19 Marzo 2011

Centrale Krsko, il Wwf: “Chiusura della centrale altro che raddoppio”

Pubblichiamo la nota del WWF FVG

Fukushima pare troppo lontana da Lubiana. La catastrofe della centrale nucleare giapponese non pare infatti aver fatto riflettere i responsabili energetici sloveni, sui programmi relativi al raddoppio della centrale di Krško.
Recenti dichiarazioni, riprese anche sulla stampa italiana, del premier Borut Pahor (che nel corso della sua visita negli USA aveva parlato anche di nucleare con gli interlocutori americani) confermano infatti la volontà di proseguire con il progetto di “Krško 2”, sia pure adottando “la tecnologia migliore e livelli di sicurezza altissimi”.
Analoghe le dichiarazioni dei responsabili del Piano energetico sloveno, che sarebbe ormai pronto.
Il WWF ricorda che la centrale di Krško sorge in un’area ad elevata sismicità (sono già stati registrati terremoti di intensità fino al sesto grado della scala Richter) e che in caso di incidente grave la dispersione di sostanze radioattive nell’atmosfera interesserebbe certamente anche l’Italia (Trieste è distante solo 139 km, Udine 177).
Di conseguenza, l’associazione ribadisce la richiesta, già avanzata alcuni anni addietro, affinché il Piano energetico sloveno sia sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica transfrontaliera, in base alla Direttiva europea 2011/42/CE.
“E’ giusto perciò – afferma Roberto Pizzutti, presidente del WWF Friuli Venezia Giulia – che anche italiani e austriaci possano dire la loro sui programmi sloveni di incremento della produzione nucleare e sui pericoli conseguenti.”
“Certo – prosegue Pizzutti – sarebbe preferibile che i Paesi confinanti cercassero di integrare le proprie politiche energetiche con la Slovenia, per aiutarla a fare a meno non solo della futuribile centrale Krško 2, ma anche di quella attuale. Purtroppo, mentre qualcosa si può forse ancora sperare che venga fatto in questo senso dall’Austria (che ha rinunciato definitivamente al nucleare dopo il referendum del 1978), nulla invece ci si può attendere dal Governo di Roma, ottusamente pronto a portare avanti il programma nucleare italiano.”
Il WWF osserva che il Governo di Lubiana pare non prendere in alcuna considerazione i più recenti studi divulgati a livello europeo, come ad esempio quello di Ecofys e WWF International, secondo cui pressoché tutta la domanda mondiale di energia al 2050 potrà essere soddisfatta con il ricorso alle fonti rinnovabili ed uno sforzo sistematico in direzione dell’efficienza energetica.
Ad analoghe conclusioni è arrivato anche lo studio di Erec e Greenpeace, relativo all’Europa, che potrebbe ridurre entro il 2050 del 95 per cento le emissioni di CO2, con il ricorso massiccio alle fonti rinnovabili e all’efficienza in tutti i campi.
“Il Governo sloveno – ancora Pizzutti – non assegna particolare importanza all’obiettivo di combattere i cambiamenti climatici riducendo le emissioni di CO2. Oltre a puntare sul nucleare, che implica comunque emissioni rilevanti (e crescenti nel tempo) di CO2 soprattutto per il ciclo di produzione del combustibile nucleare, sta infatti procedendo il progetto di ammodernamento della centrale a carbone di Šoštanj, che da sola emetterà, per molti decenni, oltre 3 milioni e mezzo di tonn/anno di CO2, cioè circa il 17 per cento delle attuali emissioni “gas serra” dell’intero Paese e circa il 20 per cento rispetto a quelle del 1990. Appare perciò impossibile che la Slovenia possa raggiungere l’obiettivo di ridurre, come previsto dagli impegni sottoscritti in sede UE, dell’80-95 per cento, rispetto ai livelli del 1990, le emissioni di CO2 entro il 2050.”
Come se non bastasse, di recente è emerso che il porto di Koper-Capodistria è stato utilizzato – nella più completa segretezza – per far transitare un carico di scorie nucleari provenienti dalla Serbia e dirette via mare in Russia. Sarà quello il porto di imbarco anche per le scorie di Krško 1 e 2? Ce n’è abbastanza per chiedere al Governo di Lubiana la massima trasparenza e condivisione, anche con i Paesi confinanti, sulle scelte strategiche che coinvolgono aspetti di enorme importanza per la salute pubblica e l’ambiente.

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48 commenti a Centrale Krsko, il Wwf: “Chiusura della centrale altro che raddoppio”

  1. stefi ha detto:

    Sono contro il nucleare, tuttavia rilevo che questi signori del WWF quando parli di rigassificatori e centrali nucleari diventano degli esperti di politiche energetiche.
    Se si discute di piani regolatori diventano degli esperti di politiche urbanistiche. Ma se parli di ferrovie e autostrade allora diventano degli esperti di politiche dei trasporti. Se a tener banco sono i rifiuti allora diventano degli esperti di politiche ambientali.
    Quando invece parlano di politica prendono il zero, cinque per cento…

  2. Dario Predonzan ha detto:

    Forse siamo “esperti” (ma non certo tuttologi, nè onniscienti) perché, a differenza dei politici, ci prendiamo ancora il disturbo di leggere i documenti e ragionare su di essi: insomma, di studiare e non solo di leggere i titoli dei giornali e andare ai talk show…
    Quanto alla politica, il sig. “stefi” (nome e cognome mai, vero?) non sa di cosa parla: non siamo, nè possiamo essere (per statuto) un partito e quindi di voti proprio non ne prendiamo, perchè alle elezioni non patecipiamo. Mai.

  3. Giancarlo De Rosa ha detto:

    Chiudiamo le centrali atomiche , aborriamo i gasificatori di cielo, di terra e di mare, le pale eoliche sono un pugno nell’occhio per il paesaggio, le centrali a pannelli solari violentano con la loro presenza il territorio, la tav è dannosa !
    Torniamo pure alle grotte e accendiamo il fuoco sfregando due bastoncini di legno, ma attenzione ,che siano asciutti altrimenti non otterremo il fuoco !
    Vado a prepararmi una comoda grotta da adibire a casa e poi caccerò animali per ricoprirmi di pelli e mangiare ! Saluti ……………

  4. marino ha detto:

    Contrapporre il primitivismo alla dissennata crescita a tutti i costi è un esercizio che ha fatto il suo tempo e non fa nemmeno più sorridere. Aiuta però a capire meglio quanto entrambi gli estremi siano ormai impraticabili e che più che mai bisogna darsi da fare per trovare una via d’uscita.

  5. deus ex machina ha detto:

    “…pressoché tutta la domanda mondiale di energia al 2050 potrà essere soddisfatta con il ricorso alle fonti rinnovabili ed uno sforzo sistematico in direzione dell’efficienza energetica.”

    incredibile! non riesco a credere quali vette di cazzate si possano sparare per tentare di dare un apparenza razionale al panico opportunista scatenato dal wwf ogni volta!

    il nucleare e’ l’unica fonte di denergia pulita, a basso costo e bassissimo impatto ambientale…e ragazzi miei L’UNICA fonte con potenzialita’ infinite nelle sue soluzioni tecnologiche che verranno(fusione fredda)!

    abbandonare gli investimenti sulla ricerca delle tecnologie nucleari e’ la piu’ grossa cazzata che l’umanita’ potrebbe commettere.

    (il fine ultimo del wwf e’ l’autarchia verdognola, si sa. tutti sulle liane felici e contenti)

  6. Giancarlo De Rosa ha detto:

    La mia era una pura provocazione ma rendiamoci conto che in mezzo sta la virtù !
    Per cui non si esageri con la tecnologia pericolosa ma non si dica sempre no a tutto .
    Oramai anche per abbattere un albero minato al suo interno e quindi pericoloso, sorgono comitati “NO” !
    Secondo voi dove si va dicendo no a tutto già in partenza ?

  7. stefi ha detto:

    Appunto caro sig. Predonzan, lei ha capito esattamente il mio pensiero.
    Voi parlate di politica, criticate chi si firma con un sopranome, ma non avete il coraggio di mettere la vostra faccia quando ci sono le elezioni.
    E per cortesia non faccia il professore, lo sappiamo tutti che i WWF per statuto non può presentarsi alle elezioni.
    Ma lei chieda ospitalità nella lista che meglio crede e vediamo quanti voti prende.

  8. Paolo Geri ha detto:

    Ma il WWF del Friuli Venezia Giulia a che titolo si immischia negli affari interni di uno stato sovrano come la Slovenia ? Meriterebbe una risposta assai pesante da quel governo.

  9. Dario Predonzan ha detto:

    @ Geri
    Ci immischiamo perché l’inquinamento, come lei forse non sa, non rispetta i confini (che oltre tutto non ci sono nemmeno più). E siccome il Governo sloveno, giustamente peraltro, fa da tempo le sue rimostranze contro progetti (ad es. il rigassificatore previsto a Trieste-Zaule) che teme possano avere effetti negativi sul suo territorio e sul suo mare, è logico che anche qualche italiano si preoccupi se progetti sloveni possono avere effetti negativi in Italia.
    Non è difficile da capire, no?
    Poi, se arriverà una risposta da Lubiana, la valuteremo. Del resto, già qualche anno fa scrivemmo al Governo sloveno, chiedendo una VAS transfrontaliera (come quella che sia sta già facendo sul piano regolatore del porto di Capodistria) sul futuro piano energetico della Slovenia e sulla VIA per il raddoppio della centrale di Krsko. Ottenemmo, va detto a merito di quel Governo, una risposta rassicurante. Tuttavia, meglio insistere: repetita iuvant.
    In ogni caso, mi pare che a Lubiana siano più consapevoli del sig. Geri, per quanto riguarda i diritti dei cittadini dei Paesi confinanti, visto che non si fanno schermo dei propri (presunti) “affari interni”…

    A “Stefi” mi limito a dire che non si tratta certo di mancanza di coraggio, ma di ruoli diversi. Ci sono quelli che fanno politica (spesso per mestiere) nelle istituzioni e quelli invece che – come le associazioni, i comitati, i sindacati, ecc. – da’ corpo (spesso per puro volontariato) alla società civile, altrettanto utile dei primi nel mandare avanti e far crescere un Paese democratico. E anche per migliorare le istituzioni, purché siano aperte al confronto con la società civile.
    E’ per questo che non abbiamo paura a firmarci con nome e cognome.

  10. Paolo Geri ha detto:

    @9 Dario Predonzan
    Devo dedurre che, per coerenza, il WWF piemontese si occupi delle centrali nucleari francesi. E immagino anche che il governo francese – giustamente – se ne inpippi altamente.

  11. Sacrabolt ha detto:

    Per fare un esempio concreto: per decenza le autorità giapponesi di controllo radionuclidi non pubblicano i dati del sensore sul sito dell’incindente (under survey), però qualcosa si può ricavare dall’altro, posto ad Ibaraki, oltre 100km a sud di Fukushima. Se i valori ambientali sono tra 20 e 50, oggi ad Ibaraki si registrano 1100nG/h.
    Trovate tutto a
    http://www.bousai.ne.jp/eng
    aggiornato ogni 10′
    L’evoluzione umana non è attrezzata per questi livelli: quando queste radiazioni cominciano a rompere il DNA il nostro corpo non riconosce più se stesso ed iniza ad attaccare, innescando i processi cancerogeni. ma se ci basta il paliativo dele caramelle allo iodio, evviva Krsko2!

  12. Dario Predonzan ha detto:

    @ Geri
    Se è per questo, anche il Governo italiano mi pare poco attento a quello che dicono e chiedono tutte le organizzazioni contrarie al nucleare (non solo il WWF). E’ questa forse una buona ragione per tacere? O forse è meglio cercare di costruire una rete transnazionale di gruppi e movimenti che obblighi i Governi a ripensare le strategie e le scelte energetiche?
    Un modo per farlo è quello di farsi sentire sui problemi, quando ci sono, a prescindere dai confini nazionali. I quali confini d’altronde, all’interno dell’Unione Europea, non esistono nemmeno più. O no?

  13. stefi ha detto:

    Il Predonzan si nasconde dietro una autoproclamazione: lui è civile, mentre gli altri lo sono un’ pò meno…
    Ma da privato cittadino potrebbe candidarsi, spiegando agli elettori che lui è più bravo dei politici perchè legge i documenti…
    Invece si cerca di imbrogliarci parlando di ruoli diversi. Ma che divesri, la politica è politica.
    Si è vero: l’ ambiente non conosce confini. Tant’ è che gli ambientalisti sloveni protestarono a Trieste contro i rigassificatori. Diciamo che è stata una mossa alquanto interessata, poichè gli Sloveni per il gas trattano con Putin, ma almeno hanno dimostrato di avere le palle.
    Stanno per partire i lavori della tratta ferroviaria Koper-Divaca, ma nessuno protesta.
    Eppure su 27 km di percorso sono previste otto gallerie e due viadotti, il resto in superficie. Una bella botta per l’ ambiente.
    Sotto il Nanos sorgeranno quelle terribili pale eoliche.
    Ma perchè il WWF Trieste, visto che i confini sono spariti non protesta anche in Slovenia ?
    Forse perchè alcuni hanno le palle, mentre altri parlano di ruoli diversi ?

  14. Dario Predonzan ha detto:

    @ Stefi
    Non mi pare, onestamente, di nascondermi, neanche dietro uno pseudonimo….a differenza di quanto fa lui.
    Poi non capisco perché dovrei ad ogni costo candidarmi. Ho scelto un ruolo da svolgere nella società civile, come ho cercato di spiegargli, e intendo continuare. Come fanno anche tanti altri, del resto.
    Lo Stefi pensa che ciò sia un imbroglio. Io invece penso che la sua sia una pericolosa distorsione mentale: la tesi da lui propugnata postula infatti che solo chi sta nelle istituzioni e partecipa alle competizioni elettorali abbia diritto di parola e di ascolto. Si legittima così la supremazia su tutto il resto di un ceto politico autoreferenziale, altrimenti detto “casta”, di cui abbiamo in Italia molti esempi non certo esaltanti. A lui evidentemente va bene così, a me invece no.
    In ogni caso una competizione elettorale alla quale parteciperemo è già in vista: si tratta dei referendum abrogativi su nucleare e privatizzazione dell’acqua. Lì vedremo tra non molto chi vincerà e se i difensori del Governo (tra i quali mi pare di poter iscrivere il sig. Stefi) avranno le “palle” di fare campagna per convincere i cittadini a votare “no”, oppure – come stanno facendo – preferiranno la strada vigliacca di propugnare l”astensione dal voto.
    Quanto al resto, chi l’ha detto che non faremo manifestazioni anche in Slovenia?

  15. Dag ha detto:

    #8
    Il problema della sicurezza nucleare non è un problema ridotto ai confini nazionali, basta ricordarsi di Cernobyl.
    Quindi, per quanto possa essere inascoltato, il WWF del FVG può ben parlare di quello che succede pochi km più in là del confine.

  16. stefi ha detto:

    Insomma il Predonzan non si vuole pesare e giudica autoreferenziale chi invece prende i voti dalla gente.
    Per quanto riguarda le manifestazioni in Slovenia: vedremo…

    In merito ala casta invece, beh anche certi dipendenti regionali non scherzano.
    Alla fine almeno ammette di far politica, ma se i referendum andranno male, ovviamente sarà colpa degli altri.
    No comment

  17. Dario Predonzan ha detto:

    @Stefi
    Chi ha mai negato di far politica?
    Solo che ci sono tanti modi di farla: “prendere voti” è uno, ma non è certo l’unico.
    Temo che con gente come lui sia inutile tentare di ragionare: sono quelli per i quali ha ragione (sempre e comunque) solo chi prende i voti, gli altri non contano nulla.
    Sono i sudditi ideali della “casta”, appunto (o forse gli aspiranti ad entrarci nella casta, ammesso che non ci siano già: l’anonimato legittima qualsiasi ipotesi).
    Poi, se chi prende i voti magari controlla anche i media (e non solo), per lui è un dettaglio irrilevante, immagino.
    Con ciò chiudo: arrivederci al referendum.

  18. stefi ha detto:

    Si arrivederci al referendum. Volevo solo dirle che sono di sinistra, ma che la sinistra del 21. secolo deve ripensare se stessa, altrimenti sarà sempre perdente come lei. Se c’è qualcuno che vuole avere ragione ad ogni costo, magari si guardi allo specchio.

  19. Gnurante ha detto:

    ” recenti studi divulgati a livello europeo, come ad esempio quello di Ecofys e WWF International, secondo cui pressoché tutta la domanda mondiale di energia al 2050 potrà essere soddisfatta con il ricorso alle fonti rinnovabili ed uno sforzo sistematico in direzione dell’efficienza energetica.”

    La domanda è: questi studi possono tradursi in una piattaforma di interventi politici, economici in grado di raggiungere questo obiettivo? Le misure da adottare che impatto possono avere sulle liberta dei singoli? Tenore economico? Spostamenti ? Condizionatore Riscaldamento?

    Curiosità per quanto riguarda il nucleare, sempre che sia vero: http://en.wikipedia.org/wiki/Sievert sezione “Yearly dose examples”
    Sembra che dormire accanto ad una persona per 8hr al giorno comporti un assorbine di radiazioni doppio rispetto all’abitare nelle vicinanze di una centrale nucleare

  20. Paolo Geri ha detto:

    @12. Dario Predonzan
    ” …..I quali confini d’altronde, all’interno dell’Unione Europea, non esistono nemmeno più….”.

    Ma esiste – per fortuna – la sovranità nazionale di ogni singolo stato. Ecco perchè ritengo che critiche e osservazioni su questo tema debbano essere rivolte a stati esteri. Li ci penseranno – se vogliono – le rispettive popolazioni a far sentire la loro voce. Se si vuole operare su base transnazionale in Europa lo si deve fare su tutte le tematiche. Per capirsi è troppo comodo affrontare in questa logica i temi ambientali e non quelli ad esempio del lavoro e dei dei diritti civili.

  21. Dario Predonzan ha detto:

    @ Geri
    A ciascuno il suo. Gli ambientalisti affrontano (quando possono) “trasnazionalmente” i problemi ambientali. Altri (sindacati, partiti, ecc.) si occuperanno di farlo su altri temi.
    Non pretenderà mica che gli ambientalisti si facciano carico di tutto?

  22. Paolo Geri ha detto:

    Piccola chiosa. Predonzan dice “In ogni caso una competizione elettorale alla quale parteciperemo è già in vista: si tratta dei referendum abrogativi su nucleare e privatizzazione dell’acqua”.
    Peccato che ci sia amche il referendum sul
    le­git­timo im­pe­di­mento che Predonzan nemmeno cita. Evidentemente per lui è cosa trascurabile. Per me “fare politica” è decisamente un’ altra cosa e soprattutto con altre priorità.

  23. Dario Predonzan ha detto:

    Comincio a stufarmi di Paolo Geri.
    Scrivere che gli ambientalisti si occupano di nucleare e acqua non significa che gli stessi, in quanto cittadini, se ne freghino di tutto il resto.
    Io, per esempio, voterò sì a tutti i referendum.
    Faccio anche osservare che la campagna per il sì ai referendum sulle acque ed il nucleare può verosimilmente gungere da “traino” anche per il quesito sul legittimo impedimento.
    A quanto vedo parlando in giro, infatti, mi pare di poter dire che quest’ultimo sia più sentito (per ovvie ragioni) nel ceto politico, che tra la gente comune.
    E’ soddisfatto Geri?
    Se lo è, bene. Se no, pazienza. Dormirò lo stesso.

  24. chinaski ha detto:

    “è troppo comodo affrontare in questa logica i temi ambientali e non quelli ad esempio del lavoro e dei dei diritti civili”

    infatti tutti questi temi vanno affrontati a livello internazionale. nel senso che i sindacati devono re-imparare che le lotte sociali dovrebbero unire i lavoratori dei vari paesi, non dividerli.

    e anche i temi anbientali vanno affrontati a livello internazionale, perche’ l’ inquinamento viaggia senza bisogno del passaporto.

  25. fufo ha detto:

    Ai convinti favorevoli al nucleare mando un link su youtube che invito a guardare.
    http://www.youtube.com/watch?v=RiJESPdLXpA
    Vi siete chiesti come mai la Francia sia cosi’ interessata ad impossessarsi del petrolio libico?

  26. Paolo Geri ha detto:

    @23. dario predonzan
    “Comincio a stufarmi di Paolo Geri.”

    Se ti stufi puoi evitare di rispondermi. Non ne sentirò certo la mancanza, anzi. Ma continuerò a dire quello che penso.

  27. gnurante ha detto:

    Personalmente sarei disposto a finanziare un’oragnizzazione ambientalista regionale che si dotasse di centraline di rilevamento smog contatori geiger impiegasse tirocinanti, scienziati ambientalisti e aggiornasse il suo sito con i dati acquisiti. Se pol far ?

  28. Dario Predonzan ha detto:

    Se pol, in teoria. Ma bisogna investire parecchio (decine di migliaia di Euro). Chi li tira fuori?

  29. Srečko ha detto:

    Pahor e’ stato negli USA prima del terremoto in Giappone. Di Krško ha parlato anche con Sarkozy a Parigi, ma anche questo prima del terremoto. Dal momento che il ventilato raddoppio e’ ancora solo nei pensieri, non vedo, perche’ si dovrebbe avere fretta a decidere sul no. Comunque c’e’ tempo. Anche col senno di poi del dopo Fukushima.

  30. Dario Predonzan ha detto:

    Però, dalle dichiarazioni di autorevoli esponenti governativi sloveni, pubblicate sul PICCOLO venerdì scorso, risulta che il raddoppio della centrale è confermato nel programma energetico sloveno (ormai pronto, a quanto si sa) e nessuno da quelle parti accenna ad alcuna “pausa di riflessione” conseguente alla catastrofe giapponese.

  31. gnurante ha detto:

    Un bel business plan con orizzonte almeno 3 anni … la giusta pubblicità forse le radiazioni fanno più presa forse dei “Ricci in letargo disturbati” …. creazione ONLUS, richiesta finanziamento fondi EUROPEI, volontariato un giusto mix no? Del resto una goletta si finanzia no?

  32. Milost ha detto:

    E intanto, domani o doman l’altro, arriva sull’Europa e sull’Italia la nipponica nuvoletta radioattiva ….poca cosa, ma io ne facevo volentieri a meno.

  33. Srečko ha detto:

    D. Predonzan

    Il programma energetico di cui si parla, e’ un elenco di possibili progetti, non di progetti con gia’ il piano esecutivo e finanziameno assicurati. Per chiarire: si tratta di idee possibili, di desideri, non gia’ di cose in corso.
    In questi mesi e’ in corso una polemica feroce sulla costruzione del VI blocco della centrale termo di Šoštanj (a carbone!!!). I promotori del pro e del contro stanno battagliando a colpi di sedute di governo, consigli di amministrazione, cons. comunali, petizioni, scioperi, dimissioni volontarie e coercitive…

    Figuriamoci che cosa succedera’, se Krško II diverra’ un progetto esecutivo!

    Vioglio dire: non fasciamoci la testa prima di avere sbattuto…

  34. Luca Pilolli ha detto:

    Anche senza il nucleare, qui a Koper non è proprio un posto salubre. Oggi sul giornale in una pagina defilata scrivono che nel porto c’è stata una fuga di una nube di ossido di ferro da una nave Marocchina, e che sconsigliano le attività sportive all’aperto fino alla prima pioggia. Oggi è il primo giorno caldo di primavera, avremo sole fino a domenica, la prima pioggià lunedì. Pensano davvero che la gente non uscirà ora che è arrivato il primo sole di primavera, e le società sportive annulleranno gli allenamenti? (Ecco un’altro esempio anatre bollite a fuoco lento).

  35. Dario Predonzan ha detto:

    Però prima del progetto esecutivo di Krsko II ci dovrà essere un piano energetico che preveda il raddoppio della centrale. E’ su questo piano – non sul progetto esecutivo – che dovrà esserci (per Direttiva Europea) la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), con la partecipazione del pubblico. VAS che secondo il WWF dovrà essere transfrontaliera.
    Non si tratta quindi di fasciarsi la testa prima del tempo, ma di attivarsi nel momento giusto PRIMA – e non dopo – che vengano prese decisioni vincolanti sui progetti da fare o non fare.

    Su Krsko II come sul programma nucleare italiano è quindi fin da ora che bisogna cominciare a darsi da fare.

  36. Srečko ha detto:

    Si, chiaro. Ma non siamo ancora a quel punto…

  37. Srečko ha detto:

    Luca Pilolli

    V it. se piše marocchina z malo m… 🙂

  38. Luigi (veneziano) ha detto:

    Una domanda per gli esperti: le scorie di Krsko dove sono state stoccate in questi anni?

    L.

  39. Dario Predonzan ha detto:

    Dentro il reattore, a quanto ne so.

  40. Srečko ha detto:

    Luigi detto il Veneziano

    Le scorie sono nella centrale in un sito provvisorio, non nel reattore stesso.

    Slovenia e Croazia hanno ciascuna un fondo per lo stockaggio definitivo. Questo fondo viene “riempoto” progressivamnte per essere utilizzato, quando verra’ il momento di dovere disporre le scorie.

  41. Srečko ha detto:

    D. Predonzan

    Come scritto qualche attimo fa altrove: perche’ non scegliete un gruppo di vostri rappresentanti e magari della redazione di Bora.la e andate a vedere questa benedetta centrale di Krško? Prendete appuntamento e vi faranno fare il giro. Non credo vi convinceranno a diventare nuclearisti, ma spero vi tranquillizzino un po’…

  42. Dario Predonzan ha detto:

    Quando avremo tempo, forse lo faremo.
    Ma non credo basti un giro in una centrale a tranquillizzarci…
    Anche perché non tutto è visitabile, e non tutti i problemi ed i rischi si possono risolvere visitando l’impianto, vero?

  43. Srečko ha detto:

    D. P.

    Certo le barre radioattive non te le faranno toccare con mano. Ma potresti porre domande e gia’ dal modo di rispondere potresti fare un’idea sul loro modo di operare..

    I problemi non si risolvono con una visita. Ma forse si inizia a capirli meglio?

  44. Luca Pilolli ha detto:

    @ (37) Srečko
    Se del mio commento noti la M stiamo freschi ;-). Sarà ben più importante la TONELLATA di ossido di ferro che è volata a Koper. 😉

  45. Luca Pilolli ha detto:

    Per quanto riguarda il nucleare

    http://www.youtube.com/watch?v=RiJESPdLXpA

    ecco degli esempi di contaminazione causate non da incidenti ma dal normale processo di lavorazione delle centrali in europa (Francia, Germania nel video). Tanto finché capita agli altri. L’evidenza della follia nucleare sta palesemente e inequivocabilmente nei tempi di radiotossicità delle scorie: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Nuclear_waste_decay_it.svg

    Siccome la maggiorparte della gente non è abituata a gestire tempi geologici, ricordo che 30.000 fa siamo comparsi noi come ultima mutazione. E forse grazie alle persone che fanno le centrali nucleari spariremo, per lasciare spazio ai prossimi mutanti ;-/.

  46. Luca Pilolli ha detto:

    ..dimenticavo di dire, che forse non vivranno a lungo nemmeno loro. Inoltre basta ripassare un po di storia, i Romani hanno disboscato mezzo appennino per procurarsi l’energia attraverso il legno (e si vedono ancora i segni dopo più di 1000 anni), i Serenissimi hanno disboscato veneto, Friuli, e una parte della Slovenia, (e si vedono ancora i segni dopo più di 500 anni). I Nuclearisti lasceranno segno del loro passaggio per le loro necessità economico/energetiche (di 1 generazione, nemmeno il tempo di un impero), per quasi 10 milioni di anni. Complimenti, si faranno ricordare a lungo. Hitler sarà ben che dimenticato. Chi si ricorda oggi della ferocia di Sargon II? Quasi Nessuno. Ma vi assicuro che tra 1700 anni le scorie saranno molto di moda, anche tra 30mila anni.

  47. Luca Pilolli ha detto:

    E parlando invece di storia un po’ più recente: http://www.youtube.com/watch?v=V4st2QSIO5k

    Giusto per non dimenticare, dato l’overflow di informazioni ;-).

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