27 Settembre 2013

Trgovski Dom: appello alle memorie goriziane

Nel prossimo autunno verranno ufficialmente inaugurati gli spazi rinnovati e restaurati del Trgovski dom, lo storico edificio progettato da Max Fabiani, all’angolo tra via Petrarca e Corso Verdi, uno dei gioielli architettonici della nostra città.  Nell’occasione verra’ proposta anche una mostra per la quale la Biblioteca nazionale slovena e degli studi »Damir Feigel» sta raccogliendo materiale fotografico e d’archivio che riguardi le associazioni e le imprese commerciali attive all’interno dello storico edificio.
Pubblichiamo molto volentieri l’appello che ci è stato trasmesso. I collezionisti e la cittadinanza  in possesso di  materiale sul Trgovski dom sono invitati a prestarlo o, meglio ancora, donarlo alla biblioteca che si occupera’ della sua archiviazione e digitalizzazione, e che poi, attraverso la mostra, servirà a raccontare  la vita  del Trgovski dom , il ruolo ed i significati che l’edificio piu’ fotografato di Gorizia ha sostenuto e manifestato nel corso del tempo.

Fu nel 1902 che il Consorzio commerciale e artigianale della comunità slovena, su iniziativa di Henrik Tuma, iniziò a ideare la costruzione. Fabiani  disegnò un progetto assolutamente d’avanguardia, compenetrando le esigenze di rappresentanza in quelle dell’ inserire
nello stesso edificio le più diverse attività: oggi si direbbe un edificio polifunzionale. Poi nella costruzione furono impegnati diversi
artigiani e impresari sloveni di Gorizia : i costruttori fratelli Mozetič, la falegnameria Mizarska zadruga di Salcano, l’ officina del fabbro Ključavničarstvo Alojzij Živic,  la vetreria di Anton Koren. Parte dell’edificio venne destinato a sala teatrale nella quale la comunità slovena organizzava concerti, rappresentazioni teatrali, conferenze e balli; c’era anche una palestra, un ristorante, uffici e abitazioni.
Tra i primi a trasferirsi nel nuovo edificio ci fu  l’avvocato Dragotin Treo che aprì il proprio studio nel dicembre del 1904 e
fu seguito da numerose associazioni, inclusa la Narodna prosveta con tutta la sua biblioteca.
Il pianterreno era destinato ad uso commerciale, dove c’erano, tra gli altri, il negozio di stoffe Pregrad & Černetič e la libreria di Andrej Gabršček.
La banca della cooperativa Trgovsko-obrtna zadruga aveva i suoi uffici al primo piano.
La ricca attività del Trgovski dom si concluse nel 1927 quando il prefetto emanò un decreto con il quale l’edificio venne requisito dalle autorità. Successivamente il Partito Nazionale Fascista, nel 1933, vi si installò con la „Casa del Littorio“.
Nel secondo dopoguerra seguirono alterne vicende , finchè nel 1946 il Governo militare alleato obbligò le organizzazioni slovene, che si erano nuovamente installate nell’edificio, a trasferirsi altrove, trasferendo  la proprietà dell’edificio allo stato italiano. Dopo il Trattato di Osimo l’amministrazione statale italiana adottò l’edificio come sede dei propri uffici.
Nel  1999, la Biblioteca statale isontina ha ricevuto in uso dal Demanio il teatro del complesso e nel 2012 è stato firmato un protocollo tra Prefettura, Biblioteca statale, Sindaco e Preside della Facoltà di architettura dell’UniTs, per il restauro grazie al quale è
prevista la restituzione alla città di quella che conosciamo oggi come Sala Petrarca, anch’essa progettata da Max Fabiani.
Chi volesse collaborare a questa ricerca si rivolga a Slovenska knjižnica Damir Feigel – Biblioteca slovena „Damir Feigel“, Corso Verdi 51, Gorizia, tel. 0481 531733.mail gorica@knjiznica.it

 

1 commenti a Trgovski Dom: appello alle memorie goriziane

  1. capitano ha detto:

    [ironia]
    Ma cosa scrive mai?
    Non lo sa che un bel palazzo tardo razionalista ci starebbe proprio bene? E una bella testimonianza esaustiva discendente dall’hofburg viennese tramite di una precisa idea di collettività e di comunità urbana ci farebbe la sua gran figurina?
    Ci sarà pure qualche architetto goriziano che possa aiutarmi a stilare un bell’appello alla sovrintendeza sulla necessità di ripetere l’esperienza del cinema Eden di Udine.

    http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms/index.php?id=79,3452,0,0,1,0

    [/ironia]

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