17 Gennaio 2024

L’intervista a Livia Amabilino, direttrice artistica della Contrada

el sunto L'intervista di Maria Fuchs a Livia Amabilino, che ci racconta la stagione della Contrada e le novità che ci aspettano

Andiamo ad approfondire la stagione della CONTRADA, con la direttrice artistica Livia Amabilino. Come si sta svolgendo?

La stagione alla Contrada sta procedendo molto bene. E’ un periodo interessante quello che stiamo vivendo nell’ambito dello spettacolo dal vivo: cambiamenti rapidissimi, gusto variabile del pubblico, nuovamente voglia di rincontrarsi di persona, di uscire di casa, non rimanendo a casa sul divano! Per quanto ci riguarda, nell’ottica di una stagione variegata abbiamo cercato di proporre produzioni coinvolgenti e legate al presente, sia per i temi che per forma teatrale. Senza dimenticare la prosa classica naturalmente.

Quali sono i protagonisti più attesi?

Sono particolarmente entusiasta dei protagonisti che abbiamo avuto il privilegio di avere sul palco tra i quali, ne cito alcuni, Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, amici di lunga data, Gabriele Cirilli, Andrea Pennacchi, Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini, Paola Minaccioni, ma il 2024 riserba ancora tante grandi presenze, come Ambra Angiolini, Marco Travaglio, Marina Massironi, Luca Bizzarri, Emilio Solfrizzi, Marisa Laurito, insomma, quest’anno abbiamo un cartellone molto ricco e variegato che vi consiglio di esplorare sul nostro sito.

Non si può parlare della CONTRADA senza menzionare la amata Ariella Reggio. Queste ultime stagioni teatrali sono state inaugurate, proprio, con uno spettacolo con protagonista Ariella. Come mai questa scelta?

Ariella Reggio è un personaggio iconico per il pubblico teatrale triestino, la sua presenza nelle inaugurazioni di stagione è sempre stato un “must”, non solo per il suo particolare legame con i nostri affezionatissimi spettatori ma anche e soprattutto per la sua lunga storia di successi e la sua capacità di riuscire a trasmettere un’energia speciale sul palcoscenico. Naturalmente, ricordiamo che oltre ad essere una grandissima attrice, Ariella Reggio fa parte dei fondatori della Contrada stessa, insieme a Orazio Bobbio, Lidia Braico e Francesco Macedonio.

 Avete un’attenzione particolare ai giovani; sia come pubblico, che come attori: recentemente avete messo in scena: UN ALTRO MARE e A DENTI STRETTI con attori under 35. Ci racconta? 

I giovani sono una priorità fondamentale per noi. “UN ALTRO MARE” e “A DENTI STRETTI” sono esempi di come stiamo dando spazio e visibilità ai talenti emergenti sotto i 35 anni, sia nel pubblico che sul palco. Cerchiamo di creare un ambiente che sostenga la crescita e lo sviluppo di giovani artisti, offrendo loro opportunità significative nel mondo del teatro. Questi sono due progetti realizzati grazie alle Residenze Artistiche Linguaggi Umani che insieme al più collaudato progetto di Residenza Vettori, portano avanti il nostro bisogno di sostenere la ricerca e la sperimentazione di validissimi artisti emergenti e non solo.
Per quanto riguarda l’attenzione che poniamo ai giovani in quanto pubblico, numerosi sono gli sconti e i vantaggi che offriamo ai nostri spettatori under trenta, nello specifico la nostra Young Card offre la possibilità di selezionare sette fra tutti gli spettacoli della stagione, a prezzi veramente accessibili, come del resto è nel nostro compito di privati con una funzione pubblica. Al di là delle offerte che riserviamo per rendere il teatro un intrattenimento accessibile a tutti, ci tengo a sottolineare quanto la stessa attenzione e cura venga posta anche nella scelta degli spettacoli stessi, avendo come priorità quella di incontrare anche il gusto dei nostri giovani spettatori. Quest’anno in apertura della stagione ad esempio, abbiamo avuto come ospite una celebrità del web come Emiliano Luccisano, ma altri grandi personaggi amati dalla Gen Z sono previsti nel nostro cartellone come Antonio Ornano, Lorenzo Balducci, Debora Villa e l’amatissimo professore de La fisica che ci piace, Vincenzo Schettini.

Da un paio d’anni siete correlati al teatro dei Fabbri. Ci può spiegare meglio?

Livia Amabilino ContradaPartiamo dal fatto che Trieste e La Contrada sono un binomio inestricabile e per questo sempre più vogliamo essere presenti nel tessuto della città. Il Teatro dei Fabbri è il piccolo gioiello della Contrada. La sede, di nostra proprietà, fu acquisita ancora da Orazio Bobbio molti anni fa e poi completamente ristrutturata. La sua speciale collocazione nella città vecchia lo rende a priori un’ambiente particolarmente suggestivo e, soprattutto, facilmente raggiungibile dal centro. Da diversi anni ormai è diventato sede della nostra rassegna dedicata al Teatro Contemporaneo, AiFabbri2. Si tratta di un cartellone che procede in parallelo alla Stagione “principale” del Teatro Bobbio, ma che ospita per lo più progetti sviluppati da giovani emergenti che riescono a trasportare lo spettatore verso forme teatrali inusuali e proprio per questo estremamente coraggiose ed affascinanti. Inoltre ospitiamo rassegne di cinema e di teatro di altri soggetti che collaborano con noi e lo apriamo a incontri, dibattiti e naturalmente è la sede di alcune rassegne del nostro Teatro per l’infanzia e della gioventù.

Avete in serbo qualche novità?

Abbiamo sempre delle novità, perché il nostro lavoro non si ferma mai e stiamo programmando già il 2025! Comunque faccio un piccolo scoop: a giugno realizzeremo la seconda edizione di Fucine soniche, la rassegna di concerti al Teatro dei Fabbri, curato da Mario Bobbio e Enza De Rose, aggiungendo però quest’anno quattro appuntamenti di DJ set! Per la prosa non posso svelare nulla, il futuro deve essere una sorpresa…

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