Il 6 per cento degli italiani si dichiara vegetariano e l’ 1 per cento vegano ( dato in crescita di due punti rispetto l’anno scorso). Principalmente sono donne, in stragrande maggioranza spinte dal rispetto degli animali e in subordine perché fa bene alla salute ( viceversa gli uomini); debole ma non irrilevante, la motivazione legata alla tutela dell’ambiente; giovani, ma non troppo ( tra i 25 e i 34 anni) i sostenitori di questa scelta alimentare e filosofia di vita: questo lo sfondo sul quale si appresta a partire, a Gorizia, la quarta edizione del Festival vegetariano, sottotitolo “ Cultura, intrattenimento e gastronomia bio-vegetariana”.
Circa 90 gli espositori, italiani e sloveni, e un bel programma, che potrete esplorare sul sito www. festival vegetariano.it, e che animerà la città dal 30 agosto al 1 settembre ( in concomitanza con il 43° Festival Mondiale del Folklore).
La manifestazione è stata presentata in Comune, con la consueta parata di interventi, diretti a dimostrare che Gorizia ospita la principale manifestazione del settore a livello nazionale e che la città grazie a questo si dimostra fervida di iniziative ed idee e sostiene anche con questo tipo di iniziativa un’identificazione “green” che è tra le poche veramente promettente nell’oscuro futuro della nostra traballante economia: spicca in questa prospettiva l’affermazione di Massimo Santinelli, ovvero colui che ha generato e sostenuto l’esordio e lo sviluppo di questa fortunata avventura, che il budget del Festival è sostenuto da interventi pubblici per il 12 per cento.
Tra i personaggi che animeranno le giornate, ricordiamo Jacopo Fo e Mario Tozzi, ma sono solo due di una folta schiera di nomi dalle poliedriche competenze, dalla cultura animalista all’economia verde; tra le iniziative, a pagamento e no, i corsi di cucina, il ciclo di proiezioni No impact Cinema, al Kinemax, il servizio di ristorazione, le mostre, e via dicendo.
Il Festival si impegna giustamente e direttamente sul fronte ambientale e della sostenibilità: stampati su carta riciclata, iscrizioni prevalentemente on line, stoviglie in mater – bi, acqua ed energia sotto rispettoso controllo, raccolta differenziata caldeggiata e resa pressoché inevitabile ai visitatori.
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Jure Kovačič su
Scampoli di storia. Poteva una persona già deceduta guidare il corteo del 5 maggio 1945 ?
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A proposito, speriamo che quest’anno non arrivino nuovamente gli addetti della raccolta rifiuti e buttino tutto il differenziato assieme al secco residuo come successo 12mesi fa