16 Maggio 2013

L’appello delle mamme triestine: “Lasciateci usare il bus”

E’ di domenica scorsa l’annuncio che la giunta comunale di Trieste varerà a giorni un’ordinanza che consentirà finalmente alle mamme di poter salire in autobus con il bambino comodamente seduto e legato al passeggino. Il sindaco Cosolini ha effettuato, in occasione della festa della mamma, una passeggiata spingendo un passeggino nelle vie del rione San Giacomo a Trieste, per rendersi conto delle difficoltà quotidiane che devono affrontate le mamme e soprattutto del pericolo che corrono ad uscire con la loro prole per le vie del quartiere.

 Qualcuno potrebbe stupirsi che tutto questo faccia notizia! Ma se lo chiediamo alle mamme sprovviste di auto che devono usare i mezzi pubblici è una novità che cambia davvero la loro vita. In quanto mamma non ho ancora capito perché mai i passeggini non siano graditi negli autobus della nostra regione. Prima di salire in autobus, ti viene richiesto gentilmente di piegare il passeggino, di caricare il bambino e tutto il corredo che le mamme di solito si portano dietro, e ciò per ragione di sicurezza. Provare per credere! Parlo per esperienza vissuta: una volta ho avuto bisogna di portare la mia bimba che allora aveva poco più di 4 mesi all’ospedale infantile di Trieste. Mi sono vista maltratta da una passeggera che mi ha ricordato il divieto per le mamme di salire in autobus con il passeggino aperto perché troppo ingombrante. Come fa una neo mamma a chiudere la navicella e caricarsela assieme al proprio bebè? Di solito si preferisce rinunciare all’uso dei mezzi pubblici ed sobbarcarsi il costo del taxi per esempio.

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28 commenti a L’appello delle mamme triestine: “Lasciateci usare il bus”

  1. Cristina ha detto:

    Ecco, al di là della politica, della burocrazia, della corruzione, di berlu… un decennio trascorso in Germania fa sì che basti leggere una notizia come questa per farmi sentire nel più profondo terzo mondo. Grazie al cielo mie figlie sono nate e sono state piccole là. Non credo avrei la forza di affrontare una maternità, con tutti gli annessi e connessi, in un paese così.

  2. Erix ha detto:

    @Cristina: credo che parole migliori delle tue non ci siano per esprimere il concetto!

  3. effebi ha detto:

    VIVA LE MAMME !

    …quelle “eroiche” che fanno nascere i loro fogli nel terzomondoitalico…

    le spocchiosette se ne vadano pure…altrove.
    l’Italia non ha bisogno di loro

  4. hobo ha detto:

    orca mare effebi, mi no son una mamma, ma go ben remena’ tuti e do i fioi su e zo pei bus (e pei monti, ma questo no centra), prima col marsupio e po’ col zaino. apena che i ga imparado a caminar li go abituadi a andar a pie.

    in italia se fa solo che retorica sulla “mamma” (italiana, oviamente) e cagade fascio-littorie, ma robe concrete per aiutar i genitori (indiferente se pare o mare, e de sto punto de vista anche chi che ga scrito l’articolo segui la stessa retorica cul) col klinc. permeter de entrar in bus col passegin saria un segno de decadenza dela stirpe? a mi me par che xe el minimo sindacale del buon senso.

  5. Fiora ha detto:

    @3 E te vol che no me associo al tuo dir ,per mi sacrosanto, Effebi?!
    fermo restando che barriere architetoniche (anche figurade) se ergi contro le mamine, ma me par ch’el contenuto del post 1 sia un poco farla fora del bucalin!…sempre con rispeto parlando,eh?!

  6. Kaiokasin ha detto:

    DI MAMME CE N’E’ UNA SOLA
    http://www.youtube.com/watch?v=2Lmu7M9-Fq8

  7. effebi ha detto:

    HOBO: permeter de entrar in bus col passegin saria un segno de decadenza dela stirpe? a mi me par che xe el minimo sindacale del buon senso.
    APPUNTO… ME PAR CHE CUSSì SARà… senza che dovemo sempre far polemiche… o far veder che far fioi in italia xe qualcossa de impossibile… dai…

  8. effebi ha detto:

    “di mamme ce ne una sola… ma caro figliolo di babbo uno solo non sempre ce nè…”

  9. hobo ha detto:

    ma ovio che no xe impossibile. pero’ se se fasessi meno retorica cul co’ la festa della mamma, e miss mamma, e viva la mamma, e in monaza de su mare, e se i fasessi robe semplici, tipo ‘sta qua dele coriere, o de meter un pochi de zogatoli e strafanici dove che xe de far code, tipo posta, comun, ufici vari, e altre monade de sto tipo, come che i fa in altri paesi, no saria mal. e ‘sta roba no riguarda solo le mamme, riguarda i genitori in generale, e magari anche i nonni, e i amici o amiche che i da’ una man coi fioi.

  10. maja ha detto:

    anni fa, a me un controllore idiota aveva fatto timbrare un biglietto a parte per il passeggino (aperto con figlia incorporata nel posto riservato agli invalidi). l’ordinanza ci voleva.

    detto questo, concordo con hobo. se le madri pretendono che i padri si facciano carico della stessa quantità e qualità di doveri nei confronti dei figli, dovrebbero essere le prime a riconoscere loro anche gli stessi diritti. è ora di iniziare a parlare di genitori e genitorialità e di lasciar perdere una buona volta questa retorica stupida e controproducente. anche di padre ce n’è uno solo.

  11. sfsn ha detto:

    ojla, hobo,
    in posta i strafanici xe, ma se un genitor vol che el fio zoghi, ghe lo devi comprar… altra bela interpretazion dei servizi in italia, dove la posta diventa un negozio…

  12. nick ha detto:

    meglio così, caro sfsn, rispetto a qualche anno fa quando in posta magari non ti vendevano niente ma erano sempre in perdita e occorreva ogni anni ripianare le perdite. Oggi sono in utile e non sono più sul nostro groppone!

  13. hobo ha detto:

    @12

    in compenso ci mettono il triplo del tempo a consegnare una lettera.

  14. sfsn ha detto:

    sì, Nick, le poste adesso fornissi un bel servizio: un servizio de mmerda. Fin ala fin dei ani ’80 almeno la posta rivava, adesso se no te mandi cola ricevuta de ritorno (che costa el triplo) la posta i te la imbusa e te ga butà via bori e letera.
    Co go de spedir letere o pachi mi vado sempre in slovenia, perchè xe più veloci, precisi e sicuri sia dela tua bela posta liberalizzada che dei tui bei SDA e TNTtraco privati.
    E, nota bene, in slovenia le poste xe statali e no vendi gadget-cagada o libri che no centra un tubo col servizio postal.

  15. capitano ha detto:

    Io invece sono rimasto basito l’altra sera che al TGR parlavano degli utili di Trieste Trasporti (ma probabile che sia una situazione comune ad altre città).

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2216ad1b-2069-4ff5-8fa8-afe9a76e72d0.html

    Minuto 4:15

    L’utile non si può reinvestire perchè “discende in larghissima parte da partite straordinarie”.

    Chiaro il concetto?

  16. effebi ha detto:

    no posso creder… anche su sto post vien fora i soliti sviolinatori della slovenia !?

    ma feme sto piazer dai ! che da un momento al altro sentimo el tiro… dai…

  17. nick ha detto:

    guarda, delle poste slovene non so dirti nulla. Magari, anzi sicuramente, il servizio sarà migliore di quello italiano. Io, con le poste italiane, non ho mai avuto problemi di smarrimento di lettere o pacchi. Mi sono sempre trovato bene. detto questo, so solo che ogni anno, da un po’ di tempo a questa parte, le poste girano un bell’assegno (gli utili) al ministero dell’economia, e quindi a tutti gli italiani. E questo per me è molto importante, perchè quelle sono risorse che poi possono essere messe a disposizione della comunità.
    Ai tanti fan della slovenia, sarei curioso di chiedere cosa ne pensano dei prelievi forzosi che saranno fatti sui conti correnti…..

  18. sfsn ha detto:

    ara, mi no più tardi de una setimana fa i me ga perso una letera (la seconda nel giro de due mesi).
    Quanto ai prelievi forzosi sui conti correnti no i li ga ancora fati (giro parecchio in slovenia e no i li ga ancora attuai), comunque se xe quei sui Cc che supera i 100.000 me va benissimo.

  19. nick ha detto:

    guarda che non c’entra niente la cifra sopra la quale parte il prelievo forzoso. E’ sbagliato, violento e vergognoso il concetto di fondo: prenderti soldi dal conto corrente. Uno Stato non può comportarsi così.

  20. sfsn ha detto:

    beh, comunque la cazada te la ga ormai scrita, visto che el prelievo forzoso in Slovenia no ghe xe.
    Per quanto me riguarda un Stato con la S maiuscola dovessi far una bela tassa patrimoniale e mi me va anche ben che el ghe meti le man nele scarsele dei ricchi.
    Se a ti no te va ben, vol dir che xe un provedimento valido

  21. Kaiokasin ha detto:

    A Mestre sui autonus actv vado col can (con guinzalio e museruola): perchè a Trieste no se pol?

  22. effebi ha detto:

    …in slovenia xe in dogbus che ogni 5 minuti passa sotto casa a ritirar i vostri amici domaci

  23. effebi ha detto:

    e i cano sa bajar dalla nascita in tre lingue …almeno

  24. Cristina ha detto:

    Sono la spocchiosetta del commento 1. Care effebi e Fiora, se le frecciatine dovevano sfottermi e farmi rimanere male, ci siete riuscite. Cosa ho scritto di male non lo so, non sono mica andata in Germania a partorire per fare la fighetta, come qualcuno di queste parti ultimamente fa a Villach o giù di lì. Vivevo lì punto e basta. Una gravidanza da favola, libera da impegnative, puntatine in ospedale, code,.. tutto dal mio ginecologo, tutto a gratis. E i confronti continui con le mie amiche che, qui, mi raccontavano di tempi d’attesa lunghi o pagamenti stellari. E poi una miriade di aneddoti come quello, appunto, di chi non poteva salire sull’autobus con il passeggino. Allucinante. Quando “su” gli autobus che si avvicinano ad una fermata dove c’è una carrozzina si “abbassano” ad altezza marciapiede per farti salire senza fatica. E io a discutere con le mie amiche tedesche sulla forza d’animo delle mamme italiane che scelgono di formare una famiglia nonostante un mondo, bigottissimo e pro famiglia a parole, ma ad essa palesemente ostile in ogni suo nuovo provvedimento, risvolto pratico e normativo che sia. E quando lo scrivo qui “la faccio fuori dal vaso”. Vabbé…

  25. Alessandro ha detto:

    Comprensibile, ma l’Italia non è terzo mondo.

    Per curiosità potrà salire un solo passeggino sugli autobus a Trieste?

  26. Fiora ha detto:

    @25 non prendertela cara Cristina, forse perché di necessità la soglia di tolleranza delle mamme italiane si è dovuta adeguare a quel che passa il convento, se da un lato appare lusinghiera la definizione di “eroiche” , dall’altro l’allenamento involontario al superamento delle tante difficoltà che enumeri ce le ha di necessità ridimensionate,( o non si sopravvive,no?!) ,tanto che almeno a me leggere che ad aver partorito all’estero ci si senta “risparmiate” da prove tanto insuperabili, beh,che dirti, parlando d’infanti mi appare tracimarla dal vasino!

  27. Fiora ha detto:

    … sono stata una madre coraggio senza saperlo, dai!

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