Valico di San Pietro demolito, Rafut in vendita, San Gabriele aperto al traffico, Casa Rossa ancora in stile pre-Schengen. A due anni dalla caduta dei confini, ecco quello che è accaduto ai valichi di frontiera goriziani.
Se dal dicembre del 2007 i controlli ai valichi sono stati aboliti, non sempre la stessa sorte è toccata ai feticci che ancora stazionane al confine tra Italia e Slovenia. Uno di questi è il valico della Casa rossa: se le guardiole italiane sono sparite, quelle slovene ancora campeggiano in mezzo alla strada, seppure con qualche variazione alla circolazione stradale.
Smantellamento totale, invece, al valico di San Pietro, dove pochi giorni fa il posto di guardia sloveno è stato fatto letteralmente a pezzi. Sul fronte italiano è invece in vendita la casermetta sede della Guardia di finanza.
Al San Gabriele è stata confermata la scelta – fortemente contestata due anni fa – di aprire il passaggio ai veicoli, dopo anni di passaggio esclusivamente pedonale.
Restando ai valichi che un tempo erano di seconda categoria, smantellati da parte italiana anche quelli di Salcano e di Merna, mentre resta un punto interrogativo sull’annunciata trasformazione in bed & breakfast del valico agricolo di Salcano: la villetta è ancora in fase di ristrutturazione.
Dulcis in fundo la Transalpina, che valico non è, ma che avrebbe dovuto rappresentare la caduta dei confini e la collaborazione transfrontaliera tra Gorizia e Nova Gorica. La piazza è pressoché abbandonata: poche le iniziative per valorizzarla, se non l’accensione dell’albero di Natale transfrontaliero.
Proponiamo una selezione delle immagini scattate nel dicembre del 2007 per la rassegna organizzata da Bora.La (o meglio dall’allora Gorizia Oggi) intitolata “Ultimi giorni di un confine”
21 Dicembre 2009
Qualcuna di queste strutture la terrei in piedi a testimonianza di un passato non molto lontano e per lasciare ai posteri un pezzo di storia…perchè smantellare tutto!!!
Potrebbero anche togliere la cabina in mezzo alla strada al valico di San Gabriele, è pericolosa
preferisco le slovene alle italiane,conclusione:”dalla caduta dei confini piu’ topa per tutti.” 😀
@era:
in via s.gabriele non è pericolosa la cabina in mezzo alla strada,ma lo sono quei caproni imbecilli che passano con l’auto a velocità folle.
a loro auguro di schiantarsi sulla cabina in mezzo alla strada.
NOVA TOPA
Io invece il viceversa!!! 🙂
Viva gli scambi trans(non)frontalieri 🙂
Casca muri, casca frontiere, ma Gorizia dorme sempre.