23 Novembre 2010

Boris Pahor al centro di due importanti progetti culturali transfrontalieri

Mostre e letture sceniche tra Muggia e Capodistria, Necropoli al teatro Verdi di Trieste. Sono solo alcuni dei nuovissimi appuntamenti dedicati allo scrittore triestino Boris Pahor, 97-enne “grande vecchio” della letteratura slovena.

Mercoledì 24 novembre andrà in scena il primo atto del progetto “Boris Pahor – Lojze Spacal. Paesaggi nel Novecento”, fortemente voluto dai Comuni di Muggia (Milje) e Koper (Capodistria). Un omaggio che vuole puntare i riflettori su due grandi artisti della comunità slovena di Trieste, lo scrittore Boris Pahor e il pittore Lojze Spacal, entrambi con trascorsi personali anche a Capodistria e Pirano, legati da comuni esperienze di vita, collaborazioni artistiche (alcuni libri di Pahor sono illustrati da Spacal), ma anche dall’impegno ad affermare, attraverso la propria produzione artistica, i valori del rispetto e della pacifica convivenza.

Alle 18.30 inaugurazione della mostra “Paesaggi del Novecento – Krajine dvajsetega stoletja” nella Sala d’arte comunale Negrisin e al Museo d’arte moderna Ugo Carà di Muggia. In mostra la pittura di Spacal e una selezione di testi tratti dall’opera di Pahor, atraverso i quali verranno indagati luoghi e desideri vissuti dagli autori.
Come sottolinea il curatore, Franco Vecchiet, «I percorsi di Spacal e Pahor presentano alcuni tratti comuni: nati e cresciuti a Trieste, sloveni, hanno conosciuto le persecuzioni e il carcere. Per il rigore del loro atteggiamento morale, Spacal è stato inviato al confino e Pahor ha conosciuto la prigionia nei campi di concentramento in Germania.
La mostra vuole mettere in evidenza sopratutto le opere dell’artista dalla fine della guerra agli anni Settanta, che è il periodo di più intensa collaborazione con lo scrittore. Il particolare approccio al percorso espositivo induce così a una serie di riflessioni sull’epoca, e apre orizzonti inattesi sul lavoro dell’artista.
Spacal e Pahor sono due protagonisti di spicco nel panorama della cultura e dell’arte a Trieste ma anche in Europa. Lojze Spacal, ha ottenuto durante la sua lunga carriera premi prestigiosi ed è sicuramente un punto di riferimento centrale per la grafica d’arte, della quale è stato innovatore, specialmente con i suoi lavori xilografici realizzati con approcci assolutamente personali e innovativi».

Alle 20.30 appuntamento al teatro Verdi di Muggia per …Il mio indirizzo triestino…, una selezione di testi di Boris Pahor curata da Tatjana Rojc, su regia di Giorgio Pressburger, con scenografie tratte dall’opera di Spacal. L’allestimento, realizzato in coproduzione dal Comune di Muggia con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste (Slovensko stalno gledališče), vuole conservare la musicalità della lingua madre dello scrittore e prevede momenti recitativi sia in italiano che sloveno. In scena gli attori Lara Komar e Janko Petrovec, video proiezioni di Neva Gasparo e Antonio Giacomin, musiche di Marij Kogoj trascritte per Quartetto d’archi da Aldo Danieli, eseguite dal Quartetto d’archi Nuova Musica.
Si replica il 2 dicembre al teatro capodistriano Gledališče Koper alle 20.30, mentre alle 18.30 alla Galleria Loggia verrà inaugurata la terza mostra della rassegna Pesaggi del Novecento.

E al Verdi di Trieste arriva Nekropola (qui le informazioni sullo spettacolo e sulla prevendita dei biglietti). La prima è andata in scena quest’estate al castello di Ljubljana nell’ambito del programma Ljubljana – capitale mondiale del libro 2010. Sabato 4 dicembre si replica, con sovratitoli in lingua italiana, al teatro Verdi di Trieste: un omaggio a un’autorità morale dei nostri giorni anche nella sua citta natale, come è stato sottolineato durante la presentazione in municipio. Primo passo nel processo di collaborazione tra le due città, al quale a detta dei due sindaci seguiranno molti altri. Dipiazza ha promesso di portare a Ljubljane, sulla centrale Piazza dei 3 ponti (Tromostovje), le arie delle operette, tanto care ai triestini. Chi sa, se piaceranno anche “agli amici sloveni”.

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63 commenti a Boris Pahor al centro di due importanti progetti culturali transfrontalieri

  1. effebi ha detto:

    BINGO !

  2. ufo ha detto:

    Piero, tutta invidia? Scrivi come lui e forse…

  3. effebi ha detto:

    no per carità… così male no…

  4. effebi ha detto:

    …dopo “SALVORE JE NAS” sarà la volta di Muggia !?
    http://www.zurnal24.si/slovenija/boris-pahor-arbitraza-piranski-zaliv-172665/clanek

    uomo di pace, unisce i popoli, guarda verso l’europa, da nobel… per la pace… (nas pace)

  5. effebi ha detto:

    sempre saggio e attento a ricercare tutte le vie di pacifica convivenza:

    “Piranski zaliv vključno s Savudrijo ni bil nikoli hrvaški”

    http://www.siol.net/Slovenija/Novice/2010/05/boris_pahor_arbitraza.aspx

  6. effebi ha detto:

    direi a questo punto che lo spettacolo -dopo lubiana, trieste e capodistria- potrebbe essere rappresentato anche a ….zagabria 🙂

  7. effebi ha detto:

    “Imbarcate a Capodistria 8mila barre di uranio”

    più attuale di certi temi messi sul palcoscenico… con tanto fumo…fumo… fumo…

  8. effebi ha detto:

    In ogni caso, ieri sera a muggia, allo spettacolo era presente l’autore, il teatro era mediamente riempito, il pubblico attento ha gradito la rappresentazione applaudendo gli attori e i musici.
    alla conclusione l’autore è intervenuto per un berve saluto soffermandosi a ricordare la figura dell’amico Spacal, la sua opera e la difficoltà di imporla in particolare nel contesto socialista della repubblica di jugoslavia. L’appello ai giovani ( ma in sala non ce n’erano molti ) è stato quello di guardare al futuro, all’Europa dove non esistono minoranze ma differenti realtà culturali. complimentandosi per l’allestimento teatrale ha suggerito di rivederlo più volte data la difficoltà di seguire sullo “scorrimento” la traduzione.
    solo accennati i temi relativi alla minoranza slovena a trieste suerati nel ricordo di quanto affermato dal grande Magris: “noi (italiani) abiamo molto sbagliato con voi (sloveni)”.

    seguirò il suo consiglio e me lo andrò a rivedere anche a capodistria, barre di uranio permettendo…

    (c’era per caso qualcuno dei suoi fans che qui mi accusano di diffamarlo !?)
    (notato in sala milos budin, in ultima fila)

  9. effebi ha detto:

    non ci resta che attendere da un grande sloveno una “virgolettatura” se non uguale ma almeno simile… a quella del Claudio Magno

    sempre se è vero che …nessuno è perfetto…

  10. omovespa ha detto:

    cio ma te perseguiti sto pahor ormai.
    te lo sogni de note?

  11. MARCANTONIO ha detto:

    Effebi lo perseguitera’ pure, ma qui viene citato ogni due per tre, tra poco sopravanzera’ perfino Tito.

  12. capitan alcol ha detto:

    effebi vai a controllare, ho visto un vecchietto gironzolare attorno alla tua auto.

  13. effebi ha detto:

    ah ma per me è un divertimento 🙂

    “l’anti-biografia di un quasi-premio nobel”

    sono già a buon punto, ancora un paio di tasselli e poi vi invito alla presentazione del libro

    anzi, già che ci sono, lo chiedo a quanti qui conoscendolo meglio di me lo apprezzano:
    mi date un riferimento di una sua visita-presenza alla risiera di trieste 1?

    grazie, magari vi cito nel libro…

  14. effebi ha detto:

    12 aveva un taglierino in mano 🙂

  15. maja ha detto:

    finita questa, potresti scrivere l’antibiografia di primo levi.

    raccontava balle pure lui, ne sono certa.
    sarà per questo che alla fine si è suicidato. il rimorso per una vita vissuta nell’inganno.

  16. Dario Predonzan ha detto:

    E Simon Wiesenthal, allora? Vogliamo trascurare questo discusso cacciatore di nazisti, per di più probabilmente sionista, nonché persecutore di quel poveraccio di Eichmann? Dai effebi, hai tanto lavoro davanti…

  17. MARCANTONIO ha detto:

    Che levata di scudi ed Effebi continua a menarvi per il naso con l’ironia.
    Ironia strana parola che non e’ mai appartenuta alla sinistra
    (e non venitemei a parlare di vignette satiriche io parlo di modus vivendi)

  18. dimaco ha detto:

    effebi con tutto sto parlar male di pahor, gli stai facendo una pubblicità non indifferente. credo che te ne sarà grato. probabilmente ti dedicherà il prossimo libro. 😛

  19. ufo ha detto:

    @17 ga parlà Sturmstruppen

  20. chinaski ha detto:

    non fatevi fregare, non sentitevi in dovere di essere “ironici”.

    (?) “la risata ha un valore terapeutico” (?)

    http://www.youtube.com/watch?v=pfdrVwA1wcA

  21. MARCANTONIO ha detto:

    ufo torna tra gli alieni

  22. dimaco ha detto:

    ufo non denigrarlo, lui è un romano, probabim,ente uno di quelli di babaorum vicino a un certo villaggio di galli nell’armorica. 🙂

  23. MARCANTONIO ha detto:

    Dimaco ma tu nun eri quer regazzino a cui insegnavo a scrive usando le tavolette de cera? ah ah ah

  24. omo vespa ha detto:

    vero, qua in Bora se parla tropo de pahor, basta! solo perche el ga vinto due tre premi e perche xe triestin. parlemo de scritori veri – tipo barba nane che ga scrito la lista de la spesa sula setimana enigmistica.

  25. dimaco ha detto:

    tutto permacantonio, le gloriose legioni romane

    http://www.youtube.com/watch?v=Wi7ohVPuk-Y&feature=related

  26. capitan alcol ha detto:

    #14 lo sapevo che eri dei nostri. Vieni sul tetto del dipartimento di Fisica anche tu.

    http://www.youtube.com/watch?v=l6W3L6o2m8g

  27. MARCANTONIO ha detto:

    Dimaco te ringrazio ma su youtube c’ho er blocco e nun lo vedo

  28. effebi ha detto:

    a) boris pahor non ha bisogno della mia pubblicità

    b) 15 e 16 Wiesenthal e Levi dicevano le bugie come Pahor e chi sono questi due ? direbbe Sua Santità Boris 1°:
    (domanda) “Nel lager lei capì il destino degli ebrei?
    (risposta) «Non fino in fondo. Non c’ erano ebrei nei miei campi.”

    dachau… natzweiler… bergen belsen…

    altre domande !?

  29. effebi ha detto:

    miei campi !? mein kampf ? 🙂

  30. omo vespa ha detto:

    piu che kampf me par che te gabi un crampo mental con pahor.

  31. effebi ha detto:

    fosse tornato (per la terza volta… due evidentemente non sono state sufficenti)) nel ’98 avrebbe scoperto che qualche ebreo c’era nei suoi campi. ma, lui non ama la folla, preferisce le visite solitarie e poi con gli ebrei non gli è capitato molto spesso di incontrarsi o di scrivere di loro.

  32. effebi ha detto:

    -io qui parlo di boris pahor (oggetto del post)
    -altri qui parlano di me (li ringrazio, troppo buoni)

  33. dindio ha detto:

    Sottolineo una curiosità nell’articolo: si traduce Tromostovlje con l’insolito piazza dei Tre Ponti, si indica il nome sloveno di Muggia, ma Lubiana è Ljubljana. Una capitale europea.

  34. dultan ha detto:

    effebi
    scusa non rivo capir el problema che tega con pahor, non tepiasi comescrivi, te da fastidio perché xe sloven, te da fastidio perché gaun’idea?

  35. capitan alcol ha detto:

    dultan è troll marketing.

  36. MARCANTONIO ha detto:

    Dai Cap non e’ un troll Effebi

  37. effebi ha detto:

    chi no riva a capir pol… rilegger
    lo go fato anche mi sto sforzo …col libro de sua santità

    ma sarò buono e fornirò un riassunto delle puntate precedenti:
    boris pahor de quà
    boris pahor de là
    boris pahor de sù
    boris pahor de zo
    sul piccolo, per radio, su bora.la… per ogni canton ogni santo giorno…

    quindi mi sono incuriosito ed informato e…
    e ho scoperto cose… che voi umani….

  38. MARCANTONIO ha detto:

    AH AH AH GRANDE EFFEBI

  39. matteo ha detto:

    scusa effebi, puoi dirlo anche a noi che non siamo cosi intelligenti, cosa hai scoperto su pahor?

  40. matteo ha detto:

    marcantonio, dato che effebi non spiega e non si capisce cosa vuol dire, puoi dirlo tu?

  41. effebi ha detto:

    ti sei svegliato ? hai dormito bene ?

  42. effebi ha detto:

    ho scoperto che (buona questa… farà ridere marcantonio, ma non so gli altri) che Boris pahor era…. “antifascista militante”

    🙂 🙂 🙂 :)……… troppo forte !

  43. capitan alcol ha detto:

    Cavolo effebi sei meglio di Cecchelin.
    Te e il tuo amico Marco Pisellonio dovreste darvi al cabaret.

    http://www.youtube.com/watch?v=el8CwwruYOs

  44. Tergestin ha detto:

    @ Per tuti quei che no ga capi’ IstraMan

    Boris Pahor iera un collaborazionista prima dei fascisti (che tanto i ghe ga fato del ben), dopo dei nazisti (infatti i lo ga spedi’ nei loro campi ricreativi per una scherzosa spiada). El ga semplicemente rigirado le carte e omesso alcune parti scomode e ghe la ga cazada a tuti quei che lo ga leto, tranne effebi che ga capido el trucheto e ve illustra la verita’ a voi mone.
    Come xe che el resto del mondo no se ga acorto no se sa, ma ghe xe sempre qualche iluminado a mostrarne la via.

  45. matteo ha detto:

    e dove diavolo el ga leto sta roba per non dir monada?

  46. dultan ha detto:

    grazie tergestin 😉
    cmq fb non ga citado una cosa secondo mi importante e triste al tempo stesso sulla serata de ieri. prima de ogni brano veniva citado l’anno della pubblicazione in sloven e quela in italian e in certi casi ghe iera differenze de quasi 40 anni.

  47. Tergestin ha detto:

    @ Dultan

    Ma adesso che el xe sta’ tradotto e tradotti alcuni sui libri -per certa destra, specialmente locale- molto piu’ scomodi de “Necropoli”, l’unica xe diffamarlo, sminuirne el lavor, alluder a sui comportamenti ambigui e quanto altro. O volemo meter in dubbio certi dogmi che ne rifila partiti politici, movimenti estremisti e ricche associazioni da anni? 😉

  48. effebi ha detto:

    effebi…effebi…effebi…
    ma quello che riporta effebi è vero o no !?
    poi il resto sono chiacchere, chiacchere su …effebi.
    importano a qualcuno ?

  49. dultan ha detto:

    alora non sta scriver e stemo tuti meio

  50. effebi ha detto:

    pahor è stato “antifascista militante” !!???
    ma quando ? ma per favore ! abbiate rispetto per i veri “antifascisti militanti” su quali, per esempio, non mi sono mai permesso di ironizzare. mi meraviglio di quanti qui, in altre occasioni portano avanti discorsi “antifascisti” e poi corrono dietro come papere al primo scarpone che passa.
    deprimente.

    che ha fatto pahor, quando c’era il fascismo, di tanto antifascista (militante) ?

    fino a 27 anni, quando poi è partito per la libia volontario, che ha fatto di antifascista ? è andato in seminario !?

    nel ’43 è ritornato a trieste e i “suoi compatrioti” lo hanno venduto ai tedeschi che lo hanno pizzicato con uno stupido volantino battuto a macchina e gli hanno fatto fare il giro dei campi, con modalità molto diverse da tanti altri (beato lui, altri antifascisti militanti -veri- non hanno avuto le sue stesse fortune).

    dei femosi tre NO che lui avrebbe prounciato, quello al fascismo quando di grazia l’ha emesso ? a fascismo morto e sepolto ! si, per venderci dei libri… altro che M I L I T A N T E !

    era iscritto a qualche organizzazione antifascista negli anni del fascismo ? quale ?
    ha partecipato/organizzato a qualche azione contro le forze fasciste ?

    qualcuno se la sente di abbozzare una rispostina o continuate a parlare sempre e solo di …effebi…

    buone chiacchere….

  51. effebi ha detto:

    47 dultan… avrebbe potuto scriverle e stamparle direttemente in italiano 60 anni fa
    …è professore di lettere, letteratura, storia e bla bla bla… …italiane.

    miglior tema alla matura in libia, ottimo e veloce studente universitario a padova.

  52. effebi ha detto:

    nekropola (in sloveno) è del ’67 …ha aspettato più di 20 anni per scrivere un libro così fondamentale sulla sua esperienza nei campi !? perchè ? perchè solo in sloveno e non subito tradott in tedesco e in italiano ? chi glieli doveva tradurre ? menia ? pertini ? spadolini ?

    il primo riconoscimento in slovenia appena nel ’92… come mai !? come mai non ci domandiamo queste cose e invece la meniamo con le solite “frittelle”….!?

  53. ufo ha detto:

    Primo Levi ha atteso il 1982 per scrivere Se non ora, quando?. Potrebbe essere un buon consiglio anche per te: pensaci un po di più prima di scrivere, nel frattempo potresti provare a crescere.

    Get a life.

  54. MARCANTONIO ha detto:

    pERMETTETE UNA DOMANDA, SE FOSSE STATO QUESTO GRANDE ANTIFASCISTA MILITANTE COME VIENE DESCRITTO, COME MAI E’ ANDATO VOLONTARIO IN lIBIA, CON UN ESERCITO DI CHIARA MARCA FASCISTA, ANZICHE’ ANDARE VOLONTARIO IN sPAGNA? MI RISULTA CHE FURONO DIVERSI GLI ITALIANI CHE PARTIRONO VOLONTARI CONTRO LE TRUPPE FRANCHISTE, COME MAI LUI NO?

  55. MARCANTONIO ha detto:

    Effebi, non citare piu’ Blade Runner e’ un film di chiara ispirazione fascista. ah ah ah

  56. MARCANTONIO ha detto:

    Capitan mica male l’idea del cabaret, credo che potremmo accettarla, a patto pero’ che il regista e il curatore dei testi lo faccia tu.

  57. matteo ha detto:

    ma lasciamo risponde boris pahor alle monade di effebi sul volontario in libia

    Appena uscito dal seminario dovevo andare a militare. È una balla quello che dicono che sono andato volontario in Libia. Io potevo non andare in Libia, ma non è che potevo evitare il militare. Se non disertando. Ma io volevo prendermi la laurea. Prima però dovevo rifare la maturità. Quindi ho accettato di fare il militare, a 27 anni. È vero, c’era la possibilità pagando un maresciallo, di andare in una città italiana invece che in Libia. Ma io ho preferito andare in Libia, piuttosto che continuare a stare in questa situazione, in questo paese che mi respingeva. Ovviamente ci siamo ritrovati combattenti, perché è scoppiata la guerra. Sono tornato in Italia nel gennaio del 1941. Poi mi sono proposto come interprete di serbocroato. Mi mandano al Lago di Garda. Arriva l’8 settembre e tutti scappiamo. I tedeschi fanno razzie e io vado a Trieste: c’è già la polizia tedesca. E già era cominciata la resistenza.
    http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=4551&catid=39&Itemid=68

    tu dici perche ha scritto in sloveno, uno scrive nella sua lingua madre e a quella che sente di appartenere, gli scrittori italiani d’istria devono scrivere in croato o sloveno anziche in italiano?

  58. matteo ha detto:

    marcantonio, dimostra con qualcosa di concreto che è partito volontario in libia

  59. effebi ha detto:

    a 27 anni è uscito dal seminario… prete antifascista militante ?

    “doveva andare militare…?”
    mi sembra che altri militanti (veri) scelsero diversamente…
    preferiva la maturità (occorre andare volontario in libia ?)
    preferiva laurearsi (era necessario farlo in divisa, interprete in un lager e scieglere letteratura …italiana…lingua dell’oppressore ?)
    ma si sa…ognuno ha le sue priorità
    (pinko e stanko ne avebvano, da militanti veri, altre….)

    comunque son contento, finalmente qualcusno ci prova, ecco matteo, avvocato di parte….

  60. matteo ha detto:

    Come ho detto, è stata la mia rovina. Non è che mi abbiano tormentato fisicamente, picchiato. A scuola bisognava conoscere l’italiano per fare i compiti. E i compiti io come li scrivevo, se non avevo una preparazione? Mio papà era fotografo della gendarmeria, e durante l’epoca austriaca si è arrangiato a parlare il tedesco, ma lui era triestino, parlava in dialetto. E quindi a scuola ero un fallimento: ha dovuto pagare il maestro per farmi fare la quinta. E dopo fu un fallimento: mi fecero fare un biennio commerciale perché lui era un venditore ambulante, e ha dovuto arrangiarsi per guadagnare. Ha preso da mio nonno, suo padre, una rivendita di burro, ricotta, lievito; e ha voluto che io studiassi perché non voleva che vendessi in inverno, con la bora che va a novanta, cento chilometri. Ma il primo anno ero insufficiente, e dovetti ripetere; il secondo anno fu peggio del primo. Non era che fossi diventato stupido. Ma non potevo convincermi a scrivere di Mazzini, di Garibaldi, di tutta questa storia che era straniera per me. I ragazzi più grandi mi hanno spiegato che bisognava per forza accettare che se si voleva far parte della scuola normale, bisognava diventare italiani quel tanto che occorreva per scrivere i compiti e studiare la storia, però noialtri dovevamo conservare la nostra identità, rimanere fedeli a noi stessi. Dovevamo farlo di nascosto, illegalmente, dovevamo cercare di trovare i libri e non era facile trovare i libri perché le biblioteche erano distrutte, le librerie slovene non si trovavano. I libri dovevano arrivare da oltre frontiera, come il tabacco. Oggi abbiamo le scuole slovene qui in Friuli. Però quei venticinque anni di fascismo sono stati anni di pulizia completa. Ma questo nostro passato viene taciuto, viene insabbiato.
    http://www.controlacrisi.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=4551&catid=39&Itemid=68

    questo è anche fare il militante antifascista, studiare nella tua lingua madre che ti è stata negata, non occore solo sparare e uccidere per fare il militante

    probabilmente avresti una considerazione diversa se invece di italia ci fosse jugo e invece di sloveno italiano

  61. Victor Bergman ha detto:

    Commovente lo sforzo di alcuni commentatori di questo blog – antifascisti puristi evidentemente – per svelare come Pahor non sia stato sufficientemente antifascista per meritare gli riconoscimenti che oggi riceve.

    Notevole il metodo: leggere alcuni paragrafi dai libri di Pahor, interpretarli alla luce della proprie visioni sul periodo e trovare … e qui sta il genio … le incongruenze!

    I nostri Scherlock Holmes e Watson, scoprono così che Pahor non poteva essere stato antifascista perché:

    1) Non ha combattuto in Spagna
    (… anarchico o comunista non importa, un antifascista vero non avrebbe rinunciato ad una occasione così per combattere i clericofascisti!)

    2) Ha fatto il soldato italiano in Libia
    (… quindi Pahor era per la politica coloniale fascista! Senza dubbio!)

    3) Si è laureato in lettere a Padova
    (… roba da fascisti, probabilmente)

    3) Ha fatto il partigiano “solo” dopo il 1943
    (… evidentemente quando era facile farlo, anche i nonni di effebi e marcantonio lo furono… o erano nella X mas?)

    4) E’ stato catturato e consegnato ai nazisti dai collaborazionisti sloveni.
    (… un antifascista vero non si sarebbe fatto beccare!)

    5) Non è morto nel lager.
    (… è chiaro che solo in caso di morte nel lager i suo libro di memorie sul lager potrebbe essere degno di un premio.)

    6) Non godeva delle simpatie del regime comunista jugoslavo.
    (… beh, questa è imperdonabile!)

    7) Non ha tradotto da sé i libri che ha scritto in sloveno, pur essendo professore di italiano.
    (… mistero misterioso!)

    Insomma, sono sconvolto!
    Che merda d’uomo, sto Pahor, che
    io pensavo fosse un’intellettuale tutto d’un pezzo!

    Grazie tante Effebi, dei tuoi sforzi per svelarci la Verità.

  62. Redazione ha detto:

    La discussione è stata chiusa e i commenti OFF TOPIC sono stati cancellati.

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