“È vero che il Centro didattico e naturalistico di Basovizza sarà chiuso o quantomeno indebolito in favore di una nuova struttura che si aprirà a Udine?”
A chiederlo alla Giunta regionale è il consigliere di Sa-Prc Igor Kocijancic, che ricorda come il Centro operi nell’ambito della direzione regionale Risorse rurali e svolga, con il personale forestale, un ruolo importante nella didattica naturalistica ed escursionistica. Le sue collaborazioni sono con le amministrazioni pubbliche, i musei e le scuole della regione ma
anche slovene, e con le Università di Udine, Trieste e Padova, con circa 15.000 visitatori nel 2010. Ed è attivamente inserito nei Progetti comunitari Interreg Carso-Kras e Slow-Tourism, e nel programma InFEA del ministero dell’Ambiente.
“Oltretutto – aggiunge Kocijancic – rappresenta un importante investimento della Regione essendo stato ristrutturato nell’ambito del Docup Obiettivo 2 2000-2006 per quasi 2,5 milioni
di euro e visto che, per il 2011, riceverà altri 300mila euro di fondi europei, in parte già appaltati dal Servizio gestione forestale, per l’ampliamento delle strutture didattiche e, con
l’ultima variazione di bilancio regionale, ha avuto ulteriori 40mila euro per acquistare materiale divulgativo”.
Il rappresentante del Prc ritiene “alquanto contraddittorio che il Centro didattico e naturalistico di Basovizza, con il suo personale forestale specializzato, invece di venir ulteriormente valorizzato, rischi la chiusura”.
A Udine dove? In via Mercatovecchio? Ma fatemi il piacere con queste “notizie”…
Ormai a TS per rivendicare qualcosa, bisogna dire: “Facciamo così o colà, sennò Udine ce lo ruba”. L’ha imparato anche Sgarbi.
Che tristezza
mah, a dire il vero, kocijančič non mi sembra uno con la fissa di udine.
Chi vivrà, vedrà… Io l’ho visitato più di una volta e l’ho trovato molto istruttivo… speriamo che resti com’è ora senza ridimensionamenti
Basta con questo campanilismo fondato su false notizie!
A Udine da almeno 30 anni esiste – zona Istituto tecnico industriale Malignani – un parco botanico di grande rilevanza che viene visitato/utilizzato da anni da ricercatori e scolaresche. E nell’attuale sito dell’Ente Fiera di Udine c’è un giordino storico che stanno ristrutturando. Cosa ha intenzione il Comune di Udine? Semplicemente trasferire buona parte dell’attuale parco botanico e ricrearlo a fianco del giordino storico dell’Ente Fiera in modo di creare un percorso unico (parco storico – parco botanico) sia per i visitatori delle varie manifestazioni fieristiche, che – ogni giorno – per la cittadinanza.
Ma cosa si inventa questo Consigliere regionale triestino?
Non è ora di finirla di gridare sempre “ci portano via tutto”?
Cosa c’entra il centro naturalistico di Basovizza? Non c’è alcun nesso tra il centro naturalistico di Basovizza e il progetto del Comune di Udine!
Sono due realtà distinte e ognuna va avanti per la sua strada!
Cosa non si fa a Trieste per portare a casa qualche voto in più….
http://youtu.be/G47o44m4J2U
Locijancic è persona molto seria, preparata ed equlibrata. Ed è tutto meno che campanilista. Non credo si sia “inventato” nulla cara Marisa. Evidentemente negli ambienti e negli uffici della Regione è trapelata qualche notizia che può destare sospetti. Le interrogazioni si fanno spesso anche per sentirsi dire “no, non è vero” e bloccare quindi qualsiasi “tentazione” successiva.
Locijancic = Kocijancic ovviamente (vicinanza di tastiera 🙂
se non è vero è terribilmente verosimile, nella logica di smantellare ciò che funziona
@ PAOLO GERI
Un consiglere “serio” si informa prima di fare interrogazioni del tubo! Come si può fare un’interrogazione sulle chiacchiere di corridoio? In compenso la notizia di questa interrogazione è finita sulla stampa ( chi gliel’ha fornita alla stampa?) dando così grande visibilità politica a questo consigliere regionale TRIESTINO ….
Un giochino molto comune in politica…
Oltre tutto non c’è alcuna relazione tra i due parchi botanici. Perchè mai non possono convivere e andare ognuno per la sua strada?
E mi pare, stando a quanto si legge nel POST, che il parco urbano triestino abbia ricevuto finanziamenti milionari…..nel mentre il progetto del Comune di Udine sarà attuato TUTTO con fondi comunali e, se non ricordo male, costerà in tutto 300 mila euro….
Anche questo, a qualcuno, dà fastidio a Trieste? A Udine non possiamo neppure ristrutturare un parco botanico esistente da 30 anni, senza che un consigliere regionale triestino faccia una interrogazione (ne porta via tutto!)?
Ma per favore!
“orto botanico di Via Urnanis a Udine, nacque nel 1866….”.
Possiamo ristrutturarlo senza che a Trieste qualcuno strilli “ne porta via tuto !” ?
Perchè mai in regione non possono esserci più orti botanici? Oltre tutto nel progetto è coinvolta la Facoltà di agraria dell’Università friulana con la sua componente scientifica….
“Via Urbanis” – scusate…
#9 .marisa
“Come si può fare un’interrogazione sulle chiacchiere di corridoio? ”
Io ho parlato di notizie fatte filtrare da qualche ufficio o da qualche dirigente, non di chiacchiere. E’ una cosa ben diversa. E insisto, le interrogazioni si fanno proprio su queste basi che si sia in consiglio comunale o in Parlamento.
Che si protesti per una domanda che inizia con un “è vero ?” e a cui quindi si può rispondere solo in due modi (o si o no) mi pare fuori dal mondo.
La tua reazione esagerata mi fa pensare che Kocijancic abbia proprio toccato un nervo scoperto. Comunque per esserne certi (o meno)vedremo la risposta dell’ Assessore competente. Sino a quel momento ti ricordo che fare interrogazioni (ed avere risposta) è uno dei primi e intangibili diritti di un eletto a qualsiasi livello. E non sarai certo tu a decidere se un’ interrogazione è “del tubo” o meno, ma chi Kocijancic lo ha votato.
@4
Un quesito non è una notizia.
Auspico che la risposta sia negativa, in quanto affossare una struttura, come questa,che funziona sarebbe un danno per tutti noi.
La notizia, che si può leggere anche nella rassegna stampa dell’Università di Udine, è che, dopo 60 anni, finalmente verrà restaurato e restituito alla città, il parco ora compreso nell’area di proprietà dell’Ente Fiera e ci sara anche un ampliamento dell’orto botanico utilizzando le piante dell’orto botanico di Via de Rubeis. Non si nomina neppure il parco botanico triestino. Sono due realtà autonome che vanno ognuna per la sua strada….
Solo a Trieste ci può essere qualcuno che subito sospetta “ne porta via tuto” !
Che tristezza!
Marisa, no te gà capido niente! No xe un problema de spostar le piante e le aiuole, xe un problema di modifiche gestionali, per cui il Centro de Basovizza perdi le sue competenze, trasferite a Udine in altri ambiti gerarchici ma sempre nell’ambito della direzione agricoltura. E una volta che te perdi le competenze ( divugazione, promozione, didattica dei valori ambientali etc etc), trasferide ad altri uffici, pian pian te perdi la ragion de esister. Tranquilla che il tuo orto udinese ( tutto con fondi comunali? mi no me risulta, go dei dubi) non c’entra niente con questa storia.
Mi sa che qua è la stessa storia di quando qualcuno a Trieste strillava che l’Ospedale civile di Udine scippava il Burlo: era tutta una balla ma serviva egregiamente per farsi pubblicità politica….
Modifiche gestionali? Competenze da Basovizza trasferite a Udine? Ma ve le inventate di notte queste “fantasie”?
Mi pare proprio di sì….
L’orto botanico friulano sarà solo una piccola parte della ristrutturazione di un parco storico monumentale in degrado da 60 anni….
a caretha i mus se ciapa panetades
Noi non ci inventiamo niente, a parte leggere le carte…le invenzioni sono dell’attuale amministrazione regionale.Comunque, pensi che io abbia velleità esibizionistiche, continua pure a pensare come vuoi, tanto è inutile cercare di dimostrarti alcunchè…compreso il fatto che non sono solo fondi comunali quelli del tuo progetto udinese!
con uno come Violino bisogna tegnir 8 oci verti
Ma chi xe quei che ziga sempre “i ne porta via tuto a vantaggio dei cugini”? Marisa, te la conossi la storia dela paiuzza e dela trave, si’?
Il compagno Igor è persona seria non dice cose a vanvera, a parte questa questione i furlani se potrebbero ruberebbero anche l’aria ai triestini e anche ai goriziani.
@ Paolo Nanut
No xe i furlani in se’. Xe che la region, basta veder la cartina geografica, schiaccia Ts e Go ala grande. Semo in minoranza sia come gente sia come poter e in Friul i se fa i fatti sui, niente de strano.
Solo urta co’ i parla dei enormi privilegi de Trieste, quando i dati parla molto ciaro.
@22
I dati parlano che i soldi spesi dalla Regione, in materia di trasporti e sanità, spesi per ciascun cittadino della provincia di Trieste sono maggiori di quelli spesi per ciascun cittadino della provincia di Trieste.
Come mai?
@21
E tu, se puoi, vai a farti un corso di italiano, così migliori la consecutio! 😉
Ops
volevo scrivere “sono maggiori di quelli spesi per ciascun cittadino della provincia di Udine”