4 Dicembre 2023

L’intervista a Maddalena Giuffrida, anima culturale del Carso

el sunto L'intervista di Maria Fuchs a Maddalena Giuffrida, anima di moltissimi progetti culturali dedicati al Carso di Trieste

Oggi andiamo a conoscere Maddalena Giuffrida, nota divulgatrice culturale.
A vedere il suo curriculum c’è da rimanere stupiti per la sua varietà: scrittrice, giornalista, organizzatrice di eventi, assistente di una psicologa, giornalista per una rivista sportiva e per la nota rivista CONFIDENZE.
Dopo gli anni febbrili di lavoro tra Trieste e Roma, lavora come assistente di presidenza di una Società internazionale di Servizi logistici e si dà alla politica.
Successivamente ottiene il diploma di sommelier e nasce Margherita dal matrimonio con Walter, imprenditore agricolo della minoranza slovena di Trieste. Sviluppa il tema del rapporto “cibo e religione” a scuola, prediligendo, in particolare, l’approccio multiculturale.
Nel 2008 viene colpita da un tumore raro, da cui guarisce: l’esperienza la porta a collaborare con la Lega Italiana Tumori di Trieste, portando avanti dei progetti sul tema “giovani e volontariato ” e “alimentazione e benessere”.

Ci racconti la tua vivacità Culturale?

Il filo rosso che attraversa la mia vita da quando ero poco più che una adolescente è certamente la fede e lo studio della Scrittura. Da allora la sfida quotidiana è stata quella di essere in grado di trasformare le parole in vita e cura per me stessa e per l’altro.
Al cosa “fai”, preferisco sempre il cosa “sei”, perché mette al centro la nostra parte interiore.
Da piccola alla domanda “cosa farai da grande” credo di non aver mai risposto. Una delle poche volte in cui l’ho fatto, ho detto che mi sarebbe piaciuto continuare ad imparare, con la consapevolezza e l’umiltà che sono troppo vasti i campi del sapere. Forse questo spiega in parte i cambiamenti professionali che hanno caratterizzato la mia vita, guidata da una innata e inesauribile curiosità e da una certa allergia per le situazioni troppo statiche.
Amo profondamente il Carso, dove vivo da circa quindici anni. Per me è fonte continua di ispirazione e questa è l’altra importante molla che mi spinge ad impegnarmi con passione nel creare e portare avanti progetti culturali sul territorio.
Da otto anni gestisco ad Aurisina con mio marito Walter l’agriturismo Juna, che oltre ad offrire accoglienza turistica, è diventato un piccolo centro culturale, aperto alla creatività e alla condivisione.
L’incontro con l’artista Fabiola Faidiga ha aperto un altro capitolo nella mia vita: con l’amica Fabiola condividiamo la visione della cultura come leva importante per uno sviluppo del territorio ed è stato facile e naturale la collaborazione nella Rassegna Energia dei Luoghi/ Festival del Vento e della Pietra e nel progetto KAMEN.

Recentemente hai realizzato: LA RINASCITA CREATIVA, presso la preziosa Sala Auditorium del Circolo Culturale Sloveno SKD Igo Gruden: il paese di Aurisina – Nabrezina che ha accolto l’incontro magistrale con l’artista internazionale sloveno, scultore e geomante MARKO POGAČNIK e lo scrittore viandante triestino LUIGI NACCI.
Come si è svolto?
Inoltre siamo giunti alla 9a edizione L’ENERGIA DEI LUOGHI – FESTIVAL DEL VENTO E DELLA PIETRA, di cosa si tratta?

Da circa quattro anni collaboro attivamente con Fabiola Faidiga, artista visiva e relazionale, nonché Presidente dell’Associazione Casa C.A.V.E., che organizza sul territorio il Festival del Vento e della Pietra, di cui Fabiola è direttrice artistica, mentre io rivesto il ruolo di “responsabile della sezione pietra”.
CASA C.A.V.E. CONTEMPORARY ART VISOGLIANOVIŽOVLJE EUROPE, un’associazione culturale no-profit, costituita nel 2013: in linea con la propria missione statutaria e le finalità degli eventi proposti, ha realizzato, passo dopo passo, il suo patrimonio d’esperienza e competenza nell’ambito di nove edizioni della Rassegna L’ENERGIA DEI LUOGHI – FESTIVAL DEL VENTO E DELLA PIETRA, coniugando in essa, con precisa visione e coerenza concettuale, mostre e eventi multimediali, espressioni artistiche contemporanee e ricerca scientifica, nell’ottica innovativa di uno sviluppo territoriale integrato, inclusivo e sostenibile anche nella prospettiva di un turismo interessato, consapevole e esperienziale.
Nell’ambito della Rassegna, in particolare, ho co-ideato il progetto IL FAVOLOSO VIAGGIO NELLA PIETRA DI AURISINA, residenze e laboratori di scultura dedicati a giovani scultori in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, l’Istituto tecnico professionale di Sesana Srečko Kosovel sezione disegno in pietra / Šolski Center Srečka Kosovela – Sežana (Slovenia), lo Studio Carrer di Pietrasanta, il Circolo culturale sloveno SKD Igo Gruden di Aurisina, la Jus Comunella Nabrezina e l’Agriturismo Juna.
I laboratori/residenze, curati dalla critica d’arte Eva Comuzzi e seguiti da due tutor, gli scultori Edi Carrer e Alberto Fiorin, sono accompagnati da visite nelle aziende e da speciali esplorazioni nelle cave romane di Aurisina. A cura dalle guide di Estplore e in collaborazione con le aziende marmifere del territorio, i visitatori raggiungono il cuore delle cave e possono così conoscerne l’antica storia, le preziosità geologiche e naturalistiche e godere di un panorama di grande bellezza, spesso accompagnati da performance artistiche di teatro e danza o, parallelamente in altre sedi, da incontri con artisti internazionali ed esponenti della cultura del territorio come importanti catalizzatori di identità e sviluppo.
Quest’anno lo sguardo progettuale della Rassegna è stato posto verso la RINASCITA CREATIVA del nostro Carso che, dopo i numerosi incendi, necessita ancor più di opportunità culturali e artistiche, prospettive poetiche e desiderio di futuro.
L’evento finale del Festival, ospitato presso la sala del circolo sloveno “Igo Gruden”, ha avuto come protagonisti l’artista internazionale sloveno, scultore e geomante MARKO POGAČNIK e lo scrittore viandante triestino LUIGI NACCI. Un folto, variegato e attento pubblico ha seguito con grande interesse l’incontro che trattava di RINASCITA CREATIVA e che ha permesso importanti riflessioni sul senso di comunità, accoglienza, natura, geocultura e litopunture, margine/confine, viandanza, trasformazione, archetipo femminile come rivoluzione inclusiva verso un mondo migliore.
Grazie alla giornalista Martina Vocci, che ha condotto l’incontro con professionalità e sensibilità e alla straordinaria interprete Matejka Grgič, il confronto fra i due protagonisti e le loro poetiche ha potuto svilupparsi con originalità e grande coinvolgimento emotivo.
Il concept del FAVOLOSO VIAGGIO NELLA PIETRA DI AURISINA è stato il motivo ispiratore del progetto KAMEN – museo diffuso delle cave e della pietra di aurisina / muzej nabrežinskega kamna in kamnolomov, che è oggi una realtà partecipata con il territorio e coordinata proprio da Casa C.A.V.E., grazie ad una speciale convenzione risalente al 2022 con il Comune di Duino Aurisina, e che mi vede coinvolta attivamente.
KAMEN, “pietra” in lingua slovena, acronimo di K= KRAS/CARSO A= ARTE M=MUSEO E= ETNOGRAFIA N= NATURA, è il progetto di realizzazione di un primo Museo diffuso, che non ha pareti, ma consente di raccontare il territorio su base tematica, valorizzando gli aspetti distintivi del comune di Duino Aurisina, in particolare le cave romane, i geositi, i siti preistorici, le architetture in pietra, le memorie documentali delle aziende marmifere e del territorio, mirati itinerari naturalistici e storici, nella cornice più ampia del futuro Geoparco del Carso di cui è parte essenziale.

I tuoi prossimi progetti?

A proposito di impegni futuri, sempre con l’associazione CASA C.A.V.E., seguirò il Progetto CARSO CREA(T)TIVO, che prevede l’attivazione di itinerari carsici e di laboratori sociali con profilo creativo per l’ideazione e creazione di design souvenir artistici, in collaborazione con le aziende marmifere, scultori, scalpellini e associazioni per persone disabili, in un’ottica di formazione, aggiornamento professionale, carriera artistica e di Creative Industries.
Da Juna vorrei continuare ad affiancare l’ospitalità con l’offerta culturale ed esperienziale, continuando a coinvolgere associazioni, artisti e chiunque creda come me nella valorizzazione del territorio attraverso la cultura e la condivisione.

C’è una domanda in particolare che, vorresti che ti facessi?

Beh riguarda la mia FAMIGLIA. Sono davvero grata di avere una famiglia straordinaria, che mi supporta e stimola a portare avanti progetti e sogni. E’ grazie a loro, alle amicizie vecchie e nuove, ai fratelli/sorelle della Chiesa che trovo linfa, sostegno e cura.

6 commenti a L’intervista a Maddalena Giuffrida, anima culturale del Carso

  1. Ariella ha detto:

    Grande, Maddalena. Quanta strada hai fatto da quando ti ho conosciuta. Tutto meritato, per la tua grande voglia di sapere, di apprendere per poi restituire a noi le conoscenze fatte.Continua così, cara, fai conoscere alla gente ancora tante cose ignote del nostro splendido Carso. Un grande in bocca al lupo da unapersona che ti stima moltissimo.

  2. Paolo Evangelisti ha detto:

    Come non condividere in queste parole il senso profondo di una vita fatta di ciò che sei in cui il fai è solo un mezzo un modo di saper e voler essere…
    Grazie all intervistata e grazie all intervistatrice maieutica
    Con molti auguri per il futuro
    Anche di un modo di fare Carso….

  3. Claudia Solazzi ha detto:

    Carissima Maddalena, carissima Maria. Questa intervista mette in risalto le abilità di entrambe. Che dire? La vostra amicizia mi arricchisce sempre perché siete due persone vere con un grande cuore! Avanti così.

  4. Federica ha detto:

    La nostra mitica Maddalena, che trasforma innun successo qualsiasi cosa attiri la sua attenzione!

    Non conosco una persona cosi completa, curiosa e con un amore per tutto ciò che è arte e e per la sua terra acquisita!

  5. Barbara Zippo ha detto:

    Maddalena, splendida custode della bellezza. Finalmente un’intervista a te. ♥️ Grazie!

  6. Valerio Marchi ha detto:

    Grande Maddalena, ti conosciamo da una vita e non finisci di stupirci!
    Valerio e Patrizia

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