29 Novembre 2023

No ovovia: parte la raccolta firme per la petizione a Bruxelles

el sunto Il Comitato No Ovovia sbugiarda le forzature nella comunicazione del Comune: “basta denigrare i contrari, vogliamo il bene della città”

Il Comitato No Ovovia in vista del periodo delle festività non si ferma ma anzi lancia la raccolta firme per la petizione al Parlamento europeo e la campagna di raccolta fondi natalizia. Dopo la conferenza stampa del Comune di Trieste in merito al progetto – i cui elaborati tecnici non sono ancora disponibili – il Comitato denuncia le incongruenze, le omissioni, i dati irreali e imprecisi e le forzature sulla rappresentazione di come sarà il paesaggio una volta realizzata l’opera sulle slides predisposte dal Comune stesso.

Il Comitato non ha dunque alcuna intenzione di fermarsi e illustra i contenuti della petizione che verrà mandata al parlamento Europeo per bloccare questo progetto che non è in linea con gli obiettivi del Next Generation EU, in quanto non rispecchia i principi di tutela dell’ambiente. Un altro appello viene rivolto invece a San Nicolò, al quale si chiede di portare in dono il tram: pensaci tu di questa ovovia non ne posso più! Il Comitato ha prodotto una cartolina che i cittadini possono acquistare con offerta libera come regalo di Natale ai loro cari, contribuendo a sostenere le spese legali contro l’opera. A partire dai prossimi giorni verranno allestiti i tavoli in diverse parti di città per la raccolta delle firme, la distribuzione delle cartoline natalizie e per informare i cittadini sullo stato dei procedimenti, ripetendo l’esperienza fatta per l’indizione del Referendum. “Venite a firmare – invita William Starc, coordinatore del Comitato NoOvovia – perché in questo modo si dimostra a Bruxelles quanto poco condiviso dalla popolazione è questo progetto, calato dall’alto e non in linea con le finalità del programma Europeo. Comprate anche la cartolina: la sfida per bloccare questo progetto inutile impattante e insostenibile è ancora lunga. Sarà un regalo per la città intera!”.

Slide per slide, esperte ed esperti del Comitato No Ovovia – ingegneri, architetti, naturalisti – sbugiardano tutti i contenuti esposti alla stampa dal Comune: dai rendering che minimizzano gli impatti ambientale e paesaggistico ingigantendo invece le dimensioni di un tram, ai dati di CO2 già da tempo contestati dall’Ing. Fermeglia, fino alla non corrispondenza delle affermazioni riguardanti gli aspetti procedurali, pianificatori e autorizzativi e gli impatti su Natura 2000.

Sulle accuse di nessun fondamento scientifico degli oppositori, come scritto nelle slide del Comune, Starc commenta: “Il nostro terreno è stato e sarà solo quello del confronto di idee, di dati, di alternative possibili, con argomentazioni documentate frutto di un lavoro puntuale e preciso. L’unico fine che perseguiamo è il bene della nostra città. Sarebbe facile elencare i curricula del nostro gruppo di lavoro il cui requisito principale è quello di essere cittadini, condizione che ci dà il diritto di partecipazione, di critica, di proposta, prima e più della nostra competenza. Noi oggi diciamo con forza, sia a chi ricopre pro tempore incarichi di rappresentanza sia a chi è nelle vesti di Servitore pubblico, che denigrare i contrari al progetto, come fatto nel salotto azzurro del Sindaco alla presenza della stampa, riduce il tutto a una irrispettosa quanto sterile contrapposizione tra favorevoli e contrari, buoni e cattivi. Questo atteggiamento elude la ricchezza insita invece in un sano confronto che può portare a vedere e considerare potenzialità e limiti di quanto si discute”.

2 commenti a No ovovia: parte la raccolta firme per la petizione a Bruxelles

  1. Franco Fabris ha detto:

    È una opera inutile che costerà molto ai cittadini di Trieste a mantenerla in funzione senza viaggiatori o quasi per niente pratica e i turisti? ma quali? e per vedere cosa? Piuttosto modernizzare la linea tramviaria tracciato esistente con tecnologia odierna e mettere in museo il vecchio tram come tutte le cose d’altri tempi vaporiere tram a cavalli io lo so quanto sia difficile mantenerlo in funzione rifare i motori elettrici e tutti gli accessori di arredo non ci sono più quelli artigiani di una volta e non c’è più l’officina del tram a Broletto fiore all’occhiello di un tempo rifaceva anche le ruote collegare Trieste a Opicina e il Carso in maniera veloce e pratica con pertenza dal centro questo necessita a Trieste a beneficio della gente che lavora studenti turisti e per le scampagnate in Carso ed eliminato l’autobus 2/

  2. Maria Fuchs ha detto:

    Sono perfettamente d’accordo con il commento di Franco Fabris:
    l ovovia è del tutto inutile !

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