Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, come ogni anno stava per accendersi la polemica in merito ai botti di Capodanno e alla salvaguardia degli animali. 29 associazioni animaliste, ambientaliste e culturali della città hanno firmato e consegnato una lettera al sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, affinché emani un’ordinanza «che vieti – si legge nella missiva – dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi, l’accensione, il lancio e lo sparo di petardi e mortaretti e comunque l’utilizzo di materiale pirotecnico da parte di privati sull’intero territorio comunale».
La lettera era stata consegnata all’ufficio del Gabinetto del Sindaco e di questo documento era stato informato telefonicamente anche l’assessore competente,
Inoltre sono state stampate 500 locandine (foto), distribuite negli esercizi commerciali della città proprio per sensibilizzare e responsabilizzare il cittadino a non usare i botti che nuociono evidentemente all’uomo, all’ambiente e sopratutto agli animali e che nn sono altro uno spreco di denaro inutile.
La notizia dell’ordinanza “anti-botti” a Trieste è stata annunciata proprio ieri da Michele Lobianco, l’assessore ai Servizi al cittadino e affari zoofili Michele Lobianco con un video sulla pagina Facebook del sindaco Roberto Dipiazza.
In sostanza sono vietati botti, petardi, mortaretti e qualsiasi corpo esplodente, con deroga solo dalle 23.00 del 31 dicembre all’una del primo gennaio 2018, quando si potrà utilizzare prodotti luminescenti quali fontane o comunque non impattanti.
Ricordiamo che il divieto è già inserito nell’articolo 18 comma f) del Regolamento di Polizia urbana che li vieta nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, ovvero anche nei luoghi privati, ove ciò possa determinare pericolo o disturbo al riposo e alla quiete delle persone, nonché possa costituire fonte di stress o pericolo per gli animali. La sanzione prevista è di 300 euro.
Meno male! A qualcuno mancherà questa usanza fracassona e idiota ,ma se ne farà una ragione.
a mio avviso già in sé non ha molto senso, a Natale men che meno. “diluito” poi in tutto il periodo, a qualsiasi ora fino a Capodanno e oltre, non trovava giustificazione , perdendo qualsiasi significato.
Finalmente una buona ordinanza da una giunta che, per altri atti e motivi, non mi piace.
buona l’ordinanza, congrua la sanzione, MA come per la pupù dei cani e la pipì degli umani contestuale sorge la perplessità : chi li beca?!
E invece a chi protesta ,il vademecum fornisce ogni esaustiva risposta: no sepòl, la se lamenti col Sindaco,la ghe scrivi a Segnalazioni e ( se i lassa) la provi in Friul !
@3 Ma qui non si discute di altri atti, Giorgio.
E quindi sono d’accordo a mia volta, non so se la sindaca di Monfalcone sia in sintonia con questa ordinanza, ma sono arcisicuro che qui da me non sarà rispettata anche se emessa.
Ecolo… sempre pezo.
Adeso no se pol più festegiar gnanche el capodano, solo perchè ghe da fastidio a qualche can e/o gato (o, più facile, ai “fanatici” paroni dei stesi).
Senza parlar dei articoli che me xe capità de leger dove per qualche petardo par che sia morie de usei impazidi che i svolaza a caso fin a sbater o morir asideradi. Neanche nele comiche o nei cartoni animadi più dementi, se vedi robe del genere.
Sta gente dovesi trovarse un bon psichiatra… ma bon veramente, però… senò, tra un poco, no poderemo nganche più mazar le zanze che rompi d’estate !
Ma che roba… de mulo no me saria mai imaginà deveder robe del genere, de tuto ma no sta roba ! ? !
https://youtu.be/D_IrXsEHZxM Buon 2018!!!