31 Ottobre 2023

Zita Fusco, una dedica speciale a Margherita Hack

el sunto L'intervista di Maria Fuchs a Zita Fusco, che ci svela il suo prossimo spettacolo dedicato a Margherita Hack, in arrivo a gennaio

Oggi ho il piacere di intervistare Zita Fusco: nota ai più giovani come Gaia.

A proposito ci racconta come è nato questo personaggio?

Gaia, una bambina che ha lo stesso nome della Terra, è nata perché mi sono chiesta come potevo far cogliere ai bambini le difficoltà ecologiche del nostro pianeta. Mi sono domandata come potessi con i loro occhi vedere l’inquinamento, lo spreco, ma trovando una soluzione in un mondo fantastico dove ancora tutto è possibile, colorato, dove il singolo può ancora cambiare un intero pianeta. Piccole azioni quotidiane che partono da noi e fanno bene non solo a noi stessi ma si espandono all’intero pianeta.

Lei ha recitato in vari spettacoli teatrali e nel cinema. A quale esperienza è più legata?

sisìDevo dire che ogni esperienza fatta è importante, lascia un ricordo indelebile che sicuramente va a ripercuotersi poi in quelli che faremo in futuro. Ovviamente agli spettacoli scritti da me come “Sisí, Ottone e la cantina musicale” e “Gaia e Re Ciclo” sono molto legata perché sono figli del mio mondo interiore e di quell’ideale che vorrei esistesse per i ragazzi. Ma non posso non citare la mia primissima esperienza in teatro con La Contrada al fianco di J. Dorelli, A. Salines e O. Bobbio nei Ragazzi Irresistibili di N. Simon, grazie alla quale per la prima volta ho assaporato le assi del palcoscenico su tutti i teatri italiani, e La rigenerazione di Svevo, coproduzione degli Artisti Associati in collaborazione con il teatro Rossetti, grazie alla quale ho avuto l’onore di lavorare al fianco del grande maestro (si sarebbe arrabbiato se avesse saputo che lo chiamo così) Gianrico Tedeschi, che mi ha insegnato la dedizione e l’impegno per questo meraviglioso mestiere. F. Macedonio e A. Calenda quindi, sono due registi a cui devo molto e ai quali non finirò mai di dire grazie.

Lei è stata, anche, una delle prime partecipanti della trasmissione televisiva AMICI nella categoria Annunciatrici (categoria che ora non c’è più ). Com’è stata quella esperienza e cosa le ha lasciato?

zita fusco autoreAi tempi addirittura non si chiamava Amici ma Saranno Famosi, è stata sicuramente un’esperienza importante, molto impegnativa per un ragazzo giovane. Quello che posso dire è che è stato il secondo reality dopo il primo grande fratello e trovarsi lì per la maggior parte di noi è stata un’esperienza che non ci aspettavamo: eravamo molto ingenui e impreparati. Sarei ipocrita se dicessi che ho vissuto serenamente quell’esperienza, quello che posso dire è che è stata sicuramente una grandissima gavetta nel comprendere come funzionavano le dinamiche dell’ambiente televisivo. Porto ancora nel cuore tutti gli insegnanti: Fioretta Mary, Garrison e la sua assistente Maura, Luca Pitteri, Jill Cooper, Claudio Insegno, Maurizio Pica e il grandissimo Bruno Voglino.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

A gennaio al teatro dei Fabbri ci sarà la prima del mio nuovo spettacolo per bambini dedicato a Margherita Hack: Margherita e le sue stelle, grazie al teatro la Contrada e insieme al mio collega Valentino Pagliei. Ci sono tantissimi spettacoli dedicati a Margherita Hack, ma non per bambini e lei nella sua vita ha dedicato molto ai giovani, per questo spero di farle onore raccontando le sue stelle ed anche un po’ della sua vita.

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