7 Luglio 2013

Goran Bregović manda in delirio i triestini

Ore 21:45. Goran è in ritardo di un’ora. Probabilmente si starà scolando qualche birra o un bicchiere di šljivovica per arrivare “carico” sul palco. L’esigente pubblico triestino rumoreggia spazientito. Gli over 50 che popolano metà della folla sono ben abituati alla più tipica puntualità tedesco-asburgica. Vola addirittura qualche fischio.

Tutto ad un tratto, sale sul palco Goran Bregović (e la sua Wedding and Funeral Orchestra). Il pubblico dimentica malumori e nervosismi. Scattano applausi e incitazioni: la rockstar dei Balcani è arrivata. Ad ogni sua canzone, dalla più recente “Presidente” a quella più classica “Kalashnikov”, il pubblico va in visibilio. Tanti ballano. Tanti cantano (pur non sapendo molto spesso le parole). Il pubblico giovanile, che popola la parte centrale davanti al palco, sembra particolarmente apprezzare questa musica folk rock balcanica. La nuvola di terra che si solleva continuamente sopra di loro sembra confermarlo.

A mezzanotte tutto si conclude. Goran e la sua banda smettono di suonare. La festa però continua fino a tarda notte con la musica di alcuni giovani gitani. Si va poi a dormire. Si tirano le somme di fine concerto. C’è una conferma: la musica balcanica spacca e piace un po’ a tutti. Ci sono dei dubbi: com’è possibile che ci sia un’unica cassa per ordinare da mangiare? Ma soprattutto, perché non ci sono i veri serbi a cucinare pleskavica e cevapcici come succedeva qualche anno fa? E perché la birra Heineken ha presto il posto della Lasko? Al di là della rockstar Bregovic, dov’è finito lo spirito serbo che contraddistingueva la manifestazione?

17 commenti a Goran Bregović manda in delirio i triestini

  1. Bruno Carini ha detto:

    Perchè le patate fritte venivano irrorate (orrore!) col ketchup e non con l’ajvar? Perchè i cevapicici erano accompagnati con la maionese e non col kajmak? Perchè non servivano Jelen o Apatinsko pivo? Perchè la security non coordinava l’uscita delle auto a fine concerto?

  2. Bruno Carini ha detto:

    Perchè le patate fritte venivano irrorate (orrore!) col ketchup e non con l’ajvar? Perchè i cevapcici erano accompagnati con la maionese e non col kajmak? Perchè non servivano Jelen o Apatinsko pivo? Perchè la security non coordinava l’uscita delle auto a fine concerto?

  3. Fiora ha detto:

    mah! “delirio” forse per i giovani che non l’hanno mai né visto né sentito….Poi ‘ste bizze da primadonna da “bello” e dannato. mica ha più 27 anni come Morrison, neanche 42 come Elvis…che si metta a carburare con acqua minerale e magari arriva a invecchiare come i redenti Stones…pure loro ripetitivi, ma forse un bicc di variazio e di genialità a loro credito gliela riconoscerei 😉

  4. capitano ha detto:

    Anche Pilat a Gorizia meritava.

  5. Fiora ha detto:

    @4
    El Maestro dei maestri?…no go dubi ,capitano!
    sempre cola scriminatura ala Maldini sr.? pecà! Mi no oso,ma ghe volevo dir tante volte: Maestro lei cussì bravo, ch’el me “Lo” ricorda anca fiscamente, ah! se Elvis fussi ‘ncora tra noi ,sicuro nol se lassava sta rigaza bianca ala Maldini sr.!
    Quanto al Nostro tapà de bianco uso Grande Gatsby dei Balcani, gnente de personale ma el sta ai Bijelo Dugme come che Riccardo Fogli sta ai Pooh…gnente de personale ,apunto!

  6. Diego Manna ha detto:

    Heineken al posto dela Lasko?????
    SACRILEGIO!

    vergogna.

  7. Paolo Stanese ha detto:

    Perché, la Lasko xe serba?

  8. Eptre Lackner ha detto:

    Lo star sistem genera falsi miti. Da decenni. Goran Bregovic è bravo, si, ma sopravvalutato. La musica balcanica è di moda. Bregovic ha avuto il merito di farla conoscere a livello mondiale (o quasi), comunque di farla uscire dai suoi naturali confini, proprio con la famosa colonna sonora di “Underground”. Dopo quel disco però, non è che si sia rinnovato più di tanto. Questo perchè la musica balcanica è sempre uguale a se stessa, da buona musica popolare qual’è. L’ho anche suonata con un gruppo di balkan-jazz, ma se vogliamo dirla tutta, usando le parole della canzone di EeLST: “La musica balcanica ha rotto i coglioni, è bella e tutto quanto, ma alla lunga…rompe i coglioni”. Cioè, dopo 15 anni di unza-unza in tempo tagliato o 7/8 che sia, ci si annoia parecchio.

  9. effebi ha detto:

    “manda in delirio i triestini”

    i triestini originali ?

  10. Massimiliano Milic ha detto:

    @effebi: iera tanti triestini – anche quei “italianissimi” convinti.

    @paolo: la lasko ga sicuramente più rimandi balcanici della heineken. però per sicurezza te digo che fin a belgrado i vendi lasko, come se fussi la loro birra.

  11. ufo ha detto:

    @effebi Sì, ghe iera triestini originali in quantità, e poi ghe iera anca ssai triestini de lingua taliana e anca qualche triestin de origine istrolatina. 🙂

  12. Paolo Stanese ha detto:

    Ottima notizia… Niente contro la Lasko, anzi… e me fa piazer che i la apprezzi anca a Belgrado! Ma visto che due righe sora te parlavi de “veri serbi” me mancava un passaggio!

  13. Massimiliano Milic ha detto:

    Scusime, te ga ragion 🙂

  14. effebi ha detto:

    “….Complesso del primo maggio
    che quando la sento mi sento a disagio
    e all’improvviso parte una canzone
    tipo Bregovic
    La musica balcanica ci ha rotto i coglioni
    è bella, tutto quanto
    ma alla lunga rompe i coglioni
    certo ne avrei senz’altro tutta un’altra opinione
    se fossi un balcanico
    se fossi un balcone
    ma siccome non sono croato
    nè un balcone balcano
    io non capisco perché
    tutti quanti continuano
    insistentemente a suonare questa musica di merda
    Prima di cantare una canzone balcanosa
    ricorda di fare una cosa
    lanciare un’invettiva contro il capitalismo…”

  15. Eptre Lackner ha detto:

    @ Massimiliano Milic. Quella di effebi non è una filastrocca razzista, ma una citazione dell’ultima canzone degli EeLST “Complesso del I° Maggio”, che è stata cantata proprio in occasione del concerto in p.zza S. Giovanni a Roma quest’anno. È satira musicale e calza a pennello per occasioni come queste in cui si parla di musica e cultura balcanica importata e venduta alla massa, che si beve tutto senza pensare, ascolta tutto senza farsi domande, se magari ciò che sta ballando è musica che davvero piace per scelta o perchè è la prima cosa che le è stata presentata davanti; sostituta provvisoria della musica ska-reggae che ha dominato i festivals per due decadi, vendendo una cultura estranea a masse di persone che di quella cultura non avevano nemmeno una vaga idea, ma che con gran leggerezza si sono prestate ad imitarla goffamente, facendo propri in quattro e quattrotto l’estetica del dread e della ganjia. Oggi sta succedendo più o meno la stessa cosa con la musica balcanica. La “filastrocca razzista” di cui sopra parla anche di questo. che poi Trieste ed il suo territorio sia più vicina a queste realtà culturali è un dato di fatto, però non vedo perchè una critica debba essere sempre sentita come un insulto personale. Ripeto, io la musica balcanica l’ho suonata per 2 anni e l’ho studiata approfonditamente, però devo ammettere che alla lunga ti sfascia i maroni.

  16. Massimiliano Milic ha detto:

    @eptre
    Non credo di avere l’obbligo di essere d’accordo con la satira scritta da una qualsiasi band, anche da quella di elio (che generalmente apprezzo).
    Non sono un fan del concerto del primo maggio e soprattutto della musica ska-reggae (anzi…).
    Ciò che volevo sottolineare è che “fb” potrebbe tranquillamente sfogarsi su di un’altra testata on-line, senza continuare nella sua crociata anti-slavi e balcanica.

  17. ufo ha detto:

    Stai scherzando, vero? Ora che le apparizioni del fantasma dalla Laguna si son fatte più rare dei segni di vita intelligente su Marte o in Parlamento, che i discendenti delle legioni di Roma sembrano aver incontrato i loro Visigoti, e che il tacchino travestito da pavone è cresciuto ed ha messo su famiglia con un anatra extracomunitaria – se mi scacci via anche lui io con chi mi diverto? Ne ho bisogno come un gatto ha bisogno di un topo…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *