“Secondo fonti croate, ben 600 pescherecci del dirimpettaio Paese giungerebbero a intervalli più o meno regolari nelle acque comprese tra la linea mediana dell’ Adriatico e il limite delle acque territoriali croate, ossia proprio nella Zona ittico-ecologica“. E’ quanto racconta Il Piccolo a proposito di quella che appare una spietata concorrenza tra pescatori croati, sloveni e italiani, che vede come conseguenze probabili l’impoverimento della già debilitata fauna ittica adriatica e un’importante influenza sulle politiche croate del 2007.
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