale e paritetico sul piano degli investimenti e dei ritorni
    economico-sociali.
    Ettore Romoli
    GORIZIA CITTÀ CAPOLUOGO
    L’apertura delle frontiere con la Slovenia avrebbe dovuto riportare Gorizia al centro di un’area vasta, ma ciò
    non è avvenuto. I rapporti transfrontalieri sono stati gestiti senza alcun piano di sviluppo preciso; assenti
    iniziative concrete, realizzabili sul medio e lungo termine, mentre i nostri vicini approntavano alcuni progetti
    di vasta portata e grande impatto socio-economico peraltro mai realmente discussi e condivisi. Dialogo
    transfrontaliero irrilevante, quindi sul piano della crescita economica: nel contempo Gorizia ha voltato le
    spalle alla sua Provincia e agli altri territori regionali, condannandosi all’isolamento: questa tendenza va
    ribaltata. Uscire dall’isolamento significa restituire a Gorizia in primo luogo il ruolo di capoluogo
    provinciale, dando vita a sinergie operative con i comuni limitrofi sul piano culturale, turistico e puntando a
    inaugurare un nuovo dialogo con la Sinistra Isonzo sul piano della sanità, dei trasporti, della viabilità,
    dell’intermodalità. A livello interprovinciale, il comune inaugurerà un periodo di necessaria collaborazione
    con le province di Udine e Pordenone nel quadro dell’associazione interprovinciale già operativa tra le due
    province friulane e della possibilità di dare vita ad Aster interprovinciali. Il Comune di Gorizia, si farà anche
    promotore di un associazione interprovinciale con l’area triestina. I Rapporti con la Regione saranno ripresi
    con forza stabilendo immediatamente un rapporto con la giunta regionale mediante un continuo e
    calendarizzato contatto con i consiglieri eletti nella circoscrizione isontina. L’esperienza politica nazionale
    del sindaco on. Ettore Romoli sarà fondamentale per stabilire rapporti proficui con Roma e
    l’amministrazione centrale del Paese, rilanciando il ruolo di Gorizia quale crocevia per l’Est Europa. La
    nuova centralità significherà anche un rilancio e una valorizzazione dell’Autoporto riportandolo al ruolo di
    centro direzionale dell’area intermodale isontino-friulana; strategica sarà la riqualificazione dell’Aeroporto di
    Merna, come centro per il volo e polo turistico-sportivo.
    GORIZIA CITTÀ EUROPEA
    Nella convinzione della vocazione storica della città a essere crocevia di culture, linguaggi, tradizioni
    diverse, Gorizia deve riprendere a intessere rapporti culturali, turistici, economici con le aree e le regioni
    con cui ha interagito nella sua storia. Sarà necessario quindi riprendere i rapporti con Vienna e Venezia, con
    Lubiana e Monaco di Baviera, con Klagenfurt e Lienz, anche in collaborazione e sinergia con la Regione
    Friuli Venezia Giulia. I rapporti transfrontalieri saranno reimpostati su un piano costruttivo di lealtà e di
    reciprocità nella più ampia collaborazione soprattutto su: ambiente, turismo, cultura, viabilità, nella
    prospettiva dell’applicazione degli accordi di Schengen. Sul tema ambientale sarà necessario istituire un
    nuovo tavolo di concertazione a tutti i livelli istituzionali nell’ottica di armonizzare il territorio su standard
    ecologicamente accettabili secondo i parametri dell’Unione Europea, onde risolvere problemi annosi quali
    l’inquinamento del Torrente Corno, il problema della fabbrica Livarna, ma anche la gestione comune
    del bacino dell’Isonzo. In quest’ottica sarà fornito il massimo supporto alla delegazione italiana per la
    Commissione mista Italo Slovena per l’Idroeconomia, attualmente impegnata a difendere gli interessi della
    nostra comunità in merito ai rilasci idrici dalla diga di Salcano, ai pericoli di frane catastrofiche
    prospicienti il lago a monte della diga. La nuova amministrazione lavorerà quindi per chiudere l’ultra
    ventennale questione con gli sloveni ed attuare la depurazione transfrontaliera secondo gli accordi
    sottoscritti nel 2000, anche per consentire i lavori di ripristino ambientale del Corno, già finanziati nel 1999.
    Sul tema del turismo il Comune di Gorizia si farà carico di proporre nuovi progetti di interazione e sinergia
    tra due modelli di sviluppo diversi, che vanno integrati valorizzando al meglio e facendo interagire le
    peculiarità dei due territori con un criterio di assoluta pariteticità e di ricadute economiche concrete in
    entrambi i territori, italiano e sloveno. Sul tema della cultura si proseguirà nella stretta collaborazione
    con le più alte istituzioni slovene già iniziate durante l’amministrazione Valenti. Collaborazione e ricerca a
    tutti i livelli, con iniziative di grande rilievo come pubblicazioni, mostre, spettacoli, per armonizzare al
    meglio storie diverse e tradizioni comuni. Fondamentale, nei rapporti transfrontalieri sarà la concertazione
    della viabilità tra i due territori e della grande viabilità internazionale (Corridoio 5), sulla quale Gorizia e
    Nova Gorica dovranno necessariamente collaborare per valorizzare i rispettivi territori ed economie. Sarà
    cura dell’amministrazione comunale rilanciare l’assemblea dei quaranta comuni transfrontalieri nella
    ricerca di soluzioni comuni ai problemi di un’area che va da Tarvisio a Capodistria in cui Gorizia, da sempre
    riveste un ruolo centrale.
    GORIZIA CITTÀ ACCOGLIENTE
    La centralità di Gorizia non solo come valorizzazione geopolitica ma anche come assetto urbanistico.
    Gorizia si caratterizza storicamente come città anche se di limitate dimensioni, con un centro storico ben
    individuato, in alcuni suoi aspetti di grande interesse storico e architettonico e quindi degno di essere
    ristrutturato, preservato e valorizzato. Di assoluta priorità in un quadro di risistemazione urbana un “Piano
    d’intervento urgente per la sistemazione di strade e marciapiedi” per la messa in sicurezza delle zone
    più disastrate del centro e della periferia, prevedendo, nel centro storico, la sistemazione di strade con il
    tradizionale porfido. Nell’ottica di restituire a Gorizia un aspetto gradevole e una funzionalità urbana perduta,
    sarà compito del Comune rivedere completamente il sistema di illuminazione del centro storico e delle strade
    periferiche, attualmente inadeguato. Saranno previsti maggiori incentivi per la ristrutturazione delle facciate
    degli edifici e sarà concretizzato il progetto di un “Percorso pedonale” in centro storico dove sarà necessario
    realizzare capaci parcheggi. Sarà predisposto prioritariamente un piano per il rapido e graduale abbattimento
    delle barriere architettoniche.
    Se il Castello e il suo borgo rappresentano la parte turisticamente più appetibile di Gorizia e come tali
    vanno assolutamente rivalutati, grande attenzione sarà posta al centro storico in primo luogo dando
    attuazione a quel progetto di ristrutturazione di Piazza Vittoria che prevede anche il collegamento della
    Piazza con il Castello. Il ritorno a una città con un centro storico ben definito significa anche una nuova e
    diversa interpretazione di altri ambiti urbani, quali i due Corsi, intesi come boulevards, eleganti e spaziosi
    accessi al centro commerciale cittadino e i quartieri, da valorizzare in un piano integrato di ristrutturazione.
    In quest’ottica sarà senz’altro opportuna la modifica e l’aggiornamento del Piano Regolatore Generale con
    semplificazione di norme, riduzione di vincoli, riconoscimento delle richieste di cittadini ed imprese anche
    in osservanza della nuova legge urbanistica regionale, ma passando anche per una decisa semplificazione dei
    regolamenti attuativi e una razionalizzazione degli uffici comunali dando risposta, tra l’altro, alla richiesta di
    una sistemazione definitiva della zona Nord della città in un quadro di equilibrato incremento abitativo.
    Quindi, si renderà necessaria una modifica del Piano del traffico con la realizzazione di percorsi ciclabili
    interni ed esterni in collegamento con realtà amministrative limitrofe e con particolare riguardo alle arterie
    principali di ingresso ed uscita dalla città, onde evitare inquinamento nel centro cittadino. Sarà prioritario
    completare, in collaborazione fra pubblico e privato, la sistemazione del Mercato Coperto e l’intervento
    nell’area del mercato all’ingrosso tra via Santa Chiara e via Boccaccio anche per il suo utilizzo come
    “Centro commerciale urbano”. Sarà messa allo studio la possibilità di realizzare la circonvallazione da via
    Montesanto, attraverso via degli Scogli e Ponte di Piuma – Piedimonte – Mainizza – Autostrada. Da rivedere
    anche il Piano Regolatore Generale Comunale, del Piano del Traffico e del Piano del Commercio. In questo
    quadro si procederà a una razionalizzazione degli uffici comunali che dovranno essere in grado di rispondere
    con rinnovata efficienza alle modifiche del modello urbanistico.
    GORIZIA CITTÀ FUTURA
    Gorizia ha giustamente investito con ampiezza di mezzi sugli insediamenti universitari degli atenei di Udine
    e Trieste con i quali sarà opportuno trattare per ottenere che Gorizia diventi sede effettiva di alcune facoltà o
    di nuove facoltà, sia dall’Università di Trieste che da quella di Udine. Sarà quindi necessario promuovere il
    corso (master e/o dottorato di ricerca) in ingegneria idraulica per la sicurezza ambientale che avrà sede in
    villa Ritter. Gorizia ha bisogno di potenziare il suo Polo universitario e riqualificarlo con nuove scuole di
    specializzazione, master e facoltà innovative, tale da attrarre studenti da province, regioni e stati vicini e
    fornire loro una formazione di eccellenza. Gli atenei devono essere un efficace strumento per elevare ed
    arricchire il livello culturale della nostra città. Ma impegno della nuova amministrazione sarà di dare
    attuazione concreta all’idea di fare del Polo universitario goriziano una vera Università europea. Sul tema
    dello Sport, il Comune si impegnerà a tutti i livelli per rilanciare la grande vocazione sportiva di Gorizia,
    ponendosi come capofila di tutte le iniziative tendenti a far riacquistare prestigio sportivo alla nostra città.
    Sarà posto in essere il potenziamento del quartiere sportivo della Campagnuzza e degli altri impianti sportivi.
    L’innovazione: Gorizia è l’unico capoluogo nella nostra regione ad essere sprovvisto di un Centro di ricerca
    avanzata: un gap che deve essere assolutamente colmato in collaborazione con la Regione e gli Atenei di
    Trieste e di Udine: e ciò in particolare per quanto riguarda la produzione di energia da fonti alternative e
    rinnovabili, con l’utilizzo di biomasse liquide o solide, di vegetali, ed altro, si cercherà di far divenire
    Gorizia un centro di studi per l’innovazione applicata con il coinvolgimento dell’università. Città digitale:
    Gorizia dovrà completare la cablatura con fibre ottiche, laddove necessario, e dotarsi di una copertura con
    una rete di trasmissione dati “wireless”, a beneficio dei cittadini, delle associazioni culturali, delle attività
    economico-produttive. Il processo di innovazione sarà incentivato con il mantenimento dell’autonomia della
    Zona Industriale, al fine di favorire concretamente nuovi insediamenti artigianali ed industriali ad alta
    tecnologia, compatibili con l’ambiente, e in grado di generare stabile occupazione, soprattutto per le nuove
    generazioni.
    GORIZIA CITTÀ GIARDINO
    L’assetto cittadino dovrà essere curato in modo ineccepibile, riportando la città alla sua preziosa immagine di
    città giardino. Sarà quindi potenziato il servizio comunale dedicato alla cura del verde pubblico mentre
    saranno valorizzate con la realizzazione di piste ciclabili, di percorsi e zone di verde attrezzato in aree finora
    trascurate come il Monte Calvario, il Monte Sabotino. Nell’ottica di restituire alla città un rapporto più
    stretto con il suo magnifico fiume, saranno valorizzate dovunque sarà possibile, le rive dell’Isonzo, nella
    prospettiva di creare una vera e propria riviera fluviale cittadina. Proprio per valorizzare appieno la bellezza
    del nostro fiume, sarà portata avanti l’idea di un Museo dell’Isonzo, e sulla flora e la fauna autoctoni
    dell’Isontino, dando vita in tal senso a un progetto transfrontaliero e individuando la sede nello stabile
    dismesso dalla Regione Friuli Venezia Giulia sulla riva destra del Ponte del Torrione. Sarà data opportuna
    incentivazione alle fonti di energia alternativa (fotovoltaico, fototermico, biomasse, biogas) agendo sulle
    leve della fiscalità locale ed incentivazione programmi ad hoc. Saranno incentivati i programmi scolastici di
    introduzione e mantenimento della cultura del rispetto dell’ambiente, del risparmio energetico e della
    valorizzazione delle materie riciclabili. Necessario sarà attivare un più stretto controllo su tutte le aziende
    partecipate dal Comune di Gorizia. Ma nell’accezione di Città giardino rientrano anche i temi dell’ambiente e
    della qualità della vita, che Gorizia ha sempre privilegiato. Il Comune si attiverà in ogni modo per garantire
    finalmente un efficiente sistema di asporto rifiuti per renderlo pratico ed economico, venendo incontro alle
    particolari esigenze delle persone anziane. Saranno previste inoltre: la reintroduzione di cassonetti per il
    rifiuto secco residuo; una maggiore diffusione dei cassonetti condominiali per i rifiuti riciclabili e
    l’incentivazione economica per il conferimento dei rifiuti riciclabili e l’autosmaltimento dell’umido.
    Massima sarà l’attenzione sui problemi dell’inquinamento ambientale – vedi paragrafo rapporti
    transfrontalieri – con l’attivazione di un’apposita commissione di controllo. Sarà data assoluta priorità
    alla soluzione di problemi annosi quali quello della fabbrica Livarna e del Torrente Corno. Per lo
    smaltimento dei rifiuti sarà preso in considerazione, attraverso approfonditi studi di settore anche a livello
    provinciale, la possibilità di realizzare un impianto termico dell’ultima generazione per la produzione di
    energia elettrica e calore, in un’ottica di rispetto ambientale, di sinergia con l’impianto di depurazione
    liquami, di recupero energetico per un possibile servizio di teleriscaldamento, di economia e quindi di un
    risparmio per i cittadini..
    GORIZIA PARCO CULTURALE
    La cultura va intesa come parte integrante della tradizione civile e pure come valore aggiunto della città, leva
    di un rilancio turistico in grande stile che passa attraverso una forte sinergia con il comparto
    enogastronomico e il settore commerciale. La valorizzazione culturale di Gorizia passerà attraverso la ripresa
    e il rilancio del Parco Culturale, che metterà in rete e promuoverà in modo sinergico e complessivo tutti i
    tesori della cultura cittadina, a cominciare dai punti salienti di un’offerta culturale di alto livello
    internazionale: Castello di Gorizia, Musei provinciali, Sinagoga, Museo dell’Arcidiocesi, Fondazione
    Coronini. Qualsiasi programma di rilancio turistico-culturale a Gorizia non può essere disgiunto dai territori
    e dai centri vicini con i quali è vitale allacciare rapporti organici di sinergia, legati anche al comparto
    enogastronomico e commerciale in senso lato. Il primo livello di un sistema operativo in campo turistico ed
    enogastronomico deve essere sviluppato creando sinergie promozionali con Cormòns e Gradisca allo scopo
    di restituire a Gorizia la sua storica peculiarità di centro enologico europeo. Sarà rilanciato il progetto Antica
    Contea nato con successo dalla collaborazione tra i Comuni di Gorizia, Gradisca d’Isonzo e Cormons,
    Grado, Aquileia, Cividale, e Palmanova cui si potrebbe aggiungere Cervignano (Borgo Strassoldo).La
    valorizzazione dei prodotti tipici, iniziata con indubbio successo già nel 1998 e interrotta inopinatamente
    dalla sinistra, essenziale per iniziare un discorso turistico, particolarmente sui prodotti gubana, vino del
    Collio, miele di Lucinico, sarà potenziata puntando su altre peculiarità goriziane. Anche in vista del
    centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale che cadrà nel 2015 saranno sviluppati progetti di
    valorizzazione dei siti storici legati alla Grande Guerra in collaborazione con altri comuni della provincia
    di Gorizia e con la Slovenia, in modo da poter usufruire degli appositi fondi comunitari. Primari saranno
    anche la riorganizzazione e il rilancio dell’Istituto di Musica, nonché l’attenzione per strutture di prestigio
    come la Scuola di Restauro. Saranno reperiti nuovi spazi per valorizzare gli artisti goriziani e l’arte isontina
    in particolare. Sarà necessaria una collaborazione paritaria, soprattutto nell’ambito di Borgo Castello, con le
    strutture della Provincia di Gorizia. Grandi eventi. A Gorizia abbondano teatri e luoghi dedicati allo
    spettacolo: il Teatro Verdi, l’Auditorium, il Teatro Tenda, ma anche gli attrezzati teatri del Kulturni dom
    e del centro Bratuz, nell’assoluto rispetto delle loro prerogative e della loro programmazione vanno coinvolti
    e inseriti in un sistema a rete di offerta di spettacolo di carattere internazionale, con manifestazioni di
    altissimo livello, legandoli a grandi iniziative regionali, quali il Mittelfest. In quest’ottica le associazioni
    culturali saranno valorizzate e si darà vita a una consulta in modo da coordinare nel migliore modo possibile
    il calendario degli eventi goriziani. Sarà compito del Parco culturale di Gorizia restituire recupero e
    conoscenza della storia, cultura e tradizione goriziane nel mondo della scuola promuovendo escursioni
    alla scoperta della città, possibilmente all’inizio dell’anno scolastico, ma anche con l’individuazione di alcuni
    anniversari legati a grandi personaggi o ad avvenimenti importanti per la città, intorno a cui costruire un
    grandi eventi culturali. Ricordiamo ad esempio, tra gli altri, l’anniversario del ritorno di Gorizia all’Italia
    nel 2008; il centenario della morte di Carlo Michelstaedter nel 2010.
    GORIZIA CITTÀ DI TUTTI
    Una città partecipata a tutti i livelli e un Comune impegnato a eliminare qualsiasi sacca di emarginazione,
    mediante la lotta contro il disagio sociale, ma anche a ritrovare un dialogo con i cittadini che la giunta
    precedente aveva interrotto, come ha testimoniato il fiorire di decine e decine di Comitati cittadini. Grande
    attenzione sarà posta nell’attenuare e sanare il fenomeno delle nuove povertà e le situazioni di disagio
    sociale, per i quali saranno istituiti fondi di intervento e un apposito sportello. Particolare attenzione sarà
    rivolta alla famiglia, istituto da valorizzare nel suo ruolo di soggetto attivo principale nella vita sociale della
    città. Gli anziani saranno agevolati nella fruizione di tutti i servizi con interventi specifici. I giovani vanno
    sostenuti nelle loro aspettative formative, sportive, lavorative e di felice occupazione del tempo libero con il
    reperimento di idonei spazi per l’aggregazione, incoraggiando iniziative spontanee di natura culturale
    artistica e ludica. Il Comune svilupperà il rapporto con la scuola, sia nel favorire l’accesso a ogni iniziativa
    culturale che nell’incentivare le conoscenze di educazione civica e storia locale. Un assessorato alle pari
    opportunità valorizzerà il ruolo della donna nella politica e nelle istituzioni e saranno previsti quindi
    sistematici incontri sulle specifiche problematiche femminili, legate ai problemi della maternità,
    dell’occupazione, e dell’integrazione, soprattutto per le straniere. Sarà potenziato il servizio degli asili nido e
    della scuola materno-infantile ed incentivata l’attivazione degli asili aziendali associati. Saranno anche
    promosse e incentivate tutte le attività e iniziative atte a migliorare la qualità della vita degli anziani, con
    l’attivazione di un ufficio preposto alla segnalazione dei casi di emergenza. La disabilità verrà supportata,
    nei casi più gravi, con idonee politiche di sostegno ed a tutti verrà comunque riconosciuto il diritto di
    cittadinanza attiva, con il coinvolgimento dell’associazionismo e del volontariato. In questo quadro
    complessivo, si evidenzia la necessità di un dialogo incessante con i quartieri cittadini, che disporranno di
    un apposito assessorato, con il compito di raccogliere le istanze delle varie zone di Gorizia, sempre nel
    quadro di uno sviluppo interato della città .La salute. Il sistema sanitario goriziano va potenziato e
    qualificato con nuovi servizi e specializzazioni, anche in vista dell’inaugurazione del nuovo ospedale. Va
    assolutamente evitata la soppressione della ASS “Isontina” proposta dalla Regione: sul tema, il Comune di
    Gorizia si farà promotore di iniziative di dialogo e collaborazione tra Gorizia e Monfalcone nell’ottica di
    mantenere la necessaria autonomia sanitaria dell’Isontino, sviluppando in prospettiva anche sinergie con il
    vicino ospedale di San Pietro. Il Comune si attiverà per attivare e razionalizzare nuovi e puntuali
    collegamenti pubblici tra gli ospedali di Gorizia e quello di Monfalcone. Il Comune dedicherà particolare
    attenzione ai problemi dei possessori degli animali domestici e si farà carico di risolvere in via stabile e
    definitiva il problema del canile municipale. Il Comune di Gorizia- Un programma che, come questo, abbia
    l’intenzione e l’ambizione di imprimere una svolta stabile e duratura alla nostra città non può prescindere da
    una riorganizzazione in chiave dinamica ed efficentistica della più grande azienda goriziana, il Comune, un
    contenitore in grado di erogare svariati ed efficienti servizi ai cittadini/utenti, avvalendosi di quasi 500
    dipendenti. Fondamentale sarà quindi una sua gestione manageriale, ispirata sui valori della meritocrazia e
    sui risultati, l’economicità e l’efficienza. Tutto ciò sarà realizzato in collaborazione con i dipendenti
    comunali, aumentando la formazione, motivando i dipendenti e valorizzando le diverse professionalità, al
    servizio della città con il sostegno e la partecipazione di goriziani per costruire insieme la Gorizia di domani.

  23. crono ha detto:

    Speriamo vengano attuati tutti o gran parte dei punti del programma..gorizia ne ha veramente bisogno. grazie ad alessio

  24. Pastor Ignotus ha detto:

    “Il successo di Ettore Romoli per la verità era annunciato, avendo fatto campagna elettorale da solo per molte settimane, mentre il centrosinistra era impegnato nella incredibile operazione suicida di accantonare prima il sindaco uscente Brancati e poi di inventare e distruggere molto rapidamente candidature in serie. Applicando semplicemente dei parametri normali, tutto il gruppo dirigente che ha messo il centrosinistra goriziano in condizione di perdere in modo così disonorevole dovrebbe farsi da parte per permettere l’emergere di una nuova leadership”. (Bruno Tellia, sul Piccolo on-line).
    E’ questo che intendevo per “vergognarsi”. E speriamo che la nuova leadership abbia meno preti e più politici veri e seri.
    Visionario, non sarà stato un “colpo di genio”, ma comunque Romoli è là. E le sinistre a casa.
    Quanto alla “vera novità” della quarta (appunto, quarta) forza politica, sì se avesse tenuto testa a Romoli in un eventuale ballottaggio ma, visti anche i risultati, mi sembra una cosa piccola e già vista, con il trucco rifatto.
    E a proposito di vergogna, forse un po’ di vergogna, quelli che hanno dato l’ultima spallata ai convincimenti di un prete in crisi d’identità perché abbandonasse il ministero… ecco per quelli un po’ di sana vergogna ora mi pare doverosa.

  25. pablo ha detto:

    Bene, parliamo ancora di Padre eiaculazio precox che si vocifera diventare padre di nuovo per atto di una copula meno sacramentale e più sessuale…….

  26. Vero Goriziano ha detto:

    Me ne vado perchè le mie scelte di professione mi costringono a spostarmi in città molto più grandi per trovare lavoro.
    I passi da giganti in Slovenia? Lieto che tu lo ammetta. Io non ho mai difeso Brancati e mai lo farò. Mosetti NON è Brancati. Anche perchè semmai sono stati i partiti che sostengono Bellavite a difenderlo. Mosetti rappresentava quel centrosinistra moderato che ammetteva gli errori di Brancati.
    Comunque sia. Non mi dispiace perchè ha perso Mosetti. Mi preoccupa perchè a vinto Romoli. Con AN e Cosma al seguito… State tranquilli che “i passi da gigante” continuerà a farli Nova Gorica, e da sola.
    Il confine non cadrà davvero. Gorizia continuerà ostinatamente a guardare verso ovest, mutilata e SENZA UNA STRATEGIA DI AMPIO RESPIRO.
    Perchè non si può decidere un sindaco per dei rifiuti (mal gestiti). Nè su delle strade (comunque ri-asfaltate). Son cose importanti, utili. Ma proprio non me la sento di dare un voto solo in base a questo.
    Queste sono le cose che più contano in un paese di poche anime. Oh pardon, molti goriziani pensano di vivere in un paesotto. Nello spazio di pochi km quadrati, qui convivono più di 70,000 persone. Senza una strategia di sinergia.
    Brancati forse non la aveva. Romoli non la vuole.

  27. Nisa ha detto:

    Si vocifera giustamente, a quanto ne so. La natività è prevista per ottobre.

  28. Marco ha detto:

    E’ uno scherzo questo discorso sulla natività oppure è reale? Perchè se è questo il vero motivo per cui ha abbandonato la Chiesa allora scendiamo veramente nel ridicolo e continuo a ricredermi sulla persona di Bellavite.

  29. da poco a gorizia ha detto:

    Innanzitutto rispondo a Marco. Il mio discorso verte ancora sulla necessità inderogabile della raccolta porta a porta. I mucchi di rifiuti lungo i marciapiedi sono dovuti spesso, se non sempre, alla pigrizia e alla maleducazione delle persone, che mettono i sacchi fuori casa già un paio di giorni prima del giorno stabilito per la raccolta. A questo come si rimedia? Inutile lamentarsi dei mucchi di rifiuti se poi siamo i primi a scocciarci di pensarci per il giorno prestabilito e li esponiamo in strada giorni prima. Ti assicuro che è così. Tutto dipende dalla buona volontà della gente e dal rispetto degli altri. Ad ogni modo qualcosa da migliorare ci sarà di sicuro, come dici tu.
    Per Franz, Pastor Ignotus e pablo( e forse altri), che deridono ( e che divertimento poi!) Bellavite. La mia etica non mi consentirebbe mai e poi mai di attaccare una persona per le sue scelte di vita, perciò è desolante vedere commenti come i vostri. Parliamo di politica o ci divertiamo a fare battute pruriginose perchè ci interessa solo il pettegolezzo? Sapreste attaccarlo su qualcosa che riguardi il suo programma per Gorizia? Questo credo sarebbe ben accetto da tutti, ma insultarlo sulla sua vita privata, attuale o passata, è da persone vigliacche ed è sintomo di crudeltà e di miseria interiore, caratteristiche purtroppo non rare.

  30. Marco ha detto:

    un prete rimane un uomo e non è un santo per definizione (vedi documentario bbc)
    quindi essendo umano sbaglia per definizione, tutti posso cambiare idea meno che un prete?
    Il celibato dei preti è una cosa dibattuta da secoli, tant’è che qualcuno all’epoca si è ribellato ed è nata una nuova confessione.
    Ho letto i vangeli proprio l’altro anno e non ricordo che si parli del celibato…
    Anche qualche papa ha avuto figli…
    ha vinto in lui l’amore terreno piuttosto che l’amore ultra terreno?
    non mi sembra una novità? chiediamo agli altri cose che non vogliamo per noi..

  31. Marco ha detto:

    un prete rimane un uomo e non è un santo per definizione (vedi documentario bbc)
    quindi essendo umano sbaglia per definizione, tutti posso cambiare idea meno che un prete?
    Il celibato dei preti è una cosa dibattuta da secoli, tant’è che qualcuno all’epoca si è ribellato ed è nata una nuova confessione.
    Ho letto i vangeli proprio l’altro anno e non ricordo che si parli del celibato…
    Anche qualche papa ha avuto figli…
    ha vinto in lui l’amore terreno piuttosto che l’amore ultra terreno?
    non mi sembra una novità? chiediamo agli altri cose che non vogliamo per noi..

  32. Nisa ha detto:

    Non è uno scherzo, Marco.
    E’ ovvio che si possa sempre cambiare idea, nella vita, anche su scelte radicali fatte in giovane età, come quella di consacrarsi prete. Però…
    Però a me fa piuttosto strano che diverse scelte drastiche arrivino tutte insieme, e non è per il gusto del pettegolezzo che faccio notare questi fatti, stai sicuro.
    Per quanto riguarda il celibato, è un voto che si fa consapevolmente quando si sceglie di diventare sacerdoti. Più discusso, semmai, è il voto di castità, che viene equiparato al celibato dal momento che il sesso extra-matrimoniale è ‘vietato’.
    Sì, ci sono stati papi che hanno avuto figli, ma vi pare che ciò sia riportato dalle cronache con serenità o con un certo disdoro?

  33. Marco ha detto:

    Per “da poco a Gorizia”: vorrei solo sottolineare che non tutte le abitazioni hanno (fortuna loro) lo spazio per tenere in casa, o in spazi adeguati, i rifiuti. Cosa dovrebbero fare queste persone? Convivere con gli fumi maleodoranti dentro casa? Ci sono diverse realtà abitative all’interno di una cittadina, bisogna pensare a tutti (soprattutto agli anziani).
    Per ciò che concerne Bellavite, nessun problema se vuole uscire dalla Chiesa (spero sia coerente e non provi a rientrarci!), piacerebbe solo un pò più di coerenza sulle cose, sapere se questa scelta è stata per la candidatura o per la paternità (come mai non dichiarata se vera?). Avevo già letto e sentito (direttamente dalla sua voce) le motivazioni che lo hanno spinto alla candidatura e non mi avevano assolutamente convinto perchè, a mio parere, basate su una forma di “egocentrismo”.

  34. Marco ha detto:

    attenzione ci sono 2 Marco

  35. gilbone ha detto:

    Per Vero Goriziano, che poi vero goriziano proprio non pare essere….
    Forse non si è accorto che Cosma non è un nazi-skin, come certo ci sono in altre parti d’Italia, nella fiamma tricolore e che An a Gorizia ha messo da parte, da un bel po’ quella che è l’ideologia di destra vetero fascista, sposando la linea nazionale. Non a caso il secondo ed il terzo più votati sono due “ragazzi” che hanno già nove anni di esperienza in consiglio comunale e che hanno 37 e 35 anni….o pensava di trovare le camice nere o brune?

  36. Marco Trieste ha detto:

    Salve a tutti!
    Il primo impegno di Ettore Romoli dovrà essere quello di far eliminare SUBITO la scritta “NAŠ TITO” sul Sabotino…….
    è importantissimo per poter avviare una pacifica e proficua collaborazione tra le parti.
    Grazie

  37. da poco a gorizia ha detto:

    L’unico rifiuto maleodorante è costituito dall’umido, per cui c’è un servizio bisettimanale.Per gli anziani è già stato isituito un servizio apposito con dei sacchi ‘indifferenziati’. Per il resto dei disagi e per altre esigenze ci sarà sicuramente da migliorare qualcosa no?Ma lo si fa presente a chi di dovere, non si lasciano i rifiuti in strada per giorni e giorni.
    Sulla scelta di Bellavite ribadisco che sono esclusivamente fatti suoi da tutti i punti di vista, ma dubito fortemente che una persona si candidi a sindaco ed esponga pubblicamente il proprio ritiro dalla vita sacerdotale per le questioni che insinuate. Ma queste sono voci e non mi interessano, mi interessa notare invece quanto vi stia a cuore la coerenza di un ex prete che comunque non è stato eletto, ma non vi preoccupi minimamente la coerenza e l’onestà di Romoli che invece sarà primo cittadino di Gorizia per i prossimi 5 anni. Davvero inquietante.

  38. Nisa ha detto:

    Oh, ma la coerenza di Romoli è fuor da ogni dubbio. Da buon forzista, farà gli affari suoi e dei suoi accoliti.

  39. Nisa ha detto:

    Oh, ma la coerenza di Romoli è fuor da ogni dubbio. Da buon forzista, farà gli affari suoi e dei suoi accoliti.

  40. Alessio ha detto:

    Scusate, solo un’informazione, sono io che sono impedito con il PC o sul sito di Ettore Romoli non è più possibile scaricare il programma elettorale?

  41. Alessio ha detto:

    Scusate, ho risolto riavviando il PC, mi si era piantato tutto, ora è visibile.

  42. da poco a gorizia ha detto:

    Marco, non riesci a trovare altre risposte a quello che dico se non cercando di leggere tra le righe qualcosa che non c’è e non volevo dire? Te la dico più chiaramente, così ci arrivi senza bisogno di interpretazioni strane? Ho detto che ora bisogna invece preoccuparsi dell’onestà e chiarezza di Romoli, punto e basta, visto che è stato lui a venire eletto e non Bellavite. Chiaro?
    Su Bellavite condivido e sottoscrivo pienamente quello che ha detto cla.
    Sui rifiuti basta organizzarsi.

  43. da poco a gorizia ha detto:

    Marco, non riesci a trovare altre risposte a quello che dico se non cercando di leggere tra le righe qualcosa che non c’è e non volevo dire? Te la dico più chiaramente, così ci arrivi senza bisogno di interpretazioni strane? Ho detto che ora bisogna invece preoccuparsi dell’onestà e chiarezza di Romoli, punto e basta, visto che è stato lui a venire eletto e non Bellavite. Chiaro?
    Su Bellavite condivido e sottoscrivo pienamente quello che ha detto cla.
    Sui rifiuti basta organizzarsi.

  44. Marco ha detto:

    “Sui rifiuti basta organizzarsi.” Ottima analisi, forse però è meglio dire che AVREBBERO DOVUTO ORGANIZZARLA MEGLIO. Un pò come è successo per le videocamere ai semafori che molto presto, dopo averne ridotto l’utilizzo, verrano tolte. Anche in questo caso, ottima pianificazione ed organizzazione. 🙂
    Rispondo a Cla dicendo che, per ciò che mi riguarda, Bellavite è liberissimo di fare le scelte per sè stesso che meglio ritiene opportune ma, essendosi candidato pubblicamente, è normale penso poter esprimere una mia opinione, rispettando naturalmente la sua persona e le sue scelte.
    Auguro ora a Ettore Romoli un buon lavoro per cercare di risollevare la nostra città dopo gli ultimi anni davvero bui, ci sarà tanto da lavorare ma siamo fiduciosi.

  45. enea ha detto:

    “Fate come volete, Romoli è stato ed è l’unico candidato (ORA VINCENTE), in grado di dare delle risposte coerenti per il futuro della città”
    Bhe, un supereroe! Dopo neanche due giorni da Sindaco ha già dato delle risposte…e il terzo giorno, cosa farà? 😉
    Direi che Romoli ha fatto delle promesse (che i cittadini spero vogliano verificare nel tempo), sulle risposte attendiamo i tempi. Magari sarà anche un buon Sindaco, ma prima di incensarlo mettiamolo alla prova, no?

  46. Nisa ha detto:

    Il terzo giorno, come da copione, resuscita. Ovvio.

  47. enea ha detto:

    Ottima spalla! Complimenti 🙂

  48. Franz ha detto:

    “Da poco a gorizia” accendi il cervello prima di scrivere, non ho deriso bellavite.

  49. Andrea ha detto:

    Qualcuno sa dirmi quando il nostro nuovo sindaco si insedierà in comune?

  50. Andrea ha detto:

    Qualcuno sa dirmi quando il nostro nuovo sindaco si insedierà in comune?

  51. ezio ha detto:

    risposta alla domanda di Franz,
    il sindaco e il nuovo consiglio devono insediarsi entro il 18 giugno.

  52. ezio ha detto:

    Se vinceva il prete chi si sposava poteva farlo in comune sia civilmente che religiosamente,peccato,si potevano risparmiare un po’ di euro.

  53. Marco Trieste ha detto:

    Cara Nisa, o suppongo Niša
    Sei liberissima di andare a vivere a San Canzian d’Isonzo dove è stata confermata la sindachessa di Rifondazione Comunista, oppure a Sagrado dove lo stesso ha vinto Rifondazione con i Comunisti Italiani.
    Vai pure.

  54. Alessio ha detto:

    Non preoccupatevi tanto dei rifiuti, come da programma elettorale riavremo presto i cassonetti in strada no?

  55. Alessio ha detto:

    E perchè Nisa o qualcuno che la pensa come lui dovrebbe andare a vivere in un altro comune? Non mi risulta che chi vota forza italia se ne sia andato da Gorizia negli ultimi 5 anni.

  56. Marco Trieste ha detto:

    Certo, ma bisogna avere la pazienza e la volontà di aspettare di veder agire questo sindaco nel tempo.
    Brancati ha deluso il 75% dei goriziani.
    Fate voi…….

  57. Marco ha detto:

    Quando si dice, predicare bene e razzolare male.
    Noi siamo linguacce perchè parliamo male (a tuo dire) di Bellavite* (ci metto un asterisco e riprendo dopo), tu però puoi permettirti di dire “ma non vi preoccupi minimamente la coerenza e l’onestà di Romoli che invece sarà primo cittadino di Gorizia per i prossimi 5 anni. Davvero inquietante.” Metti in dubbio coerenza ed onestà di Romoli? Ma com’è possibile dopo tutti i tuoi bei discorsi?
    * Non mi riferivo alla vicenda di questa presunta paternità bensì alle dichiarazioni di Bellavite in cui affermava che voleva diventare sindaco perchè come sacerdote si sentiva poco coinvolto e non riusciva a dialogare con le persone. Ma si è mai sentito che il ruolo di Sindaco implichi di poter comunicare di più con i cittadini? Utopia.
    Terza ed ultima cosa per chiudere con la vicenda rifiuti: ti sembrano pochi 3-4 giorni con i rifiuti dell’umido in casa? Pensa ad una famiglia con 4-5 persone e poi ne riparliamo!

  58. Alessio ha detto:

    Lasciamolo lavorare, aspetto con ansia che vengano rimessi i cassonetti in strada e che così la raccolta differenziata arrivi entro il 2008 al 65% previsto per legge.

  59. Marco Trieste ha detto:

    Fate come volete, Romoli è stato ed è l’unico candidato (ORA VINCENTE), in grado di dare delle risposte coerenti per il futuro della città.
    Temi come sicurezza, pulizia, infrastrutture, etc.
    Se pensate che la giunta Brancati abbia soddisfatto anche un solo tema caro alla gente dovreste………….. fare analisi da uno psicologo, oppure se senza successo, andare a Nova Gorica e chiedere asilo politico.
    Grazie

  60. Marco ha detto:

    ancora con ste scritte sul sabotino?
    se non siamo capaci di metterci sulle spalle il passato (visto che molti di quelli che vi hanno partecipato non ci sono più) non potremmo pensare al futuro insieme che per forza di cose (e nonostante molto non lo vogliano) avremo insieme…

  61. Alessio ha detto:

    Errata corridge:
    60% entro il 31/12/2008.
    Meglio lo raggiungeremo di sicuro.

  62. Alessio ha detto:

    A proposito di sicurezza, è vero che daranno la pistola ai vigili?

  63. Marco Trieste ha detto:

    Forse il rispetto i goriziani lo hanno buttato agli allori………..
    La scritta è un grave fatto, impunito……..
    Grazie e meditate.

  64. Alessio ha detto:

    Pazzesco! Ancora con sta storia della scritta “Nas Tito”, o forse sarebbe meglio dire “Nas Slo”, o forse sarebbe ancora meglio dire “Nas Fido”, od ancora meglio “Nas….” e basta.

  65. Alessio ha detto:

    Pazzesco! Ancora con sta storia della scritta “Nas Tito”, o forse sarebbe meglio dire “Nas Slo”, o forse sarebbe ancora meglio dire “Nas Fido”, od ancora meglio “Nas….” e basta.

  66. Alessio ha detto:

    Ad ogni modo tra 6 mesi credo che non rinnoverò più il lasciapassare.

  67. cla ha detto:

    Vorrei rispondere per quanto riguarda la spallata ai convincimenti di un prete in crisi d’identità e il senso di vergogna.
    Pastor tocca un tasto, anche se in maniera un po’ dura, che certamente mi ha già fatto molto riflettere e su cui non ho voluto apposta forzare le scelte di Bellavite.
    E quando Bellavite ha accettato di candidarsi, non ho certo festeggiato nè mi sono esaltata.
    Ho sperato che lui, e solo lui, avesse ponderato le sue scelte, certo non facili nè da fare nè da capire. Ma è davvero necessario condannare o assolvere?
    Siccome è un uomo adulto e cosciente io ho ascoltato le sue decisioni, rispettandole.
    Lui ha scelto questa strada, non certo per i motivi che insinuate voi. Chi ha un minimo di rispetto per le persone (non parlo di politica) dovrebbe accettarle per la loro stessa identità.
    Dividere il mondo fra chi ha fatto le scelte che piacciono a noi – e quindi merita il nostro apprezzamento – e chi non ha fatto le scelte che piacciono a noi – e quindi merita il nostro disprezzo – è assai pericoloso.
    Se la scelta di Bellavite non ti piace, bene, puoi accettarla comunque anche senza condividerla, perchè non è a te che deve piacere. Scegli la classe politica che vuoi, per i punti di contatto che ci trovi. Accettare non significa per forza condividere. Quello è un passo successivo.
    Quello che fa Pablo o che ha fatto Eurialo è puro e semplice infangamento, usano il disprezzo perchè non conoscono altro linguaggio e si qualificano così.
    E, se senso di vergogna dev’essere, io lo proverei per loro…

  68. Marco ha detto:

    “Forse il rispetto i goriziani lo hanno buttato agli allori………..
    La scritta è un grave fatto, impunito……..
    Grazie e meditate.”
    prego
    magari indignarsi, in questo caso, è fare il gioco di chi ha voluto lanciare una provocazione.
    Non capisco da chi e come deve essere punito questo fatto.

  69. da poco a gorizia ha detto:

    Mi scuso molto con franz, ho sbagliato a leggere. Il cervello l’avevo attivato comunque. E’ stupendo vedere l’aggressività e l’astio che si sviluppano in questo forum; è l’anonimato a rendervi così?

  70. Cri ha detto:

    Perché nella via dove abito io, e dove abitano cittadini civili di tutti i colori politici, non c’è mai stato il minimo problema con la differenziata? Perché nessuno ha mai messo in strada i rifiuti prima delle 19 del giorno precedente la raccolta, come richiesto dagli opuscoli distribuiti ad ogni famiglia. Nemmeno i miei vicini di casa polacchi che masticano poco l’italiano, ma che hanno fin da subito imitato il comportamento degli altri inquilini, hanno mai avuto dei problemi. E che due volte alla settimana, gentilmente, e senza che nessuno gliel’abbia chiesto, riportano il mio contenitore dell’umido, già svuotato, davanti al mio ingresso, visto che rientrano molto prima di me. Si chiama convivenza civile.
    Una domanda: ma chi ha tutti questi fumi maleodoranti in casa, ha mai pensato di rivolgersi ad un dietologo? Che cosa mangiate, scusate?
    Specifico: noi viviamo in 4 in 70mq e l’unica puzza che ogni tanto mi tocca sentire è quella ben più nociva di chi pensa bene di bersi un cappuccino mentre scalda il motore dell’auto…

  71. fedelealessandro ha detto:

    rispondo a Cri, in considerazione della mie esperienza personale come amministratore provinciale;e’ giusta la raccolta differenziata ma nn si puo’ basare solo su regole di convivenza civile, sarebbe bello ma utopistico. a maggior ragione…lo sapevi che tutti i nostri sforzi per differenziare i rifiuti vengono vanificati quando tutto il rifiuto secco,umido,nn reciclabile etc etc viene prima mescolato tutto assieme e poi bruciato al termovalorizzatore di ts? L’aiuola di Viola io nn l’ho mai vista…e nemmeno le panchine fatte con la plastica delle bottiglie in pet..Giusto differenziare sbagliato prenderi in giro la gente!

  72. Cri ha detto:

    Alessandro, la convivenza civile si riferiva soprattutto al gesto gentile della vicina che mi ripone il contenitore. Il resto è norma, regola da rispettare: non lasciare nulla in strada entro le 19 del giorno precedente la raccolta. Non tutti lo fanno. Molte persone poi buttano tutto in sacchi neri che lasciano in strada quando gli garba. Questo sì che fa molto Napoli! Ma in molte vie della città, tra cui la mia, funziona senza intoppi. Sul resto che dici sento tutto e il contrario di tutto. Non conosco le fonti, come posso giudicare?

  73. Cri ha detto:

    Alessandro, la convivenza civile si riferiva soprattutto al gesto gentile della vicina che mi ripone il contenitore. Il resto è norma, regola da rispettare: non lasciare nulla in strada entro le 19 del giorno precedente la raccolta. Non tutti lo fanno. Molte persone poi buttano tutto in sacchi neri che lasciano in strada quando gli garba. Questo sì che fa molto Napoli! Ma in molte vie della città, tra cui la mia, funziona senza intoppi. Sul resto che dici sento tutto e il contrario di tutto. Non conosco le fonti, come posso giudicare?

  74. fedelealessandro ha detto:

    carissima,ho fatto per 5 anni il consigliere provinciale,ovvero l’ente preposto a organizzare il piano rifiuti provinciale..dalla mia esperienza emerge che vi hanno preso in giro.Non esiste riciclo,la raccolta differenziata e tale per poter bruciare in tempi e metodi differenti le varie parti…poi considerando che l’inceneritore di ts (dove vanno le ns immondizie) non e’ ancora a punto…bruciano tutto assieme. quindi…tanto vale tornare ai sacchi neri.

  75. drkhayus ha detto:

    @ fedelealessandro: mi faccia capire meglio:io divido i rifiuti, li porto alle isole “ecologiche” e divido il secco dall’umido e alla fine va tutto in un unico grande cassonetto (che figo, la madre di tutti i cassonetti!!) per essere bruciato?
    E il consigliere provinciale,ovvero l’ente preposto a organizzare il piano rifiuti provinciale(mi scuso in anticipo per l’espressione un po scurrile)CHE CAZZO CI STA A FARE?
    Sta li a dire ‘vi stanno prendendo tutti in giro’, limitandosi ad incassare stipendi che in molti possono solo sognare?
    Leggendo il suo ultimo post,caro signor fedelealessandro, mi vien da pensare che un pochino di responsbilità ce l’ha anche lei.

  76. Sandrino ha detto:

    Ehm… com’è pur essendomi fondamentalmente disinteressato alle vicende cittadine fino a ieri io sapevo che i rifiuti per il momento vengono mandati all’inceneritore di Trieste?
    Non è questione di prendere in giro nessuno, organizzare la logistica richiede tempo, educare la cittadinanza ne richiede ancora di più. E’ abbastanza normale che le varie attività di un processo complesso come quello della gestione di rifiuti entrino in funzione in fasi successive, necessariemente la prima attività a dover funzionare è la raccolta. Ha funzionato così più o meno ovunque.
    Più o meno ovunque ci sono state resistenze da parte della cittadinanza ma si sa: se qualcosa cambia… era meglio prima, se poi il cambiamento comporta una responsabilizzazione del cittadino è necessariamente un peggioramento.
    Tempo addietro si parlava di doveri dei cittadini, ora i cittadini si sentono dispensati anche dal dovere di conoscere la lingua italiana e pretendono i manifesti elettorali in 45 lingue.
    In ogni caso nella mia via montagne di rifiuti non ne vedo da un pezzo, se qualche sacco resta in strada di tanto in tanto a monte c’è sempre la negligenza di qualcuno. Sentendo altre testimonianze mi pare di capire che in sostanza la raccolta ora come ora funziona, buon per Romoli rimessi i cassonetti potrà dire di aver risolto l'”emergenza rifiuti”, poi con un paio di anni di sano immobilismo alla Valenti potrà garantirsi anche il secondo mandato.
    Sull’opportunità dei cassonetti, sull’impossibilità di tariffare in base al tipo di utenza, di eseguire controlli a campione e quindi contenere i costi e controllare l’efficacia dello smaltimento discuteremo poi.
    In ogni caso non posso che augurarmi che dopo anni di incomprensibili quanto dispendiosi tentativi si spostare il centro cittadino alla Transalpina e trovate folkloristiche come il conto alla rovescia per l’ingresso della Slovenia nella UE sulla facciata del comune, questa giunta riesca a mantenere le promesse elettorali e a restituire a Gorizia quel ruolo di guida della provincia perso nel corso degli ultimi 30 anni (in cui la città, ricordiamolo, è stata amministrata fondamentalmente da giunte di centro destra, troppo semplice scaricare tutte le colpe sul sindaco uscente e gli ultimi anni di gestione).
    Mi auguro il meglio, ma non posso non rilevare come la città abbia perso l’occasione di scrollarsi di dosso tutto il vecchiume politico che l’ha afflitta fino ad oggi.

  77. fedelealessandro ha detto:

    A DRKHAYUS: 1° NON HO FATTO MENZIONE DI ISOLE ECOLOGICHE. INIZIATIVA COMUNALE E NON NEL RISPETTO DEL PIANO PROVINCIALE RIFIUTI, HO RIPORTATO COME LA RACCOLTA DIFFERENZIATA RIMANE TALE FINO A CHE LA M…A CHE PRODUCIAMO E’ DIFFERENZIATA DI FACCIATA POI NEI CAMION PER LA RACCOLTA FINISCE TUTTA DENTRO ALLA RINFUSA E BRUCIATA A TRIESTE TUTTA ASSIEME (SI RICORDI LA DENUCIA FATTA SUI GIORNALI QUALCHE MESE FA DOVE LE BOTTIGLIE PET VENIVANO USATE PER TENERE A TEMPERATURA I FORNI)
    2° IL CONSIGLIERE PROVINCIALE (leggi qualche giornale in piu’…quei pezzi di carta con le paroline sopra)NON HA VOTATO A FAVORE AL PIANO RACCOLTA PROVINCIALE, CHE BADA BENE NON E’ QUELLO DI BRANCATI, MA QUELLO CHE SUCCEDE DOPO, CHE NESSUNO SA O POCHI, E CHE NONOSTANTE ARTICOLI E INTERROGAZIONI IN PROVINCIA NON E’ MAI EMERSO SUI MEDIA…PERCHE’ DAVA FASTIDIO A BON (EX VICESINDACO E MIO COLLEGA IN PROVINCIA)E TUTTA LA COMPAGINE VERDE ROSSO…PER FORTUNA CHE I MEDIA IN ITALIA SONO DEL BERLUSCA (per tua nota Piccolo e Messaggero sono del Gruppo espresso)
    3°NON RITENGO DI AVERE NESSUNA RESPONSABILITA’ VISTO CHE IL FATTO E’ STATO DENUNCIATO PIU’ VOLTE SIA DA ME CHE DA MOLTI ALTRI AMMINISTRATORI D’OPPOSIZIONE MA COME HO GIA’ DETTO…CI HANNO MESSO UN BEL CEROTTO SULLA BOCCA!!

  78. fedelealessandro ha detto:

    A SANDRINO: I RIFIUTI VANNO A TS PER UNA QUESTIONE DI SCALA E CONVENIENZA ECONOMICA, SI HAI CAPITO BENE, ANCHE PER QUESTO E’ UNA QUESTIONE DI SOLDI…VA A TS POICHE’ TS E’ UN BACINO TROPPO PICCOLO PER L’NCENERITORE E HA BISOGNO DI ALTRA “MATERIA PRIMA DA BRUCIARE” QUINDI…BRANCATI X FARE UN FAVORE A ILLY E COMUNITA’ SLOVENA HA CHIUSO L’INCENERITORE DI SAVOGNA (RENDEVA 1 MILIONE DI EURO L’ANNO) E MANDA SU E GIU’ PER IL VALLONE LE CAMIONATE DI IMMONDIZIA CHE PRODUCIAMO…POI LE CENERI SAI DOVE VANNO? TORNANO A CASA..SEPPELITE A PECOL DEI LUPI E IN VARIE ALTRE CAVE ETC .UN GENIO!
    PER IL RESTO SONO D’ACCORDO CON TE…BASTA CAZZATE E BRINDISI TRANSFRONTALIERI…USIAMO IL CONFINE E QUESTE RISORSE PER DARE POSTI DI LAVORO.
    SU UN CONSIGLIO VECCHIO NON SONO D’ACCORDO 5 CONSIGLIERI SU 15 HANNO MENO DI 35 ANNI…NON E’ MALE

  79. az689 ha detto:

    Vorrei intervenire sull’argomento della differenziazione dei rifiuti.
    La notizia, se così si può chiamare, che parte dei rifiuti che produciamo va a Trieste è vera. Non è del tutto vero che si finisce con il mescolare umido, secco e riciclabile.
    A Trieste vanno a finire i rifiuti non riciclabili che, una volta bruciati, vengono portati alla discarica di Pecol dei Lupi. Pertanto la discarica di Cormons accoglie ora come ora solo le ceneri che provengono dall’inceneritore di Trieste.
    Dalle ultime notizie, l’impianto di compostaggio di Moraro sta finalmente producendo del compost “buono” per essere commercializzato.
    Al di là del metodo utilizzato per la raccolta e i vari proclami di riduzione delle tariffe (io non ci credo minimamente), la raccolta differenziata è la strada da perseguire, punto e basta.
    Ovviamente, se ri convertisse l’inceneritore di Savogna in un termovalorizzatore con tutti i crismi come lo hanno a Brescia o a Vienna, sarebbe una cosa utile per tutti…

  80. fedelealessandro ha detto:

    AZ689..CHE SEI UN AV? HAI DETTO TUTTE COSE VERE! ECCETTO CHE IL COMPOST DI MORARO NON LO COMPREREBBE NESSUNO POICHE TROPPO CARO E ANCORA POCO VALIDO.
    IL PROGETTO PER RICONVERTIRE L’INCENERITORE DI SAVOGNA ESISTE DA 8/9 ANNI..MA I CITTADINI DI SAVOGNA NON NE VOGLIONO SAPERE…FORSE HANNO RAGIONE O FORSE NO..(PUNTO PER LA SECONDA)

  81. fedelealessandro ha detto:

    AZ689..CHE SEI UN AV? HAI DETTO TUTTE COSE VERE! ECCETTO CHE IL COMPOST DI MORARO NON LO COMPREREBBE NESSUNO POICHE TROPPO CARO E ANCORA POCO VALIDO.
    IL PROGETTO PER RICONVERTIRE L’INCENERITORE DI SAVOGNA ESISTE DA 8/9 ANNI..MA I CITTADINI DI SAVOGNA NON NE VOGLIONO SAPERE…FORSE HANNO RAGIONE O FORSE NO..(PUNTO PER LA SECONDA)

  82. Alessio ha detto:

    Sento dire molte cose sui rifiuti e sulla raccolta differenziata, cerchiamo di chiarire.
    L’umido va a finire nell’impianto di compostaggio di Moraro.
    E’ notizia di qualche giorno fa che tale struttura è entrata a pieno regime e sta ora facendo utili in conseguenza della vendita del compost. Certo, l’impianto doveva essere pronto già 3 anni fa ma meglio tardi che mai. E’ comunque falso che l’umido va a Trieste, anche se è stato accertato che per un certo periodo è finito a Pecol dei Lupi.
    La carta va a finire ad una cooperativa che si occupa del riciclabbio. Dopo aver fatto una scrematura dei carichi (per ragioni tecniche non possono accettare carichi con purezza inferiore al 95% in caso contrario il carico va all’inceneritore) gira al comune il contributo CONAI.
    Destino simile ha il vetro.
    Il secco residuo va all’inceneritore di Trieste in base a quanto stabilito in esecuzione ai piani provinciali di Trieste e Gorizia, ed il comune paga un tot a tonnellata. In cambio il comune di Trieste deve usare la discarica di Pecol dei Lupi pagando sempre tot a tonnelllata, anche se risulterebbero alcuni problemi circa l’applicazione di alcune parti dell’accordo.
    Resta il multimateriale riciclabile e qui cominciano i dolori.
    Infatti l’impianto di riciclaggio Iris a Moraro non è ancora operativo e Gorizia (come tutti gli altri comuni della provincia) per tale frazione merceologica è costretta ad appoggiarsi su impianti di fuori provincia che però spesso non garantiscono un recupero soddisfacente del riciclabile. Riguardo a quest’ultimo punto è importante sottolineare che gli impianti di selezione si occupano sì di separare le varie frazioni del rifiuto riciclabile (plastica etc.) ma spesso i carichi che gli arrivano sono molto “sporchi” perchè c’è sempre qualche cretino che nel sacco del riciclabile ci infila ad esempio del vetro, dell’umido o del non riciclabile e non sempre l’Iris lascia il bollino. Questa ultima situazione fa sì che in certi casi addirittura metà del riciclabile che arriva all’impianto di selezione possa finire a sua volta in discarica o all’inceneritore con un ulteriore aumento dei costi invece che un introito di contributo conai.
    E’ vero, per un certo periodo hanno usato le bottiglie di plastica del riciclabile di Gorizia per tenere alta la temperatura dei forni dell’inceneritore di Trieste, però lo sapevate che in questo caso AcegasAps ha pagato tale materiale a Gorizia e che in altri casi la stessa società triestina è costretta a pagare il rifiuto proveniente da altre parti per fare lo stesso?
    Quanto alla chiusura dell’inceneritore di Savogna per fare un favore agli sloveni, può essere che le motivazioni siano queste, a me risulta che l’impianto in questione aveva due strade, l’adeguamento alle leggi vigenti in materia di inquinamento con stanziamento di cospicui fondi, che sarebbero andati a carico dei cittadini o, in alternativa, la chiusura.
    Tra l’altro se uno si legge il piano provinciale rifiuti, vedrà che nemmeno per il futuro è prevista la realizzazione di inceneritori o altre discariche dopo la chiusura di Pecol dei Lupi in provincia di Gorizia ed essendo previsto ai sens del D.Lgs 152/2006 il passaggio di competeneze in materia di rifiuti al nuovo ambito territoriale provinciale ritengo la promessa fatta da Romoli in campagna elettorale di reintrodurre i cassonetti per lo meno ambiziosa.
    Infine per quel che riguarda il controllo sui costi del sistema, diviso per le singole voci del servizio e dello smaltimento e con l’indicazione dei contributi conai che il comune becca, queste devono essere comprese nel piano finanziario che il comune approva allegato al bilancio comunale e sul quale i singoli consiglieri hanno pieno diritto di visione e controllo, anche quelli dell’opposizione.
    fferenziata dei rifiuti, i costi e gli

  83. Alessio ha detto:

    Sento dire molte cose sui rifiuti e sulla raccolta differenziata, cerchiamo di chiarire.
    L’umido va a finire nell’impianto di compostaggio di Moraro.
    E’ notizia di qualche giorno fa che tale struttura è entrata a pieno regime e sta ora facendo utili in conseguenza della vendita del compost. Certo, l’impianto doveva essere pronto già 3 anni fa ma meglio tardi che mai. E’ comunque falso che l’umido va a Trieste, anche se è stato accertato che per un certo periodo è finito a Pecol dei Lupi.
    La carta va a finire ad una cooperativa che si occupa del riciclabbio. Dopo aver fatto una scrematura dei carichi (per ragioni tecniche non possono accettare carichi con purezza inferiore al 95% in caso contrario il carico va all’inceneritore) gira al comune il contributo CONAI.
    Destino simile ha il vetro.
    Il secco residuo va all’inceneritore di Trieste in base a quanto stabilito in esecuzione ai piani provinciali di Trieste e Gorizia, ed il comune paga un tot a tonnellata. In cambio il comune di Trieste deve usare la discarica di Pecol dei Lupi pagando sempre tot a tonnelllata, anche se risulterebbero alcuni problemi circa l’applicazione di alcune parti dell’accordo.
    Resta il multimateriale riciclabile e qui cominciano i dolori.
    Infatti l’impianto di riciclaggio Iris a Moraro non è ancora operativo e Gorizia (come tutti gli altri comuni della provincia) per tale frazione merceologica è costretta ad appoggiarsi su impianti di fuori provincia che però spesso non garantiscono un recupero soddisfacente del riciclabile. Riguardo a quest’ultimo punto è importante sottolineare che gli impianti di selezione si occupano sì di separare le varie frazioni del rifiuto riciclabile (plastica etc.) ma spesso i carichi che gli arrivano sono molto “sporchi” perchè c’è sempre qualche cretino che nel sacco del riciclabile ci infila ad esempio del vetro, dell’umido o del non riciclabile e non sempre l’Iris lascia il bollino. Questa ultima situazione fa sì che in certi casi addirittura metà del riciclabile che arriva all’impianto di selezione possa finire a sua volta in discarica o all’inceneritore con un ulteriore aumento dei costi invece che un introito di contributo conai.
    E’ vero, per un certo periodo hanno usato le bottiglie di plastica del riciclabile di Gorizia per tenere alta la temperatura dei forni dell’inceneritore di Trieste, però lo sapevate che in questo caso AcegasAps ha pagato tale materiale a Gorizia e che in altri casi la stessa società triestina è costretta a pagare il rifiuto proveniente da altre parti per fare lo stesso?
    Quanto alla chiusura dell’inceneritore di Savogna per fare un favore agli sloveni, può essere che le motivazioni siano queste, a me risulta che l’impianto in questione aveva due strade, l’adeguamento alle leggi vigenti in materia di inquinamento con stanziamento di cospicui fondi, che sarebbero andati a carico dei cittadini o, in alternativa, la chiusura.
    Tra l’altro se uno si legge il piano provinciale rifiuti, vedrà che nemmeno per il futuro è prevista la realizzazione di inceneritori o altre discariche dopo la chiusura di Pecol dei Lupi in provincia di Gorizia ed essendo previsto ai sens del D.Lgs 152/2006 il passaggio di competeneze in materia di rifiuti al nuovo ambito territoriale provinciale ritengo la promessa fatta da Romoli in campagna elettorale di reintrodurre i cassonetti per lo meno ambiziosa.
    Infine per quel che riguarda il controllo sui costi del sistema, diviso per le singole voci del servizio e dello smaltimento e con l’indicazione dei contributi conai che il comune becca, queste devono essere comprese nel piano finanziario che il comune approva allegato al bilancio comunale e sul quale i singoli consiglieri hanno pieno diritto di visione e controllo, anche quelli dell’opposizione.

  84. ezio ha detto:

    C’e’ poco da discutere sulla raccolta rifiuti,a me pare che prima di questa nuova raccolta andava tutto bene con il ritiro tre volte alla settimana.perche’ cazzo hanno chiuso l’inceneritore di savogna,per accontentare quattro gatti delle minoranze??meditate gente.

  85. ezio ha detto:

    C’e’ poco da discutere sulla raccolta rifiuti,a me pare che prima di questa nuova raccolta andava tutto bene con il ritiro tre volte alla settimana.perche’ cazzo hanno chiuso l’inceneritore di savogna,per accontentare quattro gatti delle minoranze??meditate gente.

  86. ezio ha detto:

    C’e’ poco da discutere sulla raccolta rifiuti,a me pare che prima di questa nuova raccolta andava tutto bene con il ritiro tre volte alla settimana.perche’ cazzo hanno chiuso l’inceneritore di savogna,per accontentare quattro gatti delle minoranze??meditate gente.

  87. ezio ha detto:

    C’e’ poco da discutere sulla raccolta rifiuti,a me pare che prima di questa nuova raccolta andava tutto bene con il ritiro tre volte alla settimana.perche’ cazzo hanno chiuso l’inceneritore di savogna,per accontentare quattro gatti delle minoranze??meditate gente.

  88. ezio ha detto:

    C’e’ poco da discutere sulla raccolta rifiuti,a me pare che prima di questa nuova raccolta andava tutto bene con il ritiro tre volte alla settimana.perche’ cazzo hanno chiuso l’inceneritore di savogna,per accontentare quattro gatti delle minoranze??meditate gente.

  89. Alessio ha detto:

    Scusa Ezio, forse non hai letto attentamente la mia risposta. L’inceneritore di Savogna poteva rimanere aperto ma andava adeguato alla normativa. Non si può infatti tenere aperto un impianto del genere facendo finta di niente e senza stanziare soldi sufficienti per farlo funzionare adeguatamente.
    Al di là del rischio sanitario che poteva correre chi abita vicino c’era anche il rischio che prima o poi arrivassero i NOE ed oltre a volare denunce per tutti l’impianto sarebbe probabilmente stato chiuso lo stesso dalla magistratura. Pensate alla situazione di Trieste, ed a quello che è successo qualche tempo fa su due linee dell’inceneritore. Questo impianto tutto sommato è abbastanza nuovo e dovrebbe essere a norma, nonostante ciò sono bastati degli sforamenti sui parametri di legge sulle emissioni per far sì che la magistratura provvedesse al sequestro.

  90. fedelealessandro ha detto:

    per alessio:la giunta brancati avrebbe dovuto perseguire la strada della propria indipendenza da trieste,investendo sull ammodernamento e riqualificazione dell’inceneritore di savogna trasformandolo in un moderno termovalorizzatore.
    Ma come ben concordo con ezio…bisognava accontentare qualcuno…in piu’ questi qualcuno sono quelli che si lamentavano (qualche mese fa) dei camion che attraversano il vallone (fra quelli ci sono anche i camion con le ns immondizie)…chi e’ causa del suo mal…

  91. Alessio ha detto:

    x fedelealessandro: avrebbe dovuto certo, tirando fuori i finanziamenti necessari. Comunque ripeto, del problema dell’adeguamento dell’incenertitore se ne sentiva parlare già nel 1999.
    Ad ogni modo si dimentica che i singoli comuni per quel che riguarda la gestione dei rifiuti non possono decidere di fare quello che vogliono esistendo una normativa statale, un piano regionale che stabiliisce quantità e modalità dei flussi dei rifiuti e dei piani attuativi che bisogna recepire.

  92. Franz ha detto:

    …chissà chi ha stabilito in regione il piano… forse il reuccio del caffè?

  93. Cenere ha detto:

    Ve lo dico io il perchè l’inceneritore di Gorizia stava a Savogna…
    Guardatevi in giro, o meglio, guardate cosa c’è attorno Gorizia.
    A Nord (Montesanto) ci hanno ficcato una pseudo-area artigianale che non è mai decollata. Ad Est c’è una nuova area commerciale-artigianale. A Sud c’è la zona autoportuale e, soprattutto, la zona industriale. Bene.. Se diversi anni addietro NON si poteva ancora pensare alla caduta del confine con la Slovenia, e perciò le zone a Nord ed a Est potevano anche essere pensate per ciò che ci si è fatto, quello che non si è mai capito bene è il perchè la zona industriale sia finita a Sud, non oltre l’Isonzo, ma proprio tra Gorizia e Savogna.. Tra l’altro, ben sapendo che l’area dell’aeroporto NON si sarebbe potuta utilizzare e che dunque la zona industriale nasceva già “strozzata”. Ma si è voluta ugualmente li… Perchè? Semplice.. L’idea dei nostri lungimiranti goriziani era quella, ancora vivissima, di separare “fisicamente” il Comune Italiano dalle comunità slovene creando una barriera. Questa è stata la “linea guida” che ha ispirato queste scelte, capite? E vi lascio immaginare da quali menti contorte, da quale cultura, è scaturita…
    Allora, se a ciascuno di quelli che scrivono qui venisse proposto di avere un inceneritore proprio sotto casa, credo – senza tema di essere smentito – che fartebbe le barricate per fermare il progetto. Ma Savogna all’epoca non ha potuto. E non ha potuto evitare che venisse costruito un inceneritore a meno di cento metri dall’area che quel comune aveva individuato per l’edilizia popolare, perchè il terreno era “la zona industriale” del comune di Gorizia. Chiaro?! Gorizia ci faceva quel che voleva, e così ha fatto! Non a Montesanto, non a Sant’Anna, non a Straccis… a cento metri dalle case di Savogna!
    Ma la “vigliaccata” non si è fermata qui… molti anni dopo è stato costruito il depuratore delle acque, ovviamente sempre ai margini estremi della “zona industriale” e, dunque, sempre accanto al paese.. cosa si scopre? Che il depuratore sta nel territorio di Gorizia, ma lo scarico nell’Isonzo avviene per pochi metri nel territorio di Savogna.. errore di misurazione e di progettazione? Va’ a sapere.. sta di fatto che se avviene un eventuale “versamento” inquinante nel fiume, la responsabilità è addossata all’autorità che sovraintende il territorio specifico nel quale è avvenuto l’inquinamento, dunque, al sindaco di Savogna! Ma va? Che sbadati…
    C’è ancora qualcuno che non ha capito? Il confine cadrà perchè lo fa cadere l’Europa, ma la Rete rimarrà alta nelle teste di tanti… e pensare che diversi anni fa fu proprio un esponente della destra casalinga che si fece fotografare col piccone a far finta di abbattere il confine. Dove sono oggi quelle foto?

  94. Alessio ha detto:

    E’ vero, mi ero scordato della barzelletta di Fini alla Transalpina! Ogni voto una picconata! Ma per favore…..

  95. Alessio ha detto:

    E’ vero, mi ero scordato della barzelletta di Fini alla Transalpina! Ogni voto una picconata! Ma per favore…..

  96. Alessio ha detto:

    Per Franz: Leggo e riporto dal sito della Regione Friuli Venezia Giulia http://www.regione.fvg.it/asp/comunicati/reposit/giunta/2001/200101264000192.htm
    “26 GEN 01 AMBIENTE: APPROVATO PIANO REGIONALE RIFIUTI URBANI
    (ARC)Trieste, 26.01.01 – LVZ – La suddivisione del territorio in quattro bacini di riferimento (pordenonese, udinese, goriziano e triestino), la progressiva riduzione dei rifiuti alla fonte attraverso l’incremento della raccolta differenziata, la realizzazione di almeno un impianto di recupero o di smaltimento dei rifiuti urbani e di discariche che accolgano gli scarti inutilizzabili dei rispettivi impianti: questi, a grandi linee, i principali obiettivi del Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani varato ieri dalla Giunta regionale.
    ”Un Piano molto atteso dagli Enti locali – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Paolo Ciani – per poter avere norme certe che, in linea con la legislazione nazionale, servano a sviluppare sul territorio regionale una programmazione coordinata del complesso sistema della gestione dei rifiuti”.
    In una regione che attualmente produce circa mezzo milione di tonnellate all’anno di rifiuti solidi urbani, il Piano tende a perfezionare una situazione in bilico tra quanto avviene in gran parte dei Paesi europei, dove il sistema di gestione integrata e’ ormai avanzato, e cio’ che accade in Italia, dove il 90 per cento dei rifiuti finisce tuttora in discarica. In Friuli-Venezia Giulia tale percentuale scende al 50 per cento, mentre i rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata rappresentano il 15,4 per cento del totale.
    ”Il piano punta a migliorare ulteriormente questa situazione – conferma Ciani – con l’obiettivo di arrivare, entro il marzo del 2003, ad una raccolta differenziata del 35 per cento, come del resto previsto dal decreto Ronchi”.
    Una meta importante raggiungibile, stando al Piano, mettendo in atto una serie di strategie operative e realizzando, sul territorio, alcuni impianti che completino o vadano a sostituire quelli gia’ attivi.
    Per garantire la sostanziale autonomia provinciale prevista dalla normativa nazionale il Piano prevede nel Pordenonese un nuovo impianto da 69 tonnellate al giorno per la selezione della parte secca o, in alternativa, un centro di raccolta dei rifiuti gia’ organizzati per flussi separati; in provincia di Udine due nuovi impianti (uno da 46 t/giorno e uno da 20 t/giorno) da destinare alla selezione della frazione secca il primo e al recupero di quella organica il secondo; A GORIZIA (DOVE PERALTRO VANNO ELIMINATI, ENTRO IL FEBBRAIO DEL 2004 , GLI INCENERITORI ATTTUALMENTE IN FUNZIONE) due impianti (uno da 117 t/giorno e uno da 44 t/giorno) da adibire il primo alla selezione della frazione secca e il secondo al recupero di quella organica.
    Niente di invariato invece a Trieste dove, anche in prospettiva di una collaborazione con Gorizia, continuera’ a funzionare l’inceneritore da 408 t/giorno.
    In circa 250 pagine il Piano traccia dunque, a mo’ di linee guida, le norme tecniche per l’individuazione da parte delle Province, che dovranno poi predisporre i rispettivi piani attuativi, delle aree idonee alla realizzazione degli impianti tecnologici e delle discariche di servizio, definendo sia i vincoli per i piani e i programmi di grado subordinato che gli aspetti gestionali e organizzativi del recupero e dello smaltimento dei rifiuti urbani.”
    A dimostrazione di quanto sbagliato sia addossare colpe a destra od a sinistra, certo, la giunta Illy ha ribadito questo concetto, ma nel 2001 nchi c’era alla Regione cosa dicevano dell’inceneritore di Gorizia?

  97. fedelealessandro ha detto:

    a cenere:a nessuno piace avere un inceneritore sotto casa….ma nemmeno le montagne d’immondizia stile napoli.In qualche modo si deve pur risovere, indubbiamente la pianificazione della zona industriale risale a diversi anni fa…e ci hanno costruito un bel inceneritore, oggi cosa facciamo?abbandoniamo tutto ottenendo l’ennesima cattedrale nel deserto?In ultimo ma non meno importante non esiste e non e’ mai esistito nessun progetto per separare le aree della comunita’ slovena da gorizia, semmai e’ la comunita’ slovena che non vuole aprirsi! esempio scuola gdf a sant andrea, ennesima opportunita’ per gorizia…ovviamente persa poiche’ 1000 finanzieri avrebbero turbato “l’equilibrio etnico culturale” di sant andrea e savogna…(affermazione fatta da un noto esponente della min slovena del tempo)
    medita…

  98. Cenere ha detto:

    @fedelealessandro
    “non esiste e non e’ mai esistito nessun progetto per separare le aree della comunita’ slovena da gorizia”
    Purtroppo devo insistere. E purtroppo non hai ben chiara quale era la discussione all’epoca del Piano Piccinato (si chiamava così mi pare), quello che prevedeva il raddoppio di S. Anna nel giro di un decennio..
    La scelta è stata fatta proprio per il motivo che ho detto. Viene da lontano, come l’insediare le case popolari per gli esuli in fondo S. Andrea, considerata area da “bonificare”; non a caso anche i fondi venivano da UNRRA casa, edilizia popolare del Piano Marshall.. Ci sono ancora le “targhette” sui palazzi, va a vedere, ti farai un’idea.. O chiedi pure all’ex direttore dell’ “Arena di Pola”, dovrebbe stare nel villaggio di Campagnuzza.
    In quanto all’ex caserma GdF.. Valenti e Scarano lo sanno bene il vero perchè non è stata fatta, tanto che hanno diviso il centrodestra (Lista Tuzzi: ti dice niente?). Ti dirò un segreto: In quale territorio gli “allievi” finanzieri si sarebbero dovuti “allenare”, far pratica insomma, con i controlli tipici del loro mestiere? Udine? Trieste? Taranto? E cosa pensi che dei commercialisti si siano sentiti ripetere dalle “categorie” che potevano diventare le “cavie” di questi “allenamenti”.. che erano contente? Hai presente la Zona Franca? E quali interessi ci hanno girato attorno? Se proprio devi ancora farti una ragione del perchè non è stata fatta quella caserma… beh, cerca nelle intenzioni di chi NON l’ha fatta, non perder tempo sulle ragioni di chi ha detto subito che non la voleva, quelli stavano all’opposizione, chi governava ha deciso..

  99. Marco Morello ha detto:

    X Cenere: ma hai la febbre alta?
    Ma sono dei deliri belli e buoni i tuoi. Le comunità slovene si sono insediate nelle zone esterne alla città e guardano male (te lo posso assicurare avendo diversi amici che vi abitano) tutti gli “italiani” che prendono casa a Sant’Andrea, Savogna, ecc. .
    Ma stiamo scherzando sulla situazione della minoranza slovena a Gorizia?
    Hanno sempre voluto essere un gruppo chiuso, godendosi privilegi assurdi che un goriziano si sogna. Vuoi mettere la quantità e lo stato delle strutture a loro dedicate rispetto a quelle cittadine?
    Parlo di Kulturni Dom, Auditorium di viale XX Settembre (pensa, hanno 2 auditori), scuola slovena in via Puccini, nuovo KB Center in corso Verdi, ecc…
    Ma stiamo ancora qui a parlarne?

  100. Cenere ha detto:

    Mi vorresti forse dire che il Kulturni Dom e l’Auditorium del viale sono due opere fatte coi soldi pubblici come l’auditorium della Cultura Friulana (via Roma) o il Teatro Verdi? Sono strutture private, mio caro, fatte coi loro soldi.. pensa, se ne son fatti ben 2.. di che ti lamenti? Sono spazi che puoi tranquillamente affittare, se ti servono, e a cifre inferiori rispetto le sale “pubbliche”, quelle che per anni erano inagibili, tanto ci tenevano i cittadini non sloveni alla cultura..
    Dici “Le comunità slovene si sono insediate nelle zone esterne alla città…”… quasi come se si fossero insediate dopo.. immigrate.. Invece stavano li da sempre.. da sempre. Chi è immigrato in questa città, soprattutto di immigrazione recente, sono ben altri. Lo sai quel’era il principale Kulturni Dom a Gorizia (a proposito di “zone esterne alla città”)? Era il palazzo nel quale ci sta oggi l’Intendenza di Finanza, hai presente? C’era una grande libreria proprio nell’angolo che da sui giardini pubblici, e li attaccato c’era un teatro che oggi si chiama “sala Petrarca” chiuso da almeno vent’anni.. Quello era il Kulturni Dom di Gorizia, requisito (leggi bene: requisito) dall’autorità italiana (ti lascio immaginare il periodo…). Non mi sembra proprio “ai margini”.. E a proposito di febbre… beh, ti consiglio due aspirine 🙂

  101. Marco Morello ha detto:

    Il KB Center è stato costruito in parte con finanziamenti privati (una banca) in parte con finanziamenti europei a cui un libero cittadino non può accedere.
    Il Kulturmi Dom riceve ogni anno sovvenzioni e finanziamenti per la sua gestione. Sono cifre pubbliche che ogni anno vengono pubblicate sui giornali, basta leggerle.

  102. fedelealessandro ha detto:

    per cenere su gdf
    “quelli stavano all’opposizione, chi governava ha deciso..” infatti…mi pare che senza fare troppa dietrologia con piani marshall etc etc (fatti di 50 anni fa) sia stato mandato a gorizia un sottosegretario del primo governo prodi…accolto in pompa magna dall’allora senatore bratina (ds+us) e altri fenomeni del momento (comitato salvaguardia aereoporto) che hanno fatto un casino tale partendo dalle colate di cemento sull’unico polmone verde di gorizia (l’aereoporto) etc etc…al governo centrale (quindi ministero difesa,enac,ministero delle finanze ovvero i ministeri che decidono su operazioni di tal genere) comandava non certamente il centro/destra…., chi governava ha deciso..lo hai affermata/o tu stessa/o…almeno fino qui siamo concordi..
    su kulturni e bratuz…vorrei sapere da quale fonte attingi queste informazioni…ti consiglierei di rileggere attentamente tutto il papocchio legislativo sulla tutela e finanziamento della minoranza slovena in italia a partire dal trattato di osimo…(grazie marco m. almeno nn sono l’unico ad esserne a conoscenza)
    mah…

  103. fedelealessandro ha detto:

    per cenere su gdf
    “quelli stavano all’opposizione, chi governava ha deciso..” infatti…mi pare che senza fare troppa dietrologia con piani marshall etc etc (fatti di 50 anni fa) sia stato mandato a gorizia un sottosegretario del primo governo prodi…accolto in pompa magna dall’allora senatore bratina (ds+us) e altri fenomeni del momento (comitato salvaguardia aereoporto) che hanno fatto un casino tale partendo dalle colate di cemento sull’unico polmone verde di gorizia (l’aereoporto) etc etc…al governo centrale (quindi ministero difesa,enac,ministero delle finanze ovvero i ministeri che decidono su operazioni di tal genere) comandava non certamente il centro/destra…., chi governava ha deciso..lo hai affermata/o tu stessa/o…almeno fino qui siamo concordi..
    su kulturni e bratuz…vorrei sapere da quale fonte attingi queste informazioni…ti consiglierei di rileggere attentamente tutto il papocchio legislativo sulla tutela e finanziamento della minoranza slovena in italia a partire dal trattato di osimo…(grazie marco m. almeno nn sono l’unico ad esserne a conoscenza)
    mah…

  104. Marco Morello ha detto:

    No e non siamo assolutamente noi due gli unici a saperlo. Forse a fare orecchie di mercante (come si usa dire) è solo chi usa materialmente questi soldi.
    Sia chiaro, se ci sono e sono destinati a quello nessun problema. Alla fine è sempre una miglioria per la città. Si chiede solo un pò di coerenza e buon senso nel non fare sempre le vittime in quanto minoranza perchè la situazione proprio non è questa.

  105. FEDELEALESSANDRO ha detto:

    @ marco morello
    complimenti per il tuo post…colto nel segno.

  106. Cenere ha detto:

    Vedo solo ora i post di Morello e Fedele..
    Allora, sui contributi per la gestione, qualunque attività culturale, sia per così dire italiana o slovena, ha accesso ai fondi regionali. Per la gestione e per le iniziative che fa.. pensi che la stagione del Teatro Verdi non venga finanziata? Non c’è differenza. L’unica VERA differenza è che, lo ripeto, mentre per i Kulturni c’è stato e c’è tuttora intervento anche privato, per le realtà “italiane” è tutto pubblico. Paga pantalone, insomma.. Sul fatto che un “libero cittadino” non possa accedere ai finanziamenti europei, ti rimando alle normative, così puoi farti una cultura e, dopo, parlare con cognizione:
    http://ec.europa.eu/enterprise/entrepreneurship/financing/index_en.htm
    Per quanto riguarda la Caserma..
    L’ho detto e lo ripeto, quello che sostenevano quelli del NO è pubblico, alla luce del sole.. Non altrattanto chiara è la motivazione che ha spinto l’allora giunta Valenti a rinunciare al progetto PRIMA che cambiasse il Governo centrale.. Non accavallate le cose.. Il centrodestra si spaccò prima che cambiasse il Governo, questo è il punto. E’ ovvio che con il Governo di centrosinistra quell’opera, assieme a diverse altre, venne cassata.. Ma questo avvenne dopo…
    Tra l’altro, il Governo che cassò definitivamente quell’opera destinò comunque a Gorizia una parte dei finanziamenti, vincolandoli però alla presentazione di un progetto di ristrutturazione e recupero di aree cittadine. La giunta Valenti non fu in grado di presentare alcun progetto, anzi, uno si.. si trattava dell’intervento nell’area attigua al Teatro Verdi (guarda il caso..), ma purtroppo non aveva alcuna delle caratteristiche necessarie per rientrare nei “contratti di quartiere” (mi pare si chiamassero così quegli interventi). Successe dunque, che per non perdere del tutto questi soldi già stanziati, si decise di finanziare il recupero del rione di Panzano, per il quale c’erano sia il progetto che le caratteristiche richieste. Così è andata, altro che chiacchere..
    Su Osimo.. il trattato è del 10 novembre 1975. Da subito a Trieste nasce la Lista per Trieste detta anche il Melone, che si oppone ai contenuti e che farà di tutto per bloccarne l’applicazione. Uno dei risultati è che mentre in Jugoslavia procede l’applicazione delle tutele per la minoranza italiana, la minoranza slovena in Italia deve aspettare il 23 febbraio 2001 (ventiseianni) per avere una concreta legge di tutela (e per mettersi al pari di tutte le altra minoranze italiane).Ci sono voluti ventisei anni, un Governo di centrosinistra e la pressione Europea perchè quel trattato firmato per l’Italia da Moro e Rumor nel lontano ’75 venisse in parte, e solo in parte, applicato.
    “Vittime in quanto minoranza”? Ancora gli stessi slogan?

  107. Cenere ha detto:

    @ morello
    Te la faccio più facile, puoi vedere anche qui:
    http://www.informest.it/fondi-strutturali/quadro_generale.aspx#5.2
    L’Agenzia ha sede anche a Gorizia.

  108. Marco Morello ha detto:

    @ Cenere
    I Fondi Strutturati Europei, meglio conosciuti come FSE, richiedono nella maggior parte dei casi investimenti minimo del 50% e solo per la restante parte sono finanziati. Forse non hai mai avuto l’interesse nel richiederli, cosa che contrariamente è capitato a me, e puoi fare riferimento solo a determinate possibilità d’intervento ed in seguito all’apertura di bandi, in questo caso da parte della Regione.
    Per rendertela più semplice, non è che io mi sogno di aprire un teatro come il Kulturni, investo 1 milione di euro e la Regione (in ottemperanza ai FSE) mi stanzia un altro milione di euro. Purtroppo non funziona così!
    I finanziamenti a cui mi riferivo sono ben altri e spesso non così ben promossi come i FSE.
    Ultima cosa: l’agenzia Informest, per tua informazione, fornisce informazioni esattamente per il settore opposto, ovvero per investimenti in territori disagiati nell’Europa dell’Est, Balcani in particolare.

  109. Marco Morello ha detto:

    @ Cenere
    I Fondi Strutturati Europei, meglio conosciuti come FSE, richiedono nella maggior parte dei casi investimenti minimo del 50% e solo per la restante parte sono finanziati. Forse non hai mai avuto l’interesse nel richiederli, cosa che contrariamente è capitato a me, e puoi fare riferimento solo a determinate possibilità d’intervento ed in seguito all’apertura di bandi, in questo caso da parte della Regione.
    Per rendertela più semplice, non è che io mi sogno di aprire un teatro come il Kulturni, investo 1 milione di euro e la Regione (in ottemperanza ai FSE) mi stanzia un altro milione di euro. Purtroppo non funziona così!
    I finanziamenti a cui mi riferivo sono ben altri e spesso non così ben promossi come i FSE.
    Ultima cosa: l’agenzia Informest, per tua informazione, fornisce informazioni esattamente per il settore opposto, ovvero per investimenti in territori disagiati nell’Europa dell’Est, Balcani in particolare.

  110. Cenere ha detto:

    No, certo che no.. Infatti si parla di co-finanziamento, nessuno da a nessuno soldi gratis, mi pare ovvio. Ma anche progetti di privati possono esser co-finanziati, se hanno pertinenza. Questo è diverso dal dire “..finanziamenti europei a cui un libero cittadino non può accedere”.
    Si, Informest è specializzata per i paesi ad Obbiettivo 1, ma è in grado comunque di informare ed aiutare su tutti i fondi strutturali.
    Era quello che si diceva, no?

  111. Marco Morello ha detto:

    Non esattamente ma va bene così. Se conosci bene questi fondi, saprai che in realtà non è assolutamente facile accedervi e che vengono erogati solo per determinati progetti, sicuramente NON di pubblica utilità.
    Il KB Center ed il Kulturni Dom non hanno a che fare con questi contributi europei ed Informest, con questi due specifici casi, non c’azzecca proprio niente. Se non credi a me, puoi rivolgerti direttamente presso i loro uffici e constatare la cosa.

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