Incontri nella Trieste degli anni ’90: inaugura la mostra fotografica dedicata ai personaggi illustri della città

Presso il Circolo Fincantieri-Wärtsilä sarà inaugurata la mostra fotografica “Incontri nella Trieste degli anni ‘90”, in ricordo del fotografo e videomaker triestino Federico Manna. La mostra, curata dalla famiglia, si svolgerà dal 13 marzo al 10 maggio presso la sede del Circolo Fincantieri–Wärtsilä, in Galleria Fenice 2, primo piano, a Trieste.

L’inaugurazione si terrà mercoledì 13 marzo alle ore 18.

Questa esclusiva rassegna fotografica, inizialmente concepita dall’autore Federico Manna negli anni ’90 e mai esposta, vedrà finalmente la luce grazie alla dedizione della sua famiglia. Venti celebri personaggi triestini degli anni ’90, che hanno tenuto alto il nome di Trieste in Italia e nel mondo, sono stati immortalati attraverso l’obiettivo di Manna.

Fra loro troviamo Amodeo, Bobbio, Carpinteri e Faraguna, Ave Ninchi, Pilat, Jole Silvani, Trio di Trieste, Budinich, Abdus Salam, Hack, De Banfield, Rovis, Cecovini, Letizia Fonda Savio, Tomizza, Magris, Spacal, Carà, Marion Wulz e il giornalista Volcic.

I personaggi rappresentati sono illustri non solo per la loro fama ma anche per il loro impegno morale e civile: da artisti che hanno ridefinito la percezione estetica a scienziati che hanno fondato istituzioni fondamentali per la città, da mecenati che hanno investito per il benessere comune a politici che hanno difeso le istanze locali con passione e integrità.

Federico Manna, fotografo e videomaker di Trieste, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’arte visiva triestina. Nato e cresciuto nell’amata Trieste, ha esplorato la sua passione per la fotografia fin dal 1968, ottenendo presto riconoscimenti nazionali e internazionali per le sue opere pubblicate su riviste specializzate e in esposizioni sia in Italia che all’estero. La sua appartenenza al Circolo Fotografico GMT-ITC, poi Fincantieri, ha segnato un periodo di intensa attività artistica culminato con l’assegnazione di tre stelle PSA dalla “Photografic Society of America” e con l’ingresso nell’Annuario Fotografico Italiano nel 1990. La svolta nella sua carriera è avvenuta nel 1991, quando ha deciso di abbandonare la fotografia per il cinema amatoriale. Il suo amore per l’immagine lo ha portato a iscriversi al Club Cinematografico Triestino, dove ha realizzato numerosi filmati premiati. Nel corso degli anni, ha curato l’archivio del club, contribuendo significativamente alla documentazione storica del tessuto sociale e culturale triestino. “Non amo tanto narrare quanto piuttosto emozionare”, dirà spesso l’autore per descrivere il proprio stile.

L’ingresso alla mostra e all’inaugurazione è gratuito.