Oggi sul Piccolo il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, afferma che il governo è pronto a sostenere una collaborazione italo-slovena per il raddoppio della centrale nucleare di Krško. E si dice intenzionato ad attivare con la Slovenia una centrale «senza confini, non in contrasto con il programma nucleare italiano».
Sulla possibilità che Monfalcone ospiti una centrale nucleare, malgrado il referendum del 1988, Scajola rileva che «allo stato attuale è del tutto prematuro fare indicazioni concrete sulle possibili localizzazioni. Come prevede il disegno di legge in discussione al Senato entro l’anno definiremo i criteri che devono essere seguiti nella scelta dei siti delle centrali nucleari, e poi saranno le imprese energetiche a proporre le località più adeguate con un iter autorizzativo che garantisce il pieno coinvolgimento degli enti locali e la piena trasparenza e informazione delle popolazioni. Sono lieto che la Confindustria del Friuli Venezia Giulia sia disponibile a ospitare una centrale anche perchè comprende che le popolazioni, le imprese e i territori ne avranno un notevole beneficio, anche economico».
peccato che la slovenia non ha nessuna intenzione, e lo ha detto, di collaborare con l’italia