28 Agosto 2023

Cronache dal Molo Balota

Ciascuno di noi ha il film perduto, il libro, il saggio, l’articolo non scritto. Ognuno ha le sue fottute ragioni per non averlo fatto e per pensare che non lo farà. C’è chi ne era così tormentato che ne ha fatto un film, Lost in la Mancha di Terry Gilliam. E la cosa fantastica è che poi lìha fatto, ed era un bel film. Non dei suoi migliori, ma bello. Maledetto Gilliam. Io ho il mio film che non può esser fatto, perché andato perché ho girato troppo poco e troppo tardi e con un taglio così diverso da come volevo. Avrei voluto un Below Sea Level solo all’ingresso di Muggia, tra il bao beach con i vostri cani riveriti che scelgono loro la vostra spiaggia, le nutrie, i cigni, i cinesi che raccolgono le meduse tossiche per i ristoranti, i cigni, l’acqua lercia e vicino il Molo Balota, lembo allo sbando di una umanità raccogliticcia, di cui proverò a dire con parole. Ma ci voleva un film.

OGGI MUORE SINEAD O CONNOR
Son sulla mia sdraio a prendere i dieci minuti che bastano per l’insolazione, al molo dopo un temporale. L’acqua fredda e il vento che tira e tira. Arriva un’auto, scende una signora attempata, che devo cominciare a chiamare coetanea. Nothing compares to you, canticchia. E mi perdonerete i continui scivoloni localistici e dialettali. Continua la signora a cantare, io cuore in gola, adolescenza, sofferenza, perdita, la follia, il dolore, 1 iconoclastia, la ripresa, la ridiscesa… la tua, la sua. Eh niente la xe andada anche ela, ah. Ste sdraio del Famila dura giusto una stagion.
La signora in carne dalle ciglia lunghe che a volte si apparta nel camion del DHL in sosta sui percorsi lunghi, che staziona nei mesi con Ahmed, fai fai le tue abluzioni ogni mattina, ma intanto te la fai la signora. Mi ha raccontato il rumeno che lo odia, perché nero e mussulmano, la signora certo è a caccia. E offre.
Molo Balota era un lembo di terra dove si mescolavano sinti, pescatori, burkini, locali in cerca di ombra e pace. Ora è la succursale dei due dogmi radical chic, il cane della spiaggia Bao o come si chiama, e la pista ciclabile che finisce su superstrada che spero nessuno faccia per il suo bene ma che ha permesso la normalizzazione. A suono di mitraglie militari, ma questa è materia per la prossima puntata.
Dall’Omo panda. Sì, ho scoperto di avere lì un soprannome, stando sempre ad osservare e annotare, avendo avuto una panda gialla, che la banda più scalcagnata di sfattoni mi ha più volte aiutato a far ripartire. Ma di loro dirò non dirò.

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